feb 17

Aversa: via Roma violentata con un manto di asfalto.

Aversa 17/02/2014

Era nell’aria già da un po’ di tempo ed ecco che stamattina contro ogni logica si sta procedendo a tappare gli enormi avvallamenti presenti su tutto il tratto di via Roma con del lurido asfalto a freddo.

asfalto in via roma ad aversa

asfalto in via roma ad aversa

Eppure questa scellerata ipotesi era stata scartata da Elia Barbato, assessore ai lavori pubblici che in una nota minacciava addirittura le dimissioni in caso si fosse preferito l’asfalto al posto dei san pietrini.

ELIA BARBATO MINACCIA LE DIMISSSIONI IN CASO DI ASFALTO IN VIA ROMACattura

 

Ora ci chiediamo quale decisione verrà presa dall’assessore ai lavori pubblici, si dimetterà come annunciato oppure come è consuetudine rimarrà al suo posto?

 

Giuseppe Oliva

 

giu 03

Multe degli ausiliari del traffico, milioni di multe a rischio per il mancato rispetto dei requisiti imposti dalla Bassanini-bis.

Aversa 01/06/2013

Strisce blu e multe elevate dagli ausiliari del traffico quante sono realmente valide e vanno pagate?

Dagli ultimi dati sembra che moltissime multe elevate dagli ausiliari del traffico sono illegittime a cause del mancato rispetto dei requisiti di Legge, in effetti la figura dell’ausiliare del traffico è regolamentata dall’art. 17 delle Legge 15 maggio 1997, n° 127 (Bassanini-bis).

La Bassanini-bis prevede che i comuni possano con apposita delibera conferire poteri di accertamento delle infrazioni al C.d.S. per le aree cosiddette strisce blu anche a personale dipendente comunale o dipendenti di società di gestione che abbiano ricevuto in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento.

Gli ausiliari devono:

a) Essere dotati di tessere di riconoscimento e segnali distintivi

L’esigenza di immediata riconoscibilità per l’utenza stradale degli accertatori delle violazioni relative alla sosta od alle corsie riservate, rende necessario che questi siano dotati di una tessera di riconoscimento, che si può anche identificare con quella ordinariamente rilasciata dal Comune, dall’azienda, dalla società o dall’Associazione da cui dipendono e richiede, altresì, che la stessa sia esposta in modo ben visibile.

Per le stesse finalità occorre uno specifico abbigliamento distintivo, naturalmente diverso da quello indossato dal personale di polizia stradale previsto ai commi 1 e 2 dell’art. 12 C.d.S., costituito da una pettorina recante la scritta “Ausiliari del traffico”, unitamente ad un bollettario di accertamento e di preavviso di violazione.

b) Accertamento e contestazione

All’accertamento effettuato deve sempre seguire la redazione di un verbale di contestazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 200 e 201 C.d.S. e con i contenuti indicati all’art. 383 del Regolamento di esecuzione e di attuazione. Copia dello stesso dovrà essere consegnata al trasgressore se presente al momento dell’accertamento o se sopraggiunto immediatamente dopo. Il verbale sarà comunque gestito direttamente dagli Uffici o Comandi di Polizia Locale e registrato secondo le regole del citato art. 383, comma 3 del Regolamento di attuazione.

c) Gestione dei verbali di contestazione

Tutta l’attività di gestione dei verbali, successiva alla loro redazione (notifiche, riscossione, trattazione ricorsi, messa a ruolo, ecc) è effettuata dagli Uffici o dai Comandi di polizia locale del comune in cui gli addetti operano. Ai predetti Uffici o Comandi compete anche un’attività di indirizzo, pianificazione e controllo degli accertatori ed una costante assistenza ed organizzazione del servizio da questi svolto.

Fin quì è quello che prevede la Legge, ma quanti comuni rispettano questi requisiti quando conferiscono i poteri di compilare i verbali agli ausiliari?

Da indagini svolte del Comitato Strisce Blu ne deriva un quadro completamente diverso, infatti molto spesso le aziende che ricevono in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento non assumono gli ausiliari, ma stabiliscono dei contratti di collaborazione, il che fa decadere il primo fondamentale requisito, in altri casi le aree di sosta a pagamento non vengono date in concessione ma se ne affida la sola vigilanza, venendo così a mancare un’altro fondamentale requisito per far si che il verbale di contestazione sia valido.

In altri casi si arriva addirittura a far compilare agli ausiliari o presunti tali dei foglietti definiti genericamente “penaline”, peraltro non previste dal Codice della Strada, sulle quali si intima il malcapitato automobilista a pagare entro qualche giorno una cifra che va da pochi euro ma che nel peggiore dei casi può arrivare fino a 10 euro, queste “penaline” sono del tutto “illegali” come sancito dalla sentenza della Corte dei Conti del Lazio 888/2012 e non possono in nessun modo trasformarsi in verbali per sanzioni al C.d.S..

