set 09

Strisce blu, grazie alle denunce del Comitato Strisce Blu la Smart Project è stata condannata a pagare la TARSU e la TOSAP.

Aversa 08/09/2013

Finalmente il tribunale condanna definitivamente la Smart Project a pagare la TARSU e la TOSAP per gli anni che ha gestito le strisce blu ad Aversa, il merito di questa importante vittoria è tutta del Comitato Strisce Blu, visto che grazie a noi se il Comune di Aversa è stato costretto ad emettere i ruoli di TARSU e TOSAP a carico delle società che hanno gestito le strisce blu sin dal 2001.

E’ stato il Comitato Strisce Blu nel 2010 a scoprire che l’amministrazione comunale non aveva mai emesso i ruoli per riscuotere questi tributi, una mancanza che denota una grande impreparazione nel gestire la cosa pubblica e che ha creato un danno economico di molti milioni di euro, una parte dei quali non potranno più essere recuperati visto che la prescrizione è di appena 5 anni, quindi sono definitivamente persi gli incassi dal 2001 al 2005.

Questa è la richiesta inviata all’ex Sindaco Ciaramella il 12/07/2010 nella quale il Comitato Strisce Blu chiese l’applicazione di TARSU e TOSAP alle società che gestivano le strisce blu.

E’ questa è la risposta che ricevemmo dall’ex Sindaco, anche se nella stessa c’è un piccolo errore in quanto nella stessa si legge che gli uffici competenti avevano già da tempo avviate le procedure per la riscossione, fatto non vero in visto che dalla documentazione acquisita dagli uffici competenti non risultano emessi i ruoli a carico della Icaro dal 2001 al 2005 e il ruolo emesso solo nel 2010 comprendeva 5 anni di arretrati, confermando che l’amministrazione si è precipitata ad emettere i ruoli solo dopo la nostra richiesta.

Il Comitato Strisce Blu era sicuro che il Comune avrebbe avuto vittoria facile, quello che ci dispiace è che sia l’ex amministrazione che la nuova non hanno mai menzionato nei comunicati stampa riferiti a questa vicenda i meriti che ci siamo conquistati, dimostrando sempre una professionalità e preparazione nettamente superiore a molti dirigenti comunali.

Per questo rivendichiamo tutti i meriti di questa importante vittoria, che non solo porterà un pò di soldi nelle povere casse comunali, ma ha anche portato ad avere una minore pressione sulla strisce blu, consentendo agli automobilisti un minore costo del parcheggio oltre che una maggiore tolleranza.

Ovviamente la battaglia non è finita, visto che si attende da anni una messa a norma della gestione, oltre che una revisione totale del piano parcheggi che tenga in considerazione gli obblighi derivanti dalla delibera 157 del 2009 che rese l’intero territorio comunale Z.P.R.U., visto che dal 2009 l’unica cosa che è stata fatta è l’installazione di 4 cartelli in alcune strade di accesso alla città che indicano la rilevanza urbanistica dell’area.

Giuseppe Oliva

mar 16

Strisce blu, Aversa 10 anni dopo tutti i numeri della presa in giro.

17/03/2012

Strisce blu una croce che da 10 anni pesa sulle spalle degli Aversani, i numeri sono da capogiro, ma analiziamoli nel dettaglio.

Anno di introduzione della sosta a pagamento 2001, stalli circa 600, prezzo lire 1.000 ad ora.

Insediamento del Sindaco Ciaramella 2002 e la prima cosa che pensa di fare è di aumentare il numero degli stalli portandoli a circa 950, e aumentando il prezzo a € 1, ma le casse dell’amministrazione hanno bisogno di sempre più soldi e nel 2009 con il nuovo bando di gara gli stalli vengono portati a 1.650, ovviamente non poteva mancare un nuovo aumento della tariffa che viene portata a € 1,50 ad ora.

La nuova società formata da SMART PROJECT, URBANIA e ICARO, comincia a dipingere le strisce blu nel periodo estivo partendo dalla zone del parco Coppola, suscitando non poche ilarità dei residenti, che in una notte di mezza estate si sono visti dipingere le odiate strisce blu intorno alle auto.

Sin da subito partono le polemiche, perchè proprio i residenti non sono stati tenuti in considerazione dall’amministrazione, gli stessi con un’azione in notturna cancellano le strisce blu facendole diventare bianche, il Sindaco viene preso d’assalto delle proteste, e dopo poco decide di riservare delle aree con strisce gialle ai soli residenti della zona.

Ovviamente il contratto era già firmato e potendo sottrarre gli stalli alla nuova società, viene deciso di riservare ai residenti lo spazio dove transitava l’alifana, terreno non di proprietà del Comune e sul quale non aveva giurisdizione per elevare le multe ai non residenti, ma nonostante l’atto illecito l’amministrazione va avanti lo stesso.

Nel 2011 a distanza di 2 anni dal nuovo contratto la SMART PROJECT è oggetto di attenzione della magistratura e riceve una certificazione antimafia atipica, costringendo l’amministrazione a far finta di rescindere il contratto, in effetti nella delibera si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata del contratto decorerrà dalla data di affidamento del servizio ad un nuovo soggetto gestore da individuare a seguito di procedura di gara”.

Ma le sorprese per l’amministrazione non sono finite e nel 2012 anche all’URBANIA viene negata la certificazione antimafia, a questo punto ci si apettava un atto di responsabilità dell’amministrazione atto a sospendere in maniera definitiva il contratto.

