gen 02

Aversa: record di ricorsi l’amministrazione costretta a chiedere aiuto all’esterno, alla modica cifra di 17.000 euro!!!!.

Aversa 02/01/2012

Multe, multe e ancora multe, in un crescendo che anche nel 2011 ha sfiorato quota 30.000.

Ma quanto costa riscuotere le multe al comune di Aversa tra spese e ricorsi?

Le cifre sono da far venire il mal di testa, innanzitutto ci sono le spese postali che sfiorano quota 195.000 euro, poi il costo degli stampati altri 30.000 euro, senza contare il costo dei vigili impegnati nella gestione di una mole così enorme di verbali, infatti almeno 4 vigili sono impegnati tra imbustamento, spedizione e gestione dei ricorsi, per un cifra che sfiora i 100.000 euro l’anno, inoltre l’avvocato del comune è sommerso da circa 600 cause l’anno.

Facendo un rapido calcolo stiamo parlando della stratosferica cifra di 325.000 euro l’anno, senza contare tutte le cause che il comune perde e che comportano una spesa di cirta 300 euro a ricorso.

Se si considera che il 90% delle sanzioni elevate ad Aversa sono riferite alla sosta a pagamento con multe che vanno da 39 a 48 euro, cifra che comprende le spese postali e quelle amministrative, quindi se tutto va bene nelle casse del comune restano rispettivamente € 29 per sanzione con grattino scaduto o 41 per mancata esposizione del grattino, di questi introiti esiste una precisa normativa che ne regola la destinazione, stiamo parlando dell’art. 208 del C.d.S. che riportiamo testualmente:

“Art. 208. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie
1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, nonché da funzionari ed agenti delle Ferrovie dello Stato o delle ferrovie e tranvie in concessione. I proventi stessi sono devoluti alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.
2. I proventi di cui al comma 1, spettanti allo Stato, sono destinati: a) fermo restando quanto previsto dall’articolo 32, comma 4, della legge 17 maggio 1999, n. 144, per il finanziamento delle attività connesse all’attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, nella misura dell’ 80 per cento del totale annuo, definito a norma dell’articolo 2, lettera x), della legge 13 giugno 1991, n. 190, per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale, attuata anche attraverso il Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla sicurezza stradale (CCISS), istituito con legge 30 dicembre 1988, n. 556, per finalità di educazione stradale, sentito, occorrendo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e per l’assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e per iniziative ed attività di promozione della sicurezza della circolazione; b) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti terrestri, nella misura del 20 per cento del totale annuo sopra richiamato, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo; c) al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Dipartimento per i servizi per il territorio, nella misura del 7,5 per cento del totale annuo, al fine di favorire l’impegno della scuola pubblica e privata nell’insegnamento dell’educazione stradale e per l’organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori (1).

«2-bis. Gli incrementi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 195, comma 2-bis, sono versati in un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato, di nuova istituzione, per essere riassegnati al Fondo contro l’incidentalità notturna di cui all’articolo 6-bis del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 2007, n. 160, con provvedimento del Ministero dell’economia e delle finanze adottato sulla base delle rilevazioni trimestrali del Ministero dell’interno. Tali rilevazioni sono effettuate con le modalità fissate con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con i Ministeri dell’economia e delle finanze, della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto sono stabilite le modalità di trasferimento della percentuale di ammenda di cui agli articoli 186, comma 2-octies, e 187, comma 1-quater, destinata al Fondo». (1-bis)

3. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze «, dell’interno» e dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determina annualmente le quote dei proventi da destinarsi alle suindicate finalità. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad adottare, con propri decreti, le necessarie variazioni di bilancio, nel rispetto delle quote come annualmente determinate (2).

«3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell’interno e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca trasmettono annualmente al Parlamento, entro il 31 marzo, una relazione sull’utilizzo delle quote dei proventi di cui al comma 2 effettuato nell’anno precedente» (2-bis)

«4. Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata:

a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente;

b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12;

c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica.(4)

5. Gli enti di cui al secondo periodo del comma 1 determinano annualmente, con delibera della giunta, le quote da destinare alle finalità di cui al comma 4. Resta facoltà dell’ente destinare in tutto o in parte la restante quota del 50 per cento dei proventi alle finalità di cui al citato comma 4.(4)

5-bis. La quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonché a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 e all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, destinati al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale».(4

Essendo le strisce blu ad Aversa non proprio “legali”, li ricorso alla giustizia per far valere i propri diritti è in continuo aumento, fatto che ha spinto l’assessore al contenzioso a chiedere aiuto all’esterno, stanziando una cifra di 17.000 euro per gestire circa 230 cause.

Una cifra da sfruttamento del lavoro, considerato che i 73 euro a causa sono comprensivi di tasse e iva, quindi al netto non restano che miseri 30 euro circa, insomma chi dovesse accettare l’incarico sarebbe il “cinese degli avvotati”, mentre l’amministrazione spenderebbe comunque una cifra maggiore della multa da incassare.

