mag 25

Aversa, gestione sosta a pagamento anche a Lucera scattano le denunce.

Aversa 25/05/2010

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Giuseppe Oliva

Fonte: http://www.ilfrizzo.it/cronaca2010/cronaca0657.htm

Le richieste di indagare sulle irregolarità che sono presenti nella gestione della sosta a pagamento non si contano più, la bufera sta colpendo molte amministrazione anche molto piccole.

Lucera è un piccolo comune di 38.000 abitanti in provincia di Foggia, anche quì l’amministrazione ha istituito le strisce blu, ma qualcuno ha notato delle irregolarità, alla fine nonostante le interrogazioni comunali Giovanni Ciufolo ha presentato un’esposto in Procura chiedendo di far luce sulle irregolarità riscontrate.

Vi invito alla lettura dell’articolo poichè ci sono molte analogie con la gestione della sosta a pagamento ad Aversa.

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Lucera, 22.05.2010 – Dopo lo scetticismo generatosi nel mondo politico-amministrativo, tanto da provocare interrogazioni piuttosto pesanti da parte dell’opposizione nell’ultimo Consiglio Comunale del 7 maggio scorso, la tanto chiacchierata vicenda dei parcheggi a pagamento è andata a scontrarsi con una denuncia presentata all’Autorità Giudiziaria «affinché la stessa effettui opportune indagini onde accertare l’esistenza di eventuali responsabilità penali». A sottoscriverla è Giovanni Ciufalo, amministratore unico della cooperativa sociale Global Service a r.l. con sede in Lucera. Il denunciante avrebbe rilevato «palesi illegittimità nella procedura amministrativa del Comune di Lucera che ha condotto all’affidamento del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento del predetto Ente, nonché al successivo aumento degli stalli di sosta e della tariffa oraria».
Ciufalo ripercorre le tappe che hanno portato a quell’affidamento, «rivisitando:

• la determinazione n. 197 del 16-11-2009 con la quale il Comune di Lucera a mezzo del Comando di Polizia Municipale, indiceva una gara mediante pubblico incanto per la gestione del servizio parcheggi, alla quale erano allegati il bando di gara ed il capitolato speciale d’appalto, dove si definivano le modalità e le caratteristiche richieste alle ditte, per la partecipazione. Nel capitolato d’appalto appariva ben chiaro che la durata del servizio sarebbe stata di 36 mesi, che il costo della tariffa oraria sarebbe stato di euro 0,60 e che i posti auto complessivi da destinare a sosta a pagamento sarebbero stati 250;
• la determinazione n. 15 del 26-01-2010 del Comando di Polizia Municipale, con la quale si dava atto che alla gara d’appalto aveva partecipato una sola società e che la stessa era stata esclusa in quanto non potendo attestare il curriculum gestionale ed il fatturato d’impresa per servizi identici, non allegava il contratto di avvalimento in originale e copia autentica con l’AC Foggia. (Le suddette attestazioni infatti non potevano essere rese direttamente dalla società, in quanto la stessa si era costituita ed aveva curato l’iscrizione alla CCIAA soltanto in data 13-01-2010 e cioè il giorno antecedente quello prevosto per la partecipazione al bando di gara);
• la delibera di giunta n. 32 del 29-01-2010 con la quale il Comune di Lucera, verificato l’esito della gara, incaricava il Comando di Polizia Municipale a dare inizio a procedura negoziata alle medesime condizioni della precedente gara bandita;
• la comunicazione prot. n. 673 datata 08-02-2010, inviata a questa cooperativa, dal Comando di Polizia Municipale, con la quale si dava luogo alla procedura negoziata, alle stesse caratteristiche della gara (e cioè 250 posti auto, euro 0,60 all’ora e durata triennale) mentre non venivano più citate alcune condizioni necessarie che avevano determinato la esclusione della unica società che aveva partecipato alla gara;
• la determinazione n. 45 del 22-01-2010 a firma del Comandante della Polizia Municipale, con la quale la società precedentemente esclusa si aggiudicava il servizio;
• la delibera di giunta n. 100 del 23-04-2010 con la quale, facendo riferimento ad una comunicazione della ditta aggiudicataria datata 27-03-2010 (ancor prima di dare inizio al servizio, attivo dal 29-03-2010) in cui chiedeva l’ampliamento degli stalli di sosta, nonché l’aumento della tariffa oraria da euro 0,60 ad euro 0,80, determinava di aumentare le aree destinate a parcheggio a pagamento (ben oltre le 250 previste) e concedeva l’aumento della tariffa richiesto, oltre ad istituire la sosta per 30 minuti, per un importo di euro 0,40».