Purtroppo al peggio non c’è mai fine è anche in questo caso l’amministrazione fa una delibera fotocopia della precedente, dando la possibilità ad entrambe le aziende di continuare a lavorare fino a quando non verrà affidato il servizio ad un nuovo gestore.

Questo comportamento ambiguo lascia i cittadini con l’amaro in bocca e le notizie che circolano su presunti intrecci amorosi tra esponenti dell’amministrazione e i vertici della SMART PROJECT non fanno altro che aumentare i dubbi sulla correttezza di certe scelte.

Intanto il Comitato Strisce Blu decide di intervenire, e il 28/02/2012 con una richiesta inviata al Sindaco Ciaramella chiede di risolvere il contratto immediatamente e di bloccare i parcometri, ovviamente non è arrivata ancora nessuna risposta dai piani alti.

Intanto viene pubblicato agli inizi di marzo il nuovo bando di gara, bando realizzato in gran segreto dal Sindaco Ciaramella, visto che neanche l’Assessore alla viabilità era a conoscenza del contenuto, ma direi di più, l’intera giunta non era a conoscenza del nuovo piano, ma nonostamte tutto firmano la delibera senza fiatare.

Anche in questo caso i numeri sono al rialzo e non di poco, infatti gli stalli saranno 2.450, verranno eliminati tutte le strisce gialle riservate ai residenti, che potranno si accedere ad un solo abbonamento per nucleo familiare a tariffa agevolata, ma solo a patto di aver pagato la TARSU e comunque il numero massimo degli abbonamenti sarà di appena 245, inoltre parte dei nuovi stalli saranno dipinti nel parcheggio del nuovo mercato di Aversa, quindi ancora una volta si va a colpire la parte meno agiata dei cittadini.

Ma poi cosa c’entra la TARSU con l’abbonamento rilasciato da una ditta privata, si poteva capire se il permesso di sosta fosse stato rilasciato dal Comune, ma in questo caso si continua a voler far pagare solo i cittadini, infatti l’amministrazione sono 10 anni che non fa pagare ne la TARSU ne la TOSAP alle società che hanno gestito le strisce blu, andando a creare una perdita di oltre 500 mila euro, e solo dopo la denuncia alla Corte dei Conti il Sindaco ha provveduto a far emettere i ruoli, ovviamente le società non hanno ancora onorato il debito e siamo sicuri che di questo passo l’amministrazione non sarà in grado di recuperare le ingenti somme.

C’è anche da dire che è politicamente scorretto presentare un nuovo piano parcheggi a pochi giorni dalla fine del mandato, senza lasciare la possibilità alla prossima amministrazione di scegliere le regole da adottare.

Il tutto ovviamente è condito da un cospiquo numero di multe, che ormai ha toccato quota 30.000 l’anno, facendo spendere all’amministrazione delle cifre spropositate, basti pensare che solo di francobolli e modulistica si spendono circa € 330.000 l’anno, inoltre bisogna calcolare l’ingente mole di lavoro umano per gestire tante multe e tantissimi ricorsi, ci sono almeno 4 vigili e 2 avvocati che costano almeno € 100.000 euro l’anno intorno alla gestione multe, insomma una situazione che va sicuramente rivista perchè la multa facile non deve servire a rimpinguare le casse comunali.

Ma alla fine bisogna analizzare se il vero obbiettivo delle strisce blu è stato raggiunto, parliamo della viabilità e la disponibilità di parcheggio, due dei motivi per i quali il Sindaco ha sempre difeso le strisce blu, ebbene entrambi non sono migliorati, infatti l’amministrazione ha solo dipinto di blu la città e questo non basta per scoraggiare l’uso dell’auto privata, infatti se la sosta a pagamento non si integra con piano generale di mobilità urbana, con associati parcheggi periferici gratuiti per la lunga sosta e ZTL percorse solo da trasporto pubblico, i risultati saranno solo quelli di far aumentare il traffico e la sosta selvaggia, ma forse forse l’amministrazione punta proprio a questo per poter elevare migliaia di multe.

Come si vede i numeri della sosta a pagamento targata Ciaramella sono tutti al rialzo, ma i risultati sono in forte ribasso, e bisogna purtroppo constatare come a questa follia hanno partecipato a turno tutti i componenti della maggioranza, gli stessi che con una faccia tosta sono già in giro a caccia di voti.

Svegliamoci e smettiamola di credere che le strisce blu ci risolvono tutti i problemi, diciamo basta e mandiamo a casa chi ha firmato l’ultimo folle piano parcheggi partorito dal Sindaco uscente Dott.re Domenico Ciaramella.

Vi riproponiamo alcuni video che dimostrano come le strisce blu non risolvono il problema del traffico.



Questa è la delibera del nuovo piano parcheggi, con i nomi dei responsabili, teneteli a mente quando vi verranno a chiedere il voto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuseppe Oliva

feb 22

Strisce blu quando il troppo storpia, il Sindaco propone il nuovo bando con 700 stalli in più.

Aversa 22/02/2012

L’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a seguito della certificazione antimafia atipica che ha colpito la SMART PROJECT è stata costretta ad rescindere in anticipo il contratto per la gestione della sosta a pagamento.

Stranamente però la società ha continuato ad operare, grazie anche ad una motivazione alquanto discutibile e ai limiti della legalità inserita nella delibera 331 del 28/07/2011, infatti nella stessa si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata decorrerà dalla data di affidamento del servizio al nuovo gestore a seguito di gara pubblica”.