A questo punto visto che i conti non tornano ,il Comitato Strisce Blu invierà una segnalazione alla Corte dei Conti per sospetto danno erariale, chiedendo di approfondire non solo i costi di gestione ma anche dove sono finiti i soldi delle multe e dei parcheggi negli ultimi 10 anni.

Giuseppe Oliva

dic 28

Aversa: strisce blu il Comune sotto lo “schiaffo” della SMART PROJECT.

Aversa 28/12/2011

Le querelle sulla gestione della sosta a pagamento nel comune di Aversa continuano a tenere banco.

Il CSB si chiede: com’è possibile che nonostante le decine di inadempienze contrattuale puntualmente denunciate dal Comitato Strisce Blu, e dopo che anche il TAR ha dato ragione al Comune, la società per prendere tempo tenta di ricorrere al Consiglio di Stato.

Una situazione al limiti del ridicolo, ma che l’amministrazione comunale subisce in maniera passiva e quasi volontaria.

Il CSB ha denunciato l’amministrazione comunale alla Corte dei Conti per non aver mai fatto pagare la TARSU alle società di parcheggio e nello specifico il mancato incasso dei 98 mila euro annui che la SMART PROJECT avrebbe dovuto versare nelle casse comunali, oltre al mancato incasso della TOSAP che va applicata all’intero spazio occupato dalle strisce blu.

Da solo queste due inadempienze sarebbero bastare per annullare il contratto già dopo il primo anno, inoltre ci sono anche le decine di inapempienze contrattuali sulle quali l’amministrazione comunale ha chiuso più di un occhio.

Insomma l’amministrazione di Aversa sembra essere sotto lo “schiaffo” della società che sta gestendo di fatto un appalto risolto per mancata certificazione antimafia.

Sono in molti a chiedersi il perchè l’amministrazione non estromette la SMART PROJECT dall’appalto passando provvisoriamente la gestione alle altre due aziende facenti parti dalla A.T.I., URBANIA e ICARO, una simile decisione avrebbe trasmesso ai cittadini quella trasparenza che è d’obbligo in queste situazioni, mentre con la proroga data alla società la nebbia che circonda questo appalto è aumentata.

I legali del CSB stanno valutando ulteriori azioni legali da intraprendere nei confronti dei responsabili di questa condotta poco rispettosa delle leggi e molto disattenta nella gestione economica.

Giuseppe Oliva

dic 22

Aversa: operazione spegni quella luce.

Aversa 22/12/2011

Operazione spegni quella luce, un’idea che il C.S.B. lancia all’amministrazione volta a risparmiare sulle bollette dell’energia elettrica.

Un’operazione necessaria, vista la cifra di 110 mila euro deliberata da poco per saldare le ultime fatture, vero è che le tariffe sono aumentate anche per l’amministrazioe, ma è altrettanto vero che ci sono degli sprechi che sicuramente si possono fare.

Per prima cosa bisogna iniziare a spegnere le luci quando non servono, per esempio in alcune scuole le luci restano accese per 24 ore, ora a meno che non facciano lezioni notturne mi sembra uno spreco non da poco, inoltre in molti ufici communali si potrebbero installare dei semplici ed economici sensori che non rilevando la presenza di persone all’interno potrebbero spegnere o diminuire la luminosità con un risparmio considerevole.

Inoltre molte scuole sono in zone ad alta luminosità, quindi si potrebbero adottare oltre ai pannelli solari, anche i lucernari luminosi, o qualcosa di ancora più futuristico come l’illuminazione con la fibra ottica.

Insomma di soluzioni per rismarmiare da subito c’è ne sono molte, purtroppo chi ci amministra preferisce apparire invece di essere.

Giuseppe Oliva

nov 30

Aversa: il neo Assssore alla viabilità faccia chiarezza sulle irregolarità da lui riscontrate nelle strisce blu.

Aversa 30/11/2011

AMOROSO DICHIARA IRREGOLARI LE STRISCE BLU

Sin dal suo avvio, il Comitato Strisce Blu ha denunciato le tantissime irregolarità conteute nel piano parcheggi di Aversa, le denunce sono fioccate a decine, è ad un certo punto anche il presidente della commissione parcheggi, Carlo Amoroso si dimise il 23/06/2010 dichiarando che “il piano parcheggi contiene delle irregolarità insanabili”.

Ebbene a distanza di appena un anno, quello che era il presidente dimissionario è diventato il nuovo assessore alla viabilità!!!!

Il Comitato Strisce Blu si chiede come sia possibile amministrare qualcosa di irregolare per sua stessa ammissione, chiediamo al neo assessore di fare chiarezza su quelle dichiarazioni, in caso contrario i cittadini potrebbero pensare che la promozione da consigliere ad assessore è stata una mossa politica per mettere tutto a tacere.