Nella denuncia Giovanni Ciufalo ha richiamato l’attenzione su quanto rilevato «da alcuni esponenti della minoranza consiliare nell’ultima seduta di Consiglio», aggiungendo che «il sottoscritto ha ritenuto che il Comune di Lucera attraverso le delibere di giunta comunale e le determinazioni del comando di Polizia Municipale, abbia violato le seguenti disposizioni di legge:

a) mancato rispetto dell’art. 41 del decreto legislativo 163 del 2006, il quale prevede che negli appalti di forniture o servizi fra i requisiti di partecipazione alle procedure di affidamento vi debba essere la dimostrazione attraverso i documenti descritti nella citata norma; in particolare tale requisito era previsto nella gara pubblica ma è completamente sparito nella successiva procedura negoziata;
b) mancato rispetto dell’art. 42 del decreto legislativo 163 del 2006 il quale prevede che negli appalti di servizi e forniture vi debba essere, tra i requisiti di partecipazione, la dimostrazione delle capacità tecniche dei concorrenti in particolare attraverso la presentazione dell’elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestati negli ultimi tre anni, con indicazione di importi, date, destinatari pubblici o privati dei servizi o forniture stesse; tale requisito era previsto nella gara pubblica ma è completamente sparito nella successiva procedura negoziata;
c) mancato rispetto dell’art.3 della legge 241 del 1990, il quale prevede che ogni provvedimento amministrativo debba essere motivato con l’indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione; è facilmente verificabile come la delibera n. 100 del 23-04-2010 della giunta municipale non contenga alcuna motivazione circa le ragioni dell’aumento della tariffa oraria, nonché dell’istituzione della sosta per 30 minuti;
d) mancato rispetto dell’art. 2 del decreto legislativo 163 del 2006, il quale prevede espressamente che “l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l’affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice”.

In conclusione, il denunciante ha osservato che «il complessivo comportamento dell’amministrazione comunale nel caso dell’affidamento dei parcheggi, dunque, sembra essere improntato alla violazione dei principi di imparzialità della Pubblica Amministrazione, ragione per la quale, come precisato in precedenza, il sottoscritto ha ritenuto di interessare della vicenda l’Autorità Giudiziaria, che attraverso opportune indagini, farà luce sulla intera procedura, rilevando eventuali responsabilità».

mag 21

Aversa, anche il Presidente Giorgio Napolitano vuole vederci chiaro……..

Aversa 21/05/2010

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Giuseppe Oliva

I più attenti ricorderanno sicuramente la lettera invita dal comitato strisce blu al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in questa lettera il comitato l’anciava un vero è proprio S.o.S. al Presidente, chiedendo un suo intervento contro la trasformazione della città di Aversa in un mega parcheggio privato.

Ebbene il Presidente ha ascoltato la nostra richiesta, infatti in data odiera sono stato convocato in questura per consegnare tutti i documenti in mio possesso, perchè l’ufficio della presidenza ha chiesto di indagare sulla regolarità dei parcheggi ad Aversa.

Vi invitiamo a leggere il comunicato stampa che il comitato ha diffuso a seguito di questa importante notizia.

COMUNICATO STAMPA
Come tanti forse ricorderanno il 26 di gennaio 2010 questo Comitato Civico si è rivolto al Presidente della Repubblica lanciando l’ultimo sos perché si facesse chiarezza sulla vicenda delle strisce blu che hanno fatto privatizzare la città . Oggi 21 maggio ho avuto comunicazione che il mio sos è stato raccolto. A seguito della segnalazione all’ufficio della Presidenza della Repubblica è stata avviata una indagine per la quale sono stato convocato presso il commissariato della Polizia di Stato di Aversa. Dove ho consegnato la documentazione attestante le irregolarità denunciate nella lettera trasmessa al presidente Napolitano. Elementi che danno spazio a ipotesi di reato, sia di tipo amministrativo sia di tipo penale. Questi fatti erano stati denunciati alle competenti autorità giudiziarie e segnalati anche al Prefetto di Caserta senza successo, quasi che nessuno volesse assumere la responsabilità di aprire un’indagine su quello che sta accadendo ad Aversa, tanto che neanche una denuncia per falso in atto pubblico fatta ai danni del comandante dei vigili urbani Stefano Guarino era servita a smuovere il torpore nel quale versa la Procura di Santa Maria Capua Vetere su questi argomenti. Invece, alla fine, dalla Presidenza della Repubblica la risposta è arrivata e se le indagini confermeranno tutto quanto da me dimostrato sarà possibile riconsegnare la città ai cittadini.
Giuseppe Oliva

