mag 10

Aversa:scandalo standard comunali tra immobilismo e incapacità dell’amministrazione.

Aversa 09/05/2015

Lo scandalo degli standard comunali occupati abusivamente è un problema vecchio di 30 anni e il Comitato Strisce Blu lo aveva denunciato più volte, ma l’amministrazione ha sempre fatto finta di non sentire.

Eppure il problema lo conoscevano sin dal 2003, ed è lo stesso ex Sindaco Ciaramella a dichiararlo in una sua intervista subito dopo la conferenza stampa della finanza, ed è lo stesso Dott.re Ciaramella a confermare che la commissione aveva anche varato il regolamento che andava solo approvato in consiglio comunale, ma allora perché non è stato fatto?
Perché non si è difeso un pezzo della città da chi se ne stava appropriando per usucapione?
Ma ancor più assurdo è che sia stata data una licenza edilizia su quel terreno.

Dalle indagini è emerso che il 73% degli standard comunali è occupato indebitamente, il Comitato Strisce Blu nell’ottica di contribuire a far luce sull’argomento e portare a conoscenza i cittadini e chi si sta occupando delle indagini ha fatto delle ricerche su alcuni standard comunali che attualmente risultano occupati o inglobati nei condomini che li avevano ceduti a suo tempo, le sorprese non sono mancate.
N.B. i dati sono stati attinti dalla banca dati del catasto, quindi eventuali errori non dipendono da noi, ma la segnalazione può servire a far luce su eventuali abusi.
Ve ne elenchiamo alcuni:
Via Michelangelo angolo via Plauto:

Dalla planimetria si evince chiaramente la zona delimitata in verde e con codice identificativo 45.7 sia standard comunale, ma dalla foto satellitare si vede chiaramente che una parte di questo spazio sia stato inglobato dal condominio che lo ha adibito a parcheggio.

 

 

 

Via De Filippo più conosciuta come dietro la Telecom:
VIA DE FILIPPPO DIETROI LA TELECOM

Anche quì si vede che lo spazio delimitato in verde con codice identificativo 37.5 e 37.3 dovrebbe essere uno standard comunale ma stranamente ci sono due palazzi, ovviamente i dati sono stati estrapolati dalla banca dati del catasto che potrebbe riportare errori o non essere aggiornata.

La finanza su ordine della Corte dei Conti ha verificato solo gli standard comunali, il Comitato Strisce Blu vuole invece denunciare un ulteriore spreco di suolo pubblico che si protrae da oltre 10 anni, stiamo parlando del terreno comunale sito in via de Eduardo de Filippo angolo via Luigi Pirandello, ceduto alla chiesa Cristiano Evangelina Nuova Pentecoste da oltre un decennio, ma che da anni è stato abbandonato dalla stessa perché si sono trasferiti in altra sede.

 

 

 

 

 

Lo stato di abbandono è evidente dell’intera struttura è evidente è non si capisce il motivo per il quale l’ex amministrazione non ha mai chiesto la liberazione dell’area, forse anche quì corriamo il rischio di farci sottrarre per sempre l’area per usucapione.

 

Questa è un’area che poteva essere attrezzata per attività sportiva o verde pubblico, invece l’immobilismo e forse anche molta incapacità nel gestire la cosa pubblica l’ha resa un ricettacolo di rifiuti, purtroppo quello dello spreco di risorse pubbliche è un cancro da estirpare insieme ai politici che ne hanno contribuito alla diffusione, omettendo controlli che erano alla base della tutela di un patrimonio della collettività.

 

L’ex Sindaco ha dichiarato che aveva altri problemi da affrontare, eppure la sua amministrazione ha avuto ben 10 anni per trattare l’argomento e far rispettare la Legge quindi il suo tentativo di difesa appare più un arrampicarsi sugli specchi.

Il Comitato Strisce Blu nell’ottica di una fattiva collaborazione con gli inquirenti e la Corte dei Conti ha provveduto ad inoltrare questi ed altri documenti per aiutare la magistratura ad individuare anche aree che forse neanche l’amministrazione conosce.

Giuseppe Oliva

mag 03

Aversa: via Cilea diserbante al posto della falciatura, sarà normale?