Giuseppe Oliva

nov 09

Aversa: ancora chiusa l’isola ecologica di Cappuccini, ancora promesse non mantenute.

Aversa 09/11/2011


Isole ecologiche o siti di trasferenza?

La domanda è lecita visto che quelle che il comune di Aversa chiama isole ecologiche assomigliano più a siti di trasferenza a giudicare dalla gestione.

Le isole ecologiche sono state definitivamente regolamentate con il decreto del 2008, nel quale ci sono tutte le linee guida da seguire per realizzare le isole ecologiche per il trattamento dei materiali da riciclare.

Purtroppo nessuna delle due isole ecologiche contruite ad Aversa sembrano soddisfare i requisiti richiesti, sia per come sono stoccati i rifiuti che per quanto riguarda il trattamento delle acque e l’impatto ambientale.

Infatti quella sita in via Peruggia è in pieno centro abitato, alle spalle del poliambulatorio dove vengono fatte centinaia di visite mediche al giorno e non vi è nessuna barriera per evitare che si veda all’interno, inoltre tutti i rifiuti vengono stoccati in maniera non conforme, soprattutto i materiale elettronici e frigoriferi.

Su quella sita in zona Cappuccini alle spalle dell’ipodromo di Aversa, non si può ancora dare nessun giudizio visto che ancora un cantiere, questo nonostante i molteplici impegni assunti dall’assessore al ramo, che può volte ne aveva promesso l’apertura entro il 4 novembre, mentre ad oggi dopo un nostro servizio del 4 novembre, che mostrava l’esterno dell’area invasa dai rifiuti, hanno solo provveduto alla rimozione dei rifiuti depositati in maniera abusiva e come si vede dal video l’area risulta ancora un cantiere.

Di questi ritardi ne faranno le spese i cittadini di Aversa, cstretti a pagare una nuova multa per non aver raggiunto il 50% di differenziata neanche quest’anno.

L’unica speranza è di cambiare totalmente questa classe dirigente, visto che in 10 anni di amministrazione sono riusciti solo a fare annunci ai quali non sono mai riusciti a dare un seguito.

Giuseppe Oliva

ott 27

Aversa: il Sindaco denuncia per diffamazione il vice Presidente del Comitato Strisce Blu.

Aversa 27/10/2011

“Chi si offende è fetente”, un vecchio detto che si adatta perfettamente alla querelle sulle strisce blu ad Aversa.

Il Comitato Strisce Blu nasce nel gennaio 2010 con l’intento di contrastare il fenomeno delle strisce blu disegnate al solo scopo di fare cassa, per diffondere le notizie il CSB si serve sia del WEB che della tradizionale carta stampata, il principio che ci guida è il rispetto della legge e del suo spirito, infatti l’art. 7 del C.d.S. infatti prevede che i fondi derivanti dalla sosta a pagamento vengano utilizzati per la costruzioni di nuovi parcheggi e il loro mantenimento, oltre ad evitare che gli incassi delle multe prendano una strada diversa da quella stabilita dall’art. 208 del C.d.S.

Nel caso specifico ad Aversa il CSB ha notato come il costo delle strisce blu sia aumentato del 300% in 9 anni passando dalle vechie lire 1.000 agli attuali € 1,50, di pari passo sono aumentati il numero degli stalli, dagli iniziali 600 del 2001 poi diventati 900 nel 2002 e ben 1.695 del 2009, stesso andamento è toccato alle multe che sono in costante aumento, come il numero dei ruoli inviati ad EQUITALIA per il recupero forzato, segno che la crisi non mette in condizioni i cittadini di far fronte alle moltissime multe che vengono elevate, i numeri sono da paura e un dato su tutti deve lasciar riflettere sul fenomeno:
Anno 2009 totale sanzioni 12.500.
Anno 2010 totale sanzioni 30.000 circa.
Anno 2011 dati aggiornati a settembre circa 20.000 verbali, ma c’è ancora tempo per recuperare.

Un altro dato preoccupante è l’importo trasferito ad EQUITALIA nel 2010 per il recupero forzato, ben € 1.030.000 contro € 1.200.000 del totale multe, in che significa che il comune ha incassato solo € 170.000, ma allora come si possono prelevare € 530.000 dal fondo multe del 2010 per il funzionamento dei servizi?
Quale alchimia contabile permette di spendere soldi che non si sono ancora incassati, e forse non si incasseranno mai?

