Aversa, tra strisce blu e carro attrezzi gli Aversani sono sempre più poveri.

Aversa 30/05/2010 a STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

Le strisce blu non sono mai state la mia passione lo devo ammettere, ma non perchè non voglio pagare il parcheggio, ma sono convinto che la sosta a pagamento così come concepita dai nostri Sindaci serve solo ad arricchire le società di gestione, non toccando il vero problema della viabilità.

Basta fare un semplice ragionamento e vedrete che il risultato saràsempre lo stesso.

Ricapitolando 10 anno or sono furono istituite le strisce blu ad Aversa con la scusa che ci avrebbero risolto il problema di trovare più posti liberi, da dove tirarono fuori questa formula i nostri politici non si sa, visto che nessuno ha mai costruito nuovi parcheggi, poi siamo passati dalle vecchie 1.000 lire ad ora agli attuali 1,50 euro, un aumento del 300% senza nessuna giustificazione, oltre ad un raddoppio delle strisce blu da 900 al 1.650, ma il problerma della viabilità è peggiorato, i posti auto non ci sono per tutti visto che ci sono 33.000 auto intestate a residenti ad Aversa, quindi i nostri politici più che fare le strisce blu per far arricchire qualche società privata, devono prendere esempio da nazioni che hanno gda 20 anni risolto il problema della viablità, parlo di Svezia, Austria, Germania, queste nazioni sono state citate come esempio anche da un recente servizio andato in onda su Report.

Alla fine aumentare il costo del parcheggio e dipingere tutta la città di blu ha spinto sempre più automobilisti a parcheggiare in divieto di sosta, facendo il gioco della società di gestione, che è ben felice di ritirare le auto dal divieto di sosta, praticamente è stato come passare dalla padella alla brace.

Quando 4 anni fa cominciai questa battaglia da solo e con poche conoscenze della materia, tutti mi presero in giro, mi dissero che era come combattere contro i mulini a vento, oggi a distanza di 4 anni, esiste un comitato nazionale con tanto di statuto e partita iva, siamo in contatto continuo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ci ha confermato le irregolarità denunciate, inoltre stiamo vincendo tutti i ricorsi presso i G.d.P., alla fine con la mia caparbietà sono riuscito ad interessare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha chiesto alla locale questura di indagare sulle irregolarità denunciate.

Una sola cosa non quadra, perchè un cittadino deve esporsi contro persone che hanno forti interessi economici accollandosi tutti i rischi del caso, mentre chi deve vigilare sulla legalità di certi appalti fa orecchie da mercante?

Lungo questo cammino sono riuscito a convincere della illegalità che si nascondono dietro le strisce blu molte persone oneste, anche all’interno della maggioranza del PDL che amministra la città, questo ha fatto tremare il Sindaco Ciaramella, che dall’alto della sua superbia ha iniziato a scagliare fulmini e saette contro chi voleva contrastare il suo folle piano parcheggi.

Anche la stampa locale ha fatto la sua parte per informare i cittadini di cosa veramente stava avvenendo con articoli quasi quotidiani, a dire il vero qualche giornalista ha anche ricevuto un invito a lasciar perdere questa vicenda, per fortuna nessuno di noi a mollato anzi man mano sempre più persone si sono unite alla battaglia, l’ultimo in ordine di tempo è il giornalista Gianluigi Guarino, che oggi ha pubblicato un pezzo molto forte sull’abuso di potere che il Sindaco Ciaramella sta facendo nella gestione delle strisce blu, invito tutti alla lettura, chi non ha timore ti esprimere il suo punto di vista può anche lasciare un commento alla fine dell’articolo

Fonte: www.casertace.net


Il sindaco di Aversa Ciaramella ama le strisce blu.

Sempre meglio, potrebbe osservare qualcuno che si diletta nelle cabale dei colori, della passione per le strisce bianche.

Il blu, si dice, che sia il colore della calma e della tranquillità.

E si dice pure che se uno sta in una stanza tinteggiata di blu, il suo ritmo cardiaco cali placidamente.

In realtà, queste cose le sostengono i cinesi, che vedono ancora oggi il mondo, nonostante il boom economico e l’occidentalizzazione che arra versano la a loro società, con gli occhi trasognati di una civiltà millenaria densa di proverbi e di simboli autoctoni, incomprensibili per noi.