La verità è una sola ed è scritta all’interno del Codice della Strada, chi si è reso responsabile di eventuali illeciti o irregolarità dovrà pagare per i danni che sta arrecando alla nostra città.

Il comitato strisce blu, ricorda a tutti quelli che vogliono sostenerci che è possibile farlo utilizzando il c.c. postale allegato.
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mag 21

Aversa, nuova vittoria del comitato strisce blu a Casarano, il Giudice di Pace conferma gli errori dell’amministrazione accogliendo i ricorsi.

Aversa 21/05/2010
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Giuseppe Oliva

Il comitato strisce blu ha aperto una delegazione nel comune di Casarano, il nostro delegato di zona sta ottenendo importati risultati contro gli errori dell’amministrazione.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci ha inviato tutta la documentazione che prova gli errori delle amministrazioni, purtroppo pur di non ammetter i propri errori i comandanti della polizia municipale stanno continuando a sbagliare, creando un danno economico alle casse comunali, visto che la totalità dei ricorsi viene accolta.

Vi alleghiamo il comunicato stampa del nostro responsabile di Casarano.

Ricordate l’articolo del 17 aprile 2010 quando contestavo al Comune di Casarano di aver multato per circa sei mesi gli automobilisti, che non esponevano il grattino, con l’art.157, c. 6 e 8?
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Ricordate le risposte dell’assessore preposto al ramo che affermava:”Qui il carattere è meramente giuridico (art. 7 C.D.S. comma 1 l.f e comma 15). Mi pare appena il caso di chiarire che, come è noto, una circolare non può assurgere gerarchicamente a rango di legge dello stato quale è il Codice della Strada; ad ogni buon conto, i differenti criteri, con cui numerose amministrazioni hanno agito, hanno sempre evidenziato numerose lacunosità in diritto”?
Ebbene oggi il Giudice di Pace di Casarano ha confermato che l’amministrazione comunale di Casarano, in barba alle disposizioni del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, ha erroneamente,diciamo, multato gli automobilisti con un art. sbagliato.

Ma non sono le amministrazioni che devono tutelare i diritti dei propri cittadini?
Perchè questo grossolano errore ai danni poi delle casse comunali?

Il Comitato Strisce Blu continuerà a vigilare e a mettere davanti agli occhi delle amministrazioni comunali quelle poche regole essenziali che regolano il parcheggio a pagamento, non dimenticandosi delle regole che vengono tutt’ora infrante.

In allegato le circolari del Ministero che le nostre amministrazioni freferiscono ignorare, cari dirigenti della polizia municipale fatevi un corso di aggiornamento.

mag 21

Aversa, nuova vittoria del comitato strisce blu a Casarano, il Giudice di Pace conferma gli errori dell'amministrazione accogliendo i ricorsi.

Aversa 21/05/2010
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Giuseppe Oliva

Il comitato strisce blu ha aperto una delegazione nel comune di Casarano, il nostro delegato di zona sta ottenendo importati risultati contro gli errori dell’amministrazione.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci ha inviato tutta la documentazione che prova gli errori delle amministrazioni, purtroppo pur di non ammetter i propri errori i comandanti della polizia municipale stanno continuando a sbagliare, creando un danno economico alle casse comunali, visto che la totalità dei ricorsi viene accolta.

Vi alleghiamo il comunicato stampa del nostro responsabile di Casarano.