Tra le molte “irregolarità” riscontrate ad Aversa ci sono le strisce blu su area privata, posti riservati ai residenti su suolo non di proprieta comunale e sul quale l’amministrazione non ha nessun titolo per elevare multe, strisce blu a ridosso degli incroci creando situazioni di pericolo, strisce blu a ridosso degli attraversamenti pedonali, fatto che impedisce un attraversamento sicuro, strisce blu su area a verde pubblico come ad esempio il lato sinistro del parcheggio sito innanzi il cimitero, strisce blu su piazze dove vi era il divieto di sosta, strisce blu di dimensioni di molti inferiori ai 2 metri previsti dal Codice della Strada.

Queste sono solo alcune delle “irregolarità” riscontrate e che tutti i cittadini conoscono molto bene, visto che in alcuni casi l’amministrazione ha provveduto a delle modifiche quasi furtive.

Quello che però lascia ancor più l’amaro in bocca sono le “inadempienze” della società di gestione rispetto al contratto, come ad esempio:
a) mancata attivazione delle tessere magnetiche a scalare.
b) mancata installazione tabella luminosa a messaggi variabili.
c) mandata attivazione delle tessere a microchip anche ricaricabili.
d) parcometri non collegati con il comune per il controllo degli incassi.
e) mancata compilazione dei verbali conformi all’art. 200/201 del C.d.S. da parte degli ausiliari.
f) mancato controllo da parte degli ausiliari del traffico dell’occupazione irregolare degli stalli per disabili.

Questi sono solo alcuni punti che non vengono rispettati dalla società che gestisce la sosta a pagamento.

Il CSB nella sua opera di controllo ha tentato in tutti i modi di dialogare con l’amministrazione di Aversa, lo scopo era quello di evitare degli errori che potessero essere utilizzati dagli automobilisti per proprorre ricorso, inoltre bisognava far rispettare il contratto in tutte le sue parti alla società di gestione.

Dopo i ripetuti silenzi da parte di chi deteneva la delega ai parcheggi e guidava la città di Aversa è stato deciso di pubblicizzare le “irregolarità” sia a mezzo WEB che FB, accostando il nome del Sindaco Ciaramella ad aggettivi come “buggiardo o pagliaccio” a volte è stata definita la sosta a pagamento il “pizzo blu”.

Ovviamente ogni accostamento oltre che essere motivato era circostanziato all’evento e non era indirizzato a Domenico Ciaramella cittadino, ma a Domenico Ciaramella Sindaco di Aversa e delegato ai parcheggi.

Insomma non si è mai voluto ne diffamare ne offendere l’uomo Domenico Ciaramella, purtroppo il nostro modo di denunciare le “irregolarità” riscontrate deve aver colpito nel segno, visto che in data 12 ottobre 2011 i vigili notificano al vice Presidente del Comitato Strisce Blu, Giuseppe Oliva, la chiusura delle indagini preliminari a seguito della querela proposta da Domenico Ciaramella, ipotizzando il reato di diffamazione a mezzo stampa con l’aggravante della continuità.

Nessuno vuole fare cattivi pensieri, ma appena 30 minuti dopo che i vigili hanno notificato l’atto della chiusura indagini, il Sindaco tramire FB decide finalmente di convocare dopo 3 anni di richieste il vice Presidente del CSB per ascoltarlo sulla vicenda strisce blu, una strana coincidenza che lascia l’amaro in bocca a chi da anni si batte a titolo gratuito per un’applicazione più equa delle strisce blu, e che in questi anni ha anche aiutato il comune a scoprire che la società di gestione dela sosta a pagamento deve pagare ben € 98.000 di TARSU per l’occupazione dei 1.650 stalli, questo a dimostrazione che vogliamo collaborare per migliorare la città.

Una denuncia era prevista, ma ci saremmo aspettati una reazione dal Ciaramella Sindaco, del resto gli articoli eravo rivolti all’istituzione da lui rappresentata e non all’uomo, ma evidentemente si sta tentando qualsiasi strada per fermare il Comitato Strisce Blu e la sua opera, e la denuncia diretta al vice Presidente ne è la prova.

Da oggi continueremo a denunciare le “irregolarità” omettendo i nomi dei responsabili, tanto a questo punto chi segue il lavoro del CSB conosce bene i responsabili.

Giuseppe Oliva

ott 11

Aversa: TOSAP a carico delle società di parcheggio, dopo 3 mesi il comune ancora non risponde.

Aversa 11/10/2011

Il Comitato Strisce Blu dovo aver scoperto che l’amministrazione di Aversa non ha mai fatto pagare la TARSU alle società che gestiscono la sosta a pagamento, creando un buco di bilancio di 430 mila euro negli ultimi 10 anni, ha voluto approfondire la ricerca anche in merito all’applicazione della TOSAP, visto che anche questa tassa va fatta pagare alle società che gestiscono le aree di sosta a pagamento per il totale dei posti che hanno in gestione.

