ott 02

Incassi delle multe divisi con i privati. La denuncia del Comitato Strisce Blu.

Ugento 01/10/2012

 

“Gli incassi delle multe, nel Comune di Ugento, vengono utilizzati in maniera illegittima”. A dirlo è il responsabile del Comitato Strisce Blu della Puglia Roberto Spennato, il quale, con una denuncia al Comando dei carabinieri di Ugento e al Ministero dei Trasporti, spiega i motivi della sua iniziativa. “Da 10 anni – ha spiegato Spennato -, il Comune di Ugento, attraverso gli ausiliari del traffico, sanziona gli automobilisti. I proventi delle sanzioni dovrebbero poi essere distribuiti tra Stato e Comune. Gli introiti derivanti dalle infrazioni nelle zone di sosta a pagamento dovrebbero poi essere reinvestite nel rifacimento delle strade. L’amministrazione di Ugento, invece, ha un accordo con la ditta privata Park Signal srl – che gestisce le aree di sosta -, la quale percepisce il 35% più IVA degli incassi”.
Il responsabile del Comitato Strisce Blu si appella all’articolo 208 del Codice della Strada, che parla del reinvestimento dei proventi delle multe.
Potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, miglioramento della sicurezza stradale, interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade. Queste le finalità dettate dalla legge. Secondo Spennato, invece, si tratterebbe di appropriazione indebita della percentuale. “La ditta percepisce già il suo compenso in percentuale sull’incasso dei parcometri. Le multe non si dovrebbero toccare: una parte va allo Stato e l’altra al Comune, che le deve debitamente reinvestire”.
“Il Comune di Ugento – si legge, infine, nella denuncia – ha deliberato e stipulato con contratto, di riconoscere per il servizio delle funzioni di accertamento delle violazioni sulla sosta, alla concessionaria attuale ditta Park Signal srl da Galatone, un importo parametrizzato al 35% + IVA , delle sanzioni correttamente emesse dai propri ausiliari della sosta, contravvenendo all’art.208 del CDS. Questa violazione all’art.208 ha permesso, sin dal 2003, data di istituzione delle strisce blu ad Ugento, la sottrazione di risorse dalle casse comunali con conseguente danno erariale nonché danno ai cittadini”.
Il Comitato Strisce Blu rimane in attesa di un intervento da parte delle autorità.

 
mar 16

Strisce blu, Aversa 10 anni dopo tutti i numeri della presa in giro.

17/03/2012

Strisce blu una croce che da 10 anni pesa sulle spalle degli Aversani, i numeri sono da capogiro, ma analiziamoli nel dettaglio.

Anno di introduzione della sosta a pagamento 2001, stalli circa 600, prezzo lire 1.000 ad ora.

Insediamento del Sindaco Ciaramella 2002 e la prima cosa che pensa di fare è di aumentare il numero degli stalli portandoli a circa 950, e aumentando il prezzo a € 1, ma le casse dell’amministrazione hanno bisogno di sempre più soldi e nel 2009 con il nuovo bando di gara gli stalli vengono portati a 1.650, ovviamente non poteva mancare un nuovo aumento della tariffa che viene portata a € 1,50 ad ora.

La nuova società formata da SMART PROJECT, URBANIA e ICARO, comincia a dipingere le strisce blu nel periodo estivo partendo dalla zone del parco Coppola, suscitando non poche ilarità dei residenti, che in una notte di mezza estate si sono visti dipingere le odiate strisce blu intorno alle auto.

Sin da subito partono le polemiche, perchè proprio i residenti non sono stati tenuti in considerazione dall’amministrazione, gli stessi con un’azione in notturna cancellano le strisce blu facendole diventare bianche, il Sindaco viene preso d’assalto delle proteste, e dopo poco decide di riservare delle aree con strisce gialle ai soli residenti della zona.

Ovviamente il contratto era già firmato e potendo sottrarre gli stalli alla nuova società, viene deciso di riservare ai residenti lo spazio dove transitava l’alifana, terreno non di proprietà del Comune e sul quale non aveva giurisdizione per elevare le multe ai non residenti, ma nonostante l’atto illecito l’amministrazione va avanti lo stesso.

Nel 2011 a distanza di 2 anni dal nuovo contratto la SMART PROJECT è oggetto di attenzione della magistratura e riceve una certificazione antimafia atipica, costringendo l’amministrazione a far finta di rescindere il contratto, in effetti nella delibera si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata del contratto decorerrà dalla data di affidamento del servizio ad un nuovo soggetto gestore da individuare a seguito di procedura di gara”.

Ma le sorprese per l’amministrazione non sono finite e nel 2012 anche all’URBANIA viene negata la certificazione antimafia, a questo punto ci si apettava un atto di responsabilità dell’amministrazione atto a sospendere in maniera definitiva il contratto.

Purtroppo al peggio non c’è mai fine è anche in questo caso l’amministrazione fa una delibera fotocopia della precedente, dando la possibilità ad entrambe le aziende di continuare a lavorare fino a quando non verrà affidato il servizio ad un nuovo gestore.

Questo comportamento ambiguo lascia i cittadini con l’amaro in bocca e le notizie che circolano su presunti intrecci amorosi tra esponenti dell’amministrazione e i vertici della SMART PROJECT non fanno altro che aumentare i dubbi sulla correttezza di certe scelte.