Ricordate l’articolo del 17 aprile 2010 quando contestavo al Comune di Casarano di aver multato per circa sei mesi gli automobilisti, che non esponevano il grattino, con l’art.157, c. 6 e 8?
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Ricordate le risposte dell’assessore preposto al ramo che affermava:”Qui il carattere è meramente giuridico (art. 7 C.D.S. comma 1 l.f e comma 15). Mi pare appena il caso di chiarire che, come è noto, una circolare non può assurgere gerarchicamente a rango di legge dello stato quale è il Codice della Strada; ad ogni buon conto, i differenti criteri, con cui numerose amministrazioni hanno agito, hanno sempre evidenziato numerose lacunosità in diritto”?
Ebbene oggi il Giudice di Pace di Casarano ha confermato che l’amministrazione comunale di Casarano, in barba alle disposizioni del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, ha erroneamente,diciamo, multato gli automobilisti con un art. sbagliato.

Ma non sono le amministrazioni che devono tutelare i diritti dei propri cittadini?
Perchè questo grossolano errore ai danni poi delle casse comunali?

Il Comitato Strisce Blu continuerà a vigilare e a mettere davanti agli occhi delle amministrazioni comunali quelle poche regole essenziali che regolano il parcheggio a pagamento, non dimenticandosi delle regole che vengono tutt’ora infrante.

In allegato le circolari del Ministero che le nostre amministrazioni freferiscono ignorare, cari dirigenti della polizia municipale fatevi un corso di aggiornamento.

mag 18

Aversa, il comitato anti strisce blu invita il Sindaco Ciaramella a fare il giro della città insieme.

Aversa 18/05/2010
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Giuseppe Oliva

Il Sindaco Ciaramella continua a raccontare le sue verità sul buon funzionamento del piano parcheggi, con quella odierna è la seconda volta che il Sindaco esce in compagnia del comandante Guarino per controllare il buon funzionamento delle strisce blu illegali.

Le strisce blu fatte ad Aversa sono illegali, è non perchè lo diciamo noi del comitato ma perchè è scritto nel Codice della Strada, infatti l’art. 7 comma 6 dice: le aree destinate a parcheggi devono essere ubicate al di fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.

Questa regola ci è stata più volte confermata dal direttore del Ministero delle Infrastruttore e dei Trasporti Ing. Sergio Dondolini, che in seguito alle nostre richieste sulla corretta ubicazione delle strisce blu ad Aversa, ci ha confermato che ad Aversa le strisce blu sono illegali, la risposta è contenuta nella circolare n° 0065235 del 25/06/2009, di seguito riportiamo i tratti salienti della circolare.

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Ma se non bastasse ci sono centinaia di sentenze di Giudici di Pace a favore dei cittadini che hanno proposto ricorso proprio per l’irregolare ubicazione sulla carreggiata delle strisce blu, basta farsi un giro in rete per capire in che maniera le amministrazioni ci stanno mettendo le mani in tasca.

Inoltre sempre dal Ministero delle Infrastrutture, abbiamo ricevuto una nuova circolare avente il protocollo 25783 del 22/03/2010, dove il direttore generale indica l’impossibilità di sanzionare gli automobilisti che sostano con il ticket scaduto, perchè in questo caso si configura una inadempienza contrattuale, che implica il recupero delle somme eccedenti oltre alle eventuali penali stabilite nel regolamento comunale, ai sensi dell’art. 17 C132 della legge 127/1997.

Vogliamo anche ricordare che la Cassazione a sezioni unite con la sentenza 5954 del 10/05/2000, ha chiarito che senza una effettiva custodia del veicolo non vi è obbligo da parte dell’automobilista di pagare nulla, perchè in caso di parcheggio gestito da società private “come ad Aversa” non si preconfigura il pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico.

Tutte queste inadempienze normative sono già state denunciate all’amministrazione, ma l’amministrazione ci ha liquidati con risposte vaghe è senza fondamento legislativo, a seguito di ciò il comitato ha sporto denuncia querela per truffa ai danni dei cittadini a carico dell’amministrazione Ciaramella.

A dimostrazione che il piano traffico non funziona, perchè nessuno si può permettere di pagare 18 euro al giorno, vogliamo mostrare alcuni dei filmati presenti sul nostro canale video su www.youtube.com/giuseppeoliva, i video mostrano dove i cittadini stanno parcheggiando pur di non pagare, i sistemi come vedrete sono i più disparati, si va dai bollini di falsi invalidi, alla sosta sui marciapiedi, sosta negli stalli per disabili senza nessun bollino, occupazione degli stalli per moto, strisce pedonali etc etc, il bello è che molte di queste auto sono sempre le stesse, ma stranamente anche in presenza di pattuglie dei vigili urbani proprio a pochi metri di verbali neanche l’ombra.