C’è anche da verificare come vengono gestiti gli incassi delle cosiddette “penaline”, visto che per le multe esiste l’art. 208 del C.d.S. che stabilisce i parametri di spesa ammessi dagli introiti delle multe, mentre per le “penaline” essendo un’invenzione di molti comuni non c’è controllo e questi incassi potrebbero finire per tappare i tanti buchi di bilancio che le amministrazioni hanno.

In Comitato Strisce Blu si impegna a relazionare la Corte dei Conti sulle irregolarità rilevate, che portano da un lato ad indebiti incassi da parte dei comuni, ma dall’altro si trasformano in pesanti perdite per il pagamento delle spese processuali per le sentenze sfavorevoli.

Giuseppe Oliva

mar 30

Aversa, il Comitato Strisce Blu aiuta l’amministrazione a recuperare 1.5 milioni di euro, ma in cambio riceve una denuncia per diffamazione.

Aversa 30/03/2013

Il Comitato Strisce Blu detiene la paternità di questa scoperta, visto che nel 2010 siamo stati i primi a rilevare che le società che gestiscono le strisce blu devono versare nelle casse comunali due tributi fondamentali come TARSU e TOSAP.

A seguito di quella importante scoperta inviammo una missiva all’ex Sindaco Ciaramella per chiedere l’applicazione della Legge visto che fino al 2010 l’amministrazione sembrava non conoscere questa normativa.

Il Sindaco ci rispose che i ruoli erano stati emessi regolarmente, ovviamente i ruoli dal 2001 al 2009 erano definitivamente persi a causa della prescrizione breve della quale godono questi tributi.

Ovviamente l’amministrazione pur non incassando nulla sia dalla ICARO che ha gestito le strisce blu dal 2001 al 2009 che dalla SMART che aveva vinto il nuovo appalto nel 2009, non ha mai pensato di annullare il contratto, andando così a generare 2 contenziosi che sono andati in eredità alla nuova amministrazione.

Questa è la dimostrazione che il Comitato Strisce Blu anche se con toni a volte forti e sarcastici ha sempre lavorato nell’interesse della collettività, purtroppo di contro l’ex Sindaco invece di sfruttare la nostra preparazione, che superava quella di molti dirigenti comunali pagati con fior di stipendi, pensò di denunciare il Presidente del CSB, Giuseppe Oliva per diffamazione a mezzo stampa, costringendo lo stesso ad affrontare un ingiusto processo.

Il Comitato Strisce Blu una volta appurato che l’amministrazione non aveva mai provveduto a riscuotere ne TOSAP e ne TARSU dalle società che hanno gestito le strisce blu sin dal 2001 inviò una denuncia per danno erariale alla Corte dei Conti della Campania, chiedendo di far luce sulle eventuali responsabilità a carico dei dirigenti.

Giuseppe Oliva

ott 09

Strisce blu istruzioni per l’uso, il CSB interroga il Ministero.

Aversa 10/10/2012

Strisce blu istruzioni per l’uso.

Il Comitato Strisce Blu a seguito dell’enorme nebbia che offusca la mente delle amministrazioni comunali in materia di sosta a pagamento, ha deciso di chiedere direttamente a coloro che hann scritto le regole, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come va applicata la Legge.

Il CSB sono anni che denuncia le irregolarità nella gestione della sosta a pagamento in molte città, la battaglia è cominciata ad Aversa anni fa, ma a causa della sete ecomonica dell’amministrazione non c’è stato mai dialogo, alla fine le denunce sono finite in tribunale.
Speriamo che con la nuova giunta guidata del Sindaco Sagliocco si possa avere un dialogo maggiore, ma soprattutto che si possa realizzare un piano parcheggi e un sistema sanzionatorio che rispetti le attuali Leggi.

Ad Aversa di irregolarità ne sono state riscontrate moltissime, si va dalla non corretta dimensione degli stalli, al loro posizionamento troppo a ridosso degli incoroci oppure tracciate su aree private.
Irregolarità molto più gravi sono state riscontrate nel sistema sanzionatorio messo in atto dall’amministrazione, infatti non è molto chiaro il perchè nonostante le vittorie conquistate innanzi il Giudice di Pace l’amministrazione continua a sanzionare con articoli di Legge che non riguardano la violazione delle norme della sosta a pagamento, oppure si continua ad utilizzare la cosiddetta multina non prevista da nessuna normativa e bocciata anche dalla Cassazio, o ancora si continua a non fornire copia del verbale in firma autografa, unico atto che provi l’avvenuta infrazione.