Intanto il Comitato Strisce Blu decide di intervenire, e il 28/02/2012 con una richiesta inviata al Sindaco Ciaramella chiede di risolvere il contratto immediatamente e di bloccare i parcometri, ovviamente non è arrivata ancora nessuna risposta dai piani alti.

Intanto viene pubblicato agli inizi di marzo il nuovo bando di gara, bando realizzato in gran segreto dal Sindaco Ciaramella, visto che neanche l’Assessore alla viabilità era a conoscenza del contenuto, ma direi di più, l’intera giunta non era a conoscenza del nuovo piano, ma nonostamte tutto firmano la delibera senza fiatare.

Anche in questo caso i numeri sono al rialzo e non di poco, infatti gli stalli saranno 2.450, verranno eliminati tutte le strisce gialle riservate ai residenti, che potranno si accedere ad un solo abbonamento per nucleo familiare a tariffa agevolata, ma solo a patto di aver pagato la TARSU e comunque il numero massimo degli abbonamenti sarà di appena 245, inoltre parte dei nuovi stalli saranno dipinti nel parcheggio del nuovo mercato di Aversa, quindi ancora una volta si va a colpire la parte meno agiata dei cittadini.

Ma poi cosa c’entra la TARSU con l’abbonamento rilasciato da una ditta privata, si poteva capire se il permesso di sosta fosse stato rilasciato dal Comune, ma in questo caso si continua a voler far pagare solo i cittadini, infatti l’amministrazione sono 10 anni che non fa pagare ne la TARSU ne la TOSAP alle società che hanno gestito le strisce blu, andando a creare una perdita di oltre 500 mila euro, e solo dopo la denuncia alla Corte dei Conti il Sindaco ha provveduto a far emettere i ruoli, ovviamente le società non hanno ancora onorato il debito e siamo sicuri che di questo passo l’amministrazione non sarà in grado di recuperare le ingenti somme.

C’è anche da dire che è politicamente scorretto presentare un nuovo piano parcheggi a pochi giorni dalla fine del mandato, senza lasciare la possibilità alla prossima amministrazione di scegliere le regole da adottare.

Il tutto ovviamente è condito da un cospiquo numero di multe, che ormai ha toccato quota 30.000 l’anno, facendo spendere all’amministrazione delle cifre spropositate, basti pensare che solo di francobolli e modulistica si spendono circa € 330.000 l’anno, inoltre bisogna calcolare l’ingente mole di lavoro umano per gestire tante multe e tantissimi ricorsi, ci sono almeno 4 vigili e 2 avvocati che costano almeno € 100.000 euro l’anno intorno alla gestione multe, insomma una situazione che va sicuramente rivista perchè la multa facile non deve servire a rimpinguare le casse comunali.

Ma alla fine bisogna analizzare se il vero obbiettivo delle strisce blu è stato raggiunto, parliamo della viabilità e la disponibilità di parcheggio, due dei motivi per i quali il Sindaco ha sempre difeso le strisce blu, ebbene entrambi non sono migliorati, infatti l’amministrazione ha solo dipinto di blu la città e questo non basta per scoraggiare l’uso dell’auto privata, infatti se la sosta a pagamento non si integra con piano generale di mobilità urbana, con associati parcheggi periferici gratuiti per la lunga sosta e ZTL percorse solo da trasporto pubblico, i risultati saranno solo quelli di far aumentare il traffico e la sosta selvaggia, ma forse forse l’amministrazione punta proprio a questo per poter elevare migliaia di multe.

Come si vede i numeri della sosta a pagamento targata Ciaramella sono tutti al rialzo, ma i risultati sono in forte ribasso, e bisogna purtroppo constatare come a questa follia hanno partecipato a turno tutti i componenti della maggioranza, gli stessi che con una faccia tosta sono già in giro a caccia di voti.

Svegliamoci e smettiamola di credere che le strisce blu ci risolvono tutti i problemi, diciamo basta e mandiamo a casa chi ha firmato l’ultimo folle piano parcheggi partorito dal Sindaco uscente Dott.re Domenico Ciaramella.

Vi riproponiamo alcuni video che dimostrano come le strisce blu non risolvono il problema del traffico.



Questa è la delibera del nuovo piano parcheggi, con i nomi dei responsabili, teneteli a mente quando vi verranno a chiedere il voto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuseppe Oliva

gen 02

Aversa: record di ricorsi l’amministrazione costretta a chiedere aiuto all’esterno, alla modica cifra di 17.000 euro!!!!.

Aversa 02/01/2012

Multe, multe e ancora multe, in un crescendo che anche nel 2011 ha sfiorato quota 30.000.

Ma quanto costa riscuotere le multe al comune di Aversa tra spese e ricorsi?

Le cifre sono da far venire il mal di testa, innanzitutto ci sono le spese postali che sfiorano quota 195.000 euro, poi il costo degli stampati altri 30.000 euro, senza contare il costo dei vigili impegnati nella gestione di una mole così enorme di verbali, infatti almeno 4 vigili sono impegnati tra imbustamento, spedizione e gestione dei ricorsi, per un cifra che sfiora i 100.000 euro l’anno, inoltre l’avvocato del comune è sommerso da circa 600 cause l’anno.

Facendo un rapido calcolo stiamo parlando della stratosferica cifra di 325.000 euro l’anno, senza contare tutte le cause che il comune perde e che comportano una spesa di cirta 300 euro a ricorso.

