lug 09

Aversa: la città delle illegali strisce blu, oltre 10 affidi in proroga.

Aversa 09/07/2017

La sosta a pagamento nella città di Aversa era ed è gestita non rispettando le vigenti Leggi.

Senza dilungarmi troppo nei tecnicismi è bene fare un riepilogo delle illegalità riscontrate nella gestione della sosta a pagamento nella città di Aversa:

I) mancata riscossione di TOSAP e TARSU per le aree in gestione a partire dal 2001, un danno di milioni di euro che in buona parte andranno persi, visto che l’amministrazione neanche sapeva che chi gestiva le aree a pagamento dovesse pagare questi tributi, ed è stato solo che il Comitato strisce Blu ha denunciato il danno erariale alla magistratura contabile che l’amministrazione ha emesso i ruoli.

II) Gestione delle multe alquanto allegra, visto che si utilizzavano le famose penaline prima di emettere il verbale, penaline non previste dalla vigente normativa, fatto che ha portato i cittadini a vincere migliaia di ricorsi con un notevole danno economico per l’amministrazione.

III) Strisce blu disegnate senza rispettare le misure previste dal codice della strada, molto spesso a ridosso di incroci, rendendo pericolosa la circolazione.

 

IV) Verbali meccanizzati nulli perché emessi a seguito del mancato pagamento della penalina, che essendo illegale fa decadere qualsiasi atto successivo.

V) La società che attualmente gestisce per così dire le strisce blu sta operando in regime di proroga, per la precisione abbiamo superato le 10 proroghe, fatto non previsto dall’attuale normativa,m tant’è che il pagamento del grattino sembra più una elemosina che non un obbligo, visto che non hanno nessun potere di sanzionare chi il grattino non lo acquista.

 

VI) I ticket di pagamento vengono acquistati direttamente dalla società che sta gestendo le arre a pagamento, senza nessun controllo da parte dell’amministrazione.

Insomma siamo alla terza amministrazione che non riesce a mettere sul binario della legalità il servizio di sosta a pagamento, in parte il problema è dovuto alla vigente normativa, infatti fino a quando la società che dovesse prendere in gestione le arre a pagamento sarà obbligata a versare TOSAP e TARSU, questo renderà poco conveniente l’affare e molti non partecipano al bando di gara.

 

Giuseppe Oliva

 

nov 01

La Cassazione conferma le irregolarità delle multe elevate dagli ausiliari del Comune di Aversa.

Aversa 01/11/2014

Anche la Cassazione conferma l’irregolarità delle sanzioni elevate nelle strisce blu dagli ausiliari del comune di Aversa.

La recente sentenza 22867/14 della Cassazione ha dato ragione all’Avv.to Russillo Felicetto, buonanima, in merito ad alcune multe elevate dagli ausiliari del traffico del Comune di Aversa, il Comitato Strisce Blu ha sempre contestato sia all’ex amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella che alla nuova Guidata dal sindaco Sagliocco, la gestione a dir poco approssimativa e in difformità con il vigente Codice della Strada.

L’assurdità della vicenda è che l’amministrazione nonostante perdesse in primo grado tantissimi ricorsi presentati dall’avv.to Russillo, ha continuato ad opporsi in appello facendo spendere soldi inutili ai cittadini, tant’è che anche la Cassazione ha confermato le irregolarità nella gestione delle multe elevate dagli ausiliari.

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza all’amministrazione di verificare eventuali responsabilità dei dirigenti in merito agli inutili costi sostenuti per difendersi in giudizi sempre sfavorevoli.

Le irregolarità riscontrate sono tantissime, si va dal mancato incasso da parte dell’amministrazione dei ruoli di TOSAP e TARSU fin dal 2001, anno della prima istituzione delle strisce blu, mancanza che ha fatto perdere milioni di euro al Comune e che il Comitato Strisce Blu ha prontamente denunciato e per il quale c’è in atto un contenzioso che l’amministrazione sta vincendo nei vari gradi di giudizio, alle irregolari penaline elevate dagli ausiliari e successivamente trasformate in sanzioni al Codice della Strada in difformità a quanto previsto dell’art. 200/201 dello stesso Codice.