Il CSB non è contrario alla possibilità che tramite una penale si possa sanare l’eventuale sosta non pagata o insufficiente, ma la Legge attuale non consente di tramutare questo preavviso in una sanzione al Codice della Strada.

Per evitare qualsiasi interpretazione personale il Comitato Strisce Blu ha interrogato direttamente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si tratta del Ministero competente a dare la corretta interpretazione delle norme del Codice della Strada, Ministero al quale si rivolgono spesso anche i comuni per evitare contenziosi.
Allo stesso è stato chiesto se è utilizzabile l’art. 157 comma 6 e 8 per chi sosta senza esporre il ticket, o se la multina prevista ad Aversa in sostituzione del verbale fosse valida, oltre ovviamente alla corretta dimensione degli stallidi sosta, la risposta reca il numero di protocollo 3699 del 25/06/2012, riportiamo per intero quello che il Ministero ci ha risposto.

Gli errori rilevati costano un bel pò di soldi pubblici in spese legali, come dimostrano le delibere di pagamento approvate di recente e che si riferiscono proprio alla cause perse in tribunale, per alcune di queste cause era stato chiesto anche l’annullamento in autotutela per evitare ulteriori costi, ma pur di non ammettere gli errori commessi ci sono stati respinti.

A questo punto giriamo la domanda al Sindaco Sagliocco che ha anche la delega ai parcheggi, chiedendo perchè sono 10 anni che si continuano a commettere errori nella gestione della sosta a pagamento e nell’applicazione del sistema sanzionatorio?

Giuseppe Oliva

set 27

Aversa: Della valle vuole le rotonde sulla variante ma dimentica la delibera 157 del 2009.

Aversa 27/09/2012

Ci sono persone che hanno la memoria corta e dimenticano ciò che hanno loro stessi approvato pochi anni fa con la delibera 157 del gennaio 2009.

La delibera in oggetto trasformava di fatto l’intero territorio comunale in ZPRU, “zona di particolare rilevanza urbanistica”, ebbene in queste aree l’amministrazione ha l’obbligo di porre in essere tutta una serie di obblighi per far diminuire il traffico onde preservare eventuali monumenti e la salute pubblica.

Tra gli obblighi non ancora attuati ci sono: i divieti di transito per gli autocarri con peso superiore ai 35 q.li, divieto di circolazione ai non residenti, inoltre bisogna segnalare in modo chiaro e visibile con apposita cartellonistica l’area di particolare rilevanza urbanistica sia in ingresso che in uscita dalla stessa, il che significa apporre cartelli in tutte le strade che immettono in città, oltre ad abbassare il limite di velocità a 30 Kh.

Questi obblighi sono ben noti al comandante della polizia municipale, infatti in seguito ad una nota inviata dal Comitato Strisce Blu, nella quale si sollecitava ad adempiere agli obblighi derivanti dalla delibera 157/2009, lo stesso ci rispose con la nota allegata che erano in itinere gli interventi obbligatori scaturiti dalla certificazione di rilevanza urbanistica della città, dando un termine di 30 giorni per concludere il procedimento.

Ebbene da quella risposta ne è passata di acqua sotto i ponti, ma di divieti per automezzi quperiori ai 35 q.li o di divieti di accesso per gli automezzi dei non residenti neanche l’ombra, anzi da quel giorno il traffico è aumentanto a dismisura soprattutto su viale Kennedy.

Ma c’è qualcuno che nonostante abbia firmato la delibera 157, quindi sicuramente è a conoscenza degli obblighi derivanti dalla stessa, propone di realizzare delle rotonde per fludificare il traffico, lo stesso traffico che non dovrebbe esistere se fossero stati posti in essere tutti gli obblighi derivanti dalla delibera 157/2009.

L’impressione e che bisgogna spendere solo soldi per realizzare grandi opere, opere che servono solo a portare più traffico e smog in città, ma perchè certi addetti non si spremono le meningi per realizzare un piano traffico con più trasporto pubblico.

Vogliamo scommettere che se il comune realizzasse una rete di trasporto urbano che potesse raggiungere anche i paesi dell’nterland, con abbonamenti al costo di 10 euro al mese i cittadini non userebbero più l’auto?

Facendo un pò di conti ad Aversa ci sono 33.000 auto e 60.000 residenti, senza considerare quanti dall’interland confluiscono in città tutti i giorni, possibile che non ci si possa consorziare con tutte le città intorno per creare una rete di trasporto pubblico evitando l’uso dell’auto privata?

Molti si spostano in auto anche a causa delle strisce blu, in effetti sembra un paradosso ma più strisce blu a costi esorbitanti portano ad usare di più l’auto, soprattutto quando gli abbonamenti non sono stati rilasciati a tutti i residenti che non hanno un garage privato.