Aversa 02/05/2015

Il Comitato Strisce Blu il giorno 11/04/2015 segnalò con alcune foto postate su FB lo stato dell’erba intorno agli alberi di via Cilea, sperando in un rapido intervento dell’amministrazione.
Ecco come si presentavano le aiuole intorno agli alberi l’11/04/2015:

Ed ecco come sono ridotte oggi dopo l’uso del diserbante:

 

L’intervento c’è stato ed anche fulminante a giudicare dal metodo usato per eliminare le erbacce, infatti dal video girato oggi dopo la segnalazione dei residenti di via Cilea si nota come sia stato usato un diserbante chimico al posto della normale falciatura, questo metodo potrebbe portare alla morte anche degli alberi.
Il Comitato Strisce Blu e i residenti di via Cilea chiedono un immediato intervento per verificare se il metodo usato per eliminare le erbacce sia approvato dalla vigente normativa e se gli alberi non corrono pericoli.

Giuseppe Oliva

nov 01

La Cassazione conferma le irregolarità delle multe elevate dagli ausiliari del Comune di Aversa.

Aversa 01/11/2014

Anche la Cassazione conferma l’irregolarità delle sanzioni elevate nelle strisce blu dagli ausiliari del comune di Aversa.

La recente sentenza 22867/14 della Cassazione ha dato ragione all’Avv.to Russillo Felicetto, buonanima, in merito ad alcune multe elevate dagli ausiliari del traffico del Comune di Aversa, il Comitato Strisce Blu ha sempre contestato sia all’ex amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella che alla nuova Guidata dal sindaco Sagliocco, la gestione a dir poco approssimativa e in difformità con il vigente Codice della Strada.

L’assurdità della vicenda è che l’amministrazione nonostante perdesse in primo grado tantissimi ricorsi presentati dall’avv.to Russillo, ha continuato ad opporsi in appello facendo spendere soldi inutili ai cittadini, tant’è che anche la Cassazione ha confermato le irregolarità nella gestione delle multe elevate dagli ausiliari.

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza all’amministrazione di verificare eventuali responsabilità dei dirigenti in merito agli inutili costi sostenuti per difendersi in giudizi sempre sfavorevoli.

Le irregolarità riscontrate sono tantissime, si va dal mancato incasso da parte dell’amministrazione dei ruoli di TOSAP e TARSU fin dal 2001, anno della prima istituzione delle strisce blu, mancanza che ha fatto perdere milioni di euro al Comune e che il Comitato Strisce Blu ha prontamente denunciato e per il quale c’è in atto un contenzioso che l’amministrazione sta vincendo nei vari gradi di giudizio, alle irregolari penaline elevate dagli ausiliari e successivamente trasformate in sanzioni al Codice della Strada in difformità a quanto previsto dell’art. 200/201 dello stesso Codice.

Insomma una gestione che getta tante ombre sulla capacità dei dirigenti preposti e che sta costando moltissimo in termini economici alle già vuote casse comunali.

Il Comitato Strisce Blu chiede l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per realizzare un piano traffico e parcheggi che possa migliorare la vivibilità e mettere fine ai migliaia di contenziosi che si vanno a creare.

Giuseppe Oliva

ott 19

La nuova pista ciclabile di Aversa sarà a norma?

Aversa 19/10/2014

La mobilità sostenibile passa anche attraverso progetti per la realizzazione di percorsi ciclabili, spesso però capita che questi progetti servono solo a sperperare i soldi pubblici visto che la realizzazione delle piste ciclabili risulta spesso difforme da quanto previsto dal D.M. n° 557 del 30 novembre 1999.

Questo decreto detta le regole per la corretta realizzazione delle piste ciclabili, purtroppo quella in fase di realizzazione ad Aversa in via Vito di Jasi non sembra rispettare nessun parametro previsto per la sicurezza dei ciclisti e pedoni.

Questa è la nuova pista ciclabile di Aversa.

Questa invece è come dovrebbe essere.

 Servizio video girato il 24/09/2014

Il primo dato che salta all’occhio è la dimensione di circa 1,40 metri al posto dei 2,50 previsti dall’art. 7 del D.M. 557.