Insomma una gestione che getta tante ombre sulla capacità dei dirigenti preposti e che sta costando moltissimo in termini economici alle già vuote casse comunali.

Il Comitato Strisce Blu chiede l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per realizzare un piano traffico e parcheggi che possa migliorare la vivibilità e mettere fine ai migliaia di contenziosi che si vanno a creare.

Giuseppe Oliva

ott 19

La nuova pista ciclabile di Aversa sarà a norma?

Aversa 19/10/2014

La mobilità sostenibile passa anche attraverso progetti per la realizzazione di percorsi ciclabili, spesso però capita che questi progetti servono solo a sperperare i soldi pubblici visto che la realizzazione delle piste ciclabili risulta spesso difforme da quanto previsto dal D.M. n° 557 del 30 novembre 1999.

Questo decreto detta le regole per la corretta realizzazione delle piste ciclabili, purtroppo quella in fase di realizzazione ad Aversa in via Vito di Jasi non sembra rispettare nessun parametro previsto per la sicurezza dei ciclisti e pedoni.

Questa è la nuova pista ciclabile di Aversa.

Questa invece è come dovrebbe essere.

 Servizio video girato il 24/09/2014

Il primo dato che salta all’occhio è la dimensione di circa 1,40 metri al posto dei 2,50 previsti dall’art. 7 del D.M. 557.

Secondo la sua collocazione è difforme da quanto previsto dall’art. 6 del D.M. 557, lo stesso prevede che quando la pista ciclabile è realizzata sul marciapiede la stessa deve essere posizionata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.
Terza difformità è data dal fondo che deve essere in asfalto il più livellato possibile e mai di piastrelle che creano vibrazioni al ciclista.
Quarta e non di poco conto e la scelta di posizionare la pista ciclabile sul lato destro che va verso l’arco dell’Annunziata, lato che conta decine e decine di traverse al alta densità di traffico oltre a ingressi pedonali e auto di abitazioni private, praticamente un ciclista dovrebbe fermarsi ogni 5/6 metri per non incorrere in incidenti.

Inoltre sempre nel D.M. 557 ci sono indicazioni su dove e quanti stazionamenti per le biciclette ci devono essere, addirittura è prevista una fontanina ogni 5 Km di percorso, oltre ad una corretta segnaletica e specifica illuminazione.

Insomma sembra proprio che al comune ci siano persone che non abbiano l’adeguata competenza per seguire questi progetti.

Noi del Comitato Strisce Blu in collaborazione con le associazioni Familiari e Vittime della Strada e Mamme Coraggio siamo da sempre attenti alla sicurezza stradale e pronti a denunciare queste realizzazioni non a norma e che possono creare altre tragedie.

Provvederemo a denunciare queste irregolarità alle autorità competenti sperando in una immediata correzione delle difformità.

Giuseppe Oliva

mar 12

Aversa: cartelli pubblicitari con loghi del Comune, saranno stati autorizzati?

Aversa 12/03/2014

Da un po’ di tempo in città sono apparsi questi cartelli pubblicitari con in alto i loghi del Comune di Aversa e vari numeri utili ai cittadini, gli stessi si trovano sia davanti al poliambulatorio in via S. di Giacomo che sulla variante all’incrocio con via Diaz.

Ad un primo impatto sembravano essere stati installati dall’amministrazione, visto che per un certo periodo riportavano solo il cartello superiore con il logo del Comune e i numeri di telefono, anche il colore grigio abbastanza anonimo ha fatto pensare ad una installazione comunale, solo in un secondo tempo sono apparsi i cartelli con la pubblicità di ditte private fugando ogni dubbio che l’installazione è stata fatta da una ditta privata.

Visto che per l’uso dei loghi e il relativo uso del suolo pubblico l’amministrazione deve concedere una apposita autorizzazione e che la stessa non è stata rinvenuta all’albo pretorio, chiediamo all’amministrazione di controllare l’effettiva regolarità di queste installazioni e soprattutto se per le stesse viene versato il relativo canone.

Giuseppe Oliva

gen 13

Aversa: tombino killer in via Diaz 52, da 2 anni si aspetta la riparazione.

