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Aversa:scandalo standard comunali tra immobilismo e incapacità dell’amministrazione.

Aversa 09/05/2015

Lo scandalo degli standard comunali occupati abusivamente è un problema vecchio di 30 anni e il Comitato Strisce Blu lo aveva denunciato più volte, ma l’amministrazione ha sempre fatto finta di non sentire.

Eppure il problema lo conoscevano sin dal 2003, ed è lo stesso ex Sindaco Ciaramella a dichiararlo in una sua intervista subito dopo la conferenza stampa della finanza, ed è lo stesso Dott.re Ciaramella a confermare che la commissione aveva anche varato il regolamento che andava solo approvato in consiglio comunale, ma allora perché non è stato fatto?
Perché non si è difeso un pezzo della città da chi se ne stava appropriando per usucapione?
Ma ancor più assurdo è che sia stata data una licenza edilizia su quel terreno.

Dalle indagini è emerso che il 73% degli standard comunali è occupato indebitamente, il Comitato Strisce Blu nell’ottica di contribuire a far luce sull’argomento e portare a conoscenza i cittadini e chi si sta occupando delle indagini ha fatto delle ricerche su alcuni standard comunali che attualmente risultano occupati o inglobati nei condomini che li avevano ceduti a suo tempo, le sorprese non sono mancate.
N.B. i dati sono stati attinti dalla banca dati del catasto, quindi eventuali errori non dipendono da noi, ma la segnalazione può servire a far luce su eventuali abusi.
Ve ne elenchiamo alcuni:
Via Michelangelo angolo via Plauto:

Dalla planimetria si evince chiaramente la zona delimitata in verde e con codice identificativo 45.7 sia standard comunale, ma dalla foto satellitare si vede chiaramente che una parte di questo spazio sia stato inglobato dal condominio che lo ha adibito a parcheggio.

 

 

 

Via De Filippo più conosciuta come dietro la Telecom:
VIA DE FILIPPPO DIETROI LA TELECOM

Anche quì si vede che lo spazio delimitato in verde con codice identificativo 37.5 e 37.3 dovrebbe essere uno standard comunale ma stranamente ci sono due palazzi, ovviamente i dati sono stati estrapolati dalla banca dati del catasto che potrebbe riportare errori o non essere aggiornata.

La finanza su ordine della Corte dei Conti ha verificato solo gli standard comunali, il Comitato Strisce Blu vuole invece denunciare un ulteriore spreco di suolo pubblico che si protrae da oltre 10 anni, stiamo parlando del terreno comunale sito in via de Eduardo de Filippo angolo via Luigi Pirandello, ceduto alla chiesa Cristiano Evangelina Nuova Pentecoste da oltre un decennio, ma che da anni è stato abbandonato dalla stessa perché si sono trasferiti in altra sede.

 

 

 

 

 

Lo stato di abbandono è evidente dell’intera struttura è evidente è non si capisce il motivo per il quale l’ex amministrazione non ha mai chiesto la liberazione dell’area, forse anche quì corriamo il rischio di farci sottrarre per sempre l’area per usucapione.

 

Questa è un’area che poteva essere attrezzata per attività sportiva o verde pubblico, invece l’immobilismo e forse anche molta incapacità nel gestire la cosa pubblica l’ha resa un ricettacolo di rifiuti, purtroppo quello dello spreco di risorse pubbliche è un cancro da estirpare insieme ai politici che ne hanno contribuito alla diffusione, omettendo controlli che erano alla base della tutela di un patrimonio della collettività.

 

L’ex Sindaco ha dichiarato che aveva altri problemi da affrontare, eppure la sua amministrazione ha avuto ben 10 anni per trattare l’argomento e far rispettare la Legge quindi il suo tentativo di difesa appare più un arrampicarsi sugli specchi.

Il Comitato Strisce Blu nell’ottica di una fattiva collaborazione con gli inquirenti e la Corte dei Conti ha provveduto ad inoltrare questi ed altri documenti per aiutare la magistratura ad individuare anche aree che forse neanche l’amministrazione conosce.

Giuseppe Oliva