Aversa: cittadini senza più diritti, le istituzioni fondamentali al servizio solo dei politici.

Aversa 22/03/2010

Diritto, legalità, giustizia, tutte belle parole, ma che ad Aversa non hanno più nessun valore.

Questo perchè gli intrecci tra politica, Procura e Prefettura, sono così stretti da far dimenticare a queste istituzioni il loro ruolo.

Le ultime vicende accadute ad Aversa hanno dimostrato come queste istituzioni, che dovrebbero garantire la legalità al di sopra di tutto, hanno smarrito la retta via, cedendo alle raccomandazioni di alcuni “Santi Politici” e andando contro i diritti dei cittadini.

Basta analizzare le ultime vicende giudiziarie accadute in città, che hanno coinvolto sia i dirigenti che i vertici politici dell’amministrazione, per capire come sia la procura di S.M.Capua Vetere che la Prefettura, non hanno svolto il loro compito nella massima trasparenza.

Strisce blu e sequestro del parco Pozzi sono solo due delle vicende finite sul tavolo dei Magistrati e della Prefettura, vicende che meritavano il massimo dell’attenzione da parte di queste istituzioni, ma che alla fine il buon nome di qualche politico e dirigente è stato preferito ai diritti dei cittadini.

Per la vicenda del sequestro del parco Pozzi si è arrivati a far risultare l’agente di P.G. e Guardia Zoofila, Saverio Mazzarella un pregiudicato, pur di fargli ritirare il decreto che gli dava i poteri di tutela del territorio, poteri che invece aveva per la provincia di Napoli, dove la sua fedina penale risultava limpida.

Poteri che gli hanno consentito a gennaio 2011, di porre sotto sequestro il parco Pozzi per le pessime condizioni igienico sanitarie nelle quali versava, la vicenda è finita su tutti i giornali e il Sindaco Ciaramella insieme al comandante Guarino risultavano, secondo il G.I.P. gli unici responsabili del disastro.

A quel punto scatta la preghiera al Santo di turno e il Sindaco Ciaramella in conferenza stampa fa un chiaro appello al senatore Giuliano, invocando il suo aiuto poichè secondo lui un gruppo di cittadini onesti e volenterosi di migliorare la propria città si erano rivoltati contro di lui.

Eppure il parco Pozzi faceva veramente schifo, c’erano rifiuti speciali e pericolosi ovunque, infatti le prove video/fotografiche avevano convinto il G.I.P. a convalidare il sequestro.

Poi avviene qualcosa di miracoloso e un pò fuori dalle linee guida della procedura giudiziaria, infatti il P.M. il giorno dopo la chiusura del parco chiede l’intervento del Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri.

Questo Nucleo speciale doveva accertare la presenza di tutti quei rifiuti speciali presenti nel parco e che avevano convinto il G.I.P. a convalidare il sequestro, ma forse abbagliati da una luce celeste non rilevavano nulla, ma proprio nulla di tutti i copertoni, batterie per auto, rifiuti cementizzi, siringhe dei drogati, vetro, plastica, metallo etc, etc, presenti nel parco, insomma un vero miracolo.

A seguito del verbale negativo del N.O.E. il P.M. decide di dissequestrare definitivamente il parco, facendo cadere anche le accuse contro il Sindaco e il comandante della P.M..

Questa è la prova che un intervento divino ha spinto qualche bottone in Procura, calpestando i diritti dei cittadini, ma soprattutto la legalità che un’istituzione come una procura dovrebbe possedere.

Per le strisce blu la vicenda è ancora più intrigata, il motivo è da ricercare nel business enorme che si nasconde dietro la sosta e le multe che ne derivano, che vanno ad ingrassare le tasche di società private e le casse comunali, senza in nessun modo risolvere il problema della viabilità e mobilità in città.

Un esempio su tutti può rendere l’idea di cosa stiamo parlando, se i posti auto a pagamento in una città come Aversa sono solo 1.650 a fronte di un parco circolante di 33.000 veicoli, oltre a tutti quelli che arrivano in città per lavoro o per commissioni, visto l’alto numero di uffici e banche che insistono sul territorio, diventa chiaro che anche facendo pagare per assurdo 10.00 euro l’ora, non ci sarebbe comunque posto per tutti, a questo si aggiunga che tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi 20/30 anni non si sono preoccupate di creare infrastrutture periferiche a supporto di un trasporto pubblico integrato, il risultato di questa cattiva programmazione è una continua emergenza sul fronte della viabilità.

Per questo il Comitato Strisce Blu da oltre 5 anni si batte non contro le strisce blu, ma per ottenere un rispetto delle norme del codice della strada, ma soprattutto il rispetto dello spirito della legge che regolamenta la sosta a pagamento.

Il legislatore nello scrivere la norma non intendeva certo mettere le mani in tasca ai cittadini, infatti una delle norme mai rispettate da nessun Comune è l’accantonamento degli introiti derivanti dalla sosta a pagamento, che come unico fine devono servire per la costruzione di nuovi parcheggi sotterranei e di superfice da destinare ai cittadini.

Analizzando la situazione ad Aversa ci si rende subito conto che l’unico scopo per il quale è stata istituita la sosta a pagamento è solo quello di fare cassa, basta guardare di quanto è aumentato il costo in soli 10 anni, infatti nel 2001 si pagava 1.000 lire, oggi si paga 1,50 euro, oltre ad aver triplicato anche il numero degli stalli a pagamento.

