Aversa, A.S.L. CE (già CE2): Lotta al randagismo, addio!

Aversa 15/06/2010

veterinari al lavoro
Giuseppe Oliva

Ci sono problemi essendo quotidianamente sotto chi occhi di tutti si finisce per ignorarli, purtroppo questa è una triste realtà del sud Italia.

E’ il caso del randagismo, spesso vediamo tanti poveri cani e gatti abbandonati in strada ma fino a quando non ci danno fastidio li ignoriamo, spesso per accontentare un figlio andiamo a comprare il più bel cane con tanto di certificato, quando nei canili o presso i volontari ci sono centinaia di piccoli e dolci animaletti pronti per farci felici.

Di questi problemi se ne parla solo quando succede qualche disgrazia o quando questi poveri animali affamati disturbano il sonno di qualche persona importante.

Ad Aversa da anni è attivo il MOVIMENTO ANIMALISTA DI AVERSA, da anni si prodigano con non pochi problemi a far si che i migliori amici dell’uomo vengano sottratti a morte certa.

Ma dopo tanti anni di sacrifici c’è il serio rischio di veder vanificare tutti gli sforzi fatti, di seguito pubblico la nota ricevuta con l’appello alle istituzioni a far si che questo non accada, leggi attentamente perchè anche tu puoi dare il tuo contributo.

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A.S.L. CE (già CE2): Lotta al randagismo, addio!

Aversa (CE), 14.06.2010

“A causa delle nuove disposizioni dipartimentali, che assegnano a questo ufficio nuovi carichi di lavoro, che porteranno necessariamente ad una riduzione dell’attività riguardante il randagismo, […] le sterilizzazioni dei cani randagi saranno effettuate solo nei giorni di martedì e giovedì”.
Questo laconico comunicato, notificatoci dall’Unità Operativa Veterinaria dell’A.S.L. CE – già CE2 – distretto di Aversa, rappresenta la fine della lotta al randagismo per la Città di Aversa e per i 20 Comuni che afferiscono al suo distretto.

Il Dirigente del Dipartimento di Prevenzione Veterinario – Area A di Sanità Animale ha unilateralmente deciso che l’Unità Operativa di Aversa dovesse essere caricata di una ulteriore mole di lavoro (il controllo di circa 12.000 bufale!) perché tutte le attività connesse al randagismo sono considerate “minori” se confrontate con quelle riguardanti i cosiddetti “animali da reddito”.
Verrà quindi data assoluta priorità ai controlli sanitari obbligatori da effettuarsi nelle aziende di bovini e ovini, alle verifiche sullo stato di salute e la movimentazione degli equini (ricordiamo che Aversa è sede di un Ippodromo), alle attività connesse con l’importazione di cuccioli dai Paesi dell’Est Europa (ad Aversa è presente un operatore autorizzato), ai mille altri compiti di istituto… e soltanto alla fine, “fatte salve altre priorità”, alla prevenzione del randagismo e al controllo della popolazione canina e felina.
Due giorni a settimana per sterilizzare cani randagi e gatti liberi, suddivisi tra le Associazioni presenti sul territorio e i singoli volontari autorizzati dai Sindaci: avremo la possibilità di sterilizzare – se tutto va bene! – 2 o 3 cani/gatti ogni quindici giorni!
Se pensiamo che da una singola femmina non sterilizzata possono nascere migliaia di cuccioli, questa battuta di arresto significherà vanificare tutto il lavoro svolto in anni di attiva collaborazione tra Sindaci, U.O. Veterinaria e Associazioni.

E’ paradossale che una delle pochissime A.S.L. italiane che può essere presa a modello per serietà, disponibilità, professionalità dei propri Medici veterinari, sempre presenti all’occorrenza per sterilizzare un cane o prestare soccorso ad un gatto ferito, pur potendo contare su scarsissime attrezzature (sala operatoria e ambulatorio… “spartani”!) e su ancora minori dotazioni … (anestetici, medicinali, materiali di consumo sterili e non, per acquistare i quali i Veterinari, insieme alle Associazioni, in questi ultimi mesi si sono autotassati!), UNA DELLE POCHISSIME A.S.L. CHE LAVORA – E BENE! – PER COMBATTERE IL RANDAGISMO, sia stata costretta a sacrificare il lavoro svolto da anni sull’altare dell’ignoranza, dell’invidia, della volontà di inceppare un meccanismo perfettamente efficiente con l’unico scopo di ferire ed umiliare.