Sfido chiunque a convincere un automobilita che deve fare una commissione di 30 minuti a piazza Municipio a parcheggiare nella zona della ferrovia di Aversa distante circa 1 Km, pagando almeno 2 ore di sosta per poi farsi un bel tratto a piedi per raggiungere la meta, sperando anche di non superare il tempo pagato, altrimenti il solerte ausiliare di punisce con una multina da 2 euro, ricapitolando, in totale ti sei fatto una sudata e se tutto va bene te la cavi con 2 euro di sosta, quando se vai con l’auto a piazza Municipio la commissione di 30 minuti ti costa € 0,50 e ti eviti la sudata e la probbabile mini multina da 2 euro, inoltre l’auto è più vicina e in zona senza parcheggiatori abbusivi.

Giuseppe Oliva

apr 18

Allarme sicurezza informatica, il sito del Comune di Aversa è off line da 16 aprile.

Aversa 18/04/2012

Il sito del Comune di Aversa è off line dal 16/04/2012, un fatto che lascia molto perplessi sulle contromisure messe in campo dall’amministrazione in merito alla sicurezza informatica, l’assurdo è che non c’è neanche una redirect per segnalare il momentaneo disservizio.

Questo non è il primo problema, già il 29/03/2012 la home page del Comune fu attaccata dagli Hacker, per fortuna in quella occasione fu oscurata solo la home page e il giorno dopo il sito riprese a funzionare.

Questo problema non permette di accedere all’albo pretorio per visionare gli atti pubblicati, di fatto si tratta di interruzione di pubblico servizio.

Eppure l’amministrazione dopo che critiche mosse dal Comitato Strisce Blu proprio in riferimento alla sicurezza informatica, fece un comunicato stampa per rassicurare sulla solidità dell’intera infrastruttura informatica, ma allora a cosa è dovuto un guasto così prolungato?

Questo è il comunicato stampa pubblicato dal responsabile informatico del Comune sul sito di Pupia.

Possibile che l’amministrazione non si sia accorta del problema?

Possibile che non sia stato fatto un comunicato a mezzo stampa per avvisare i cittadini?

Ma ancor più grave sarebbe se i dati sensibili fosserro stati trafugati, il Comitato Strisce Blu invita l’amministrazione a chiarire le reali cause del guasto e i tempi di ripristino.

Giuseppe Oliva

gen 16

Aversa: pista di pattinaggio 15 mila euro di contributo alla ditta, ma il biglietto costa 5 euro!.

Aversa 16/01/2012

Una nuova polemica per un apparente spreco di denaro pubblico si è accesa in città.

L’amministrazione di Aversa su proposta del Sindaco Domenico Ciaramella ha approvato con la delibera 548 del 15/12/2011, una richiesta inoltrata da una ditta privata di Benevento per l’installazione su suolo pubblico di una pista di pattinaggio su ghiaccio, la richiesta è pervenuta al comune quella stessa mattina, elargendo anche un contributo di 15 mila euro.

Nessuno vuole polemizzare sulla bontà dell’iniziativa, ma quello che l’amministrazione deve chiarire è la motivazione per la quale ha elargito un contributo di 15 mila euro, visto che la ditta privata fa pagare ad ogni cittadino un biglietto di ben 5 euro.

Inoltre nella delibera si parla di diffusione dello sport in città, quindi c’è un coinvolgimento diretto dell’assessore al ramo, infatti nella delibera si legge: “l’assessore allo sport valutata attentamente la proposta e tenuto conto di quanto sopra esposto, in considerazione dell’importanta dell’immagine socio sportiva della Città di Aversa, propone di concedere l’autorizzazione per l’attuazione dell’iniziativa in questione”.

Ma come è possibile che l’assessore allo sport abbia valutato attentamente una proposta protocollata al comune il giorno 15, se alla delibera approvata poche ore dopo era assente?

Inoltre bisogna chiarire se la ditta pagherà l’occupazione del suolo pubblico, la cosidetta TOSAP, oltre al consumo di energia elettrica.

Insomma se fosse stato il comune a noleggiare la pista per metterla a disposizione dei cittadini il contributo sarebbe stato logico e motivato, ma nella delibera non si prevede nessuno sconto o nessuna convenzione per i cittadini o altre categorie sociali, quindi non pare esserci motivazione per elargire un contributo di ben 15 mila euro.

A questo punto viene spontaneo chiedersi se anche le giostre installate in varie zone della città abbiano ricevuto lo stesso contributo?

Il Comitato Strisce Blu ha inoltrato una segnalazione alla Corte dei Conti, chiedendo di far luce sulla delibera 548 del 15/12/2011.