Ma in questi 10 anni cosa è cambiato?

Nulla, perfettamente nulla, anzi l’aumento del costo del parcheggio e del numero degli stalli, porta sempre più automobilisti a sostare in divieto, creando un gran caos e smog, oltre a rallentare il trasporto pubblico fino al punto che per fare 300 metri ci si impiega anche 30 minuti, tutti questi risultati negativi sono l’esatto contrario dei vari PGTU e PUT invocati da questa amministrazione per sostenere il piano di sosta a pagamento.

Ma ovviamente nello stilare il piano parcheggi, grazie anche ad alcune norme non proprio chiare del C.d.S., l’amministrazione ha commesso moltissimi illeciti, tutti prontamente denunciati alla Procura della Repubblica di S.M. Capua Vetere.

Tra gli illeciti segnalati, vi è l’abuso d’ufficio, poichè l’intera giunta comunale, Sindaco in testa si è esonerata dal pagamento del parcheggio.

Altro illecito è l’aver prodotto nel 2007 una falsa attestazione di rilevanza urbanistica ben due anni prima che fosse firmata la delibera di giunta, attestazione che ha permesso nello stesso anno di indire un bando di gara per 1.650 posti tutti a pagamento, cancellando di fatto anche i pochi posti gratuiti che esistevano in città.

Vogliamo parlare della segnaletica che indica a chi giunge in città la rilevanza urbanistica?

Questa è totalmente assente, nonostante 2 richieste fatte al comandante della P.M. Stefano Guarino, che la prima volta rispose, “a questo comando non risulta nessun obbligo di apporre la segnalatica che attesti la rilevanza urbanistica della città”, ma ad un nostro sollecito allegando l’art. 7 comma 10 del C.d.S., che recita, “le zone di cui ai commi 8 e 9 sono indicate mediante apposita segnaletica”, ma a questa seconda richiesta il comandante non si è mai degnato di rispondere.

Ma gli errori si riscontrano anche nell’emissione dei verbali, errori che oltre a far ingrassare le casse comunali, hanno anche creato un danno erariale, poichè qualcuno dopo averli scoperti li ha utilizzati per non pagare ben 16 verbali.

Parliamo della sosta in via Diaz non compresa nell’ordinanza sindacale n° 215 del 2001 indicata nei verbali come presunta violazione, sfortunatamente per l’amministrazione questa ordinanza non comprendeva la sosta in via Diaz, ed è stato lo stesso comandante Guarino ad ammetterlo in tribunale, ma nonostante tutto il Sindaco informato dell’accaduto continua a sostenere l’operato del comandante.

Gli errori sfortunatamente non finiscono quì, infatti il comandante Guarino sostiene di poter sanzionare chi sosta senza il grattino a mezzo dell’art. 157 comma 6 e 8, ma il C.d.S. al comma 6 recita: “Nei luoghi ove la sosta e’ permessa per un tempo limitato e’ fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta e’ fatto obbligo di porlo in funzione.”
Quindi non essendoci ad Aversa la limitazione del tempo di sosta questo articolo non è utilizzabile, per questo ci viene incontro anche la Cassazione, che nel 2009 con la sentenza n° 5621 ha sancito addirittura lo straripamento dei poteri dell’ausiliare in caso di sanzione a mezzo del solo art. 157 senza menzionare anche l’art. 7.

Purtroppo i cittadini sono costretti a far valere i propri diritti in sede giudiziaria o a mezzo del Prefetto, visto che il Sindaco Ciaramella sempre prontamente informato di tutti gli illeciti non ha mai voluto prendere nessun provvedimento, ma l’alto costo del bollo per presentare ricorso innanzi al G.d.P. ha fatto preferire l’alternativa del Prefetto, nonostante il rischio di vedersi raddoppiata la multa in caso di rigetto.

Ma i cittadini hanno sempre riposto la massima fiducia in questa istituzione, purtroppo una nota scritta dal Sindaco Ciaramella direttamente al Prefetto il mese scorso e comunicato dallo stesso a mezzo stampa, deve aver pregiudicato l’operato anche della Prefettura.

Infatti è dal 2007 che inoltriamo i ricorsi al Prefetto con il risultato di un’accoglimento totale, stranamente dopo che il Sindaco ha inoltrato questa nota al Prefetto, lo stesso ci inizia a rigettare i ricorsi, ma ancor più grave è che le motivazioni false e pretestuose e non rispecchiano le otivazioni indicate nei ricorsi.

In pratica il ricorso ci è stato rigettato con la motivazione che ad Aversa non c’è obbligo di istituire le aree di sosta gratuite, poichè la città risulta di rilevanza urbanistica, ma nel ricorso noi abbiamo indicata la falsa applicazione dell’art. 157 comma 6 e 8, è ovvio che il motivo del rigetto è pretestuoso e non conforme, per questo verrà prodotto un controricorso innanzi il G.d.P..

Vogliamo sperare che questo sia solo un caso isolato, in caso contrario provvederemo a denunciare il comportamento non proprio trasparente della Prefettura agli organi competenti.

Le conclusioni di queste vicende le lasciamo trarre ai cittadini, che ben conoscono certi meschini comportamenti di chi usa il proprio potere per sfuggire alla legge, ma le elezioni sono vicine e i cittadini sapranno ricompensare con la giusta moneta tutti i politici che utilizzano la propria posizione per fini personali.

Giuseppe Oliva

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