I dati oggettivi riguardanti il lavoro svolto parlano chiaro. A titolo di esempio, nel solo 2009 l’U.O. Veterinaria di Aversa ha:
- inserito 1200 microchip, con relativa iscrizione nella Banca dati dell’Anagrafe canina regionale;
- catturato 280 cani;
- ritrovato e riconsegnato ai legittimi proprietari 45 cani smarriti;
- redatto le pratiche per l’adozione di 200 cani randagi;
- effettuato 4000 trasferimenti di proprietà;
- effettuato 150 smaltimenti di carogne di cani/gatti;
- rilasciato 145 passaporti;
- eseguito 250 prelievi per il test della leishmaniosi;
- svolto 300 interventi di sterilizzazione in soli 6 mesi, in quanto la sala operatoria è stata chiusa dal dicembre 2008 a tutto giugno 2009;
- effettuato altri 2100 atti amministrativi.
Al di là della sterile elencazione, questi numeri mettono in luce molto altro.
Raccontano di Medici veterinari che rimangono in ufficio ben oltre l’orario di servizio per vegliare, insieme ai volontari, una cagna che si sta svegliando dall’anestesia dopo un intervento particolarmente complicato.
Raccontano di Medici veterinari che portano in salvo fino alla strada un cane ferito e caduto in un canalone, risalendo la scarpata con la bestiola in braccio per anticiparne il soccorso.
Raccontano di Medici veterinari che aiutano i volontari a prelevare dei cuccioli abbandonati rifugiatisi sotto un’auto in preda al terrore.
Raccontano di Medici veterinari che tentano il tutto per tutto, con ogni mezzo a disposizione prima di donare la dolce morte ad un animale incurabile.
Tutto questo da oggi non esiste più.
In un territorio “difficile” tanto per gli uomini quanto per gli animali, smantellare un servizio che ha portato frutti ben visibili in anni di serio lavoro è quanto di più deleterio si possa fare.
Da domani torneremo, purtroppo, a vedere branchi di cani randagi sempre più numerosi aggirarsi per le strade in cerca di cibo e di riparo. Le femmine in calore attireranno cani maschi da ogni dove. Questi ultimi cominceranno a litigare per il possesso della femmina, spaventando i cittadini e diventando anche potenzialmente pericolosi per la loro incolumità. Le persone meno tolleranti non esiteranno a ricorrere a qualsiasi sistema per “eliminare il problema” (esche avvelenate, impiccagioni, cuccioli bruciati o sepolti vivi, abbandoni sulle autostrade/strade a scorrimento veloce, giustizia “fai da te” insomma – tutte cose alle quali abbiamo purtroppo già assistito!).
Decine, centinaia, migliaia di cani e gatti, non più sterilizzati, torneranno a riprodursi incontrollatamente per strada.
I cuccioli, nella migliore delle ipotesi, andranno ad ingrossare le fila dei randagi, in una crescita esponenziale senza fine, vivendo di stenti o agonizzando investiti sul ciglio di una strada.
Nella peggiore, finiranno nei tristemente noti canili privati delle nostre parti, ove moriranno nel giro di pochi giorni o, forse peggio, marciranno a vita in uno squallido box gelido d’inverno e torrido d’estate, senza mai uscire e poter godere del profumo dell’erba o di una carezza.

Come Associazione e come privati cittadini NON POSSIAMO ACCETTARE CHE CIO’ AVVENGA!
Per questo, chiediamo a voi tutti di AIUTARCI in questa battaglia: vogliamo che il servizio venga ripristinato e l’organizzazione del lavoro ristabilita come in passato.
Vogliamo che la lotta al randagismo non venga più considerata come l’ultimo dei compiti d’istituto dei Medici veterinari pubblici.
Vogliamo che i diritti degli animali, anche randagi, vengano rispettati e che il benessere animale sia garantito, come stabilito dalle normative nazionali in materia di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo (L. 281/1991, L.R. 16/2001, Linee guida interpretative della L.R. 16/2001 e successive modifiche) e come previsto dalle ordinanze Sindacali dei Comuni dell’Agro aversano.

