Milano: strisce blu a metà sui marciapiedi, riscritto il Codice della Strada.

Milano 28/04/2012

Anche Milano reinventa il Codice della Strada pur di incamerare soldi.

Il Codice della Strada detta chiaramente i luoghi idonei alla realizzazione dei parcheggi a pagamento, purtroppo ogni comune pur di non rinunciare a questa fondamentale fonte economica che insieme agli introiti delle multe è da diversi anni il salvagente dei bilanci delle amministrazioni in difficoltà e ormai i comuni sono disposti a stracciare qualsiasi regolamento o Legge pur di non rinunciare al vile denaro.

Milano non è esente da queste porcate, infatti in molte strade il comune ha legalizzato la sosta sul marciapiede, facendo diventare “legale” quello che è il divieto di sosta con rimozione, addirittura hanno predisponendo anche dei saliscendi in asfalto per favorire la salita su quello che dovrebbe essere uno spazio destinato ai pedoni, una cosa che in altri paese avrebbe prodotto sicuramente qualche arresto tra chi ha firmato un simile provvedimento, ma quì siamo in Italia gli interessi economici vengono prima della Legge.

Ma il Comune di Milano ha pensato bene di trattare tutti alla stessa maniera, infatti anche i posti per i diversamente abili sono stati realizzati sul marciapiede, costringendo i disabili a bizzarre manovre per parcheggiare e scendere dal veicolo, ma non è finita quì l’odissea, infatti se il disabile in carrozzella riesce a parcheggiare dovrà vedersela con il solito motorino parcheggiato in divieto di sosta proprio sul marciapiede destinato al transito pedonale.


Questo scellerato provvedimento restringe notevolmente i marciapiedi, al punto che anche un disabile che si incrocia con un mamma con il carrozzino avrebbe difficoltà a passare, eppure volendo si potevano ridurre i marciapiedi da entrambi i lati della strada, fermo restando le dimensioni minime previste dalla Legge e permettendo la sosta a spina di pesce con un adeguato spazio per i pedoni.

Esempio a norma di Legge di un parcheggio a spina di pesce:

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza di rivedere questo provvedimento che oltre ad essere illegale ci rende ridicoli agli occhi dell’Europa dove viabilità e parcheggi sono studiati con cura e rispetto della Legge.

Giuseppe Oliva

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