Aversa 13/01/2014

La Cassazione stabilisce chiaramente la responsabilità anche penale per danni da insidie e trabocchetti e il tombino sito in via Diaz 52 è il classico esempio che farà rimettere al Comune un pò di soldi pubblici per danni a cose e persone.

Sono 2 anni che questo tombino toglie il sonno e la salute ai residenti della zona in quanto il dondolio provocato dalle auto che lo attraversano procura un forte tonfo che toglie il sonno durante la notte e fa venire il mal di testa di giorno.

La proprietà e la responsabilità della riparazione pare sia di TELECOM in quanto sul tombino c’è il loro simbolo, ma non è chiaro perchè il Comune sia intervenuto diverse volte con risultati a dir poco ridicoli

L’ultimo intervento risale a 4 giorni fa quando una squadra del Comune coadiuvati dai vigili urbani ha sistemato alcune zeppe di legno nel tentativo di bloccarne il movimento, intervento inutile visto il peso dei veicoli in transito e la situazione ad oggi risulta veramente al collasso.

Il Comitato Strisce Blu chiede all’amministrazione un immediato e risolutivo intervento prima che qualcuno si possa far male seriamente.

Giuseppe Oliva

nov 04

Aversa: terrore in piazza Mazzini tra cani, prostituzione e mancanza di illuminazione pubblica.

Aversa 04/11/2013

Ancora un guasto all’illuminazione pubblica di piazza Mazzini.

Piazza Mazzini è la porta di ingresso alla città per chi arriva con il treno ed è sede del monumento a Cimarosa e di un info point installato pagato e mai messo in funzione da ormai 3 anni.

Purtroppo questa piazza sembra essere stata dimenticata sia dall’ex amministrazione che dalla nuova, che in campagna elettorale ha annunciato i controlli sulla prostituzione ormai sempre più presente in zona ma mai si è vista un’azione concreta e soprattutto continuativa.

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Questa piazza è da sempre attanagliata da mille problemi, traffico sempre molto sostenuto, prostituzione nelle ore serali, spaccio di sostanze stupefacenti, delinquenza, cani randagi che minacciano l’incolumità dei cittadini ed ora si aggiunge anche l’ennesimo guasto all’illuminazione pubblica.

Sembra che i vigili si vedevano solo quando c’erano da rimuovere le auto con il carro attrezzi della Smart Project e da quando la stessa non ha più l’appalto per la rimozione delle auto di vigili in zona se ne sono visti veramente pochi.

Illuminazione che mai ha funzionato al 100% e sono continue le segnalazioni di lampadine che si bruciano anche a distanza di poco tempo dalla loro sostituzione, segno evidente che esiste qualche problema cronico che va risolto alla radice.

Il Comitato Strisce Blu chiede un immediato intervento dell’amministrazione per risolvere i problemi di piazza Mazzini.

Giuseppe Oliva

set 10

Forte temporale si abbatte su Aversa, la città finisce sott’acqua.

Aversa 10/09/2013 23:15

TOMBINO SALTATO

Ancora una volta sono bastati appena 10 minuti di pioggia intensa per trasformare la città di Aversa in un lago.

Questo video è stato girato alle ora 23:15 del 10/09/2013 e mostra chiaramente il lago che si crea all’incrocio tra viale Europa e via S. Di Giacomo, punto critico che sistematicamente crea non pochi problemi alla viabilità.

Forse una migliore e preventiva manutenzione al sistema fognario avrebbe potuto alleviare il problema.

Giuseppe Oliva

set 08

Auto in custodia giudiziaria, si faccia pagare a chi ha creato il danno economico.

Aversa 09/09/2013

Ancora sprechi a danno dei cittadini.

Le oltre 1.000 auto sequestrate in questi anni sono diventate una palla al piede che mina la stabilità economica del Comune di Aversa.

La norma è molto chiara e detta tempi certi per l’alienazione delle auto sequestrate a vario titolo nel territorio comunale, ci sono diverse tempistiche che arrivano ad un massimo di 3 mesi in caso di rimozione per divieto di sosta, dopo questo termine l’ente deve attivare tutte le procedure per monetizzare il bene sequestrato nel caso abbia ancora un valore economico, oppure deve procedere alla rottamazione nel caso il bene sia in cattivo stato.