Il Comitato Strisce Blu ha più volte sollecitato l’amministrazione a indire al più presto una nuova gara e finalmente con la delibera n° 46 il Sindaco ha dettato le linee guida del nuovo piano.

Ci preme pubblicare la prima pagina della delibera, dove ci sono i nomi di coloro che stanno contribuendo a far diventare la città blu come i Puffi, anche perchè da una breve indagine ci risulta che nessuno ha letto con attenzione il contenuto della delibera, pare proprio che nessuno abbia sollevato qualche obiezione o abbia portato il proprio contributo, insomma per l’ennesima volta il “Sindaco propone” e i sudditi eseguono.

Purtroppo per i cittadini il nuovo piano è peggiore del precedente, infatti è previsto un aumento di ben 700 strisce blu, di cui 350 nel nuovo mercato di Aversa, è anche prevista la trasformazione degli stalli fino ad ora delimitati da strisce gialle e riservati ai residenti in strisce blu, oltre ad un congruo numero di strisce blu ex novo, come in viale Europa.

Per quanto riguarda gli abbonamenti verranno concessi solo in numero di uno per famiglia e solo dopo aver dimostrato di aver pagato la TARSU, per chi ha più di un’auto dovrà pagare una cifra che varia dai 20 ei 35 euro mensili e comunque il numeri degli abbonamenti extra che verranno concessi non supererà il n° di 245, tutto questo in una città dove sono oltre 30.000 i veicoli immatricolati a nome dei residenti.

Ma come può l’amministrazione essere così fiscale da pretendere dai cittadini il pagamento della TARSU per concedere l’abbonamento per un posto auto e poi si dimentica per 10 anni di emettere i ruoli della TARSU a carico delle società che hanno gestito la sosta a pagamento, creando un ammanco nelle casse comunali di quasi 500 mila euro.

Basti pensare che è stato il Comitato Strisce Blu a chiedere per la prima volta l’emissione dei ruoli della TARSU per le società di parcheggio a luglio 2010, è inutile dire che l’amministrazione fino ad ora non è riuscita ancora ad incassare nulla, poichè entrambe le società hanno proposto ricorso innanzi la commissione tributaria e visto che il contratto è stato annullato in anticipo mi sa che l’amministrazione questi soldi li incasserà mai.

Quella che si prospetta con il nuovo piano parcheggi è una vera è propria mannaia che, se non fermata in tempo, potrebbe abbattersi sulla città di Aversa dando il colpo di grazia ad un’economia già fortemente provata dalla concorrenza dei centri commerciali, per non parlare del danno economico che andrebbe a ricadere sui residenti, soprattutto quelli monoreddito.

Il Comitato Strisce Blu ha fornito all’amministrazione la sua ricetta per un piano parcheggi sostenibile e a norma di legge, che vada più nella direzione di un vero servizio ai cittadini che di un lauto incasso per una società privata, i cui punti chiave sono di seguito elencati:
A) Inserimento della clausola che prevede il pagamento della TARSU e della TOSAP per tutte le aree scoperte e non attrezzate, “voglio ricordare che dal 2001 il comune non è ancora riuscito ad incassare circa 450 mila euro”.
B) Inserimento della clausola rescissoria in caso di mancato pagamento della TARSU e della TOSAP già dopo il primo anno.
C) Nessun aumento del numero di stalli a pagamento.
D) Eliminazione degli stalli a pagamento dalle strade dove il restringimento della carreggiata comporta delle situazioni di pericolo, come in via E. Corcioni, trasformando il lato libero in pista ciclabile.
E) Eliminazione degli stalli a meno di 5 metri dagli incroci e dai passi carrabili come prevede il C.d.S.
F) Eliminazione di almeno 2 stalli ai lati degli attraversamenti pedonali.
G) Prima di rilasciare abbonamenti ai residenti bisogna effettuare un inventario di chi ha un garage, poiché sono in molti che potrebbero preferire pagare i 20 euro l’anno per mettere l’auto in strada fittando il proprio garage anche a 150 euro al mese.
H) Realizzazione degli stalli di sosta secondo le misure previste dal C.d.S., e comunque di misura non interiore ai 2 metri di larghezza.
I) Gli stalli di sosta devono essere conformi al C.d.S. art. 2 C/3 let. E-F “ obbligo di corsie di manovre tra parcheggio e carreggiata.
J) Inserimento della limitazione delle ore di sosta, onde creare una reale rotazione degli stalli.
K) Adeguamento del sistema sanzionatorio come previsto dal C.d.S. e confermato dalle circolari interpretative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, N° 1790 del 11/01/2010 e 0065235 del 25/06/2009.
L) Applicazione del D.lgs. del 10 settembre 1993 n° 360, che ha aggiornato il D.lgs 285 del 1992, eliminando il termine “possibilmente”, in riferimento alla ubicazione delle strisce blu fuori dalla carreggiata.
M) Diminuzione della tariffa oraria € 0,50 e frazionabile.
N) Eliminazione della sosta a pagamento fuori al cimitero, in quanto la zona è talmente periferica che non può certo essere considerato centro storico, inoltre è alquanto discutibile lucrare sulle disgrazie di chi ha perso un proprio caro.
O) Inserimento di stalli di sosta con disco orario fuori ai principali uffici pubblici onde permetterne una corretta fruizione.
P) Ripristino del divieto di sosta alle fermate dei bus, il C.d.S prevede 36 metri per le manovre.
Q) Utilizzo dei fondi derivanti dalla sosta a pagamento secondo l’art. 7 comma 7 del C.d.S..
R) Pubblicazione annuale delle somme incassate e il loro utilizzo.
S) Installazione della segnaletica della ZTL e rispetto degli obblighi inerenti la limitazione della velocità e del transito degli automezzi di peso superiore ai 35 q.li.
T) Realizzazione di parcheggi gratuiti per la lunga sosta al di fuori del centro storico.
U) Non legare il rilascio degli abbonamento al corretto pagamento della TARSU, in quanto la stessa come tassa ha cessato di esistere il 31/12/2010.

