Autovelox, in Campania 200 indagati per truffa.

Giuseppe Oliva

05/08/2009

Finalmente qualcuno si è accorto degli illeciti che i comuni stavano perpetrando ai danni dei cittadini tramite gli autovelox truccati, questa è l’ennesima dimostrazione di quanto i nostri amministratori locali siamo pronti a tutto per far quadrare i bilanci comunali, purtroppo la loro incapacità di gestione ha portato i conti in rosso e con le multe facili ci hanno preso gusto.

Ora resta una battaglia da combattere ancora, quella contro le troppo strisce blu che i comuni stanno piazzando un pò ovunque, allo scopo è stata aperta una petizione on line su http://firmiamo.it/aboliamolestrisceblu invito tutti a firmare e far girare il sito, i comuni a corto stanno facendo le strisce blu anche dove fino a giorni prima vi erano i divieti di sosta è un fatto grave che bisogna fermare.

Maxi sequestro da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della polizia stradale degli autovelox posti da 33 comuni del Casertano su un terzo delle strade della provincia. Denunciate oltre duecento persone, tra cui molti sindaci, comandanti di polizia municipale e gli assessori coinvolti nella vicenda e i titolari di tre società per l’installazione dei macchinari per il rilevamento di infrazioni al codice stradale.

L’operazione è condotta dal comando della compagnia dei carabinieri di Capua e della Polizia stradale di Caserta in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini, poi sfociate nell’emissione del decreto, hanno avuto per oggetto il rilevamento delle infrazioni attraverso autovelox, photored o altri macchinari simili. L’indagine ha evidenziato un sistema “creato dai Comuni e dalle società che, in violazione di legge, rappresentava un modo di facile, ingiusto e rilevante profitto”.

Le condotte contestate ai più di 200 indagati riguardano le modalità di affidamento del servizio da parte dei Comuni alle ditte private, la non corretta indicazione in bilancio delle somme provento delle sanzioni, le illecite modalità di rilevazione delle infrazioni. Ed ancora, l’omessa comunicazione alle competenti autorità delle infrazioni per il decurtamento dei punti e illeciti nel trattamento dei dati personali.

I reati contestati riguardano la truffa, l’abuso d’ufficio, la turbata libertà degli incanti, la falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici, il rifiuto e l’omissione di atti d’ufficio. E poi, la soppressione, la distruzione e l’occultamento di atti veri, la violazione del codice della privacy per il trattamento dei dati personali.

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