Se questo non è stato fatto l’ente non può far ricadere il costo dell’inefficienza dei propri uffici sui cittadini, piuttosto si individuino i responsabili ai quali addebitare questo inutile costo.

Gli stessi revisori dei conti hanno invitato l’ente a trovare la copertura per questa spesa, ma quello che è inaccettabile è la dichiarazione dell’assessore al ramo Guido Rossi che dichiara: “Se mai risultasse che il nostro Ente dove pagare una quota per le custodia delle auto, abbiamo calcolato che questa sarebbe intorno ai 200 mila euro, una cifra che possiamo facilmente reperire dagli avanzi di bilancio rispettando il piano di stabilità”.

Una dichiarazione inaccettabile in un momento di crisi profonda per le casse comunali, se effettivamente esiste un avanzo di bilancio si impiagasse per affrontare le tantissime urgenze, come i tombini che sono stati trafugati dai ladri da molte strade e che creano una situazione di pericolo per auto e pedoni, oppure le tante buche presenti in città che comportano enormi danni economici per il comune costretto a pagare i danni procurati alle auto e pedoni.

I Comitato strisce Blu procederà come sempre a segnalare anche questa vicenda alla Corte dei Conti.

Giuseppe Oliva

ago 31

Ancora opere incompiute dell’ex amministrazione.

Aversa 31/08/2013

I politici si sa sono molto bravi a promettere opere per migliorare la città alla quale chiedono il sostegno, ma poi stranamente nulla accade e le promesse o non vengono mantenute oppure si completano solo a metà sprecando molti soldi pubblici.

La casa dello studente realizzata all’interno dell’ex carcere mandamentale di via F. Saporito è una delle tante opere inutili realizzate dall’ex amministrazione, opera servita solo a spendere i fondi pubblici, il Comitato Strisce Blu si era già interessato di questo spreco facendo intervenite anche Striscia la Notizia nel 2011, l’articolo completo a questo indirizzo: http://www.strisceblu.org/?p=1139.

L’ex amministrazione è stata moto brava ad annunciare in pompa magna il completamento dell’opera e l’immediato utilizzo della stessa già nel 2007, ma si è dimenticò di stipulare la convenzione con l’università, inoltre ancora più grave è la totale mancanza dell’agibilità per i disabili, infatti l’edificio è sprovvisto di ascensori e pedane per i disabili.

Dimenticanza o errore di progettazione?

Quello che ci fa più meraviglia è la provocazione del consigliere Galluccio del PDL che l’ancia l’idea di riprendersi l’edificio visto che l’università non lo ha mai posto in funzione.

Strana idea visto che l’edificio è stato realizzato con fondi specifici e va utilizzato solo per quel fine, anzi l’enorme ritardo dovrebbe essere oggetto di indagine da parte della magistratura contabile, visto che spendere fondi pubblici per opere mai andate in funzione è punito severamente.

Il consigliere Galluccio predica bene e razzola male, visto che lui stesso è artefice di iniziative inutili e costose come l’info point installato in piazza Mazzini tre anni fa e mai andato in funzione.

Consigliamo all’amministrazione di verificare la corretta esecuzione dell’opera e la corrispondenza con la vigente normativa in merito agli edifici pubblici, inviando gli atti in procura nel caso di difformità.

Giuseppe Oliva

lug 11

L’amianto in tavola, conseguenze dei roghi tossici in Campania.

Aversa 11/07/2013
Nel cerchio rosso è stata individuata una discarica di amianto e materiali tossici.


Mani criminali stanno uccidendo la Campania e tutti i suoi abitanti e la politica con il suo silenzio contribuisce a questa strage.

Da anni si continua a parlare di come risolvere il problema degli sversamenti illegali di rifiuti altamente cancerogeni come l’amianto, ma sistematicamente le parole se le porta via il vento mentre le malattie legate ai roghi tossici sono una triste realtà.

Le discariche abusive sono ovunque come dimostra il video realizzato il 09/07/2013 ad Aversa in una traversa laterale di via E. De Nicola a poche centinaia di metri da due importanti e frequentate scuole, e a ridosso di abitazioni e campi coltivati.

Come si vede dal video la zona è piena di amianto e scarti di pellame, il tutto periodicamente viene dato alle fiamme per fare nuovo spazio ad altri rifiuti.

