Aversa 13/10/2010
Giuseppe Oliva
Il Comitato Strisce Blu dopo le denunce consegnate in Procura, dove per qualche strano caso si sono arenate, ha deciso di denunciare le irregolarità contenute nel contratto di appalto sulle nuove strisce blu alla massima autorità presente in Italia, l’Avcp.
L’Avcp è la sigla dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, questo ente super partes è la massima autorità presente in Italia per la vigilanza sui contratti pubblici, dove cittadini e pubblica amministrazione si possono rivolgere per avere un semplice parere o denunciare delle irregolarità riscontrate in un contratto pubblico.
Purtroppo siamo stati costretti ad andare oltre i confini delle autorità locali, dove forse le troppe amicizie stanno frenando le indagini, ormai è passato quasi un anno dall’entrata in vigore del nuovo dispositivo e le continue modifiche che l’amministrazione apportando dopo ogni denuncia non fanno altro che darci ancora più forza.
Strano che in questa battaglia fatta negli interessi di residenti e commercianti, le associazioni di categoria non si siano alleate, probbabilmente mangiano tutti alla stessa tavola e non possono mettersi contro l’amministrazione.
Si riporta il comunicato stampa inviato ai giornali locali:
“In qualità di vice presidente del Comitato Nazionale Strisce Blu, in data odierna, ho inoltrato per Raccomandata RR un esposto denuncia all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture per inadempienza contrattuale da parte della società ATI Consorzio Urbania Vivere la Città, oltre che per mancata vigilanza da parte degli organi preposti dell’amministrazione di Aversa affinché, se l’Autority ne ravvedesse l’opportunità, disponga l’annullamento del contratto e proponga la condanna di tutte le persone coinvolte nella gestione e nel controllo dell’appalto. Per motivare la richiesta è stato allegato un lungo elenco di “anomalie” riscontrate nel contratto e nell’applicazione dello stesso che va dal mancato rispetto dei termini di avvio del servizio, concordata “entro e non oltre 30 giorni dalla stipula”, avvenuta, invece, dopo oltre 4 mesi, alla mancata corrispondenza del luogo di custodia dei veicoli rimossi. Alla mancata attivazione delle tessere magnetiche per consentire il pagamento della sosta, previste entro 45 giorni dall’avvio dell’appalto, al mancato controllo degli incassi da parte dell’Amministrazione comunale, malgrado la stessa debba incassare, da contratto, il 18% sugli introiti. Cose tutte segnalate, sia pure in tempi e con modalità differenti, ai responsabili municipali perché intervenissero a rettificare. Segnalazioni che, purtroppo, non sono state prese in considerazione da chi ne avrebbe avuto obbligo per legge. Da qui ho sentito la necessità di rivolgermi ad un organismo super partes qual è l’Autority. Tengo a precisare che la mia scelta non è una scelta contro qualcuno, ma a favore della città e dell’Amministrazione stessa, perché l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture è un organismo posto a tutela degli enti pubblici. Un organismo che, se richiesto, verifica in maniera gratuita la corrispondenza alle norme e la congruità dei contratti pubblici e, a verifica fatta, ha il potere di annullare quelli che non sono favorevoli alle Amministrazioni comunali e locali o che non rispettano quanto stabilito in fatto di impegni assunti dai contraenti. Considerando l’aspetto poco favorevole alla città e le tante inosservanza dei patti che ho elencato (e dimostrato), mi aspetto che l’Autority decida di disporre l’annullamento del contratto in corso, permettendo di dare il via ad una nuova gara d’appalto che questa volta tuteli Aversa e gli aversani.
Giuseppe Oliva
Presidente Comitato Civico Anti Strisce Blu e vice presidente del Comitato Nazionale Strisce Blu”
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