Secondo la sua collocazione è difforme da quanto previsto dall’art. 6 del D.M. 557, lo stesso prevede che quando la pista ciclabile è realizzata sul marciapiede la stessa deve essere posizionata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.
Terza difformità è data dal fondo che deve essere in asfalto il più livellato possibile e mai di piastrelle che creano vibrazioni al ciclista.
Quarta e non di poco conto e la scelta di posizionare la pista ciclabile sul lato destro che va verso l’arco dell’Annunziata, lato che conta decine e decine di traverse al alta densità di traffico oltre a ingressi pedonali e auto di abitazioni private, praticamente un ciclista dovrebbe fermarsi ogni 5/6 metri per non incorrere in incidenti.

Inoltre sempre nel D.M. 557 ci sono indicazioni su dove e quanti stazionamenti per le biciclette ci devono essere, addirittura è prevista una fontanina ogni 5 Km di percorso, oltre ad una corretta segnaletica e specifica illuminazione.

Insomma sembra proprio che al comune ci siano persone che non abbiano l’adeguata competenza per seguire questi progetti.

Noi del Comitato Strisce Blu in collaborazione con le associazioni Familiari e Vittime della Strada e Mamme Coraggio siamo da sempre attenti alla sicurezza stradale e pronti a denunciare queste realizzazioni non a norma e che possono creare altre tragedie.

Provvederemo a denunciare queste irregolarità alle autorità competenti sperando in una immediata correzione delle difformità.

Giuseppe Oliva

gen 13

Aversa: tombino killer in via Diaz 52, da 2 anni si aspetta la riparazione.

Aversa 13/01/2014

La Cassazione stabilisce chiaramente la responsabilità anche penale per danni da insidie e trabocchetti e il tombino sito in via Diaz 52 è il classico esempio che farà rimettere al Comune un pò di soldi pubblici per danni a cose e persone.

Sono 2 anni che questo tombino toglie il sonno e la salute ai residenti della zona in quanto il dondolio provocato dalle auto che lo attraversano procura un forte tonfo che toglie il sonno durante la notte e fa venire il mal di testa di giorno.

La proprietà e la responsabilità della riparazione pare sia di TELECOM in quanto sul tombino c’è il loro simbolo, ma non è chiaro perchè il Comune sia intervenuto diverse volte con risultati a dir poco ridicoli

L’ultimo intervento risale a 4 giorni fa quando una squadra del Comune coadiuvati dai vigili urbani ha sistemato alcune zeppe di legno nel tentativo di bloccarne il movimento, intervento inutile visto il peso dei veicoli in transito e la situazione ad oggi risulta veramente al collasso.

Il Comitato Strisce Blu chiede all’amministrazione un immediato e risolutivo intervento prima che qualcuno si possa far male seriamente.

Giuseppe Oliva

set 08

Auto in custodia giudiziaria, si faccia pagare a chi ha creato il danno economico.

Aversa 09/09/2013

Ancora sprechi a danno dei cittadini.

Le oltre 1.000 auto sequestrate in questi anni sono diventate una palla al piede che mina la stabilità economica del Comune di Aversa.

La norma è molto chiara e detta tempi certi per l’alienazione delle auto sequestrate a vario titolo nel territorio comunale, ci sono diverse tempistiche che arrivano ad un massimo di 3 mesi in caso di rimozione per divieto di sosta, dopo questo termine l’ente deve attivare tutte le procedure per monetizzare il bene sequestrato nel caso abbia ancora un valore economico, oppure deve procedere alla rottamazione nel caso il bene sia in cattivo stato.

Se questo non è stato fatto l’ente non può far ricadere il costo dell’inefficienza dei propri uffici sui cittadini, piuttosto si individuino i responsabili ai quali addebitare questo inutile costo.

Gli stessi revisori dei conti hanno invitato l’ente a trovare la copertura per questa spesa, ma quello che è inaccettabile è la dichiarazione dell’assessore al ramo Guido Rossi che dichiara: “Se mai risultasse che il nostro Ente dove pagare una quota per le custodia delle auto, abbiamo calcolato che questa sarebbe intorno ai 200 mila euro, una cifra che possiamo facilmente reperire dagli avanzi di bilancio rispettando il piano di stabilità”.

Una dichiarazione inaccettabile in un momento di crisi profonda per le casse comunali, se effettivamente esiste un avanzo di bilancio si impiagasse per affrontare le tantissime urgenze, come i tombini che sono stati trafugati dai ladri da molte strade e che creano una situazione di pericolo per auto e pedoni, oppure le tante buche presenti in città che comportano enormi danni economici per il comune costretto a pagare i danni procurati alle auto e pedoni.