Giuseppe Oliva

dic 27

Aversa strisce blu: contratto “illegittimo” per mancata certificazione antimafia, perchè il comune non chiede in danni?

Aversa 27/12/2011

Che la sosta a pagamento istituita ad Aversa fosse, “illegale e illeggittima”, oltre che essere affidata a ditte che hanno prodotto delle autocertificazioni onde poter operare, il Comitato Strisce Blu lo ha denunciato sin dal primo momento.

Alla fine la certificazioni antimafia è arrivata e l’amministrazione di Aversa non ha potuto far altro che risolvere anticipatamente il contratto.

Ma nonostante questo gesto, la trasparenza è il rispetto della legge continua ad essere pari a zero, basta leggere la delibera per capire che l’amministrazione di Aversa ha oltrepassato la linea della “legalita”, infatti in casi come questo il contratto va risolto immediatamente, passando eventualmente in autogestione, ma comunque la legge parla di bianco o nero, non di grigio, mentre la determina n° 171 del 28/07/2011 a firma del comandante della polizia municipale Stefano Guarino, parla di risoluzione anticipata, ma la data nella quale questa società smetterà di incassare i soldi degli Aversani sarà quella dell’insediameneto della nuova ditta aggiudicatrice dell’appalto.

Insomma l’amministrazione di Aversa ha preso una decisione decisamente agiuridica, decisione che continua a far confluire denaro nelle casse di una società sprovvista di certificazione antimafia.

Inoltre l’amministrazione comunale pare non abbia intrapreso nessuna azione risarcitoria nei confronti della societa SMART PROJECT, azione risarcitoria necessaria visto che l’amministrazione aveva inserito nei bilanci delle somme che con la risoluzione anticipata verrebbero a mancare.

Ma ancor più grave è la gestione della TARSU che la società avrebbe dovuto pagare e che ammonta a ben 98 mila euro l’anno, somma che fino ad ora il comune non ha potuto incassare in quanto la SMART PROJECT ha proposto ricorso innanzi la commissione Tributaria, in ogni caso il comune neanche sapeva di dover riscuotere questo tributo, ed è stato il Comitato Strisce Blu ad aver attenzionato l’amministrazione sull’obbligo di far pagare la TARSU anche per le aree scoperte e non attrezzate.

Adesso l’amministrazione deve mettersi subito al lavoro per indire una nuova gara, sperando che gli errori fatti con l’attuale “illegale ed illeggittimo” piano parcheggi non vengano ripetuti, il Comitato Strisce Blu chiederà di essere parte attiva nella stesura del nuovo capitolato d’appalto, onde vigilare sulla corretta applicazione delle vigenti normative in materia di sosta a pagamento.

Giuseppe Oliva

dic 22

Aversa: operazione spegni quella luce.

Aversa 22/12/2011

Operazione spegni quella luce, un’idea che il C.S.B. lancia all’amministrazione volta a risparmiare sulle bollette dell’energia elettrica.

Un’operazione necessaria, vista la cifra di 110 mila euro deliberata da poco per saldare le ultime fatture, vero è che le tariffe sono aumentate anche per l’amministrazioe, ma è altrettanto vero che ci sono degli sprechi che sicuramente si possono fare.

Per prima cosa bisogna iniziare a spegnere le luci quando non servono, per esempio in alcune scuole le luci restano accese per 24 ore, ora a meno che non facciano lezioni notturne mi sembra uno spreco non da poco, inoltre in molti ufici communali si potrebbero installare dei semplici ed economici sensori che non rilevando la presenza di persone all’interno potrebbero spegnere o diminuire la luminosità con un risparmio considerevole.

Inoltre molte scuole sono in zone ad alta luminosità, quindi si potrebbero adottare oltre ai pannelli solari, anche i lucernari luminosi, o qualcosa di ancora più futuristico come l’illuminazione con la fibra ottica.

Insomma di soluzioni per rismarmiare da subito c’è ne sono molte, purtroppo chi ci amministra preferisce apparire invece di essere.

Giuseppe Oliva

nov 11

Percentuali sulle multe? Gara Nulla !!!

ott 27

Aversa: il Sindaco denuncia per diffamazione il vice Presidente del Comitato Strisce Blu.

Aversa 27/10/2011

“Chi si offende è fetente”, un vecchio detto che si adatta perfettamente alla querelle sulle strisce blu ad Aversa.

Il Comitato Strisce Blu nasce nel gennaio 2010 con l’intento di contrastare il fenomeno delle strisce blu disegnate al solo scopo di fare cassa, per diffondere le notizie il CSB si serve sia del WEB che della tradizionale carta stampata, il principio che ci guida è il rispetto della legge e del suo spirito, infatti l’art. 7 del C.d.S. infatti prevede che i fondi derivanti dalla sosta a pagamento vengano utilizzati per la costruzioni di nuovi parcheggi e il loro mantenimento, oltre ad evitare che gli incassi delle multe prendano una strada diversa da quella stabilita dall’art. 208 del C.d.S.