Inoltre è evidente che tutti i fumi tossici vanno a depositarsi sulle colture che insistono in tutta la zona e di conseguenza finiscono sulle tavole di ignari consumatori, il consumo di alimenti carichi di diossina ed amianto si somma con i fumi tossici conseguenza dei roghi appiccati di continuo facendo innalzare il rischio tumori nella popolazione.

Molti, troppi fanno finta di non vedere, ma l’inquinamento ormai è totale e chiudersi dentro per non respirare i fumi tossici non risolve il problema, perché quello che non respiri lo finisci per mangiare.

Intanto la politica è totalmente assente, come se il problema non esistesse, anzi continuano a fare tagli alle forze dell’ordine e a tutte le istituzioni che dovrebbero fare prevenzione e controllo.

Ma forse alla politica conviene di più creare emergenze, si perché nelle emergenze si possono spendere soldi senza controllo finendo per dare gli appalti per le bonifiche agli stessi criminali che hanno sversato, così il ciclo continua all’infinito.

Il Comitato Strisce Blu chiede alle istituzioni di intervenire immediatamente in questa zona non solo per effettuare una bonifica seria ma soprattutto bisogna mettere in sicurezza la zone impedendo che gli sversamenti continuino, anche semplicemente impedendo l’accesso a questa strada ai non residenti.

Aversa e l’intero agro sono pieni di strade come questa, ma sembra che a nessuno importi della Campania e dei suoi residenti, ma quando si tratta di chiedere i voti o incassare le tasse politici e governo sono sempre presenti.

Eppure la soluzione è dietro l’angolo, basterebbe una Legge chiara e pene sicure, il CSB propone:

a) Arresto fino a 5 anni chi viene preso in flagranza di reato mentre sversa amianto con sconto di pena di 2 anni se collabora ad individuare la fonte del materiale.
b) Arresto fino a 3 anni per chi sversa residui di pellame, copertoni, secchi di vernice, lattine di solvente o collanti con sconto di 1 anno sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
c) Arresto fino a 1 anno per chi sversa residui ci costruzione, vetro, ceramica e altri materiali meno pericolosi, con sconto di 6 mesi sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
d) arresto fino a 3 anni per chi affida materiale destinato alla discarica a persone sprovviste di autorizzazioni.
Processo per direttissima e in nessun caso devono essere previsti gli arresti domiciliari.
Dare ampi poteri e mezzi alle forze dell’ordine per monitorare e sorvegliare i luoghi degli sversamenti.
Provare a coinvolgere le molte associazioni di volontari che insistono sul territorio e che troppo spesso vengono sottovalutate, ma forse è perché lavora gratis e non fannno girare i soldi delle emergenze.
Obbligare e stanziare i fondi per permettere ai Comuni più grandi di realizzare isole ecologiche in grado di ricevere tutti i materiali che normalmente vengono sversati illecitamente, come bidoni di vernice, copertoni, residui di costruzione e amianto (l’amianto trattato con idonea vernice può essere trattato anche dal privato che vuole bonificare la sua proprietà), troppo spesso questi materiali finiscono nelle campagne coltivate perché le isole ecologiche non possono ricevere questi rifiuti, trattare il ritiro con le aziende specializzate è troppo oneroso per un semplice cittadino, sempre più spesso i cittadini fanno da soli i piccoli lavori di manutenzione ma poi hanno enormi difficoltà per smaltire il materiale di risulta.

Queste semplici misure potrebbero fungere da sicuro deterrente sia a chi trasporta e sversa i rifiuti che chi li affida nelle mani sbagliate.

Voglio ricordare che dietro questo enorme problema c’è sempre la mano della criminalità organizzata, che prima sversa i rifiuti, poi li da alle fiamme e dopo guadagna milioni di euro per la rimozione.

Giuseppe Oliva

lug 08

Aversa cancellate le strisce gialle, residenti sempre più penalizzati.

Aversa 08/07/2013


Ancora una volta l’amministrazione comunale di Aversa fa un pasticcio con le strisce blu, ormai elencare orrori e decisione prese in difformità con la vigente normativa diventa sempre più difficile.