Speriamo che il Sindaco voglia prendere atto dei nostri suggerimenti e possa lasciare alla città un piano parcheggi serio e a norma di legge, in caso contrario in CSB continuerà a denunciare le irregolarità agli organi competenti.

Giuseppe Oliva

gen 02

Aversa: record di ricorsi l’amministrazione costretta a chiedere aiuto all’esterno, alla modica cifra di 17.000 euro!!!!.

Aversa 02/01/2012

Multe, multe e ancora multe, in un crescendo che anche nel 2011 ha sfiorato quota 30.000.

Ma quanto costa riscuotere le multe al comune di Aversa tra spese e ricorsi?

Le cifre sono da far venire il mal di testa, innanzitutto ci sono le spese postali che sfiorano quota 195.000 euro, poi il costo degli stampati altri 30.000 euro, senza contare il costo dei vigili impegnati nella gestione di una mole così enorme di verbali, infatti almeno 4 vigili sono impegnati tra imbustamento, spedizione e gestione dei ricorsi, per un cifra che sfiora i 100.000 euro l’anno, inoltre l’avvocato del comune è sommerso da circa 600 cause l’anno.

Facendo un rapido calcolo stiamo parlando della stratosferica cifra di 325.000 euro l’anno, senza contare tutte le cause che il comune perde e che comportano una spesa di cirta 300 euro a ricorso.

Se si considera che il 90% delle sanzioni elevate ad Aversa sono riferite alla sosta a pagamento con multe che vanno da 39 a 48 euro, cifra che comprende le spese postali e quelle amministrative, quindi se tutto va bene nelle casse del comune restano rispettivamente € 29 per sanzione con grattino scaduto o 41 per mancata esposizione del grattino, di questi introiti esiste una precisa normativa che ne regola la destinazione, stiamo parlando dell’art. 208 del C.d.S. che riportiamo testualmente:

“Art. 208. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie
1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, nonché da funzionari ed agenti delle Ferrovie dello Stato o delle ferrovie e tranvie in concessione. I proventi stessi sono devoluti alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.
2. I proventi di cui al comma 1, spettanti allo Stato, sono destinati: a) fermo restando quanto previsto dall’articolo 32, comma 4, della legge 17 maggio 1999, n. 144, per il finanziamento delle attività connesse all’attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, nella misura dell’ 80 per cento del totale annuo, definito a norma dell’articolo 2, lettera x), della legge 13 giugno 1991, n. 190, per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale, attuata anche attraverso il Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla sicurezza stradale (CCISS), istituito con legge 30 dicembre 1988, n. 556, per finalità di educazione stradale, sentito, occorrendo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e per l’assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e per iniziative ed attività di promozione della sicurezza della circolazione; b) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti terrestri, nella misura del 20 per cento del totale annuo sopra richiamato, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo; c) al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Dipartimento per i servizi per il territorio, nella misura del 7,5 per cento del totale annuo, al fine di favorire l’impegno della scuola pubblica e privata nell’insegnamento dell’educazione stradale e per l’organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori (1).

«2-bis. Gli incrementi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 195, comma 2-bis, sono versati in un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato, di nuova istituzione, per essere riassegnati al Fondo contro l’incidentalità notturna di cui all’articolo 6-bis del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 2007, n. 160, con provvedimento del Ministero dell’economia e delle finanze adottato sulla base delle rilevazioni trimestrali del Ministero dell’interno. Tali rilevazioni sono effettuate con le modalità fissate con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con i Ministeri dell’economia e delle finanze, della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto sono stabilite le modalità di trasferimento della percentuale di ammenda di cui agli articoli 186, comma 2-octies, e 187, comma 1-quater, destinata al Fondo». (1-bis)

3. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze «, dell’interno» e dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determina annualmente le quote dei proventi da destinarsi alle suindicate finalità. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad adottare, con propri decreti, le necessarie variazioni di bilancio, nel rispetto delle quote come annualmente determinate (2).

«3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell’interno e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca trasmettono annualmente al Parlamento, entro il 31 marzo, una relazione sull’utilizzo delle quote dei proventi di cui al comma 2 effettuato nell’anno precedente» (2-bis)

«4. Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata:

a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente;

b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12;

c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica.(4)

5. Gli enti di cui al secondo periodo del comma 1 determinano annualmente, con delibera della giunta, le quote da destinare alle finalità di cui al comma 4. Resta facoltà dell’ente destinare in tutto o in parte la restante quota del 50 per cento dei proventi alle finalità di cui al citato comma 4.(4)

5-bis. La quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonché a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 e all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, destinati al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale».(4

Essendo le strisce blu ad Aversa non proprio “legali”, li ricorso alla giustizia per far valere i propri diritti è in continuo aumento, fatto che ha spinto l’assessore al contenzioso a chiedere aiuto all’esterno, stanziando una cifra di 17.000 euro per gestire circa 230 cause.

