Aversa: falsi documenti per istituire la sosta a pagamento, la denuncia del Comitato Strisce Blu dalle telecamere di TELECLUBITALIA.

Aversa 16/02/2011

Il Comitato Strisce Blu porta la protesta contro le strisce blu in TV grazie alla rete televisiva locale TELECLUBITALIA.

Il Comitato combatte da 5 anni le amministrazioni che istituiscono la sosta a pagamento come metodo di finanziamento, arrivando addirittura a far sparire dal bilancio gli introiti derivanti da questa attività, introiti che vanno investiti unicamente per la costruzione di nuovi parcheggi, mentre nel 90% dei casi prendono altre strade.
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Molti ci chiedono se sia il caso di riscrivere la legge, a questa domanda rispondiamo di no, visto che la legge c’è, va solo applicata nella maniera corretta.

Non bisogna essere degli esperti per capire che c’è qualcosa che non va nell’attuale modo di istituire le strisce blu.

Il Codice della Strada all’art. 7 comma 6 indica chiaramente l’ubicazione delle strisce blu al di fuori della carreggiata, mentre nel 90% dei casi le strisce blu vengono dipinte proprio sulla carreggiata.

Già questo motivo basterebbe ad invalidare tutti i verbali.

Ma le amministrazioni come Aversa si sono spinti molto oltre, arrivando a falsificare i documenti che attestano la rilevanza urbanistica della città pur di non realizzare anche la sosta gratuita, documento prodotto dal comandante Guarino nel 2007, ben 2 anni prima della delilbeta di giunta.


Tutti questi reati sono stati denunciati alla Procura di S.M. Capua Vetere, ma nonostante la gravità dei fatti che hanno portato l’amministrazione ad incassare molti milioni di euro illecitamente, non viene preso nessun provvedimento.

Purtroppo la Procura di S.M. sembra essere frenata dalle amicizie politiche, amicizie talmente potenti da riuscire a frenare tutti i procedimenti.

E’ proprio vero che l’Italia è il paese delle banane, dove la giustizia ha sempre due velocità, quella dello stato si avvale di armi potenti come Equitalia, mentre i poveri cittadini per far valere i propri diritti devono pagarsi gli avvocati e i bolli, ma nonostante tutto c’è sempre l’ombra di qualche politico a coprire le truffe che i Comuni attuano quotidianamente con il sistema delle multe facili.

Multe elevate a decine di migliaia anche in zone non soggette alla sosta a pagamento, come è stato scoperto ad Aversa dall’avvocato A.R., che con somma meraviglia scopre che l’ordinanza sindacale n° 215 del 2001, indicata come presunta violazione, non prevede la sosta a pagamento in via Diaz.

L’avvocato ovviamente decide di far valere i suoi diritti proponendo ricorso per ben 15 verbali elevati fino al 2008 innanzi in Giudice di Pace, la vittoria ovviamente è totale, ed è lo stesso comandante della polizia municipale Stefano Guarino, che appoggia l’annullamento dei verbali innanzi il Giudice De Vingolis.

Questo errore ha portato nelle casse del Comune gli incassi di migliaia di multe elevate per 10 anni proprio in via Diaz.

I documenti in nostro possesso scottano, perchè provano la truffa che si sta consumando ai danni di ignari cittadini, ormai vessati dalla multa facile utilizzata dai comuni al solo scopo di battare cassa.

Multe che sono aumentate dopo l’introduzione del bollo di 33 euro a danno dei cittadini che vogliono difendere i propri diritti, questa tassa ha fatto desistere il 90% dei cittadini a proporre ricorso, visto che anche in caso di vittoria, recuperare le spese avvverso i comuni è impossibile.

La pollitica nazionale deve assolutamente prendere seri provvedimenti per bloccare questo meccanismo perverso che sta uccidendo il commercio e la vivibilità nelle città.

Giuseppe Oliva

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