I Comitato strisce Blu procederà come sempre a segnalare anche questa vicenda alla Corte dei Conti.

Giuseppe Oliva

ago 31

Ancora opere incompiute dell’ex amministrazione.

Aversa 31/08/2013

I politici si sa sono molto bravi a promettere opere per migliorare la città alla quale chiedono il sostegno, ma poi stranamente nulla accade e le promesse o non vengono mantenute oppure si completano solo a metà sprecando molti soldi pubblici.

La casa dello studente realizzata all’interno dell’ex carcere mandamentale di via F. Saporito è una delle tante opere inutili realizzate dall’ex amministrazione, opera servita solo a spendere i fondi pubblici, il Comitato Strisce Blu si era già interessato di questo spreco facendo intervenite anche Striscia la Notizia nel 2011, l’articolo completo a questo indirizzo: http://www.strisceblu.org/?p=1139.

L’ex amministrazione è stata moto brava ad annunciare in pompa magna il completamento dell’opera e l’immediato utilizzo della stessa già nel 2007, ma si è dimenticò di stipulare la convenzione con l’università, inoltre ancora più grave è la totale mancanza dell’agibilità per i disabili, infatti l’edificio è sprovvisto di ascensori e pedane per i disabili.

Dimenticanza o errore di progettazione?

Quello che ci fa più meraviglia è la provocazione del consigliere Galluccio del PDL che l’ancia l’idea di riprendersi l’edificio visto che l’università non lo ha mai posto in funzione.

Strana idea visto che l’edificio è stato realizzato con fondi specifici e va utilizzato solo per quel fine, anzi l’enorme ritardo dovrebbe essere oggetto di indagine da parte della magistratura contabile, visto che spendere fondi pubblici per opere mai andate in funzione è punito severamente.

Il consigliere Galluccio predica bene e razzola male, visto che lui stesso è artefice di iniziative inutili e costose come l’info point installato in piazza Mazzini tre anni fa e mai andato in funzione.

Consigliamo all’amministrazione di verificare la corretta esecuzione dell’opera e la corrispondenza con la vigente normativa in merito agli edifici pubblici, inviando gli atti in procura nel caso di difformità.

Giuseppe Oliva

mar 15

Aversa slalom tra buche e paletti, ma la sicurezza dove sta?

Aversa 14/03/2013

Aversa come molte città italiane soffre di una carenza di manutenzione stradale, gli effetti sono evidenti sull’intera rete stradale.

In particolare viale Europa sta letteralmente affondando sotto il peso del traffico veicolare, traffico soprattutto quello pesante che ad Aversa non potrebbe neanche entrare, infatti la delibera 157 del 2009 identifica l’intero territorio comunale in zona di particolare rilevanza urbanistica.

Nelle ZPRU vi sono dei forti limitazioni alla circolazione veicolare, come imporre un limite di 30Km/h, segnalare l’inizio e la fine della ZPRU con appositi cartelli e ancora divieto di transito per automezzi con peso superiore ai 35 q.li ed infine imporre una limitazione di transito in molti casi anche ai non residenti.

Oggi a distanza di 4 anni dalla pubblicazione di quella delibera possiamo affermare con forza che nessuno di quei provvedimenti sono è stato preso, ma evidentemente all’amministrazione non interessava salvaguardare il territorio ma solo evitare di realizzare stalli di sosta gratuiti in congruo numero rispetto a quelli a pagamento come più volte denunciato dal Comitato Strisce Blu.

Oggi l’amministrazione si trova di fronte ad una grave omissione che sta riducendo la città ad un colabrodo con varie situazioni di emergenza molto evidenti, come in piazza Municipio, dove con l’ordinanza n° 83 del 13/03/2013 si è dovuto imporre con urgenza il divieto di transito e sosta per i pullman e camion che superano i 35 q.li che nel tempo hanno causato un evidente cedimento della sede stradale.

E’ evidente che la mandata applicazione degli obblighi derivanti dalla delibera 157 costeranno ai cittadini un bel pò di soldi per ripristinare le strade distrutte dal traffico fuori controllo.