Se si considera che il 90% delle sanzioni elevate ad Aversa sono riferite alla sosta a pagamento con multe che vanno da 39 a 48 euro, cifra che comprende le spese postali e quelle amministrative, quindi se tutto va bene nelle casse del comune restano rispettivamente € 29 per sanzione con grattino scaduto o 41 per mancata esposizione del grattino, di questi introiti esiste una precisa normativa che ne regola la destinazione, stiamo parlando dell’art. 208 del C.d.S. che riportiamo testualmente:

“Art. 208. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie
1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, nonché da funzionari ed agenti delle Ferrovie dello Stato o delle ferrovie e tranvie in concessione. I proventi stessi sono devoluti alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.
2. I proventi di cui al comma 1, spettanti allo Stato, sono destinati: a) fermo restando quanto previsto dall’articolo 32, comma 4, della legge 17 maggio 1999, n. 144, per il finanziamento delle attività connesse all’attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, nella misura dell’ 80 per cento del totale annuo, definito a norma dell’articolo 2, lettera x), della legge 13 giugno 1991, n. 190, per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale, attuata anche attraverso il Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla sicurezza stradale (CCISS), istituito con legge 30 dicembre 1988, n. 556, per finalità di educazione stradale, sentito, occorrendo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e per l’assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e per iniziative ed attività di promozione della sicurezza della circolazione; b) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti terrestri, nella misura del 20 per cento del totale annuo sopra richiamato, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo; c) al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Dipartimento per i servizi per il territorio, nella misura del 7,5 per cento del totale annuo, al fine di favorire l’impegno della scuola pubblica e privata nell’insegnamento dell’educazione stradale e per l’organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori (1).

«2-bis. Gli incrementi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 195, comma 2-bis, sono versati in un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato, di nuova istituzione, per essere riassegnati al Fondo contro l’incidentalità notturna di cui all’articolo 6-bis del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 2007, n. 160, con provvedimento del Ministero dell’economia e delle finanze adottato sulla base delle rilevazioni trimestrali del Ministero dell’interno. Tali rilevazioni sono effettuate con le modalità fissate con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con i Ministeri dell’economia e delle finanze, della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto sono stabilite le modalità di trasferimento della percentuale di ammenda di cui agli articoli 186, comma 2-octies, e 187, comma 1-quater, destinata al Fondo». (1-bis)

3. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze «, dell’interno» e dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determina annualmente le quote dei proventi da destinarsi alle suindicate finalità. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad adottare, con propri decreti, le necessarie variazioni di bilancio, nel rispetto delle quote come annualmente determinate (2).

«3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell’interno e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca trasmettono annualmente al Parlamento, entro il 31 marzo, una relazione sull’utilizzo delle quote dei proventi di cui al comma 2 effettuato nell’anno precedente» (2-bis)

«4. Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata:

a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente;

b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12;

c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica.(4)

5. Gli enti di cui al secondo periodo del comma 1 determinano annualmente, con delibera della giunta, le quote da destinare alle finalità di cui al comma 4. Resta facoltà dell’ente destinare in tutto o in parte la restante quota del 50 per cento dei proventi alle finalità di cui al citato comma 4.(4)

5-bis. La quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonché a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 e all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, destinati al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale».(4

Essendo le strisce blu ad Aversa non proprio “legali”, li ricorso alla giustizia per far valere i propri diritti è in continuo aumento, fatto che ha spinto l’assessore al contenzioso a chiedere aiuto all’esterno, stanziando una cifra di 17.000 euro per gestire circa 230 cause.

Una cifra da sfruttamento del lavoro, considerato che i 73 euro a causa sono comprensivi di tasse e iva, quindi al netto non restano che miseri 30 euro circa, insomma chi dovesse accettare l’incarico sarebbe il “cinese degli avvotati”, mentre l’amministrazione spenderebbe comunque una cifra maggiore della multa da incassare.

A questo punto visto che i conti non tornano ,il Comitato Strisce Blu invierà una segnalazione alla Corte dei Conti per sospetto danno erariale, chiedendo di approfondire non solo i costi di gestione ma anche dove sono finiti i soldi delle multe e dei parcheggi negli ultimi 10 anni.

Giuseppe Oliva

nov 11

Percentuali sulle multe? Gara Nulla !!!

ago 21

Aversa: dal primo gennaio 2012 EQUITALIA non gestirà più la riscossione delle multe, finalmente i cittadini potranno difendersi senza paura.

Aversa 21/08/2011

Finalmente dal primo gennaio 2012 EQUITALIA cesserà di essere complice delle amministrazioni comunali nel riscuotere le multe.

Sicuramente questo provvedimento tanto atteso dai cittadini farà rivedere ai comuni i loro piani in termini di quantità di verbali emessi, visto che negli ultimi anni le amministrazioni comunali hanno utilizzato EQUITALIA come arma per incassare le tante multe fatte con molta allegria solo per battere cassa.

Basta osservare l’andamento del numero delle sanzioni per capire quanto sia grande il fenomeno, infatti nel 2009 i verbali emessi ad Aversa già erano aumentati del 250% rispetto agli anni precedenti raggiundendo quota 12.500, con il 90% dei verbali emessi dai 12 ausiliari del traffico, purtroppo il 2011 è destinato a battere tutti i record in termini di multe emesse, infatti dagli ultimi dati risulta che il comando di polizia municipale sta viaggiando con una media di oltre 3.000 verbali al mese e sicuramente a fine anno si sfiorerà quota 40.000.