Per avere un quandro più precisto della situazione, il giorno 15/07/2011 il Comitato strisce Blu ha protocollato una richiesta di accesso agli atti indirizzata al Sindaco Domenico Ciaramella e all’assessore al bilancio Pasquale Diomaiuta, nella richiesta veniva chiesto di avere notizia sull’effettiva emissione dei ruoli riguardante questo tributo a danno delle società che hanno gestito la sosta a pagamento dal 2001 ad oggi.

Purtroppo nonostante 2 solleciti effettuati di persone all’assessore Diomauta dopo quasi 3 mesi non è ancora arrivata nessuna risposta.

A seguito di questo silenzio il Comitato Strisce Blu in data odierna ha inviato all’assessore Diomaiuta un sollecito a fornire le informazioni richieste, in caso di mancata risposta provvederemo ad inoltrare sia una segnalazione alla Corte dei Conti che alle autorità competenti per omissione d’atti d’ufficio.

Questa amministrazione dimostra sempre più di avere la coda di paglia cercando in tutti i modi di nascondere documentazione compromettente.

Giuseppe Oliva

ott 03

Aversa: travaso di rifiuti in viale Olimpico e perdita di percolato, sarà legale?

Aversa 03/10/2011



Ancora problemi nella gestione della raccolta rifiuti ad Aversa.

Quello che vi mostriamo è un’operazione di travaso rifiuti tra i compattatori piccoli e quelli grandi, operazione che avviene in pieno giorno e su strada aperta al pubblico, il video è stato girato nella mattinata di venerdì 30 settembre 2011.

Siamo su viale Olimpico e tutti i giorni i residenti di questa zona assistono al travaso dei rifiuti dai compattartori piccoli ai grandi, questa operazione rilascia nell’ambiente un fetore nauseabondo, inoltre questa operazione rilascia del percolato in terra.

I residenti della zona si chiedono e chiedono all’amministrazione se questa operazione è legale, visto che il percolato che cade in terra rimane impregnato nell’asfalto e finisce nell’impianto fognario.

Possibile che tutto questo deve avvenire proprio dove i cittadini si stanno prodigando per fare la raccolta differenziata?

Chi dell’amministrazione comunale è tenuto a controllare il comportamento dell’azienda di smaltimento?

I cittadini chiedono l’immediata sospensione di questa illegale pratica di travaso.

Giuseppe Oliva

set 30

Aversa: lo multano per sosta senza grattino ma l’auto era in divieto di sosta, il comandante Guarino: “è giusto così”.

Aversa 30/09/2011

Ad Aversa si continua a calpestare non solo i diritti dei cittadini ma anche il Codice della Strada, il tutto avviene sotto gli occhi di chi dovrebbe far rispettare la legge.

L’episodio del quale parliamo non è un caso isolato, anzi sempre più spesso gli ausiliari appiccicano le loro richieste estorsive anche sulle auto che non sono nelle zone di loro competenza, ma il comandante Guarino non dice nulla, anzi li appoggia nell’opera illegale di raccolta soldi.

L’auto in fotografia, forse a causa di un tamponamento era parcheggiata in sosta vietata in via E. corcione, ma il solerte ed incapace ausiliare del traffico gli ha appiccicato sul parabrezza ben 2 richieste estorsive per sosta senza grattino.

In una città normale il comandante della polizia municipale venuto a conoscenza dell’episodio, avrebbe dovuto fare le giuste verifiche e richiamare gli ausiliari al rispetto della legge, purtroppo siamo ad Aversa, dove la legge non esiste, dove il Codice della Strada è utilizzato come fermaporta, dove si mandano verbali agli automobilisti basandosi su una lista di numeri di targa manipolata da personale di una ditta privata, dove le richieste di accesso agli atti per ricevere le copie dei verbali vengono buttate nel cestino costringendo i cittadini a denunciare i responsabili per omissione d’atti d’ufficio.

Insomma la legge ad Aversa non esiste, il Comitato Strisce Blu ha cercato di dialogare con l’amministrazione in tutti i modi inviando decine di richieste, tutte puntualmente cestinate, anche i pareri sulla corretta applicazione della sosta a pagamento ricevuti dal M.I.T. recanti la firma del Direttore generale Ing. Sergio Dondolini e puntualmente girati al comandante Guarino sono anch’essi finiti nel cestino.

Tutti gli episodi illegali sono stati prontamente denunciati alla Procura della Repubblica di S.M. Capua Vetere, che evidentemente cerca di nascondere l’avanzamento dei procedimenti per non toccare gli interessi di persone molto influenti.

Giuseppe Oliva

set 30

Aversa: Coscetta afferma che il sistema informatico è protetto ma non dice con quale software.

Aversa 29/09/2011

Il responsabile dell’ufficio CED del Comune di Aversa, Domenico Coscetta, ha prontamente risposto in merito alla sicurezza e affidabilità del sistema informatico del comune di Aversa.