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza all’amministrazione di verificare eventuali responsabilità dei dirigenti in merito alle omissioni denunciate, inoltre si chiede l’immediata applicazione di tutti gli strumenti urbanistici idonei alla conservazione delle zone di particolare rilevanza urbanistica.

Giuseppe Oliva

feb 27

Aversa strisce blu senza grattini da marzo scatta la multa, ma chi compilerà i verbali?

Aversa 27/02/2013

Dopo anni di battaglie il Comitato Strisce Blu ottiene la corretta applicazione del C.d.S. e finalmente la penalina inventata dal comando di polizia municipale di Aversa cessa di esistere, ma le grane per l’amministrazione non sono finite.

Infatti allo stato attuale gli ausiliari che operano ad Aversa da agosto del 2012 non avrebbero il titolo giuridico per compilare i verbali, almeno secondo quando prevede la legge Bassanini che, all’Art. 17 comma 132 Legge 127/1997 recita testualmente “i comuni possono, con provvedimento del sindaco, conferire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta ai dipendenti comunali o delle società di gestione dei parcheggi, limitatamente alle aree oggetto di concessione”, ma in questo momento gli ausiliari non sono ne dipendenti comunali ne dipendenti di una ditta che ha ricevuto in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento.

Di questa norma ne è a conoscenza anche il comandante della polizia municipale, infatti lo stesso la cita nella delibera di giunta n° 46 03.03.2012, come riportiamo di seguito.

Allo stato attuale gli ausiliari del traffico che operano ad Aversa fanno capo alla cooperativa AZZURRA che non è ne dipendente comunale ne ha ricevuto in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento, infatti nessun bando di gara è stato espletato per dette aree e il comune non percepisce nessun canone, praticamente pare che gli è stato affidato solo il compito di
vigilare su chi ha o non ha il grattino.

L’unica soluzione giuridicamente valida e che eviterebbe una valanga di ricorsi e spese a danno dell’amministrazione potrebbe essere quella di far intervenire i vigili in caso sia necessario elevare un verbale, del resto anche la normativa sulla privacy impedirebbe agli ausiliari così come operano ora di chiedere i documenti per identificare il trasgressore e notificargli l’atto.

Insomma una situazione che è ben lontana dall’essere a norma, ma le strisce blu Aversane ci hanno abituato a questo ed altro.

Giuseppe Oliva

feb 02

Aversa invasione di telecamere, ma quante funzionano veramente?

Aversa 02/02/2013

Aversa si doveva trasformare nel grande fratello con l’installazione di ben 140 telecamere di controllo, questo almeno a leggere gli annunci fatti nel 2009 dall’ex Sindaco del PDL e dall’allora Assessore al ramo Della Valle.

Certo che in una città di appena 8 kq installare e controllare 140 telecamere è un progetto colossale, considerato anche il poco personale a disposizione, ma soprattutto il fatto che il comando di polizia municipale, dove confluiscono tutte le immagini cessa il servizio alle 21:00.

Il problema è capire quante di queste telecamere funzionano, visto che è un dato certo che le telecamere annunciate da Della Valle nel 2008 ed installate in via Corcioni non erano e sembra che non lo sono ancora collegate alla rete elettrica, e bisogna anche capire se le stesse furono pagate.

A conferma che le telecamere in via Corcioni non funzionavano ci sono anche le dichiarazioni fatte a luglio del 2009 da Della Valle, come si può leggere in questo articolo pubblicato sul sito di Pupia.

Ci sembra quindi strano che oggi il consigliere Della Valle pare non conoscere i problemi di malfunzionamento, è addirittura vuole sapere quali fondi sono stati impegnati per la l’installazione delle telecamere quando è lui stesso a dichiarare che i fondi furono recuperati dagli introiti delle multe.

Insomma una vicenda che va chiarita al più presto, visto che i soldi pubblici impegnati in progetti del genere non possono essere sprecati con tanta superficialità.

Giuseppe Oliva

gen 24

Aversa, viale Europa ridotto ad una mulattiera ma l’amministrazione da priorità alle telecamere di sorveglianza.