Per anni grazie agli enormi poteri concessi ad EQUITALIA i comuni ne hanno approfittato, trovando nel sistema multa un sistema facile e rapido per far quadrare i bilanci comunali, il tutto senza però rispettare l’art. 208 del C.d.S. che prevede come ripartire gli introiti delle sanzioni.

Riportiamo parte dell’emendamento:

“Dal 1 ° gennaio 2012 i Comuni dovranno provvedere in proprio a recuperare le entrate, dalle multe all’Ici, dalle tasche dei loro cittadini. Fra poco meno di sei mesi, infatti, «Equitalia Spa, nonché le società per azioni dalla stessa partecipate…, cessano di effettuare le attività di accertamento, liquidazione e riscossione, spontanea e coattiva, delle entrate, tributarie o patrimoniali, dei comuni e delle loro società partecipate».
È quanto dispone l’emendamento depositato ieri dai due relatori al decreto sviluppo, Maurizio Fugatti (Lega) e Giuseppe Marinello (Pdl) e che va anche oltre la possibilità iniziale avanzata dal direttore dell’agenzia delle Entrate, Attilio Befera, di valutare caso per caso la partecipazione di Equitalia alle gare di affidamento della riscossione dei Comuni. D’altronde ha spiegato Fugatti, «negli ultimi mesi Equitalia ha pagato troppe volte per inefficienze non sue».”

Il Comitati Strisce Blu continuerà la sua opera di denuncia delle irregolarità commesse dai comuni, che al limite della truffa e arrivando a falsificare anche dei documenti dipingono di blu le notre città.

Giuseppe Oliva

ago 09

Aversa: nonostante l’interdittiva antimafia il Sindaco Ciaramella da una proroga a tempo indeterminato alla società di gestione.

Aversa 09/08/2011

Il Sindaco Ciaramella nel 2008 ha firmato il Protocollo di legalità, lo scopo del protocollo era di tenere lontano dagli appalti pubblici eventuali infiltrazioni camorristiche, un fine sicuramente meritevole che purtroppo è stato completamente disatteso.

Infatti quando si è trattato di dare seguito a quella promessa dopo l’interdittiva antimafia a carico della società che gestisce la sosta a pagamento, il Sindaco si è superato autorizando la stessa a lavorare fino a quando non ci sarà un nuovo soggetto.

Le motivazioni che hano portato a questa decisione sono elencate nella delibera n.331 del 28/07/2011 e più che motivazioni sembra scuse per permettere a chi è stato destinatario dell’interdittiva antimafia di continuare a mungere i cittadini.

Tra le “scuse” alle quali si è appellata l’amministrazione, ci sarebbe  la possibilità che si formi un mega ingorgo a causa della sosta selvaggia, una motivazione che appare quanto mai fantasiosa e priva di fondamento, piuttosto nella delibera non si parla per nulla del destino degli ausiliari del traffico, giusto il contrario di quanto invece affermato dal Sindaco a mezzo stampa.

Quello che sta succedendo ad Aversa non ha nessun fondamento legale, il tutto avviene grazie alla distrazione sia della Procura di S.M. Capua Vetere che della Prefettura di Caserta, dove da anni giacciono sulle scrivanie le denunce del Comitato Strisce Blu.

Ma forse il vero motivo che ha spinto l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a firmare una delibera illegale e viziata da eccesso di potere è da ricercare negli introiti della sosta a pagamento, che se elimitati dal bilancio di previsione che è ancora da approvare, avrebbe fatto cadere l’amministrazione.

 

In effetti passando in autogestione il Comune di Aversa avrebbe dovuto eliminare dal bilancio almeno € 2.325.000 che derivano dalla gestione annuale della sosta a pagamento, divisi in € 285.00o per il fitto delle aree in concessione, poi ci sono le provvigioni sugli incassi che ammontanto a circa € 360.000 l’anno, ma la cifra più grande forse riguarda l’introito dei verbali, che vista la media di 3/4 mila verbali al mese che stanno elevando, ammonterebbe a €  1.680.000.

Il Comitato Strisce Blu continuerà fino alla fine a denunciare quello che di illegale accade ad Aversa, sperando che la giustizia faccia il suo corso in maniera più rapida di come è avvenuto fino ad ora.

 

Giuseppe Oliva

 

 

 

ago 02

Aversa: fotocopie stampate da un computer al posto dei verbali in firma autografa come prevede l’art. 200/201 del C.d.S..

Aversa 02/08/2011

 

 

 

La legge Bassanini n. 59/97 all’art. 15 prevede la firma in originale di tutti gli atti della P.A. che debbono essere motivati, (come i verbali di accertamento di violazioni al C.d.S.), ed ha sancito il principio per cui è inesistente giuridicamente il verbale notificato il assenza di sottoscrizione autentica da parte di colui che lo ha redatto.

In virtù di questa legge e delle sentenza della Cassazione n. 1923/99, 4567/99, 6065/05, 21045/06 e 22088/07, nonchè una circolare del Ministero dell’Interno del 25/08/2000 che i cittadini hanno fatto richiesta al comando di polizia municipale di una copia con firma autografa del verbale che hanno ricevuto per posta.