Premesso che nessuno ha messo in dubbio l’affidabilità del sistema informatico o la qualità del servizio offerto ai cittadini, siamo più che sicuri che il Comune si è dotato di opportuni sistemi hardware e software per la sicurezza dei dati, ma è giusto a questo punto sapere di quale mega software si tratta, perchè sei si è provveduto a pagare oltre 10.000 euro solo di assistenza, bisogna supporre che il software sia costato almeno 5/10 volte tanto..!!!

Insomma i dubbi sulla congruità della cifra pagata rispetto al servizio ricevuto rimangono tutti.

Sul sito di HP sono presenti server di classe enterprise, con doppio alimentatore, doppio processore a 6 core, insomma server in grado di servire aziende molto più grandi del Comune di Aversa, le cifre per acquistare questi server vanno dai 3.200 ai 5.000 euro, la stessa HP stipula contratti di assistenza della durata di 36 mesi con servizio di assistenza H 24 7 giorni su 7 e sostituzione a domicilio del pezzo guasto ad appena 1.350 euro per 3 anni.

Sono diversi gli enti pubblici che superato un certo numero di computer da gestire si affidano a personale interno opportunamente formato, i corsi in genere non superano i 2/3 mila euro di costo e mettono in condizione il personale di effettuare tutti gli aggiornamenti software necessari, a quel puto basta dotarsi di un contratto di manutenzione per la parte hardware, in questo modo si riuscirebbero a risparmiare risorse da dedicare ad altre voci.

Qualla del C.S.B. vuole essere una critica costruttiva, una sorta di suggerimento su come poter risparmiare qualche euro, se poi qualcuno ha la coda di paglia non è colpa nostra.

Giuseppe Oliva

set 27

Aversa: perchè l’amministrazione paga oltre 10.000 euro per l’assistenza di un software di firewall gratuito.

Aversa 27/09/2011


Premesso che è giusto che l’amministrazione comunale di Aversa si doti di idonei strumenti per la sicurezza informatica come i firewall/proxy, questi strumenti sono divisi in due categorie, quelli hardware e quelli software.

Quelli hardware sono prodotti da diverse aziende tra cui la CISCO, i prezzi variano da € 4.000 e oltre € 15.000 e non hanno bisogno di nessuna manutenzione, poi esistono soluzioni software che sono altrettanto efficienti e fungono anche da proxy, queste soluzioni sono gratuite tranne per il costo della configurazione e dell’hardware sul quale va installato, ma il prezzo di un server con doppia scheda di rete di aziende del calibro di HP in genere non supera i 500/800 euro e va acquistato una sola volta.

Lascia molto stupiti quindi che il l’amministrazione Aversa abbia stipulato un contratto di manutenzione sia per la sede del Comune che per gli uffici della polizia municipale, per la stratosferica cifra di € 10.713,60, le determine di pagamento sono disponibili liberamente sul sito del Comune di Aversa è sono la n° 342 del 15/09/2011 e la 112 del 25/05/2011.

Persone ben informate dell’amministrazione Comunale ci riferiscono che il software in uso presso il Comune si chiama: SQUID e da una verifica in rete questo software è totalmente gratuito.

Il C.S.B. si chiede come sia possibile pagare € 10.713,60 per un software gratuito???

Inoltre sembra strano che all’interno dell’amministrazione comunale non ci sia un responsabile informatico che, con un piccolo corso possa essere in grado di effettuare tutta la manutenzione necessaria al software di firewall, facendo così risparmiare un bel po’ di soldi pubblici.

Insomma in un’epoca ti tagli così ingenti da parte del governo centrale, ci sembra uno spreco non da poco pagare una cosa che potremmo gestire in proprio e con grande risparmio.

Giuseppe Oliva

set 22

Aversa: sicurezza a rischio su viale kennedy a causa del cordolo non conforme.

Aversa 21/09/2011



Con il cordolo costruito su viale kennedy l’amministrazione Ciaramella dimostra tutta la sua incompetenza e allo stesso tempo bravura nello sprecare il denaro pubblico.

Quest’opera pare essere costata circa 80 mila euro solo di progettazione, oltre a più di 300 mila euro per la realizzazione

Uno dei maggiori problemi è che il cordolo non è a norma, visto che il progetto non prevedeva nessuna illuminazione, mancanza che è stata la causa di moltissimi incidenti, anche di grave entità, inoltre non esiste nessuna rotonda d’inversione, fatto che costringe gli automobilisti a pericolose inversioni di marcia.

Le rotonde d’inversiove oltre che obbligatorie per legge sono necessarie, in effetti per chi viene da Napoli e deve girare in via Pelliccia verso Savignano, non esiste altra soluzione che fare inversione alla fine del cordolo.

L’unica rotonda di inversione, se così la si vuole chiamare è quella davanti all’ospedale, utilizzabile per chi andando verso Napoli ha necessità di invertire il senso di marcia.

Insomma quello che doveva essere un’altro fiore all’occhiello del Sindaco Ciaramella si è trasformato nell’ennesimo fiore secco.