Aversa 23/01/2013

Viale Europa ad Aversa è una delle tante strade alle quali non si dedica un minimo di manutenzione da almeno 10 anni, lo stato di questa importante arteria che collega i paesi a nord della città con il centro è pessimo, ci sono buche, avvallamenti e un asfalto liscio che rendono la circolazione stradale molto pericolosa.
Basta un minimo di distrazione per finire in una buca o slittare e finire addosso ad un’auto o peggio ancora ad un pedone, ma fino a quando è un’auto a finire in una buca al massimo si fa un danno ad una gomma, ma quando a finire nelle buche è un mezzo a due ruote come biciclette o moto la questione è molto più seria e a rimetterci la vita non ci vuole nulla.
Voglio ricordare che il comune di Aversa sta spendendo un bel pò di soldi pubblici per installare ben 4 telecamere di sorveglianza su questa strada.

Ma cosa devono sorvegliare, i fossi che nascono ogni giorno?

Ad Aversa sembra che le priorità siano quelle di spendere soldi per operazioni di facciata più che realizzare progetti per migliorare seriamente la vivibilità, mi domando non era più importante ripristinare il semaforo all’incrocio di San Lorenzo, ormai fuori uso da anni o rifare il manto stradale?

L’amministrazione di Aversa ogni anno spende migliaia di euro di denaro pubblico in rimborsi per insidie e trabocchetti, vogliamo scommettere che costerebbe meno tenere le strade in perfetta efficienza?

Inoltre la scelta di installare telecamere mobili comporta anche una maggiore manutenzione per via del continuo movimento alle quali sono sottoposte, questo è il motivo per il quale la maggior parte delle telecamere con questa tecnologia già installate in città sono ferme.

Bisogna anche capire chi provvederà a monitorare le telecamere, visto che fino a prova contraria la sala controllo dei vigili urbani dove confluiscono tutte le immagini chiude alle 21:00, inoltre i monitor sono installati nella stanza all’ingresso della caserma, dove c’è solo un vigile che smista le telefonate e riceve il pubblico e nessuno sembra essere designato al compito di monitorare le immagini per coordinare eventuali interventi, ma ancor più grave e che questi monitor sono esposti alla vista di tutti, sia vigili che comuni cittadini in violazione della normativa sulla privacy.

Giuseppe Oliva

gen 12

Aversa gli sprechi continuano, pronti altri 17.000 euro per i 230 contenziosi derivanti dalle multe.

Aversa 12/01/2013


L’amministrazione comunale ha deciso anche per quest’anno di spendere 17.000 euro per affidare ad un avvocato esterno circa 230 cause per pendenze riguardanti infrazioni al C.d.S..

Stranamente è lo stesso importo del 2012 sia come cifra che come numero di cause, fatto molto strano e che potrebbe lasciar presupporre che le cause siano sempre le stesse e quello proposto è solo l’ennesimo spreco di denaro pubblico, visto che nel bando dell’anno scorso era previsto che l’avvocato seguisse le cause fino al giudizio finale.

Bando del 2012:

Voci ufficiali confermano che l’amministrazione è soccombente per il 50% dei contenziosi e visto che le spese in caso di soccombenza vanno da 250 a 350 euro, l’amministrazione si troverebbe a pagare per ogni contenzioso perso € 73,00 per l’avvocato esterno oltre a € 250,00 per spese con un totale di €323,00 che moltiplicato per il 50% delle cause affidate all’esterno fanno la bella cifra di € 74,290, mentre dalle vittorie non incasserebbe più di € 45,00 che sono il costo del verbale oltre alle spese che quasi sempre sono compensate in caso di vittoria per il Comune, a queste cifre vanno sommati i circa 400 i contenziosi che sono affidati all’Avvocato interno all’amministrazione.

In pratica se l’amministrazione facesse un condono per tutti i contenziosi potrebbe risparmiare un bel pò di denaro pubblico.

Ma c’è anche un’altro particolare che non quadra, nel 2012 le multe emesse erano oltre 30 mila l’anno a causa delle forzature della precedente azienda privata che gestiva le strisce blu, mentre da agosto di quest’anno con la gestione affidata ai soli ausiliari le multe sono diminuite di moltissimo, basti pensare che ad ottobre risultano spediti appena 276 verbali e non è chiaro come si possa prevedere l’affido dello stesso numero di contenziosi dell’anno precedente.

