Trasporto pubblico al collasso, viaggio in metro Aversa Napoli le disavventure di un viaggiatore.

Aversa 13/06/2013

La situazione trasporti in Italia è al collasso, chi viaggia con il trasporto pubblico deve affrontare ogni giorno una vera e propria battaglia per raggiungere il posto di lavoro.
Oggi voglio raccontarvi la mia disavventura per andare da Aversa a Napoli per lavoro con la metropolitana.

Ore 16:15 mi incammino verso la metropolitana di Aversa centro, all’ingresso ci sono diversi cartelli che indicano un guasto ai distributori automatici e bisogna rivolgersi alle rivendite indicate, senza perdermi d’animo nonostante il ritardo per l’imprevisto mi sono incamminato verso un vicino bar ma purtroppo era sprovvisto di biglietti, ore 16:25 passo al secondo bar indicato che purtroppo aveva solo biglietti E2 direzione Caserta, mi chiedo a cosa servono biglietti per Caserta se la metropolitana finisce ad Aversa, molto contrariato lo prendo lo stesso preparandomi a litigare in caso di controllo.


Ore 16:40 all’ingresso della metro trovo anche alcuni tornelli guasti e decido di chiedere spiegazioni a due gentili addetti, gli stessi mi confessano che è un dramma e che questi problemi sono frequenti ma sono sono gli unici.

Ore 16:50 finalmente con un notevole ritardo sono in metro verso Napoli e quando finalmente arrico alla stazione di Piscinola mi rendo conto che i guasti trovati ad Aversa non sono un caso isolato, infatti anche quì le biglietterie automatiche sono ferme da tempo e i tornelli non vengono utilizzati lasciando passare tutti i viaggiatori per un varco lasciato aperto senza possibilità di verificare i biglietti.

Ore 17:30 finalmente arrivo a piazza Dante e mi incammino verso il mio appuntamento lavorativo e al primo punto vendita mi procuro i biglietti per il ritorno onde evitare altri problemi.

Mi chiedo a cosa servono le grandi opere come la TAV quando in Italia mancano i servizi di base??

Questa esperienza negativa mi ha confermato che non c’è più speranza di risollevare il paese con questa classe politica, del resto sono gli stessi che hanno creato i cronici problemi che oggi affliggono l’Italia.

Giuseppe Oliva

One thought on “Trasporto pubblico al collasso, viaggio in metro Aversa Napoli le disavventure di un viaggiatore.

  1. salve, a proposito dei disservizi di metrocampania nordest ho provato ad inviare un email al Vs blog, che purtroppo non sono riuscita a recapitare. Provo a postarne qui il contenuto.
    a settimana fa c’era affisso un avviso in stazione che notificava ai viaggiatori la frequenza delle corse ad intervalli di 30 minuti fino al giorno ven 4 ottobre. Il 5 un secondo cartello avvertiva che la frequenza corse sarebbe stata di ogni trenta minuti fino a contrario avviso.
    La motivazione, in entrambi i casi, è “per problemi tecnici”. Medesima motivazione che li spinse, nel febbraio 2013, ad abolire la frequenza corse ogni 10 minuti nella fascia del mattino (quella più frequentata da studenti e lavoratori pendolari).
    Il disagio è enorme: carrozze sempre piene modello carro bestiame anzi, peggio, perchè per il trasporto bestiame ci sono regole molto rigide che garantiscono il benessere dell’animale durante il viaggio; coincidenze che saltano; levatacce mattutine e si potrebbe continuare…
    Vorrei sapere chi ci tutela, chi ci aiuta, chi sta dalla parte del cittadino il quale avrebbe diritto, una volta acquistato un abbonamento e/o un altro titolo di viaggio, ad avere un servizio non dico efficiente (chimera!!!), ma almeno accettabile. Se mi vedrò costretta a spostarmi con mezzi propri, chi mi risarcirà dell’abbonamento annuale da me acquistato in quanto certa di poterlo utilizzare per 12 mesi ? Ai danni e delle beffe a noi chi chi pensa? Dei ritardi al lavoro accumulati per cause non dipendenti da noi chi si preoccupa? Degli studenti universitari che perdono lezioni o che, peggio, non riescono a raggiungere la facoltà per tenere esami chi si preoccupa?
    Chiedo quindi se sia possibile, con l’aiuto del blog, di “unire le forze” di noi viaggiatori. Facciamoci sentire. So che molti penseranno che sia inutile, ma almeno non lasciamo nulla di intentato. Se siamo in tanti, forse, una speranza ci sarà.
    grazie

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