Nel caso specifico ad Aversa il CSB ha notato come il costo delle strisce blu sia aumentato del 300% in 9 anni passando dalle vechie lire 1.000 agli attuali € 1,50, di pari passo sono aumentati il numero degli stalli, dagli iniziali 600 del 2001 poi diventati 900 nel 2002 e ben 1.695 del 2009, stesso andamento è toccato alle multe che sono in costante aumento, come il numero dei ruoli inviati ad EQUITALIA per il recupero forzato, segno che la crisi non mette in condizioni i cittadini di far fronte alle moltissime multe che vengono elevate, i numeri sono da paura e un dato su tutti deve lasciar riflettere sul fenomeno:
Anno 2009 totale sanzioni 12.500.
Anno 2010 totale sanzioni 30.000 circa.
Anno 2011 dati aggiornati a settembre circa 20.000 verbali, ma c’è ancora tempo per recuperare.

Un altro dato preoccupante è l’importo trasferito ad EQUITALIA nel 2010 per il recupero forzato, ben € 1.030.000 contro € 1.200.000 del totale multe, in che significa che il comune ha incassato solo € 170.000, ma allora come si possono prelevare € 530.000 dal fondo multe del 2010 per il funzionamento dei servizi?
Quale alchimia contabile permette di spendere soldi che non si sono ancora incassati, e forse non si incasseranno mai?

Tra le molte “irregolarità” riscontrate ad Aversa ci sono le strisce blu su area privata, posti riservati ai residenti su suolo non di proprieta comunale e sul quale l’amministrazione non ha nessun titolo per elevare multe, strisce blu a ridosso degli incroci creando situazioni di pericolo, strisce blu a ridosso degli attraversamenti pedonali, fatto che impedisce un attraversamento sicuro, strisce blu su area a verde pubblico come ad esempio il lato sinistro del parcheggio sito innanzi il cimitero, strisce blu su piazze dove vi era il divieto di sosta, strisce blu di dimensioni di molti inferiori ai 2 metri previsti dal Codice della Strada.

Queste sono solo alcune delle “irregolarità” riscontrate e che tutti i cittadini conoscono molto bene, visto che in alcuni casi l’amministrazione ha provveduto a delle modifiche quasi furtive.

Quello che però lascia ancor più l’amaro in bocca sono le “inadempienze” della società di gestione rispetto al contratto, come ad esempio:
a) mancata attivazione delle tessere magnetiche a scalare.
b) mancata installazione tabella luminosa a messaggi variabili.
c) mandata attivazione delle tessere a microchip anche ricaricabili.
d) parcometri non collegati con il comune per il controllo degli incassi.
e) mancata compilazione dei verbali conformi all’art. 200/201 del C.d.S. da parte degli ausiliari.
f) mancato controllo da parte degli ausiliari del traffico dell’occupazione irregolare degli stalli per disabili.

Questi sono solo alcuni punti che non vengono rispettati dalla società che gestisce la sosta a pagamento.

Il CSB nella sua opera di controllo ha tentato in tutti i modi di dialogare con l’amministrazione di Aversa, lo scopo era quello di evitare degli errori che potessero essere utilizzati dagli automobilisti per proprorre ricorso, inoltre bisognava far rispettare il contratto in tutte le sue parti alla società di gestione.

Dopo i ripetuti silenzi da parte di chi deteneva la delega ai parcheggi e guidava la città di Aversa è stato deciso di pubblicizzare le “irregolarità” sia a mezzo WEB che FB, accostando il nome del Sindaco Ciaramella ad aggettivi come “buggiardo o pagliaccio” a volte è stata definita la sosta a pagamento il “pizzo blu”.

Ovviamente ogni accostamento oltre che essere motivato era circostanziato all’evento e non era indirizzato a Domenico Ciaramella cittadino, ma a Domenico Ciaramella Sindaco di Aversa e delegato ai parcheggi.

Insomma non si è mai voluto ne diffamare ne offendere l’uomo Domenico Ciaramella, purtroppo il nostro modo di denunciare le “irregolarità” riscontrate deve aver colpito nel segno, visto che in data 12 ottobre 2011 i vigili notificano al vice Presidente del Comitato Strisce Blu, Giuseppe Oliva, la chiusura delle indagini preliminari a seguito della querela proposta da Domenico Ciaramella, ipotizzando il reato di diffamazione a mezzo stampa con l’aggravante della continuità.