Warning: video ID not specified! questi video girati a distanza di pochi giorni mostrano una situazione diversa da quella che il Sindaco Ciaramella vuole farci credere.
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Anche in P.zza Fuori S.Anna la situazione non è molto diversa, gli stalli riservati sono accupati sempre abusivamente da chi non ne ha diritto.
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Quì siamo sulla Variante all’altezza del metropolitana di Aversa centro, il video si commenta da solo, ci sono auto ovunque, compreso i marciapiedi, eppure quì non si multa nessuno, forse il Sindaco non vuole scoraggiare l’uso della metropolitana? certo che dopo un paio di giorni di rimozioni forzate la metropolitana calerebbe certamente di popolarità, comunque questo modo di applicare la legge con due mezzi e due misure non è tanto corretto.
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Altro video, quì siamo in via S.D’acquisto dove la situazione non è molto diversa, da quando è a pagamento tutta questa zona, le auto si sono spostate in divieto di sosta e contrariamente a quanto afferma il Sindaco nella sua intervista, ad Aversa dove non ci sono le strisce blu o bianche c’è sempre il divieto di sosta.
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Vogliamo parlare degli autoesoneri che molti dipendenti pubblici si sono inventati?
Meglio mostrarli.
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Ma la lista è lunghissima, il bello è che sono sempre le persone che occupano posti pubblici o hanno amici influenti ad approfittare per non pagare, purtroppo siamo alle solite, se hai santi vai in paradiso, i vecchi detti non sbagliano mai.

Oltre a questi problemi in alcune zone sono riapparsi i parcheggiatori abusivi, parliamo di P.zza Marconi dopo le ore 20:00 appaiono sempre i parcheggiatori abusivi, oppure fuori alla posta centrale, per non parlare del parcheggio di Via B. Croce, possibile che non si riesce a risolvere questo assurdo problema?

Il comitato invita il Sindaco Ciaramella il comandante Guarino e TELECLUBITALIA a fare un giro per la città per vedere cosa veramente sta succedendo, ma penso che il Sindaco non accetterà mai quest’invito, lui preferisce mostrare solo la sua verità ma di quello che veramente sta succedendo alla città sembra non essere interessato.

In tutta questa vicenda quello che non è chiaro è il silenzio delle istituzioni di fronte alla truffa che si sta consumando ai danni dei cittadini, costretti a pagare in cambio di nulla, cosa aspetta la magistratura a fare pulizia in questo sistema che serve solo ad arricchire i soliti cumpari e cumparielli?.

Vogliamo ricordare al cittadini che il comitato è disponibile a fornire tutto l’aiuto necessario a chi venisse multato in una striscia blu non a norma, basta contattarci alla mail oliva.giuseppe@yahoo.it, per chi volesse aiutare il comitato a diffondere la legaliltà e a battersi contro le amministrazioni, può contribuire con un versamento di 10 euro utilizzando il bollettino allegato.bollettino-comitato-strisce-blu.JPG

mag 12

Aversa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti conferma gli errori nei verbali emessi ad Aversa per la sosta a pagamento.

Aversa 12/05/2010
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Giuseppe Oliva

In questi giorni ci stanno pervenendo altre circolari dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, queste circolari non fanno altro che confermare gli errori che l’amministrazione di Aversa sta commettendo nel redigere i verbali per la sosta a pagamento.

la circolare che segue a firma del direttore generale Ing. Sergio Dondolini, chiarisce che in caso di grattino scaduto non è possibile sanzionare con nessun articolo del Codice della Strada, ma bensì bisogna recuperare le ulteriori somme in base all’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997, in effetti è anche ovvio che se io parcheggio in una zona blu gestita da una ditta privata l’amministrazione non ha più potere di sanzionare se non pago, ma è il gestore privato che deve fare un’azione di recupero delle somme eccedenti.