Dopo mesi e svariate denunce per omissione d’atti d’ufficio, l’ufficio verbali di Aversa ha cominciato a rilasciare dei fogli stampati con un computer e senza nessuna firma autografa, cercando di spacciare questi documenti per verbali conformi all’art. 200/201 del Codice della Strada.

Questo è l’ennesimo tentativo di prendere in giro i cittadini, questi fogli vengono fuori da un files fornito dalla società privata di gestione e viene manipolato da personale che non ha nessuna qualifica di pubblico ufficiale, inoltre il sistema utilizzato non ha nessuna certificazione ministeriale.

Insomma è l’ennesima prova dell’incompetenza di questa amministrazione, che in tutti i modi tenta di agirare le norme vigenti, inventandosi provvedimenti che non hanno nessun riferimento normativo.

Il Comitato strisce blu si è già atttivato presso gli organi competenti per denunciare questa ennesima irregolarità.

Giuseppe Oliva

lug 04

Aversa: ex tempio della pallavolo di Aversa, il comune lo acquista per 1.700.000 euro ma poi lo lascia usare ad un privato.

Aversa 05/07/2011

Molti cittadini in questi giorni hanno chiesto al Comitato Strisce Blu notizie sull’ex tempio della pallavolo di Aversa, da tutti conosciuto come il “capannone, la curiosità è d’obbligo dopo aver letto gli annunci del Sindaco Ciaramella rilasciati nel luglio del 2010.

Quello che abbiamo scoperto è documentato in questo video denuncia girato oggi 4 luglio 2011.

In effetti l’amministrazione correva il serio rischio di perdere l’occasione di acquisto poichè era in ritardo per esercitare il dititto di prelazione, alla fine nel 2009 l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella riesce ad acquistare l’immobile per la modica cifra, si fa per dire di € 1.700.000, con fondi europei.

Premesso che sulla struttura vi è un vincolo di utilizzo solo ai fini sportivi, ma senza la presenza di pubblico, visto che non è possibile dotare la struttura della 4 uscite di sicurezza obbligatorie, quindi l’acquisto appare alquanto inutile, visto che al massimo se ne può ricavare una palestra rionale, che non si potrebbe mantenere visti i costi di gestione e le casse asciutte del comune.

Ma quello che appre ancora più assurdo è che dopo l’annuncio da parte del Sindaco Ciaramella a luglio del 2010, della concessione di un finanziamento di € 600.000 per la ristrutturazione dell’immobile, allo stato attuale la struttura è chiusa e appare utilizzata da una nota ditta di commercializzazione di prodotti igienico sanitari.

I cittadini sono stanchi di vedere sprecati milioni di euro di soldi pubblici per fini sempre poco chiari.

Il Comitato Strisce Blu inoltrerà una richiesta di chiarimenti al Sindaco Ciaramella, inoltre verrà infomata la Corte dei Conti onde verificare il corretto utilizzo di fondi pubblici.

Giuseppe Oliva

giu 30

Bisceglie Strisce Blu : Caos parcheggi un rebus da chiarire

E’ uso e costume, ormai delle amministrazioni comunali, far rispondere sulle questioni scottanti e sulle documentazioni richieste agli stessi comuni, le aziende o le cooperative tirate in ballo…..

Ricordiamo a Cristian Povia, presidente della cooperativa “il coraggio di vivere” che non dovrebbe precisare lui, se deve o non deve pagare la TARSU sui parcheggi, ma il comune di Bisceglie. Unica cosa che potrebbe fare il presidente sarebbe appellarsi perchè la tassa, erroneamente dimenticata, doveva essere specificata e pretesa sul contratto stipulato con la cooperativa.

Attendiamo quindi risposte concrete ricordando che in caso di silenzio provvederemo a denunciare il mancato accesso agli atti e come detto e confermato dal direttore della cooperativa, il mancato pagamento della Tarsu alla corte dei conti.

giu 30

Lecce Strisce Blu : Tutto regolare…

Ma la battuta a noi ci sa tanto di Cetto la Qualunque

Ad oggi nessuna risposta ufficiale è pervenuta al Comitato Strisce Blu in merito alle richieste di accesso agli atti presentate al Comune di Lecce, anzi l’assessore al traffico di lecce in un’intervista di qualche mese fa, affermava che di tali richieste non ne sapeva nulla….per quanto riguarda la TARSU la corte di cassazione è chiarissima e questa volta non ci sono interpretazioni personali che potranno metterla in discussione.
giu 20

Aversa: parco Ninì Grassia in via Atellana, uno spreco costato 270 mila euro.

Aversa 20/06/2011


Questa immagine è eloquente, si tratta dei servizi igienici riservati ai diversamente abili del parco Ninì Grassia di via Atellana e rappresenta da sola lo stato di degrado nel quale versa il parco.

Parco è costato ben 270 mila euro di denaro pubblico, completato nel lontano 2007 ma grazie al menefreghismo di questa amministrazione è ancora chiuso.

Con il tempo la natura ha ingoblato l’intera struttura sotto una folta vegetazione, vegetazione che in questi giorni è stata in parte eliminata, mettendo a nudo ciò che si nascondeva al di sotto.

Un BLUFF ecco cosa c’era sotto il manto erboso.