Le ultime irregolarità rilevate dopo l’annullamento del contratto con la A.T.I. che ha gestito il servizio fino a luglio 2012 sono:

a) compilazione delle penaline per mancato grattino o grattino scaduto, penaline che già non erano previste dall’attuale Codice della Strada e divenute definitivamente fuori Legge con la sentenza n° 888 del 2012 della Corte dei Conti del Lazio.

b) trasformazione delle “illegali” penaline in verbali per infrazioni al C.d.S. stampati e firmati successivamente dagli ausiliari del traffico in violazione dell’art. 200/201 del Codice della Strada.

c) mancati requisiti da parte degli ausiliari del traffico per la compilazione dei verbali di accertamento per violazioni al C.d.S., in quanto non rientrano più nei requisiti previsti dalla Legge Bassanini Bis la stessa prevede solo due possibilità per far redigere i verbali agli ausiliari, la prima è l’assunzione da parte dell’amministrazione degli ausiliari, la seconda quella che vengano assunti da una società che abbia ricevuto la concessione dell’area oggetto delle strisce blu, mentre ad Aversa l’area non è stata data in concessione per via della norma che prevede il pagamento di TOSAP e TARSU per le aree adibite a parcheggio a pagamento.

d) ultima ma non di poco conto è la decisione presa unilateralmente dal Sindaco di trasformare le aree dedicate alla sosta per i residenti, le cosiddette strisce gialle della zona B4 ( via, Raffaello, via Botticelli, via Giotto, P.zza Bernini, via de Chirico, via Gemito, via Tiziano, via Di Jasi, via Garofano, viale e P.zza degli Artisti), il tutto senza una delibera di giunta ma solo con un’ordinanza sindacale, questa anomalia amministrativa potrebbe portare ad una valanga di ricorsi.

Inoltre c’è stata una mancata comunicazione da parte dell’amministrazione delle mutate condizioni di sosta per i residenti che sono sul piede di guerra, gli stessi si chiedono come poter avere i nuovi permessi di sosta e come fare nel caso si hanno più auto nella stessa famiglia.

Il Comitato Strisce Blu si chiede se non era più logico indirizzare le auto di chi lavora negli uffici della zona e che devono parcheggiare per l’intera giornata nel più comodo parcheggio di via Guido Rossa ad oggi sempre costantemente vuoto, in questo modo si sarebbe eliminato il problema della sosta di centinaia di auto sparse a macchia d’olio per tutto il parco Argo e parco Coppola spesso anche in divieto di sosta approfittando dell’esiguo numero di vigili in strada.

Del resto la delibera 157 del 2009 che definisce l’intero territorio comunale di Aversa ZPRU impone di mettere in atto tutte le misure per far diminuire l’accesso delle auto dei non residenti in città e trasformare altri 300 stalli da gialli per i residenti a blu a pagamento non mi pare che vada in questa direzione visto che permette ma a pagamento di giungere nelle aree che altrimenti dovrebbero essere off limits.
Inoltre dopo le ore 20:00 cosa succede per le auto parcheggiate in questi posti oggi a pagamento e che prima erano solo per i residenti?
In effetti con le strisce gialle riservate ai residenti in quei posti era possibile multare i trasgressori per divieto di sosta e far rimuovere la vettura perché occupava uno spazio riservato ai soli residenti, mentre con questo trasformazione c’è il serio rischio che i residenti perdano completamente la possibilità di trovare un posto libero, infatti l’ausiliare potrà solamente mettere sull’auto trovata in sosta senza grattino o con il grattino scaduto una “illegale” penalina che ha l’irrisorio costo di € 2,00, ma in nessun modo si potrà applicare la sanzione per divieto di sosta con la relativa rimozione.

Insomma questa decisione sembra l’ennesimo pasticcio di un’amministrazione che nonostante il cambio politico sembra avere ancora le idee confuse su viabilità e parcheggi.

Giuseppe Oliva

giu 13

Trasporto pubblico al collasso, viaggio in metro Aversa Napoli le disavventure di un viaggiatore.

Aversa 13/06/2013

La situazione trasporti in Italia è al collasso, chi viaggia con il trasporto pubblico deve affrontare ogni giorno una vera e propria battaglia per raggiungere il posto di lavoro.
Oggi voglio raccontarvi la mia disavventura per andare da Aversa a Napoli per lavoro con la metropolitana.