Queste leggi sono scritte in modo comprensibile per tutti, stranamente gli unici a non arrivarci sono i dirigenti della polizia municipale, il bello è, che non sbagliano tutti allo stesso modo, anche quando si tratta della stessa società di gestione.

Un’esempio è la città di Gaeta, quì l’appato è stato vinto dalla stessa società di gestione che opera ad Aversa, l’Urbania, ma i cartelli posti sui parchimetri segnalano che in caso di mancato pagamento si è soggetti alla sanzione di cui l’art. 7, ad Aversa invece si applica il 157, voglio ricordare a chi non è pratico del Codice della Strada che l’art. 157 si riferisce alla mancata esposizione del disco orario dove la sosta è prevista per un tempo limitato.

sosta art 7 gaeta

Tutti questi errori non fanno altro che aumentare i ricorsi che vengono vinti dagli automobilisti, creando allo stesso tempo un enorme danno erariale al comune che deve anche costituirsi in giudizio per tentare di riscuotere multe di 39 euro, alla fine il costo di gestione supera l’incasso effettivo.

Contunuare a sbagliare in questo modo è come buttare benzina sul fuoco, possibile che neanche le indicazioni provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti contino a qualcosa??

Pagamento insufficente per soste nelle strisce blu gestite da ditte private non si applica il codice della strada.

Questo è il parere espresso dal ministero dei Trasporti alla richiesta da parte del Comune “tal dei tali” in materia di parcheggi a pagamento.

Riportiamo integralmente il parere del ministero:

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II

Prot. 25783 22 marzo 2010
Oggetto: Richiesta di parere in materia di parcheggi a pagamento.
Rif. Prot. 15980 del 15.03.2010

Con riferimento alla richiesta qui inoltrata con la nota in riscontro, si premette che la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Nuovo Codice della Strada (DLs n.285/1992) si applica nel caso in cui la sosta sia vietata ovvero limitata nel tempo regolamentata secondo la categoria dei veicoli.
Qualora la sosta sia consentita senza limitazioni di tempo, ancorché assoggettata a pagamento, non ricorrono le condizioni per l’applicazione della sanzione di cui all’art 7 c.15.
Se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione di cui all’art. 7 c.14 del Codice.
Se invece viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si da corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997.
A parere di questo Ufficio in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi prospettate da codesto Comune, di applicare la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure” jure privato rum” a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario.

IL DIRETTORE GENERALE
(Dr.Ing.Sergio DONDOLINI)

Cittadini cominciamo a domandarci cosa o chi si nasconde dietro il business della sosta a pagamento, lo scandalo autovelox dovrebbe averci insegnato qualcosa.

mag 10

Aversa è una zona di particolare rilevanza urbanistica solo sulla carta.

Aversa 10/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

Le amministrazioni comunale hanno una innata capacità di interpretrare a loro favore le norme del C.d.S. pur di far quadrare il bilancio.

Ricordate gli autovelox o i photored, strumenti utili a prevenire gli ncidenti ma divenuti in un secondo tempo strumenti per mettere le mani in tasca agli automobilisti, finito questo ciclo per via degli arresti in seguito alle indagini si è passati alla sosta a pagamento, ma la legge non è stata creata con lo spirito di impoverire gli automobilisi, ma bensì si intregra in un sistema più complesso di azioni che l’amministrazione deve mettere in atto per far diminuire il flusso veicolare nei centri urbani.

PTGU, PUT, ZPRU, ZTL, sicuramente sono termini che almeno una volta li avete sentiti, ebbene queste parole sono gli strumenti che le amministrazioni dovrebbero utilizzare per diminuire il flusso dei veicoli in centro, mentre allo stato attuale si creano le ZTL o le ZPRU solo per evitare di fare zone di sosta gratuite e creare così solo flussi economici per le casse di società private, dietro alle quali si celano in molti casi figure politiche o i soluti cumpari.

Ormai è sotto gli occhi di tutti che continuare ad aumentare le strisce blu e il loro costo non risolve il problema, lo stato deve in collaborazione con i comuni rendere pù efficaci i trasporti ma soprattutto più convenienti rispetto alla propria auto.

Per fare questo non c’è neanche bisogno di studiare, basta andare in giro per l’europa, Svezia, Germania, Danimarca, sono solo alcuni paesi che da oltre 20 anni hanno creato dei sistemi integrati di trasporto pubblico che sono più convenienti dell’auto privata.