Una cifra da sfruttamento del lavoro, considerato che i 73 euro a causa sono comprensivi di tasse e iva, quindi al netto non restano che miseri 30 euro circa, insomma chi dovesse accettare l’incarico sarebbe il “cinese degli avvotati”, mentre l’amministrazione spenderebbe comunque una cifra maggiore della multa da incassare.

A questo punto visto che i conti non tornano ,il Comitato Strisce Blu invierà una segnalazione alla Corte dei Conti per sospetto danno erariale, chiedendo di approfondire non solo i costi di gestione ma anche dove sono finiti i soldi delle multe e dei parcheggi negli ultimi 10 anni.

Giuseppe Oliva

ago 09

Aversa: nonostante l’interdittiva antimafia il Sindaco Ciaramella da una proroga a tempo indeterminato alla società di gestione.

Aversa 09/08/2011

Il Sindaco Ciaramella nel 2008 ha firmato il Protocollo di legalità, lo scopo del protocollo era di tenere lontano dagli appalti pubblici eventuali infiltrazioni camorristiche, un fine sicuramente meritevole che purtroppo è stato completamente disatteso.

Infatti quando si è trattato di dare seguito a quella promessa dopo l’interdittiva antimafia a carico della società che gestisce la sosta a pagamento, il Sindaco si è superato autorizando la stessa a lavorare fino a quando non ci sarà un nuovo soggetto.

Le motivazioni che hano portato a questa decisione sono elencate nella delibera n.331 del 28/07/2011 e più che motivazioni sembra scuse per permettere a chi è stato destinatario dell’interdittiva antimafia di continuare a mungere i cittadini.

Tra le “scuse” alle quali si è appellata l’amministrazione, ci sarebbe  la possibilità che si formi un mega ingorgo a causa della sosta selvaggia, una motivazione che appare quanto mai fantasiosa e priva di fondamento, piuttosto nella delibera non si parla per nulla del destino degli ausiliari del traffico, giusto il contrario di quanto invece affermato dal Sindaco a mezzo stampa.

Quello che sta succedendo ad Aversa non ha nessun fondamento legale, il tutto avviene grazie alla distrazione sia della Procura di S.M. Capua Vetere che della Prefettura di Caserta, dove da anni giacciono sulle scrivanie le denunce del Comitato Strisce Blu.

Ma forse il vero motivo che ha spinto l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a firmare una delibera illegale e viziata da eccesso di potere è da ricercare negli introiti della sosta a pagamento, che se elimitati dal bilancio di previsione che è ancora da approvare, avrebbe fatto cadere l’amministrazione.

 

In effetti passando in autogestione il Comune di Aversa avrebbe dovuto eliminare dal bilancio almeno € 2.325.000 che derivano dalla gestione annuale della sosta a pagamento, divisi in € 285.00o per il fitto delle aree in concessione, poi ci sono le provvigioni sugli incassi che ammontanto a circa € 360.000 l’anno, ma la cifra più grande forse riguarda l’introito dei verbali, che vista la media di 3/4 mila verbali al mese che stanno elevando, ammonterebbe a €  1.680.000.

Il Comitato Strisce Blu continuerà fino alla fine a denunciare quello che di illegale accade ad Aversa, sperando che la giustizia faccia il suo corso in maniera più rapida di come è avvenuto fino ad ora.

 

Giuseppe Oliva

 

 

 

lug 14

Aversa: rinvenuta una mini discarica in via Tristano, ma ad Aversa non era partita la differenziata?

Aversa 14/07/2011

Nonostante le apparenze il video è stato girato ad Aversa in pieno centro città e non in una discarica, per la precisione siamo in via Lennie Tristano alle spalle del parco Pozzi.

Questa discarica giace quì da anni nonostante ci siano i contenitori dei rifiuti che ogni giorno la SENESI viene a ritirare, possibile che nessuno in quesi anni si sia accorto dei copertoni alle spalle dei bidoni?

La SENESI ha anche il compito di rimuovere il verde incolto presente in tutta l’area, per questo viene anche profumatamente pagata, ma dai risultati pare che questo compito non viene svolto nel migliore dei modi.

Insomma l’amministrazione Ciaramella in 8 anni ha annunciato l’avvio della raccolta differenziata almeno 10 volte, l’ultimo annuncio è di 2 mesi fa, ma ovviamente è ancora un annuncio, visto che mancano anche i sacchetti da distribuire ai cittadini, oltre al fatto che la brillante soluzione partorita dall’assessore all’ambiente Luciano prevede il deposito dei rifiuti in terra, con la conseguenza che nelle zone della città dove è stata avviata la differenziata quasi tutti i marciapiedi sono pieni di cumuli di rifiuti.

Insomma uno spettacolo indecoroso che molti cittadini non accettano, infatti alcuni di essi hanno deciso per protesta di continuando a depositare i rifiuti nei contenitori dell’indifferenziata che ancora ci sono in città, con la conseguenza di rendere gli stessi insufficienti e facendo diventare ogni gruppo di bidoni una discarica.

Il Comitato Strisce Blu chiede al Sindaco Ciaramella e a tutte le forze politiche un maggior impego nella gestione rifiuti, chiediamo anche di rivedere l’attuale sistema di raccolta che più che porta a porta sembra terra terra.

Giuseppe Oliva

lug 04

Aversa: ex tempio della pallavolo di Aversa, il comune lo acquista per 1.700.000 euro ma poi lo lascia usare ad un privato.