Nessuno vuole fare cattivi pensieri, ma appena 30 minuti dopo che i vigili hanno notificato l’atto della chiusura indagini, il Sindaco tramire FB decide finalmente di convocare dopo 3 anni di richieste il vice Presidente del CSB per ascoltarlo sulla vicenda strisce blu, una strana coincidenza che lascia l’amaro in bocca a chi da anni si batte a titolo gratuito per un’applicazione più equa delle strisce blu, e che in questi anni ha anche aiutato il comune a scoprire che la società di gestione dela sosta a pagamento deve pagare ben € 98.000 di TARSU per l’occupazione dei 1.650 stalli, questo a dimostrazione che vogliamo collaborare per migliorare la città.

Una denuncia era prevista, ma ci saremmo aspettati una reazione dal Ciaramella Sindaco, del resto gli articoli eravo rivolti all’istituzione da lui rappresentata e non all’uomo, ma evidentemente si sta tentando qualsiasi strada per fermare il Comitato Strisce Blu e la sua opera, e la denuncia diretta al vice Presidente ne è la prova.

Da oggi continueremo a denunciare le “irregolarità” omettendo i nomi dei responsabili, tanto a questo punto chi segue il lavoro del CSB conosce bene i responsabili.

Giuseppe Oliva

ott 20

Aversa: verbali 2011 a quota 20.000 contro i 12.500 del 2009 ma Amoroso dichiara “i verbali sono diminuiti”.

Aversa 20/10/2011

Le dichiarazioni del neo assessore alla viabilità Amoroso sui dati delle sanzioni amministrative “multe” lasciano alquanto perplessi, infatti lui stesso dichiara una diminuzione dei verbali citando come dato le 20.000 multe elevate fino ad oggi.

Per fortuna che la matematica non è un’opinione, infatti le multe sono notevolmente aumentate, basta prendere come riferimento il dato comunicato dal comandante nel 2010, ben 12.500 multe elevate nel 2009 con un aumento del 250% sugli anni precedenti, quindi fino a prova contraria 20.000 è un numero maggiore di 12.500!!!!

La situazione multe a livello nazionale va nella stessa direzione, lo studio fatto dall’ACI dimostra chiaramente con numeri alla mano che l’Italia è un paese fondato sulle multe.
Fonte: OMNIAUTO.IT autore: Filippo Salza
“Possiamo dirlo tranquillamente, l’Italia è una repubblica fondata sulle multe. Ogni vigile ne fa mediamente 520 all’anno, ogni minuto vengono sanzionati 18 automobilisti, che diventano 26 mila in 24 ore, dieci milioni in un anno intero, 1087 ogni ora. Alla fine chi guida paga per le infrazioni 132 euro all’anno in media, dal neopatentato al novantenne. In tutto fa un miliardo di euro.

Numeri sconcertanti che emergono da uno studio della Fondazione Caracciolo, a cui va il merito di avere fatto luce su un fenomeno che ormai sembra non avere limiti. Nelle grandi città i proventi delle multe triplicano gli addizionali Irpef, e costituiscono una ricca fonte d’entrate per le finanze locali. Di contro in quelle piccole il rischio autovelox è 3 volte superiore. Nella classifica delle violazioni al primo posto (5,7 milioni di multe, al costo medio di 68 euro) le violazioni all’articolo 7 del Codice della Strada, quello che dà ai Sindaci la facoltà di intervenire in materia di “obblighi, divieti e limitazione della circolazione nei centri abitati”, ovvero zone a traffico limitato,varchi, blocchi del traffico ma soprattutto le strisce blu dei parcheggi a pagamento. Segue il divieto di sosta con più di 2,7 milioni di multe l’anno. Dati diffusi al “Primo Forum Internazionale delle Polizie Locali” in corso a Riva del Garda.”In materia di organizzazione e coordinamento dell’attività delle polizie locali – ha detto il presidente dell’Aci Enrico Gelpi – l’Italia rispetto all’Europa soffre di un rilevante gap. Manca, ad esempio, una banca dati nazionale dell’attività sanzionatoria che le polizie locali svolgono. Oggi, purtroppo, nonostante gli strumenti a disposizione, le polizie locali non dialogano tra loro. La banca dati rappresenta, inoltre, uno strumento di grande utilità per la mobilità sicura e anche di tutela reale per tutti gli automobilisti”.