VI CHIEDIAMO QUINDI UNA FORTE PRESSIONE MEDIATICA, con l’invio di fax, email, con telefonate, ai responsabili di questo scempio, e la MASSIMA DIFFUSIONE di questa nota con ogni mezzo.

Per protestare contro la totale riduzione delle attività di lotta al randagismo nell’A.S.L. CE, già CE2 – distretto di Aversa, e chiedere il ripristino dello status quo ante, potete scrivere a:

Commissario Straordinario dell’A.S.L. Caserta
Dott. Antonio GAMBACORTA
Fax: 0823.445181 – 0823.445222 Email: aslcaserta1@pec.it

Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dott. Pasquale CAMPANILE CASTALDO
Fax: 0823.812355 Email: dip.prevenzione@aslcaserta2.it

Responsabile della Sanità Animale
Dott. Antonio TRANQUILLO
Tel. 0823/350914 – Fax 0823/950912

Presidente della Regione Campania
Dott. Stefano CALDORO
Fax 081.7962320 – 081.7962512
E-mail: presidente.caldoro@regione.campania.it
seg.presidente@regione.campania.it

Presidente della Provincia di Caserta
Dott. Domenico ZINZI
Tel. 0823.2477778 – Fax. 0823.2477775
Email: segreteriagenerale@provincia.caserta.it

Responsabile del Settore Veterinario della Regione Campania
Dott. Paolo SARNELLI
Fax: 081.7969391 – Email: p.sarnelli@regione.campania.it

Prefetto di Caserta
Dott. Ezio MONACO
Fax 0823.429503

(pregandovi di inoltrare una copia della vostra protesta anche a noi, via email a segreteria@ma-aversa.it o via fax allo 081.19318372).

E’ VERAMENTE IMPORTANTE: IL DESTINO DI CENTINAIA, MIGLIAIA DI CANI RANDAGI E GATTI LIBERI DIPENDE DA QUANTO LA VOCE DEGLI ANIMALISTI RIUSCIRA’ AD ESSERE FORTE E UNITA!
Grazie a tutti,

Francesca Oliva
Movimento Animalista di Aversa
081.8905605 – 347.4897010
Fax: 081.19318372
adozioni@ma-aversa.it

http://www.ma-aversa.it/

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LETTERA-TIPO da inviare VIA FAX o EMAIL (potete personalizzarla a piacimento, o scrivere anche solo due righe di vostro pugno):

In merito alle nuove disposizioni impartite dal Dirigente del Dipartimento di Prevenzione Veterinario – Area A di Sanità Animale dell’A.S.L. CE – già CE2, che assegnano all’Unità Operativa Veterinaria del distretto di Aversa nuovi carichi di lavoro, che porteranno ad una riduzione dell’attività riguardante il randagismo, e in particolare delle sterilizzazioni dei cani randagi e dei gatti liberi,
CHIEDO
che il servizio venga ripristinato e l’organizzazione del lavoro ristabilita come in passato, affinchè la lotta al randagismo non venga più considerata come l’ultimo dei compiti d’istituto dei Medici veterinari pubblici, ma anzi che i diritti degli animali, anche randagi, vengano rispettati e il benessere animale sia garantito, come stabilito dalle normative nazionali in materia di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo (L. 281/1991, L.R. 16/2001, Linee guida interpretative della L.R. 16/2001 e successive modifiche) e come previsto dalle ordinanze Sindacali di 20 Comuni dell’Agro aversano.

Nome, cognome, città

One thought on “Aversa, A.S.L. CE (già CE2): Lotta al randagismo, addio!

  1. speriamo sia il primo di tanti comuni a prodigarsi e lottare per combattere questo fenomeno che dilaga e che ogni anno aumenta.

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