Aversa 05/07/2011

Molti cittadini in questi giorni hanno chiesto al Comitato Strisce Blu notizie sull’ex tempio della pallavolo di Aversa, da tutti conosciuto come il “capannone, la curiosità è d’obbligo dopo aver letto gli annunci del Sindaco Ciaramella rilasciati nel luglio del 2010.

Quello che abbiamo scoperto è documentato in questo video denuncia girato oggi 4 luglio 2011.

In effetti l’amministrazione correva il serio rischio di perdere l’occasione di acquisto poichè era in ritardo per esercitare il dititto di prelazione, alla fine nel 2009 l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella riesce ad acquistare l’immobile per la modica cifra, si fa per dire di € 1.700.000, con fondi europei.

Premesso che sulla struttura vi è un vincolo di utilizzo solo ai fini sportivi, ma senza la presenza di pubblico, visto che non è possibile dotare la struttura della 4 uscite di sicurezza obbligatorie, quindi l’acquisto appare alquanto inutile, visto che al massimo se ne può ricavare una palestra rionale, che non si potrebbe mantenere visti i costi di gestione e le casse asciutte del comune.

Ma quello che appre ancora più assurdo è che dopo l’annuncio da parte del Sindaco Ciaramella a luglio del 2010, della concessione di un finanziamento di € 600.000 per la ristrutturazione dell’immobile, allo stato attuale la struttura è chiusa e appare utilizzata da una nota ditta di commercializzazione di prodotti igienico sanitari.

I cittadini sono stanchi di vedere sprecati milioni di euro di soldi pubblici per fini sempre poco chiari.

Il Comitato Strisce Blu inoltrerà una richiesta di chiarimenti al Sindaco Ciaramella, inoltre verrà infomata la Corte dei Conti onde verificare il corretto utilizzo di fondi pubblici.

Giuseppe Oliva

lug 04

Aversa: l’ex tempio della pallavolo aversana è utilizzato come tabellone pubblicitario.

Aversa 04/07/2011

Che fine ha fatto l’ex tempio della pallavolo aversana da tutti conosciuto come il capannone???

Tra le promesse e gli annunci ad oggi non se ne conosce il destino, eppure l’assessore Rotunno il 16/01/2009 diede l’annuncio che il capannone sarebbe diventato una palestra di quartiere, l’annuncio non da adito a dubbi, purtroppo come sempre gli annunci di questa amministrazioni sono rimasti tali.

Ma non è stato solo l’assessore Rotunno ad annunciare un rinnovo mai partito, infatti è lo stesso Sindaco Ciaramella a scendere in campo nel luglio 2010 appoggiato dal Senatore Giuliano, annunciando anche l’arrivo di 600 mila euro per il rinnovo del capannone.

Purtroppo anche questo annuncio è rimasto come tale e allo stato attuale il capannone è utilizzato come tabellone pubblicitario da una nota azienda locale di rivendita prodotti igienico sanitari, tabelloni pubblicitari che impediscono di vedere l’ingresso e che uso viene fatto di questa struttura che dovrebbe essere di proprietà del comune di Aversa.

Il Comitato Strisce Blu che da sempre si batte contro gli sprechi delle amministrazioni pubbliche, sta preparando una informativa per la corte dei Conti, onde verificare cosa effettivamente sti succedendo.

Di sicuro la politica locale in 8 anni è riuscita solo a raccontare frottole ai cittadini, eppure l’epoca degli annunci per catturare qualche voto è passata.

Giuseppe Oliva

giu 30

Lecce Strisce Blu : Tutto regolare…

Ma la battuta a noi ci sa tanto di Cetto la Qualunque

Ad oggi nessuna risposta ufficiale è pervenuta al Comitato Strisce Blu in merito alle richieste di accesso agli atti presentate al Comune di Lecce, anzi l’assessore al traffico di lecce in un’intervista di qualche mese fa, affermava che di tali richieste non ne sapeva nulla….per quanto riguarda la TARSU la corte di cassazione è chiarissima e questa volta non ci sono interpretazioni personali che potranno metterla in discussione.
giu 30

Aversa: rinvenuta una discarica a cielo aperto nel parcheggio a pagamento del parco Pozzi.

Aversa30/06/2011

Ad Aversa nonostante ci sia una ditta privata per lo spazzamento e la rimozione dei rifiuti in città della sua opera quasi non ve ne è traccia, quello che manca quasi del tutto è il servizio di ramazza.

Il video è stato girato il 28/06/2011 dopo le tante segnalazioni dei residenti della zona e mostra lo stato di abbandono nel quale si trova il parcheggio a PAGAMENTO del parco Pozzi.

In tutto questo i consiglieri e assessori cosa fanno?

Nulla, proprio nulla, sono troppo impegnati ad accaparrarsi le ultime deleghe disponibili, una spartizione messa in atto dal Sindaco Ciaramella nel vano tentativo di mantenere insieme una maggioranza che non esiste più da molto tempo.

Basti pensare che sono quasi venuti alle mani nell’ultima riunione tenutasi proprio per la distribuzione delle ultime “caramelle” di fine mandato.

Ormai non hanno più dignità e dei problemi che attanagliano la città di Aversa non se ne fanno carico, nonostante la fiducia ricevuta.

Per lo spazzamento del parcheggio del parco Pozzi la SENESI ci ha riferito che è prevista la pulizia una volta alla settimana, mentre dallo sporco e dalle testimonianze dei residenti sembra che quì non si pulisca da mesi.