Il Comitato Strisce Blu chiede al Sindaco di verificare queste anomalie, anomalie che derivano anche dagli errori nel sistema sanzionatorio messo a punto dal dirigente preposto e che si protraggono da anni, lo stesso Comitato Strisce Blu ha vinto svariati ricorsi innanzi il G.d.P. con condanna delle spese a carico dell’amministrazione comunale.

Giuseppe Oliva

gen 03

Aversa, fitti delle palazzine mai riscossi, buco da 10 milioni di euro.

Aversa 04/01/2013

10 Milioni di euro di fitti mai riscossi dalla palazzine di Aversa, il buco si è accumulato negli ultimi 25 anni, ma come mai le amministrazione che si sono succedute alla guida della città non hanno mai fatto nulla per regolarizzare la situazione?

Semplice, le palazzine di Aversa sono una fonte inesauribile di voti per chi aspira ad una poltrona in comune, questo lo sanno molto bene i vari politicanti che negli ultimi 25 anni hanno chiesto ed ottenuto sostegno dalle 132 famiglie che occupano gli alloggi popolari.

Questa situazione è stata ereditata dal neo Sindaco Sagliocco dalla precedente amministrazione targata PDL che nulla o poco ha fatto per risolvere il problema, tranne quello di accantonare i mancati introiti come perdita netta, ma una domanda nasce spontanea, la Corte dei Conti è a conoscenza di questa situazione?

L’attuale normativa prevede infatti la trasmissione di tutti gli elementi negativi del bilancio comunale, come spese per cause derivanti da multe, pagamenti per insidie e trabocchetti e perdite secche come gli affitti non incassati alla Corte dei Conti, ora se questa semplice regola è stata seguita non è chiaro il perché la Corte dei Conti non interviene per accertare eventuali responsabilità.

Ma forse ai politici fa comodo questa situazione, così alle prossime elezioni potranno andare di nuovo a fare la campagna elettorale promettendo in cambio di non intraprendere azioni legali per incassare i dovuti fitti.

Il Comitato Strisce Blu chiede al Sindaco Sagliocco e all’assessore al bilancio la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti onde accertare eventuali responsabilità di un danno erariale così ingente.

Giuseppe Oliva

nov 27

Strisce blu e multe: dove finiscono i nostri soldi?

Aversa 27/11/2012

Che le strisce blu siano una croce per gli automobilisti Italiani è un dato di fatto, del resto pagare per sostare su suolo pubbli e senza nessuno che ti custodisce il veicolo agli automobilisti Italiani non va proprio giù, per questo l’Italia detiene il triste record Europeo per numero di multe emesse, con un aumento negli ultimi 10 anni del 1525%.

Purtroppo l’Italia, grazie anche alla latitanza della classe politica che non riesce o non vuole legiferare in merito, permette ai comuni di inserire le multe nei bilanci come crediti da riscuotere, spesso però questi presunti crediti si trasformano in debiti per i milioni di ricorsi che le amministrazioni perdono a causa del mancato rispetto del C.d.S., tracciando strisce blu a destra e a manco senza nessun criterio o utilità.

Cerchiamo di fare chiarezza in merito alla corretta destinazione dei fondi derivanti dalla sanzioni al C.d.S..
Uno degli strumenti di cui lo Stato si avvale per far rispettare le proprie leggi e regolamenti è il sistema delle tante odiate multe. Una pratica che agli occhi del cittadino risulta, per usare un eufemismo, antipatica ma che nella realtà dei fatti è assolutamente indispensabile affinché si crei un deterrente che spinga l’automobilista a mostrarsi ulteriormente rispettoso e accorto nei confronti del codice della strada. Tra l’altro il meccanismo, secondo quanto stabilito dalla legge italiana, prevede che parte degli introiti provenienti dalle multe vengano reinvestiti per aumentare l’affidabilità e lo stato delle infrastrutture che interessano le vie di comunicazione stradale di competenza di qualsiasi ente.

