Aversa: multe nelle strisce blu nulle in assenza del verbale con firma autografa redatto dall’ausiliare.

Aversa 20/05/2011

Il verbale di accertamento per sanzioni al Codice della Strada redatto dall’ausiliare del traffito e recante l’obbligo della firma autografa è un atto pubblico art. 2700 c.c., e fa fede priviligiata fino a querela di falso.

Questa è la normativa vigente, ma ad una specifica richiesta di visionare i verbali redatti dagli ausiliari del traffico onde poterne valutare la veridicità il comando di polizia municipale non è stato in grado di accogliere la richiesta, in quanto gli stessi non sono mai stati redatti dagli ausiliari, ma il comando di polizia municipale si affida ad un’elenco di nominativi che per la società privata che gestisce la sosta a pagamento vanno multati, perchè sempre secondo la società privata non hanno pagato la multina, che è una inadempienza contrattuale al pagamento della sosta, come chiarito con varie circolari sia nel 2009 che nel 2010 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Insomma una situazione paradossale, visto che l’organo accertatore non ha nessuna prova dell’infrazione commessa, infatti le mini multine che gli ausiliari mettono a migliaia sulle vetture non recano nessun riferimento alla norma del C.d.S. violata, inoltre non permettono di annotare eventuali dichiarazioni che l’automobilista ha il diritto di fare, insomma nulla di quanto previsto dell’art. 200/201 del Codice della Strada, che prevede chiaramente la compilazione del verbale di accertamento con l’esposizione sommaria dei fatti e soprattutto deve recare la firma autografa dell’ausiliare del traffico che è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale.

Questo modo di operare deciso dal comandante della polizia municipale Stefano Guarino, viola il diritto dell’automobilista a querelare per falso l’ausiliare del traffico nel caso arrivi un verbale ma si riesca a dimostrare che in quel giorno e ora ci si trovava il altro luogo, visto che non ci si affida all’elenco fornito dalla società privata e compilato da personale senza la qualifica di pubblico ufficiale.

Inoltre poniamo il caso che il tizio al quale avete appena pagato la multina gli siete antipatico e cancella il vostro pagamento dal computer, state ben sicuri che vi arriverà una bella multa.
Oppure il computer della società privata prende un bel virus e si cancellano gli archivi dei pagamenti, anche in questo caso vi arriva una bella multa.

Insomma non ci vuole una laurea per capire che il sistema sanzionatorio utilizzato negli ultimi due anni non garantisce la veridicità dei fatti e l’amministrazione citata in giudizio innanzi un Giudice di Pace soccomberebbe di sicuro e verrebbe condannata anche al pagamento delle spese.

Per questo il Comitato Strisce Blu ha consegnato un esposto querela, chiedendo all’A.G. di verificare l’esistenza di eventuali reati in questo modo di operare.

Suggeriamo allo stesso tempo a tutti coloro che hanno ricevuto un verbale inerente la sosta a pagamento, di fare una richiesta di accesso agli atti secondo la L.241/1990, per farsi consegnare una copia con firma autografa del verbale di accertamento, ed eventualmente se si ricevesse copia di proporre il ricorso da inviare al Prefetto o innanzi il Giudice di Pace.

Il Comandante della polizia municipale Stefano Guarino, interrogato sulla vicenda dai giornalisti ha difeso il sistema utilizzato, ma senza riuscire a fornire dei riferimenti normativi che ne autorizzano l’uso, ma limitandosi a dire “il palmari sono usati in molte città d’Italia”.

In effetti nessuno contesta la penalina o i palmari, quello che si contesta è la trasformazione della penalina in sanzione al Codice della Strada, fatto non previsto da nessuna normativa, tant’è che lo stesso comandante non fornisce nessun riferimento normativo al riguardo.

Per capire meglio quanto sia irregolare questo sistema facciamo un’altro esempio, poniamo il caso che per un mese tutti i cittadini parcheggino senza pagare il relativo costo della sosta, gli ausiliari emetterebbero di sicuro migliaia di penaline e fin quì tutto regolare direbbe il comandante Guarino, ma poi nessuna di quelle penaline viene pagata, di conseguenza il comune le trasformerebbe il altrettante migliaia di multe, multe che vanno nelle casse comunali, ora a meno che la società privata non abbia una percentuale sulle multe, viene spontaneo chiedersi in che maniera potrebbe tornare in possesso delle somme spettanti di diritto?.

Sono queste le domande alle quali il comandante Guarino dovrebbe riuscire a rispondere e possibilmente con leggi alla mano.

Giuseppe Oliva

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