In effetti il Comitato Strisce Blu è dal mese di novembre 2010 che tiene sotto controllo la situazione igienica del parcheggio, effettuando mensilmente un video ed informando la stampa locale del problema, purtroppo ma la situazione va peggiorando.

Infatti mentre dopo i precedenti servizi andati in onda anche sui TG locali qualcuno si affrettava a ripulire la zona, questo da un mese non avviene più, ormai siamo tornati al vecchio andazzo, quello quando c’erano i consorzi nazionali ad offrire il servizio e non una ditta privata profumatamente pagata.

Inoltre l’amministrazione ha emesso a carico della società che gestisce le strisce blu una bolletta per la TARSU pari a 98.000 euro, alla quale però la SMART POJECT destinataria della mega bolletta si è opposta innanzi la commissione tributaria, quindi ci dovrebbero essere sufficienti fondi per ripulire le aree a pagamento, perchè l’assessore Luciano o lo stesso Sindaco Ciaramella non richiamano la SENESI al rispetto del contratto?.

Forse il mancato pagamento della mega tariffa della TARSU da parte della società che gestisce le aree a pagamento, sta portando ad un mancato servizio di pulizia degli stalli?

Il Comitato chiede all’amministrazione di attivarsi per risolvere il problema, in caso contrario denunceremo i responsabili per interruzione di pubblico servizio.

Giuseppe Oliva

giu 16

Aversa: il comune perde 400 mila euro, per i ruoli della TARSU mai emessi a carico delle società che gestiscono le strisce blu, il Comitato S.B. denuncia tutto alla Corte dei Conti.

Aversa 15/06/2011

Il Comitato Strisce Blu in data odierna ha denunciato alla Corte dei Conti un procurato danno erariale da 400 mila euro per i ruoli della TARSU che l’amministrazione non ha mai emesso nei confronti delle società che in questi anni hanno gestito le strisce blu.

La distrazione o dimenticanza a seconda di come la si vuole chiamare, va avanti dal 2001, anno di istituzione delle strisce blu nel Comune di Aversa e il danno ammonta a circa 400 mila euro.

Il Comitato Strscie Blu venuto a conoscenza di questa omissione, invitò nel luglio 2010 il Sindaco Ciaramella ad emettere il ruolo della TARSU alla società di parcheggio.

In seguito il Sindaco ci confermò la corretta emissione del ruolo a carico della nuova società.

Il ruolo è di circa 89 mila euro, la società che gestisce le strisce blu non pensava di dover corrispondere un costo così elevato e non previsto nei precedenti accordi, ed ha pensato di opporsi innanzi la commissione Tributaria.

Il Sindaco è a conoscenza del mancato pagamento, infatti porta la sua firma il mandato che conferisce al dirigente Claudio Pirone il mandato per resistere al ricorso.

Speriamo che questa mossa non porti ad accordi sottobanco per diminuire il costo della TARSU alla società SMART PROJECT.

Ma visto che il comune si era distratto anche nei confronti della precedente società che ha gestito la sosta a pagamento dal 2001 al 2009 si è affrettato ad emettere una cartella unica a carico della ICARO, per gli anni 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, visto che la legge permette di riscuotere tributi mai richiesti solo per gli ultimi 5 anni, quindi nelle casse comunali mancheranno per sempre i ruoli per gli anni 2001, 2002, 2003 e 2004, ovviamente anche la Icaro ha proposto ricorso innanzi la commissione Tributaria.

Dai calcoli effettuati il totale provvisorio di questo ammanco creato dalla cattiva gestione dell’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella è di circa 400 mila euro, per questo motivo il Comitato Strisce Blu ha inoltrato una denuncia per procurato danno erariale alla Corte dei conti della Campania, chiedendo la giusta punizione a carico dei responsabili.

Il Sindaco deve spiegare ai cittadini il perchè non rescinde il contratto con la SMART PROJECT, visto che la società si rifiuta di pagare un tributo fondamentale per la città.

Inoltre sarebbe il caso che venisse pubblicato lo stato dei pagamenti della SMART PROJECT, giusto per trasparenza ed evitare che i cittadini possano pensare ad accordi sotto banco tra il comune e la società privata di gestione.

Il prossimo passo del Comitato Strisce Blu sarà quello di verificare se l’amministrazione si è distratta anche sui ruoli da emettere nei confronti di chi gestisce gli enormi parcheggi privati in città.

Inoltre chiederemo ai respnsabili le date dei ricorsi, onde presenziare agli stessi e verificarne la correttezza.

Giuseppe Oliva

giu 13

Aversa: la società che gestisce i parcheggi si rifiuta di pagare la TARSU per le aree di sosta e tenta un accordo in commissione tributaria.

Aversa 13/06/2011

Premesso che il Comune di Aversa non era a conoscenza dell’obbligo di far pagare la TARSU alle società che gestiscono la sosta a pagamento anche per tutte le arre scoperte, “strisce blu”, tant’è che dal 2001 al 2010 non è stato mai emesso il ruolo inerente questi spazi, creando un ammanco considerevole nelle casse comunali.

Solo dopo che il Comitato Strisce Blu ne ha richiesto l’addebito secondo l’art. 62 comma 1 del d.lgs. n. 507/1993, confermato dalla Cassazione con la sentenza n. 20359 del 2007, richiesta inviata direttamente al Sindaco Ciaramella Domenico e all’assessore all’ambiente Luciano Luciano, l’amministrazione ha provveduto ad emettere il ruolo nel confronti della SMART PROJECT, società che gestisce le aree di sosta a pagamento.