Il C.S.B. e l’AIFS sezione di Aversa chiedono l’immediata rimozione del cordolo, prima che lo stesso possa diventare una tomba per qualche malcapitato automobilista o motociclista.

Giuseppe Oliva

set 17

Aversa: ancora una volta il comandante Guarino non dice la verità sul perchè è stato denunciato.

Aversa 17/09/2011

Ancora una volta il comandante della polizia municipale Stefano Guarino preferisce scendere nel personale invece di affrontare i problemi veri.
Le richieste di accesso agli atti sono state fatte nelle modalità previste dalla legge 241/1990 e protocollate al comando di polizia municipale, ma ovviamente le risposte date ai cittadini sono state molto variegate.
Infatti chi ha insistito per ottenere una copia del verbale in firma autografa conforme all’art. 200/201 del C.d.S. non ha ricevuto nulla, mentre ad alcuni cittadini come il sig. D’Orio Gennaro, che forse è stato visto come una persona meno preparata in materia, gli è stato rilasciato un foglio stampato da un computer che non solo non conforme al C.d.S. ma non reca nessuna firma autografa.

Insomma il comandante della polizia municipale Stefano Guarino ha giurato di far rispettare il Codice della Strada ma poi è lui stesso a non farlo e anche nel tentativo di smentire i contenuti delle nostre denunce non è in grado di citare nessuna norma che gli consente questo modo di operare.
Inoltre vorrei diffidare i soliti giuonalisti a non sminuire il lavoro del Comitato Strisce Blu, visto che lo stesso è diffuso a livello nazionale, ha un regolare statuto registrato presso il notaio, ha un regolare conto corrente per raccogliere eventuali fondi per le spese legali legate alla battaglia contro le strisce blu illegali e comunica spesso con il M.I.T. per chiedere pareri in merito alla corretta applicazione della sosta a pagamento, alcuni di questi pareri come il 3615 del 05/07/2011 a firma del direttore generale Sergio Dondolini è addirittura stato inserito nella rivista giuridica IPSOA che molti comuni ricevono in abbonamento, inoltre si avvale della collaborazione tecnica di ex comandanti della polizia municipale.

Il parere recante il prot. 3615 chiarisce che nelle aree di sosta a pagamento senza limitazione del tempo di sosta non è possibile sanzionare con il grattino scaduto, in quanto entra in gioco il rapporto privatistico tra società e automobilista e le eventuali somme per le ore si sosta in più vanno recuperate secondo l’art. 17 C.15 della legge 127/1997.
Ebbene la città di Aversa rientra in questo specifico caso, infatti ad Aversa non esiste nessuna limitazione del tempo di sosta e il Comitato Strisce Blu ha inviato al comandante la richiesta di recepire questo parere, ma ovviamente il comandante è convinto che il suo modo di operare è legale, ma quale legge gli consente tutto ciò non è stato in grado di dirlo.
Inoltre il Comitato Strisce Blu è in possesso di una registrazione intercorsa tra il vice Presidente del C.S.B. è il tenente Mazzarella, nella quale è lui stesso a confermare che i verbali non esistono più e fa tutto il computer, andando in evidente difficoltà quando gli si fa notare che la legge Bassanini prevede la firma autografa in originale di tutti gli atti della P.A. tra cui i verbali per sanzioni al C.d.S., a quel punto ha cercato di rimandare la consegna del verbale al giorno dopo, ma ovviamente il tenente Mazzarella non è riuscito a rilasciare nessun verbale.
Da qui scatta la denuncia per omissione d’atti d’ufficio che coinvolge anche il tenente Mazzarella in quanto sui verbali che vengono notificati appare il suo nome con la dicitura conforme all’originale, originale che fino ad ora non è ancora apparso.
Inoltre anche i giornalisti o presunti tali, dovrebbero informarsi prima di scrivere, senza basarsi solo sulle parole pronunciate da dipendenti dall’amministrazione comunale, come del resto fa il C.S.B. che nelle denunce cita sempre norme, leggi, cassazione e pareri dei Ministeri.
Inoltre dovrebbero evitare di distorcere i fatti, nello specifico il vice Presidente Giuseppe Oliva non ha denunciato il comandante e il tenente Mazzarella perché è stato multato, ma bensì per non aver ricevuto quanto era nel suo diritto è cioè una copia del verbale originale che provasse l’infrazione.

Giuseppe Oliva

set 16

Aversa: verbali fantasma denunciato il comandante Guarino e il tenente Mazzarella.

Aversa 16/09/2011

Ad Aversa il nuovo sistema sanzionatorio in vigore dal 08/06/2011 è stato inventato dal comandante della polizia municipale Stefano Guarino ed avallato dal Sindaco Ciaramella e tutta la giunta e non tiene conto nè delle norme del Codice della Strada nè delle clausole contenute nel contratto stipulato tra la A.T.I. e il Comune.