In pratica, lo dicono solo loro.

Anzi, lo dicono loro e il sindaco Ciaramella.

Andatelo, invece, a chiedere a un cittadino di Aversa, ad esempio, a un residente del “Borgo”, il quale deve andare alla posta per pagare una bolletta, cosa ne pensi dei proverbi cinesi, cosa ne pensi del blu.

Il rischio è quello che il latore dell’improvvido quesito venga coinvolto fisicamente nella valutazione, rimediando un bell’occhio, naturalmente blu, conseguenza di un cazzottone ben assestato, rito liberatorio per smaltire il travaso di bile che colpisce ogni volta il normanno che deve parcheggiare la sua auto nelle vicinanze dell’ufficio postale.

Cornuto e mazziato, insomma.

Costretto a pagare già prima di cominciare a fare la fila allo sportello.

Di blu, poi, non ne esiste solo uno: c’è il blu notte, il blu elettrico, il blu mare, Il blu topazio e c’è anche blu Dracula. Che, manco a dirlo, è proprio quello utilizzato dall’Urbania di Torre del Greco e dalla cooperativa Icaro di S.Maria Capua Vetere, che attraverso un’ Ati, gestiscono il servizio.

Blu Dracula è il colore della vernice delle strisce che hanno regolato da qualche mese la sosta a pagamento ad Aversa.

Un euro e 50 all’ora nella maggior parte dei 1695 posti auto indicati nel piano. Ma Dracula, si sa, come tutte le creature pervase da spirito satanico, gode quando può fare l’anticristo e quando può fare un dispetto alla parrocchia avversa.

In poche parole, quando la metafora diventa realtà: ad Aversa si paga il parcheggio anche di domenica e si paga il parcheggio anche di domenica davanti alle chiese, alle parrocchie, appunto, con sommo gaudio dei fedeli, che intonano canti e innalzano peana di riconoscenza, con la faccia rivolta verso il palazzo del Comune, e dei parroci che già hanno il problema della secolarizzazione del mondo e della società, mo’ mettici pure la “tassa per la messa cantata” e si rischia seriamente il precipizio della fede.

Ciaramella ama le strisce blu, ma tanti suoi concittadini vorrebbero che amasse di più le strisce bianche.

Non perché gli vogliano male, non perché lo vogliono ancor più vispo ed effervescente di quello che già è, semplicemente perché vogliono bene, anzi, “il bene” delle loro tasche, che, da quando tutto questo blu ha riempito i quartieri, fanno meno difetto sui pantaloni, essendo diventate più leggere.

Nel blu dipinto di blu: la canzone spartiacque tra l’antico e il moderno. Una specie di scoperta dell’America del pentagramma.

Ma qui, con il blu dipinto non nel blù, ma nel nero spesso scassato delle strade cittadine, l’America la stanno facendo quelli dell’Ati, quelli di Urbania, impresa che ad Aversa trova ristoro, e che ristoro!!! dai patemi sofferti a Cassino, altra città in cui pitturano strade ed erigono sputabiglietti e mangiasoldi.

E a quelli di Icaro non pesano le ali, dato che una cosa è la cera, altra cosa il metallo dei quattrini veri. Urbania e Icaro, da un anno stanno producendo profitti da record e ora si fanno anche pregare per modificare il contratto, in modo tale da calibrare, distribuire meglio nel perimetro cittadino il bianco con il blu, le soste libere e quelle a pagamento.

Ora mi chiedo e ci chiediamo: ma Ciaramella, quando ha elaborato il progetto, quando lo ha blindato in modo tale che nessuno potesse ficcarci il naso, quando ha, sorprendentemente e in maniera originalissima, tenuto per sé la delega ai parcheggi, quando ha compresso fino a zittire ogni forma di concertazione, quando ha ignorato la possibilità di una condividere la responsabilità non delle decisioni, per carità, quelle toccano a lui, ma del contenuto delle medesime.