Infatti il parco si presenta spoglio di tutto, dall’arredo urbano alla pavimentazione dei vialetti, anche il sistema fognario è assente, l’unica cosa che c’è in abbondanza sono i pali dell’illuminazione, ne sono stati installati a centinaia molti si trovano a distanza di pochi metri gli uni dagli altri, ma cosa dovevano illuminare lo stadio San Paolo..??

Il consigliere delegato al verde Tirozzi tenta di sviare il problema dell’abbandono del parco, accusando fantomatici vandali che avrebbero ridotto il parco nella condizione attuale e creato danni per decine di migliaia di euro.

Ma come possono i vandali rompere o asportare ciò che non c’è mai stato, come l’impianto d’irrigazione o l’impianto fognario, che dire poi della pavimentazione dei vialetti, questa è totalmente assente, per non parlare delle panchine, chi abita nei palazzi che affacciano sul parco ci ha testimoniato di sole 3 panchine per l’intero parco, indicandoci dov’erano, quindi prima di gridare al lupo al lupo annunciando che sono necesari altri soldi per ripristinare lo stato iniziale del parco il consigliere Tirozzi si andasse a guardare i progetti iniziali e controllasse cos’era previsto e cosa non è stato fatto, se poi ha il coraggio, prendesse carta e penna come sta facendo il Comitato Strisce Blu, per denunciare lo spreco che è stato pagando il doppio un’opera che vale la metà.

Il reportage video girato oggi mostra chiaramente che questo pezzo di terra recintato con quattro mattoni non può essere costato 270 mila euro.

Esperti del settore edile parlano di non pù di 130/140 mila euro, quindi è lecito chiedersi che fine hanno fatto il resto dei 270 mila euro!!!.

I parco inoltre sorge in una zona interdetta al traffico pedonale, infatti l’unico marciapiede presente è dal lato opposto all’ingresso ed è pericolosamente in curva, rendendo impossibile oltre che pericoloso l’attraversamento per chi provenendo da Aversa vuole usufruire del parco, anche la zona adibita al parcheggio è limitata a poche auto, quindi l’amministrazione prima di aprire al pubblico il parco dovrebbe spiegarci anche come poterci arrivare in maniera sicura e soprattutto garantire l’accesso e la fruizione del parco anche ai disabili.

Insomma questa è l’ennesima bufala elettorale messa in piedi solo per spendere molti euro di denaro pubblico, per poi lasciare l’opera abbandonata,  l’amministrazione Ciaramella continua a creare emergenze che andranno affrontate con altri appalti a cottimo fiduciaro e senza gara pubblica, facendo lievitare i costi alle stelle, ma con risultati da stalle.

Il Comitato Strisce Blu intende vigilare anche su questo ennesimo spreco di denaro e siamo pronti a chiedere l’intervento della Corte dei Conti onde verificare la congruità della spesa con il lavoro effettivamente svolto.

Giuseppe Oliva

giu 16

Aversa: il comune perde 400 mila euro, per i ruoli della TARSU mai emessi a carico delle società che gestiscono le strisce blu, il Comitato S.B. denuncia tutto alla Corte dei Conti.

Aversa 15/06/2011

Il Comitato Strisce Blu in data odierna ha denunciato alla Corte dei Conti un procurato danno erariale da 400 mila euro per i ruoli della TARSU che l’amministrazione non ha mai emesso nei confronti delle società che in questi anni hanno gestito le strisce blu.

La distrazione o dimenticanza a seconda di come la si vuole chiamare, va avanti dal 2001, anno di istituzione delle strisce blu nel Comune di Aversa e il danno ammonta a circa 400 mila euro.

Il Comitato Strscie Blu venuto a conoscenza di questa omissione, invitò nel luglio 2010 il Sindaco Ciaramella ad emettere il ruolo della TARSU alla società di parcheggio.

In seguito il Sindaco ci confermò la corretta emissione del ruolo a carico della nuova società.

Il ruolo è di circa 89 mila euro, la società che gestisce le strisce blu non pensava di dover corrispondere un costo così elevato e non previsto nei precedenti accordi, ed ha pensato di opporsi innanzi la commissione Tributaria.

Il Sindaco è a conoscenza del mancato pagamento, infatti porta la sua firma il mandato che conferisce al dirigente Claudio Pirone il mandato per resistere al ricorso.

Speriamo che questa mossa non porti ad accordi sottobanco per diminuire il costo della TARSU alla società SMART PROJECT.

Ma visto che il comune si era distratto anche nei confronti della precedente società che ha gestito la sosta a pagamento dal 2001 al 2009 si è affrettato ad emettere una cartella unica a carico della ICARO, per gli anni 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, visto che la legge permette di riscuotere tributi mai richiesti solo per gli ultimi 5 anni, quindi nelle casse comunali mancheranno per sempre i ruoli per gli anni 2001, 2002, 2003 e 2004, ovviamente anche la Icaro ha proposto ricorso innanzi la commissione Tributaria.

Dai calcoli effettuati il totale provvisorio di questo ammanco creato dalla cattiva gestione dell’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella è di circa 400 mila euro, per questo motivo il Comitato Strisce Blu ha inoltrato una denuncia per procurato danno erariale alla Corte dei conti della Campania, chiedendo la giusta punizione a carico dei responsabili.

Il Sindaco deve spiegare ai cittadini il perchè non rescinde il contratto con la SMART PROJECT, visto che la società si rifiuta di pagare un tributo fondamentale per la città.

