Aversa rilevanza urbanistica e suoi obblighi, il comandante Guarino chiede 30 giorni per adempiere, grande vittoria del Comitato Strisce Blu.

Aversa 16/05/2011

L’intero territorio della città di Aversa è stato dichiarato zona di rilevanza urbanistica con la delibera 157 del 2009, questo significa che sull’intero territorio bisogna imporre un limite di velocità di 30 km/h, impderire l’accesso alla città a tutti gli autocarri con peso a pieno carico superiore ai 35 q.li, che corrisponde ad un FIAT DUCATO tanto per fare un esempio, inoltre bisogna mettere in atto tutte le contromisure per far diminuire l’afflusso di auto dei non residenti.

Ebbene dal lontato gennaio 2009 non si è dato seguito alla delibera 157 fino a quando il Comitato Strisce Blu non ne ha imposto il rispetto, inviando una richiesta al comandante Guarino e all’assessore Della Valle il 31/03/2011.

La risposta non è tardata ad arrivare e nella parte evidenziata si legge che l’intero iter inerente gli obblilghi derivanti dalla rilevanza urbanistica della città verranno conclusi entro 30 giorni.

Non sappiamo ancora in che modo il comandante Guarino riuscirà ad impedire l’accesso in città agli autocarri con peso superiore ai 35 q.li, ovviamente in questa categoria rientrano anche i mezzi per il ritiro dei rifiuti e i pullman.
Infatti quelli che attualmente la SENESI adopera per lo smaltimento superano di gran lunga i limiti imposti per muoversi nella Z.P.R.U., inoltre come sarà possibile riuscire a far rispettare il limite dei 30km/h sull’intero territorio cittadino, ma sarà ancora più complicato impedire ai non residenti di entrare in città.
Che dire della segnaletica di inizio e fine della zona di rilevanza urbanistica, la norma prevede di apporla ad ogni strada di accesso alla città, allo stesso modo si deve segnalare quando si esce dalla zona di rilevanza urbanistica, ad oggi solo pochi cartelli hanno fatto la loro comparsa, e solo nelle strade di accesso principali.

Tutti noi sappiamo che la delibera 157 del gennaio 2009 è stata approvata al solo scopo di estendere le strisce blu anche in zone periferiche senza nessun obbligo di creare anche aree di sosta gratuite nelle immediate vicinanze, come è stato fatto istituendo le strisce blu fuori al cimitero e fuori la posta centrale.

Questo trucco è ormai utilizzato da moltissimi Comuni per estendere la sosta a pagamento anche in zone periferiche, eppure a Cava de Tirreni il Consiglio di Stato ha bocciato tutte le delibere di allargamento delle Z.P.R.U., in virtù dell’eccesso di potere utilizzato dal Comune nell’imporre questo strumento di programmazione urbanistica.

Insomma una delibera approvata con evidente eccesso di potere e incompetenza, visto che non vi è allegato nessuno studio di fattibilità realizzato da un ente super partes, ma è stata approvata con la sola formula di 6.000 abbitanti per kq, questo è il motivo per il quale non è mai stato dato seguito agli obblighi successivi all’approvazione, l’importante era estendere le strisce blu non risolvere il problema della viabilità.

Rilevanza urbanistica significa che in quella particolare zona insistono edifici storici o monumenti, che possono subire danni dal passaggio dei veicoli, ebbene qualcuno di questa amministrazione dovrebbe spiegare ai cittadini quali sono i monumenti o gli edifici storici che insistono nella zona della posta centrale o fuori il cimitero, ma ancor di più nella zona del parco Coppola e parco Argo.

Nessuno, questa è la verità, lo sanno molo bene i nostri dirigenti e assessori, compreso lo stesso Sindaco Ciaramella che ha la delega ai parcheggi, ma allora perchè hanno approvato quella delibera?

Soldi, soldi e ancora soldi, si sono proprio tanti i soldi che entrano nelle casse del Comune tra sosta a pagamento e sanzione che ne derivano, solo negli ultimi dieci anni in Italia il numero delle multe comminate agli automobilisti è aumentato del 1275%, il risultato più alto in Europa.

Lo rileva un’indagine di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, che con Lo Sportello del Contribuente ha analizzato i dati dei singoli stati Ue.
Dopo l’Italia, nella classifica figurano la Romania con il 385%, la Bulgaria con il 315%, l’Albania con il 290%, l’Estonia con il 240%, la Slovacchia con il 215% e la Croazia con il 195%. Nelle ultime posizioni l’Inghilterra con il 35%, la Germania con il 30% e, ultima, la Svezia con il 20%.
A livello territoriale, in Italia le multe automobilistiche sono aumentate del 1315% nel Nord Est, del 1290% nel Centro, del 1185% nel Nord Ovest, del 1120% nel Sud e del 1030% nelle Isole.
Fra le infrazioni più contestate nei primi 8 mesi del 2009, permangono la guida senza cintura di sicurezza o senza casco ed il divieto di sosta.
“Dai dati è inoltre emerso – sottolinea Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – che solo un italiano su tre paga la multa senza contestarla, mentre il 64% impugna il verbale innanzi al Prefetto o al Giudice di pace”.
“È un altro primato negativo per l’Italia – continua Carlomagno – Gli enti locali devono attuare ‘strategie fiscalì diverse. Per far quadrare i conti debbono puntare sulla tax compliance, anziché su tasse occulte che difficilmente verranno riscosse ma che alimentano in modo significativo il fenomeno delle cartelle pazze”.

Per questo il Comitato Strisce Blu continuerà a denunciare questo illecito comportamento che ormai sfiora il reato di estorsione.

Giuseppe Oliva

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