Stiamo parlando di circa 16.500 metri quadrati e la somma deve essere considerevole, visto che la SMART PROJECT si è rifiutata di pagare proponendo ricorso innanzi la commissione tributaria.

L’altra anomalia è che la SMART PROJECT ha affidato la propria difesa ad un noto commercialista di Aversa.

Infatti è strano che una società con sede in S. Antimo si affidi per la popria difesa innanzi una commissione tributaria ad un commercialista che non è della propria città e guarda caso porta un importante cognome.
Mica per caso si vogliono mettere d’accordo per una riduzione della tariffa?

Il Comitato Strisce Blu ha preparato una nuova denuncia per la Corte dei Conti, per segnalare che l’amministrazione comunale di Aversa non solo non ha provveduto a farsi pagare la TARSU dalla società ICARO per ben 9 anni, ma nonostante i solleciti del C.S.B, non riesce a farsi pagare neanche dalla nuova società.

Il Sindaco ha il dovere di difendere gli interessi dei cittadini e se una società che ha un contratto di appalto con il comune per la gestione delle aree a pagamento, si rifiuta di pagare un tributo base come la TAURSU proprio per le aree ricevute in concessione, deve immediatamente rescindere il contratto.

In caso contrario i cittadini hanno tutta la libertà di pensare che tra la società di gestione e il comune ci sia un patto privato che vada al di là del contratto, patto che permette di gestire la cosa pubblica alla stregua di un rapporto privatistico.

L’amministrazione sta cadendo nel ridicolo continuando ad ignorare le leggi e permettendo ad una società privata di venire a dettare legge nella nostra città, il Comitato Strisce Blu chiedererà un dettagliato resoconto dei pagamenti che la SMART PROJECT deve effettuare ogni 3 mesi, visto che si rifiuta di pagare i tributi di base, come la TARSU, è giusto chiedersi se sta onorando il fitto delle aree come da contratto.

Giuseppe Oliva

mag 30

Aversa: raccolta differenziata, l’elefante ha partorito il topolino.

Aversa 30/05/2011

La raccolta differenziata a parte gli obblighi di legge dovrebbe essere una risorsa per il comune, ma dopo 8 anni di promesse e annunci, l’unica cosa che avremo di sicuro sono i sacchetti con la plastica e la carta in terra.

Non è molto chiaro di come si sia passato dal progetto di pagare i rifiuti ai cittadini, piano pagato 35 mila euro dei soldi pubblici nel 2008 e pubblicizzato dallo stesso Luciano Luciano con tanto di listino prezzi, al nuovo piano che prevede il deposito in terra dei rifiuti differenziati, non è difficile immaginare che basterà una piccola pioggia per far gallegiare i rifiuti nel fiume di acqua che si forma lungo le strade della città.

Otto anni passati a promettere la luna, tra cui 20 mini isole ecologiche computerizzate con funzionamento con tessera magnetica per controllare e pagare i rifiuti conferiti dai cittadini, la cui installazione doveva avvenire entro marzo 2010, ma anche questa promessa è stata disattesa.

Che dire delle isole ecologiche, sia le precedenti create e difese con tanto ardore dal Sindaco Ciaramella che quelle attuali, di ecologico hanno poco o nulla, anzi il posizionamento di quella in via Perugia a ridosso di una struttura sanitaria non mi sembra una soluzione ottimale.

Giusto per ricordare pubblichiamo i video inchiesta girati proprio all’interno delle isole ecologica.
Ex isola ecologica sita all’interno del tempio dello sporto aversano:

Attuale isola ecologica di via perugia:

Tutte le promesse sono servite solo ad aumentare la TARSU ormai abbolita e da trasformare in TIA, che prevede il pagamento in funzione dei rifiuti conferiti.

Giusto per fare un paragone con chi ha risolto billantemente il problema rifiuti, vi proponiamo un video delle macchinette automatiche per la raccolta delle bottiglie e lattine installate in Svezia, ma addiritture c’è ne sono in Croazia.

Altro problema igienico sanitario molto serio visto l’avvicinarsi della bella stagione, sono i cassonetti dei rifiuti tutti senza il coperchio di chiusura, questo comporta oltra che la fuoriuscita di odori non molto gradevoli, anche la raccolta di acqua piovana che si va a depositare sotto forma di percolato sul fondo degli stessi, ricordiamo che a Roma la famosa trasmissione Striscia la Notizia fece un servizio proprio sui cassonetti con i coperchi rotti, facendo arrossire l’amministrazione che dopo pochi giorni ha provveduto alla sostituzione.

In questo clima da terzo mondo nel quale si continua a promettere la raccolta differenziata, non si riesce nemmeno a garantire il servizio di ramazza giornaliero, servizio regolarmente pagato dal comune alla nuova società privata, ma che puntualmente non viene effettuato.
Solo all’interno del parcheggio a pagamento del parco Pozzi sono stati girati diversi video con cadenza mensile a partire da novembre 2010, gli stessi mostrano chiaramento lo stato di degrado nel quale versa il parcheggio del più grande polmone verde della città.
Questo è l’ultimo video girato questo mese:

Speriamo che le prossime elezioni possano servire a fare una vera raccolta differenziata, si ma di questa classe politica, che poco o nulla di buono ha saputo fare, facendo solo promesse, tutte puntualmente disattese.

Giuseppe Oliva