Ore 16:15 mi incammino verso la metropolitana di Aversa centro, all’ingresso ci sono diversi cartelli che indicano un guasto ai distributori automatici e bisogna rivolgersi alle rivendite indicate, senza perdermi d’animo nonostante il ritardo per l’imprevisto mi sono incamminato verso un vicino bar ma purtroppo era sprovvisto di biglietti, ore 16:25 passo al secondo bar indicato che purtroppo aveva solo biglietti E2 direzione Caserta, mi chiedo a cosa servono biglietti per Caserta se la metropolitana finisce ad Aversa, molto contrariato lo prendo lo stesso preparandomi a litigare in caso di controllo.


Ore 16:40 all’ingresso della metro trovo anche alcuni tornelli guasti e decido di chiedere spiegazioni a due gentili addetti, gli stessi mi confessano che è un dramma e che questi problemi sono frequenti ma sono sono gli unici.

Ore 16:50 finalmente con un notevole ritardo sono in metro verso Napoli e quando finalmente arrico alla stazione di Piscinola mi rendo conto che i guasti trovati ad Aversa non sono un caso isolato, infatti anche quì le biglietterie automatiche sono ferme da tempo e i tornelli non vengono utilizzati lasciando passare tutti i viaggiatori per un varco lasciato aperto senza possibilità di verificare i biglietti.

Ore 17:30 finalmente arrivo a piazza Dante e mi incammino verso il mio appuntamento lavorativo e al primo punto vendita mi procuro i biglietti per il ritorno onde evitare altri problemi.

Mi chiedo a cosa servono le grandi opere come la TAV quando in Italia mancano i servizi di base??

Questa esperienza negativa mi ha confermato che non c’è più speranza di risollevare il paese con questa classe politica, del resto sono gli stessi che hanno creato i cronici problemi che oggi affliggono l’Italia.

Giuseppe Oliva

giu 03

Multe degli ausiliari del traffico, milioni di multe a rischio per il mancato rispetto dei requisiti imposti dalla Bassanini-bis.

Aversa 01/06/2013

Strisce blu e multe elevate dagli ausiliari del traffico quante sono realmente valide e vanno pagate?

Dagli ultimi dati sembra che moltissime multe elevate dagli ausiliari del traffico sono illegittime a cause del mancato rispetto dei requisiti di Legge, in effetti la figura dell’ausiliare del traffico è regolamentata dall’art. 17 delle Legge 15 maggio 1997, n° 127 (Bassanini-bis).

La Bassanini-bis prevede che i comuni possano con apposita delibera conferire poteri di accertamento delle infrazioni al C.d.S. per le aree cosiddette strisce blu anche a personale dipendente comunale o dipendenti di società di gestione che abbiano ricevuto in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento.

Gli ausiliari devono:

a) Essere dotati di tessere di riconoscimento e segnali distintivi

L’esigenza di immediata riconoscibilità per l’utenza stradale degli accertatori delle violazioni relative alla sosta od alle corsie riservate, rende necessario che questi siano dotati di una tessera di riconoscimento, che si può anche identificare con quella ordinariamente rilasciata dal Comune, dall’azienda, dalla società o dall’Associazione da cui dipendono e richiede, altresì, che la stessa sia esposta in modo ben visibile.

Per le stesse finalità occorre uno specifico abbigliamento distintivo, naturalmente diverso da quello indossato dal personale di polizia stradale previsto ai commi 1 e 2 dell’art. 12 C.d.S., costituito da una pettorina recante la scritta “Ausiliari del traffico”, unitamente ad un bollettario di accertamento e di preavviso di violazione.

b) Accertamento e contestazione

All’accertamento effettuato deve sempre seguire la redazione di un verbale di contestazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 200 e 201 C.d.S. e con i contenuti indicati all’art. 383 del Regolamento di esecuzione e di attuazione. Copia dello stesso dovrà essere consegnata al trasgressore se presente al momento dell’accertamento o se sopraggiunto immediatamente dopo. Il verbale sarà comunque gestito direttamente dagli Uffici o Comandi di Polizia Locale e registrato secondo le regole del citato art. 383, comma 3 del Regolamento di attuazione.

c) Gestione dei verbali di contestazione

Tutta l’attività di gestione dei verbali, successiva alla loro redazione (notifiche, riscossione, trattazione ricorsi, messa a ruolo, ecc) è effettuata dagli Uffici o dai Comandi di polizia locale del comune in cui gli addetti operano. Ai predetti Uffici o Comandi compete anche un’attività di indirizzo, pianificazione e controllo degli accertatori ed una costante assistenza ed organizzazione del servizio da questi svolto.

