Aversa, strisce blu illegali se non rispettano il C.d.S..

Aversa 03/12/2009

Giuseppe Oliva

fonte: la rete

In questi 3 anni di lotte e ricorsi penso di essermi fatto una cultura in merito alle strisce blu, la cosa strana è che nonostante le migliaia di multe annullate per via della non conformità al codice della strada delle strisce blu fatte dai comuni, le stesse nascono continuamente.

Ormai non passa giorno che non si disegni una nuova striscia blu, ad Aversa si è arrivati a farle anche sulle piazze dove fino a pochi giorni prima esisteva il divieto di sosta, o in zone private.

L’amministrazione si sta rendendo ridicola, tutti sono contro questa forma di pizzo blu, anche all’interno della maggioranza del PDL si è creata una spaccatura di chi non è d’accordo su questo modo di far cassa.

Queste persone vengono definite dal Sindaco Ciaramella dissidenti, eppure nel consiglio comunale richiesto ad hoc hanno spiegato molto bene del perchè si sono schierati dalla parte dei cittadini, chiedendo semplicemente l’applicazione del codice della strada.

Purtroppo errare è umano ma perseverare è diabolico, e il saper riconoscere pubblicamente i propri errori è molto difficile.

Sono decine le richieste di spiegazioni rivolte al Sindaco su FB, ma le risposte che si leggono sono sconcertanti, si va dalle battute alle offese, se non fosse una persona con un ruolo istituzionale non ci sarebbe niente di male, ma al posto suo peserei bene le battute, i cittadini sono stanchi e chiedono solo di poter avere una città più vivibile e non una città vuota e a pagamento.

I veri problemi non sono stati affrontati nel modo giusto da questa amministrazione, la città continua ad essere sporca, la micro criminalità è un problema che cresce continuamente, prostituzione e droga sono consumati alla luce del giorno, per non parlare della movida che tiene quasi sequestrati i residenti della zona sud.

Penso che i cittadini meritino un pò più di rispetto, soprattutto da chi è stato messo alla guida della città da noi aversani, il solo fatto che siano intervenute poche persone alle manifestazioni non significa che hanno accettato le strisce blu ma solo che molti sono sfiduciati e non credono più nelle istituzioni e in chi dovrebbe difenderli.

Vi invito alla lettura di questa sentenza di chi come me ha provato a fare ricorso perchè colpito ingiustamente.
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Multe sulle strisce blu illegali?
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Non so voi, ma una delle cose più antipatiche nella quotidianità è il parcheggio. Ovunque si vada in città quando lasciamo la macchina (già molto difficile), poi dobbiamo pagare. A me di pagare il suolo pubblico (e allora di che “pubblico” parliamo?) proprio non va giù, tanto che ormai di giorno giro in bicletta :) . Grazie all’amico Sanchez ho scoperto che anche per la legge è vietato multare! Si, hai letto bene! Non è sicuro perchè si va nel meandro delle interpretazioni, però un avvocato ha vinto il ricorso, e nella sua intervista si capiscono le ragioni…buona lettura, e fatemi sapere se vi hanno tolto multe!

Strisce blu, un avvocato ha vinto uno storico ricorso

Avvocato Vasta, Lei è stato multato per aver sostato nelle strisce blu senza aver pagato col gratta e parcheggia?
“Sì, è successo due volte a distanza di pochi giorni. In quelle occasioni mi trovavo sprovvisto di monete e di schede parcheggio, andavo di fretta, e ho dovuto lasciare l’auto senza aver pagato (ogni volta per meno di un’ora). Al ritorno ho trovato la multa che il ‘solerte’ ausiliario mi aveva affibbiato con la motivazione della ‘violazione dell’art. 157/6 del Codice della strada’. La cosa mi ha particolarmente infastidito e mi ha spinto ad approfondire attentamente la questione. Ho quindi ‘scoperto’ che l’art. 7, comma 6 del Codice della strada, che legittima i Comuni a istituire le strisce blu, prevede: ‘… le aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta… devono essere ubicate fuori dalla carreggiata’. Una volta ricevuta la notifica dei verbali, ho pertanto fatto ricorso al Giudice di pace, il quale lo ha accolto, annullando le multe”.
La chiave del ricorso è l’evidente restringimento della carreggiata (come dice il giudice)?
“In realtà la legge prevede due requisiti: 1) aree fuori dalla carreggiata; 2) e comunque che consentano la sosta senza intralciare lo scorrimento del traffico. Quindi, per fare un esempio, uno slargo delimitato da un cordolo che lo separa dalla strada di scorrimento può essere sicuramente adibito a parcheggio a pagamento, mentre i bordi delle strade mai (a meno che non siano stati ricavati cordoli di protezione all’inizio e alla fine). Risultato: il 95% delle strisce blu è irregolare!”.
Allora, la vittoria di un ricorso è sicura?
“No. Ogni giudice effettua, in piena autonomia, l’interpretazione della legge. Non tutti i ricorsi hanno la stessa sorte”.
Un’altra chiave del ricorso è l’assenza di parcheggi gratis in zona?
“Sì. Questa è un’altra delle motivazioni che rendono illegittimo l’operato dei Comuni di far diventare strisce blu tutti gli ‘angoli’ possibili”.
Tre consigli a chi vuol fare ricorso.
“1) Ricorrete al Giudice di pace e non al Prefetto. 2) Richiamate, come precedente, la sentenza favorevole. 3) Allegate le fotografie della strada dove vi hanno fatto la multa”.
I Comuni rispetteranno mai l’art. 7 del Codice della strada?
“La questione, a mio avviso, è di difficile soluzione. Il business è enorme sia per i rilevanti introiti, sia (e qui voglio essere malizioso) per il potere di governo delle risorse (assunzione degli ausiliari, ecc.) conseguente al controllo da parte dei Comuni delle varie società che ricevono in concessione la gestione dei parcheggi”.

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