Quando ha rinunciato a ogni contributo politico, costituendo una commissione, nella quale si è immancabilmente infilato lui stesso, come se avesse timore che una sola virgola di tutta quanta la procedura e di tutta quanta la gestione di questo appalto potesse sfuggirgli, quando ha disertato rispetto al dovere istituzionale di ascoltare i suoi concittadini per produrre un piano che fosse il frutto maturo e democratico di un dibattito largo e aperto, quando non ha fatto tutte queste cose, Ciaramella desiderava quello che sta succedendo in questi mesi e in questi giorni, con i parcheggi, ad Aversa, o voleva altro e, dunque, la situazione gli è sfuggita di mano?

Per capirlo, cominciamo a vedere come risponderà alla mozione presentata da 5 consiglieri comunali della sua maggioranza illustrata stamattina, come riferiamo in altro servizio, in una conferenza stampa.

Un documento portato all’attenzione del Consiglio comunale, che supplisce a tutto quello che doveva essere e non è stato, che consente alla città di osservare, di assistere a una prima, vera discussione dei suoi diretti rappresentanti e di partecipare, eventualmente, ad essa.

Se Ciaramella accetterà di confrontarsi, se accetterà di svoltare, di prendere appunti e di utilizzare stimoli e proposte, provenienti prima di tutto dalla sua maggioranza, riterrò che si sia trattato, come spesso già gli è capitato in passato, di un eccesso di entusiasmo da parte di un uomo storicamente molto innamorato delle sue idee, fatto che non posso essere certo io a biasimare, vista la misura tracimante con cui il sottoscritto è innamorato delle sue.

Ma il sottoscritto fa il giornalista di un organo di informazione che è una sua proprietà privata, in cui lavora da solo. Il sottoscritto non ha la responsabilità ponderosa di fare il sindaco di una città di 60mila abitanti. E un sindaco, non è un imprenditore privato di un’azienda individuale o con in mano il 100% delle azioni della sua società.

Se Ciaramella, al contrario, questo confronto non lo accetterà seriamente, allora ci sarà da preoccuparsi, perché il consenso che legittima un primo cittadino a dire l’ultima parola, a formulare le decisioni, che sono il fulcro di una democrazia governante, che lo legittima perfino ad essere (possibilmente, non a comportarsi) come un sindaco – monarca, dall’alto del 70% raccolto alle ultime elezioni comunali del 2007, trova un argine fisiologico e invalicabile nella necessità di produrre decisioni che siano sempre il frutto di sintesi dei diversi punti di vista, delle diverse sensibilità sociali, politiche ed economiche, soprattutto quando queste sono parimenti legittimate dall’espressione del consenso democratico.

Se questo argine, viene superato, allora, come ci ha insegnato Aristotele, la monarchia scade, anzi, precipita nella tirannide e, come pericoloso contraltare, la democrazia fa il percorso del coyote di bip bip, schiantandosi sulla pietra dura della demagogia.

Insomma, un gran casino.

Gianluigi Guarino

2 thoughts on “Aversa, tra strisce blu e carro attrezzi gli Aversani sono sempre più poveri.

  1. Questo si che è parlare!!!!,
    Con gli aumenti delle assicurazioni , dei carburanti e la crisi ,le strisce blu fanno diventare ancor più l’auto un vero e proprio lusso .
    E pure per molti e solo un mezzo di lavoro o un mezzo per andare a trovare un defunto e adesso a parcheggiarla ci rimette anche bei soldoni !!!
    Ma la cosa che fa più male è sapere che è palese il danno che si arreca ad Aversa con conseguenti maledizioni e chi sa per quale fittizio motivo il nostro “amatissimo” sindaco insiste a portarle avanti.
    Grazie “signor” sindaco!!!
    Ma grazie sul serio a Peppe e grazie Gianluigi, voi date voce forte agli Aversani che non ne possono più!!!!!!

  2. Salve io ci tengo a precisare che abbiamo un negozio in via vittorio emanuele, tempo fa abbiamo fatto richiesta di poter aver un abbonamento per il parcheggio, fatto richiesta ricevuto il numero di protocollo, esito non e possibile in quanto erano finiti non si sa a chi e stato consegnato, e quanto tempo prima allora mi chiedo questa e vera illegalità, speriamo che qualcosa si aggiusti quanto prima, noi stiamo pensando di chiudere bottega anche perche i clienti, non si recano piu presto il nostro punto vendita vuoi per il parcheggio, vuoi perche i vigili fanno passare solo chi vogliono loro, insomma ci stanno rovinando.

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