In effetti i verbali per sanzioni al Codice della Strada sono degli atti pubblici a tutti gli effetti e fanno fede privilegiata fino a querela di falso, quindi vanno firmati in originale al momento dell’infrazione dall’accertatore, che può essere o un vigile urbano o un ausiliare del traffico con decreto di conferimento dei poteri, il tutto è regolamentato dall’art. 200/201 del C.d.S., oltre che dalla legge Bassanini n.57/97 che all’art. 15 prevede la firma in originale di tutti gli atti della P.A., inoltre la Corte di Cassazione con le sentenze 1923/99, 4567/99, 6065/05, 21045/06 e 22088/07, nonché il Ministero dell’Interno con circolare del 25/8/2000, hanno confermato che il verbale con firma autografa deve essere custodito presso l’organo accertatore e rilasciato in copia in caso di richiesta del destinatario.

Fin quì è quello che dice la legge, purtroppo ad Aversa questa amministrazione naviga nell’illegalità più totale, infatti a tutti sarà capitato di vedere gli ausiliari appiccicare sulle autovetture dei foglietti di carta che nulla hanno a che vedere con il verbale in firma autografa previsto dal C.d.S. e che a leggere bene assomiglia più ad una richiesta estorsiva che ad una penalina come viene definita in gergo, visto che sulla stessa si legge: se entro 5 giorni non si versa la penale di € 3,00 sarà emesso un verbale dalla polizia municipale.

Viene da chiedersi cosa c’entra il Comune nel rapporto privatistico che intercorre tra l’automobilista che entra in un parcheggio privato su suolo in concessione e la ditta privata che lo gestisce?

Nulla, proprio nulla, infatti anche il Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti a più riprese ha chiarito che il comune non può inviare multe ai cittadini che non hanno pagato il parcheggio, sostituendosi di fatto alla società privata e andando ad incassare soldi non suoi.

Infatti con questo sistema la ditta privata non riuscirebbe più a rientrare in possesso dei soldi persi, in quanto le provvigioni sulle multe non sono ammesse.

A riprova che i verbali non vengono più compilati dal mese di giugno 2010 ci sono le tante richieste di accesso agli atti e alle quali il tenente Mazzarella Mario e il Comandante Guarino Stefano non hanno mai dato risposta, omettendo di fornire una copia del verbale in firma autografa come prevede la legge, a seguito di questo comportamento omissivo il vice presidente del Comitato Strsce Blu ha provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica di S.M. Capua Vetere il comandante Stefano Guarino e il tenente Mazzarella Mario.


Queste ovviamente non sono le uniche denunce, infatti sono moltissimi i cittadini che hanno aderito a questa class action per smantellare questa truffa, speriamo solo che la protezione della quale gode questa amministrazione Ciaramella proveniente dalla Procura di S.M. Capua Vetere cessi una volta per tutte, permettendo di liberare la città dai puffi blu.

Giuseppe Oliva

set 04

Aversa: movida violenta e guida senza casco sono la norma ad Aversa.

Aversa 04/09/2011

Movida violenta e mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine hanno trasformato le zone della movida Aversana in vere e proprie piste sulle quali sfrecciano a folle velocità centinaia di centauri per il 90% senza usare il casco o rispettare le norme del Codice della Strada.

L’amministrazione comunale ha anche da poco sponsorizzato una manifestazione per la sicurezza stradale promossa Ciaramella Biagio responsabile locale dall’associazione AIFVS, purtroppo come troppo spesso accade questa amministrazione non ha dato seguito alle belle parole pronunciate dal palco.

Il video girato sabato 3 settembre 2011 tra il parco Coppola e il parco Argo mostra la nuda verità di una città allo sbando senza nessun controllo da parte delle forze dell’ordine, questo è ormai considerato il triangolo delle Bermude nel quale i residenti vivono al limite del sequestro di persona, costretti a tapparsi in casa a causa della troppa foga dei centauri che hanno trasformato le vie e i marciapiedi di questo quartiere residenziale in una pista sulla quale sfogare le loro repressioni.

I cittadini sono anni che sperano in un intervento serio da parte dell’amministrazione, qualche anno fa hanno anche buttato centinaia di migliaia di euro per installare delle telecamere che non hanno mai risolto il problema, inoltre pare che i fondi siano stati prelevati dal bilancio dalla voce miglioramento della viabilità, di conseguenza anche volendo queste telecamere non possono essere utilizzate in caso di risse o furti, il tutto associato alla scarsa qualità delle immagini ha fatto fallire miseramente il progetto.

Il Comitato Strisce Blu e l’associazione AIFVS sede di Aversa chiedono un serio ed immediato intervento di tutti gli organi preposti per ripristinare la vivibilità di questa zona.

Giuseppe Oliva