Inoltre sarebbe il caso che venisse pubblicato lo stato dei pagamenti della SMART PROJECT, giusto per trasparenza ed evitare che i cittadini possano pensare ad accordi sotto banco tra il comune e la società privata di gestione.

Il prossimo passo del Comitato Strisce Blu sarà quello di verificare se l’amministrazione si è distratta anche sui ruoli da emettere nei confronti di chi gestisce gli enormi parcheggi privati in città.

Inoltre chiederemo ai respnsabili le date dei ricorsi, onde presenziare agli stessi e verificarne la correttezza.

Giuseppe Oliva

giu 13

Aversa: la società che gestisce i parcheggi si rifiuta di pagare la TARSU per le aree di sosta e tenta un accordo in commissione tributaria.

Aversa 13/06/2011

Premesso che il Comune di Aversa non era a conoscenza dell’obbligo di far pagare la TARSU alle società che gestiscono la sosta a pagamento anche per tutte le arre scoperte, “strisce blu”, tant’è che dal 2001 al 2010 non è stato mai emesso il ruolo inerente questi spazi, creando un ammanco considerevole nelle casse comunali.

Solo dopo che il Comitato Strisce Blu ne ha richiesto l’addebito secondo l’art. 62 comma 1 del d.lgs. n. 507/1993, confermato dalla Cassazione con la sentenza n. 20359 del 2007, richiesta inviata direttamente al Sindaco Ciaramella Domenico e all’assessore all’ambiente Luciano Luciano, l’amministrazione ha provveduto ad emettere il ruolo nel confronti della SMART PROJECT, società che gestisce le aree di sosta a pagamento.

Stiamo parlando di circa 16.500 metri quadrati e la somma deve essere considerevole, visto che la SMART PROJECT si è rifiutata di pagare proponendo ricorso innanzi la commissione tributaria.

L’altra anomalia è che la SMART PROJECT ha affidato la propria difesa ad un noto commercialista di Aversa.

Infatti è strano che una società con sede in S. Antimo si affidi per la popria difesa innanzi una commissione tributaria ad un commercialista che non è della propria città e guarda caso porta un importante cognome.
Mica per caso si vogliono mettere d’accordo per una riduzione della tariffa?

Il Comitato Strisce Blu ha preparato una nuova denuncia per la Corte dei Conti, per segnalare che l’amministrazione comunale di Aversa non solo non ha provveduto a farsi pagare la TARSU dalla società ICARO per ben 9 anni, ma nonostante i solleciti del C.S.B, non riesce a farsi pagare neanche dalla nuova società.

Il Sindaco ha il dovere di difendere gli interessi dei cittadini e se una società che ha un contratto di appalto con il comune per la gestione delle aree a pagamento, si rifiuta di pagare un tributo base come la TAURSU proprio per le aree ricevute in concessione, deve immediatamente rescindere il contratto.

In caso contrario i cittadini hanno tutta la libertà di pensare che tra la società di gestione e il comune ci sia un patto privato che vada al di là del contratto, patto che permette di gestire la cosa pubblica alla stregua di un rapporto privatistico.

L’amministrazione sta cadendo nel ridicolo continuando ad ignorare le leggi e permettendo ad una società privata di venire a dettare legge nella nostra città, il Comitato Strisce Blu chiedererà un dettagliato resoconto dei pagamenti che la SMART PROJECT deve effettuare ogni 3 mesi, visto che si rifiuta di pagare i tributi di base, come la TARSU, è giusto chiedersi se sta onorando il fitto delle aree come da contratto.

Giuseppe Oliva

giu 08

Aversa: Della Valle propone un parcheggio nei parcheggi, un’idea folle da 240 mila euro.

08/06/2011

Ad Aversa un nuovo enorme spreco di denaro pubblico si profila all’orizzonte.

L’assessore alla viabilità della Valle ha proposto di realizzare un parcheggio nei parcheggi, un progetto assurdo è inutile che costerà ben 240 mila euro di denaro pubblico, il tutto per appena 60/70 posti auto.

L’idea è stata bocciata anche dal vice Sindaco De Chiara, giudicata dallo stesso un’opera inutile in una zona già piena di parcheggi, infatti l’opera dovrebbe sorgere nel triangolo delle bermude dei parcheggi, nell’ultimo lembo di terra privato all’angolo tra via Giotto e via Luca Giordano.

Praticamente un parcheggio nei parcheggi.!!!!!

Non è neache chiaro se il parcheggio sarà a pagamento o gratuito, ma certamente espropriare un terreno privato, che a sua volta il proprietario lo ha acquisito per usucapione, quindi praticamente gratis, per fare 60/70 posti auto dove di parcheggi c’è ne sono a iosa puzza di losco.

Certo che l’assessore Della Valle è proprio a corto di idee, ma come nelle altre città si realizzano parcheggi interrati per far sparire le auto dalla carreggiata, velocizzando in questo modo il fluire sia del trasporto pubblico che di quello privato e l’assessore alla viabilità vuole realizzare un parcheggio di superfice!!!.

L’assessore Della Valle Dovrebbe piuttosto preoccuparsi degli obblighi che derivano dalla rilevanza urbanistica della città, obblighi scaturiti dalla tristemente famosa delibera 157 del gennaio 2009, la quale delibera anche se viziata da eccesso di potere e da incompetenza, ha certificato che l’intero territorio comunale è una zona di particolare rilevanza urbanistica.