Prima di entrare nello specifico e capire come vengono gestiti gli introiti derivanti dalle multe, occorre rimarcare che, nelle scorse settimane, nel decreto fiscale stabilito dall’attuale Governo presieduto dal professore Mario Monti, vi è stata inserita anche una parte che interessa le ammende derivanti da infrazioni del codice della strada. Essa interessa soprattutto gli enti locali e in particolar modo i Comuni. Questi se non presentano entro i tempi stabiliti dalla legge al Ministero delle Infrastrutture la documentazione necessaria vedranno ridursi del 90% gli incassi delle multe a loro favore.
Insomma il provvedimento Monti per le multe impone una maggiore attenzione alle amministrazioni locali che in caso contrario potrebbero veder ridurre drasticamente i propri introiti che in alcuni risultano essere una voce importante se non fondamentale del proprio bilancio.
Cerchiamo adesso di capire dove vanno a finire effettivamente gli incassi delle multe. La legge, come già anticipato sopra, prevede in particolare che il 25% del totale venga sia utilizzato per migliorare le condizioni delle strade con interventi costanti di manutenzione, sia per organizzare corsi all’interno delle scuole in cui si parla di educazione stradale. Il 12,5% per aumentare la qualità e la quantità dei controlli che vengono effettuati su strade e autostrade da parte delle varie forze dell’ordine e infine un altro 12,5% per migliorare la segnaletica stradale che spesso e volentieri risulta obsoleta e poco utile a evitare la nascita di sinistri.
Nella realtà dei fatti invece risulta che ci sia una sorta di speculazione sulle multe in quanto, secondo alcune ricerche in merito, tali incassi non vengono utilizzati per i suddetti fini ma per tutt’altre finalità a discrezione dei vari organi che li gestiscono. Occorre sottolineare infine che stiamo parlando di cifre molto importanti e ossia di 2 miliardi di euro l’anno.

Il Comitato Strisce Blu ha più volte richiamato l’amministrazione di Aversa alla corretta applicazione dell’art. 208, lo stesso prevede una specifica percentuale da spendere per alcune voci specifiche, purtroppo dalla documentazione in nostro possesso risulta che per alcuni anni con i fondi delle multe sono state pagate le assicurazioni delle auto, oppure cifre consistenti vengono utilizzate con una generica voce di bilancio “funzionamento servizi”.

Insomma una situazione tutta da chiarire, per questo invieremo una nuova richiesta al neo Sindaco Sagliocco invitandolo a dare a questo delicato settore quel minimo di trasparenza che fino ad oggi è mancato.

Giuseppe Oliva

ott 16

Strisce blu, esclusivo gli ausiliari finiscono nello stato di famiglia degli Aversani.

Aversa 16/10/2012

La sosta a pagamento a cosa serve??
Domanda semplice e forse banale, ma provate a fare questa domanda alle amministrazione che decidono di attuarle come ad Aversa, vi diranno che servono ad aumentare gli spazzi di sosta, a migliorare i commercio, vi diranno anche che servono a migliorare la viabilità.

Alla fine si finisce per non ottenere nessuno dei risultati previsti, ma pur di non ammettere i propri sbagli si prosegue finendo per affidare la gestione a ditte che spesso sono oggetto di indagine della magistratura, costringendo l’amministrazione ad annullare in anticipo il contratto.

Il risultato sono 13 ausiliari “LSU” che vanno tutelati altrimenti scoppia la rissa in comune.

Come fare per salvare capri e cavoli, l’amministrazione ha un’idea geniale, “affidiamogli direttamente il compito di vigilare sugli stalli di sosta”, ottimo ma quanto ci costa? o forse sarebbe meglio dire, quanto costa ai cittadini??

Siete curiosi??

Ebbene il costo che il Comune dovrà sborsare per mettersi a carico gli ausiliari è di € 46.850,00 iva e oneri compresi!!!

A questa cifra vanno aggiunti gli stipendi di ben 9 vigili urbani che a turno devono destreggiarsi con le migliaia di penaline “illegali come ha sancito la Cassazione”, che gli ausiliari vanno mettendo sui parabrezza di chi ha il grattino scaduto o mancante.

Facendo bene i conti 9 vigili a € 1.800,00 di stipendio fanno € 16.200,00, più € 46.850,00 per gli ausiliari, fanno € 756.600,00 l’anno.
Ma siamo proprio sicuri che le strisce blu ci servono?

Dimenticavo un dato fondamentale, le multe, quelle odiate bustine verdi contente la richiesta di € 48,50 per aver sostato su suolo demaniale pubblico e non aver messo l’odiato gratta e perdi.

Il Comitato Strisce Blu sperava in un maggiore dialogo con la nuova amministrazione, ma a quanto pare è cambiato il direttore d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa.

Giuseppe Oliva