Fin quì è quello che prevede la Legge, ma quanti comuni rispettano questi requisiti quando conferiscono i poteri di compilare i verbali agli ausiliari?

Da indagini svolte del Comitato Strisce Blu ne deriva un quadro completamente diverso, infatti molto spesso le aziende che ricevono in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento non assumono gli ausiliari, ma stabiliscono dei contratti di collaborazione, il che fa decadere il primo fondamentale requisito, in altri casi le aree di sosta a pagamento non vengono date in concessione ma se ne affida la sola vigilanza, venendo così a mancare un’altro fondamentale requisito per far si che il verbale di contestazione sia valido.

In altri casi si arriva addirittura a far compilare agli ausiliari o presunti tali dei foglietti definiti genericamente “penaline”, peraltro non previste dal Codice della Strada, sulle quali si intima il malcapitato automobilista a pagare entro qualche giorno una cifra che va da pochi euro ma che nel peggiore dei casi può arrivare fino a 10 euro, queste “penaline” sono del tutto “illegali” come sancito dalla sentenza della Corte dei Conti del Lazio 888/2012 e non possono in nessun modo trasformarsi in verbali per sanzioni al C.d.S..

C’è anche da verificare come vengono gestiti gli incassi delle cosiddette “penaline”, visto che per le multe esiste l’art. 208 del C.d.S. che stabilisce i parametri di spesa ammessi dagli introiti delle multe, mentre per le “penaline” essendo un’invenzione di molti comuni non c’è controllo e questi incassi potrebbero finire per tappare i tanti buchi di bilancio che le amministrazioni hanno.

In Comitato Strisce Blu si impegna a relazionare la Corte dei Conti sulle irregolarità rilevate, che portano da un lato ad indebiti incassi da parte dei comuni, ma dall’altro si trasformano in pesanti perdite per il pagamento delle spese processuali per le sentenze sfavorevoli.

Giuseppe Oliva

mag 20

Aversa sito del comune ancora una volta attaccato dagli Hacker, è la quarta volta solo quest’anno.

Aversa 21/05/2013

Ancora una volta il sito del Comune di Aversa è preso di mira dagli Hacker.

Il Comitato Strisce Blu già nel 2012 denunciò la scarsa sicurezza del sistema informatico, denunciando il pagamento di software per la sicurezza informatica che potevano essere scaricati dalla rete, purtroppo come sempre l’amministrazione all’epoca guidata dall’ex sindaco Ciaramella seppe solo dichiarare che il sistema informatico era adeguatamente protetto senza fornire nessuna spiegazione sui tipi di software utilizzati.

Alla fine tutti i nodi vengono al pettine ed evidentemente dopo essere stato attaccato per ben 4 volte nell’ultimo periodo significa che qualche falla ci deve pur essere.

Il Comitato Strisce Blu chiede all’amministrazione guidata dal Sindaco Sagliocco di aprire un’inchiesta per far luce su quanto sta accadendo.

Giuseppe Oliva

mag 06

La banda del tombino colpisce anche ad Aversa.

Aversa 06/05/2013

La crisi sta facendo scendere sempre più gli obbiettivi dei ladri.

Da un po’ di giorni tra le provincie di Napoli e Caserta stanno avvenendo furti di tombini in ghisa e ferro, un fenomeno che ha anche provocato degli incidenti a causa delle asportazioni di griglie per lo scarico delle acque.

Anche Aversa non si salva da questi furti, infatti da qualche giorno nella piazza antistante il poliambulatorio sono stati asportati dei tombini, la zona è stata prontamente recintata dall’amministrazione, speriamo che il fenomeno venga arginato al più presto e vengano catturati i colpevoli.

Giuseppe Oliva