Aversa 01/11/2014
Anche la Cassazione conferma l’irregolarità delle sanzioni elevate nelle strisce blu dagli ausiliari del comune di Aversa.
La recente sentenza 22867/14 della Cassazione ha dato ragione all’Avv.to Russillo Felicetto, buonanima, in merito ad alcune multe elevate dagli ausiliari del traffico del Comune di Aversa, il Comitato Strisce Blu ha sempre contestato sia all’ex amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella che alla nuova Guidata dal sindaco Sagliocco, la gestione a dir poco approssimativa e in difformità con il vigente Codice della Strada.
L’assurdità della vicenda è che l’amministrazione nonostante perdesse in primo grado tantissimi ricorsi presentati dall’avv.to Russillo, ha continuato ad opporsi in appello facendo spendere soldi inutili ai cittadini, tant’è che anche la Cassazione ha confermato le irregolarità nella gestione delle multe elevate dagli ausiliari.
Il Comitato Strisce Blu chiede con forza all’amministrazione di verificare eventuali responsabilità dei dirigenti in merito agli inutili costi sostenuti per difendersi in giudizi sempre sfavorevoli.
Le irregolarità riscontrate sono tantissime, si va dal mancato incasso da parte dell’amministrazione dei ruoli di TOSAP e TARSU fin dal 2001, anno della prima istituzione delle strisce blu, mancanza che ha fatto perdere milioni di euro al Comune e che il Comitato Strisce Blu ha prontamente denunciato e per il quale c’è in atto un contenzioso che l’amministrazione sta vincendo nei vari gradi di giudizio, alle irregolari penaline elevate dagli ausiliari e successivamente trasformate in sanzioni al Codice della Strada in difformità a quanto previsto dell’art. 200/201 dello stesso Codice.
Insomma una gestione che getta tante ombre sulla capacità dei dirigenti preposti e che sta costando moltissimo in termini economici alle già vuote casse comunali.
Il Comitato Strisce Blu chiede l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per realizzare un piano traffico e parcheggi che possa migliorare la vivibilità e mettere fine ai migliaia di contenziosi che si vanno a creare.
Giuseppe Oliva
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