Secondo lo studio che ha analizzato la situazione di 103 comuni capoluoghi di provincia, sono le polizie locali a elevare il maggior numero di sanzioni: più del 70% del totale di quelle emesse dalla Polizia, dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza. Tutto questo zelo – sostiene l’ACI – rischia di contribuire a trasmettere un’immagine distorta delle Polizie Locali, come quella di corpi impegnati unicamente nel “far cassa” e finisce per distogliere i vigili dal loro compito principale, che è quello di rendere il traffico più fluido e le città più sicure attraverso la prevenzione sul territorio. E poi, sempre secondo Gelpi, serve un codice della strada snello con al massimo 50 articoli da promuovere a livello europeo. Le differenze tra nord e sud formano una vera e propria geografia delle multe: se nel meridione i vigili sono di più, al nord la concentrazione di autovelox è superiore,1.5 ogni 100 mila auto. Ma è a Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna che si registra il numero più alto di multe. E’ lì che ogni singolo vigile emette 520 verbali l’anno. Alla faccia del luogo comune degli “statali fannulloni”.”

A questo punto bisogna riprenderci le città, basta con la multa facile solo per fare cassa, basta con la scusa che senza l’ICI i comuni non tirano avanti, bisogna ottimizzare le risorse evitando molti sprechi che il comuni continuano a fare.

Giuseppe Oliva

set 04

Aversa: movida violenta e guida senza casco sono la norma ad Aversa.

Aversa 04/09/2011

Movida violenta e mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine hanno trasformato le zone della movida Aversana in vere e proprie piste sulle quali sfrecciano a folle velocità centinaia di centauri per il 90% senza usare il casco o rispettare le norme del Codice della Strada.

L’amministrazione comunale ha anche da poco sponsorizzato una manifestazione per la sicurezza stradale promossa Ciaramella Biagio responsabile locale dall’associazione AIFVS, purtroppo come troppo spesso accade questa amministrazione non ha dato seguito alle belle parole pronunciate dal palco.

Il video girato sabato 3 settembre 2011 tra il parco Coppola e il parco Argo mostra la nuda verità di una città allo sbando senza nessun controllo da parte delle forze dell’ordine, questo è ormai considerato il triangolo delle Bermude nel quale i residenti vivono al limite del sequestro di persona, costretti a tapparsi in casa a causa della troppa foga dei centauri che hanno trasformato le vie e i marciapiedi di questo quartiere residenziale in una pista sulla quale sfogare le loro repressioni.

I cittadini sono anni che sperano in un intervento serio da parte dell’amministrazione, qualche anno fa hanno anche buttato centinaia di migliaia di euro per installare delle telecamere che non hanno mai risolto il problema, inoltre pare che i fondi siano stati prelevati dal bilancio dalla voce miglioramento della viabilità, di conseguenza anche volendo queste telecamere non possono essere utilizzate in caso di risse o furti, il tutto associato alla scarsa qualità delle immagini ha fatto fallire miseramente il progetto.

Il Comitato Strisce Blu e l’associazione AIFVS sede di Aversa chiedono un serio ed immediato intervento di tutti gli organi preposti per ripristinare la vivibilità di questa zona.

Giuseppe Oliva

set 01

Aversa: ancora cumuli di rifiuti differenziati sui marciapiedi di Aversa.

Aversa 01/09/2011


Ad Aversa il Sindaco è convinto che sia iniziata la raccolta differenziata, non è molto chiaro chi gli passi queste informazioni e comunque sembra strano che non si sia accorto dello schifo che c’è in terra.

Questo video è stato girato a poche centinaia di metri dal suo studio di commercialista oltre a trovarsi nella zona della movida Aversana e non ci vuole molto a capire che questo bidone del vetro non viene svuotato da tempo immemorabile, eppure siamo in via S. D’Acquisto all’incrocio con via Michelangelo, zona dove dovrebbe essere partita la raccolta differenziata.

Viene spontaneto chiedersi se è giusto allocare un bidone dei rifiuti, per quanto riciclati su di un marciapiede pedonale, inoltre tutta la zona a filo del marciapiede è un parcheggio a pagamento, quindi anche volendo diventa impossibile svuotarlo con la giusta regolarità.

Ma questo non è l’unico problema che afflige la raccolta differenziata, infatti molti cittadini non sono contenti di avere i marciapiedi disseminati di bidoni di frazione umida attorniati dai sacchetti di plastica e carta, in effetti facendo un giro per il parco Argo o il parco Coppola non si può non notare le decine di bidoni posizonati sui marciapiedi a pochi metri gli uni dagli altri, oltre ad un fatto estetico ci sono seri problemi igienico sanitari.

Dopo 8 anni di emergenze rifiuti e molti soldi dei contribuenti buttati all’aria in fastasmagorici piani mai attuati gli Aversano non si meritavano anche l’umiliazione della raccolta “terra a terra”.

Speriamo che le prossime elezioni possano portare una ventata di gente nuova, visto che l’attuale classe dirigente non ha dimostrato nessuna competenza nei ruoli fin quì ricoperti.

Giuseppe Oliva