Il Codice della Strada prevede una serie di obblighi ai quali questa amministrazione sta venendo meno, nonostante i numerosi solleciti indirizzati anche all’assessore Della Valle, dimostrando con questo comportamento omissivo che quella delibera è stata solo una messa in scena, per poter estendere la sosta a pagamento anche nella periferia, come la zona del cimitero e fuori alla posta centrale in viale Europa.

Il Comitato Strscie Blu è pronto a denunciare alla Corte dei Conti questo nuovo spreco di denaro pubblico, il tutto per realizzare le solite opere inutili alle quali questa amministrazione ci ha tristemente abituati in questi ultimi 8 anni.

Giuseppe Oliva

giu 07

Aversa: strisce blu illegali, il C.S.B. denuncia ma la Procura di S.Maria C.V. si distrae e non procede..

Averrsa 06/06/2011

La vicenda strisce blu illegali ad Aversa sta assumendo le sembianze di una telenovela, una di quelle con 3.000 puntate, qualcosa che ti sfianca senza mai farti capire come andrà a finire, anche gli attori sembra non muoiano mai, questo nonostante siano sotto il fuoco incrociato di denunce per reati che arrivano fino all’arresto, e tutta la responsabilità di questo questa situazione di stallo è riconducibile quasi per intero alla Procura di S.Maria C.V., oltre che alla classe politica che sta amministrando la città di Aversa da 8 anni.

In effetti, il Comitato Strisce Blu ha prodotto ben 4 denunce in 2 anni, divise tra Procura della Corte dei Conti della Campania e Procura di S.Maria C.V., ma da come stanno procedendo le indagini sembra che il magistrato che segue il caso o perde tempo nella speranza che il Comitato molli la presa, o è in vacanza da 2 anni.

Ovviamente non sempre le Procure di distraggono di fronte alle denunce dei comitati civici, infatti a Cassino le denunce prodotte dal comitato civico le CONTRADE ha dato i suoi frutti, con l’emissione di 7 avvisi di garanzia, divisi tra società di gestione e comandante della polizia municipale, bisogna anche sottolineare che i reati denunciati a Cassino sono la fotocopia di quelli denunciati ad Aversa, ed anche la società di gestione è la medesima.

E’ vero che forse la Procura di S.Maria C.V. ha un carico di lavoro maggiore, ma non è ammissibile che gli stessi reati commessi dalla medesima società, vengano trattati in maniera diversa tra due città.

Facciamo una breve cronostoria delle denunce prodotte dal C.S.B.:
La prima denuncia è protocollata a mano il 13/04/2010 presso il Tribunale di S. Maria C.V., in essa in Comitato ha denuciato diversi probabili reati, tra cui un probabile abuso d’ufficio, un falso in atto pubblico oltre che l’indebbito arricchimento, per un grandissimo numero di verbali elevati in zone non comprese nella sosta a pagamento.
La seconda denuncia inviata il 22/10/2010 a mezzo raccomandanta all’autorità di vigilanza sugli appalti pubblici, riguarda un gran numero di omissioni inerenti il contratto di appalto siglato tra l’amministrazione e la A.T.I..
La terza denuncia protocollata a mano presso la stazione carabinieri di Aversa il 24/11/2010, riguarda un possibile abuso d’ufficio per aver elevato molte migliaia di verbali in zone non comprese nell’ordinanza sindacale n° 215 del 31/07/2001 indicata sui verbali, che per chi non lo sapesse l’O.S. n° 215 comprendeva solo 400 stalli a pagamento e questo errore si è protratto fino a novembre 2010, ovviamente esiste anche un sicuro indebbito arricchimento per tutte le multe introitate senza averne titolo.
La quarta è per una probabile omissione d’atti d’ufficio, per la mancata compilazione dei verbali con firma autografa degli ausiliari del traffico, infatti ad Aversa si usa sanzionare con dei palmari in uso alla società privata, palmari che non hanno nessuna omologazione ministeriale, inoltre questo sistema sanzionatorio non è previsto da nessuna normativa, la denuncia è stata protocollata con urgenza il 18/05/2011 presso la locale compagnia dei carabinieri.
Infine sull’amministrazione pende anche una denuncia alla Corte dei Conti della Campania per procurato danno erariale, derivante dalla spedizione volontaria in ritardo di migliai di verbali, tutti consegnati alla posta oltre il 90° giorno utile per la notifica, i danni derivanti da questo comportamento stanno già ricadendo sulle spalle dei cittadini, in quanto le cause che il comandante Guarino sta perdendo dal Giudice di Pace sono state portate in consiglio comunale il 27/05/2010 come debiti fuori bilancio e ovviamente sono stati approvati, insomma per la serie cornuti e mazziati.

Il Comitato Strisce Blu denuncia l’assenza dello stato nella tutela dei diritti dei cittadini, assenza che permette a questa amministrazione di continuare l’opera estorsiva nei confronti dei cittadini.

Cittadini indifesi, nonostante i diritti sanciti dalla Cassazione e dal C.d.S., purtroppo la sete di denaro dell’amministrazione Ciaramella e l’orgoglio di non voler ammetere gli errori, sta trascinando il commercio e la vivibilità nella nostra città ai minimi storici.

Giuseppe Oliva