In questi paesi pulmann o metropolitana passano ogni 4/7 minuti, in tutte le stazioni ci sono parcheggi per le biciclette, addirittura di sono interi quartieri dove le auto vengono parcheggiate in appositi parcheggi pubblici custoditi posti ai margini creando all’interno del quartiere un’isola felice.

Un’altra idea da prendere come esempio è la piedicolare per i ragazzi delle scuole, un’idea semplice ma effice allo stesso tempo, vi siete mai chiesti quante auto ci sono in stada per accompagnare i figli a scuola?
Molte sicuramente troppe, ebbene la piedicolare sfrutta un percorso tipo pista ciclabile dove due persone adulte raccolgono i ragazzi alle varie fermate e con un percorso ben segnalato li portano a scuola, con un sicuro vantaggio in termini di inquinamento, inoltre i ragazzi fanno anche del movimento che male non fa.

Le nostre città sono al collasso è l’unica preoccupazione del governo è dare incentivi per vendere altre auto mentre le amministrazioni locali continuano a dare autorizzazioni a costruire nuove zone residenziali sempre più lontano dal centro della città, dove poi tutti si devono recare per lavoro, insomma è un cane che si mangia la coda, da un lato promettono isole felici dove possedere la vostra casa dall’altro ci costringono ad alzarci alle 5 del mattino per andare a lavorare, questo sistema di sviluppo ci ha fatto rimanere senza tempo libero da dedicare alla famiglia, ai figli.

Che dire delle strisce blu??
Ormai sono usate solo per fare cassa, i comuni hanno saputo solo aumentarne il costo e il numero, ad Aversa per esempio si è passati dalle vecchie lire 1.000 agli attuali € 1,50, un’aumento del 200% in appena 8 anni, per non parlare del numero degli stalli, si è passati dai primi 900 posti agli attuali 1.695, a questo punto la domanda nasce spontanea, almeno il problema del traffico si è risolto?
NO, NO, NO è ancora NO.

Con questo piano parcheggi non solo l’amministrazione non ha risolto in problema, ma per certi versi lo ha peggiorato, il motivo è presto spiegato, Aversa è una città di piccola un lungo rettangolo di 8 chilometri quadrati, intorno ci sono tanti piccoli comuni, Lusciano, Carinaro, Trentola Ducenta solo per citarne alcuni, tutti attaccati ad Aversa, avendo l’amministrazione dichiarato l’intero territorio comunale ZPRU è chiaro come non ci sia più spazio sul territorio comunale per creare parcheggi di interscambio, quindi chi viene da fuori non ha spazio per parcheggiare l’auto e usare il trasporto pubblico, inoltre l’alto costo del parcheggio ha fatto migrare tanti automobiliti dalla sosta a pagamento al divieto di sosta anche in posti assurdi come, marciapiedi, stalli per disabili o stalli per motoveicoli.

Eppure le direttive di attuazione dei vari PGTU o PUT, chiariscono che bisogna creare le infrastrutture a sostegno sia di ZTL che ZPRU, ad Aversa mancano addirittura i segnali che indicano che la città è tutta una ZPRU, inoltre l’amministrazione ha l’obbligo di mettere in atto tutte le misure possibili per far diminuire l’afflusso di auto nella ZPRU, ma per come è stata delimitata la ZPRU ad Aversa l’unico sistema per diminuire il flusso veicolare in città è mettere un muro tutt’intorno alla città.

La città di Aversa è stata dichiarata ZPRU il 10/04/2009 con la delibera di giunta 157, stranamente dopo più di un’anno la segnaletica non si è ancora vista, forse l’amministrazione ha avuto difficoltà a procurarsi cartelli in numero sufficiente visto che la città è tutta ZPRU di cartelli c’è ne vogliono veramente tanti.

Il comitato anti strisce blu in data odierna ha protocollato al comune di Aversa la richiesta di instalare la segnaletica che indica che Aversa è una ZPRU in tutte le strade di accesso alla città, in base all’art. 7 comma 10 del C.d.S. è obbligatorio avvisare gli automobilisti che stanno per entrare in una ZPRU.

Invitiamo tutti a guardare il servizio che REPORT ha mandato in onda ieri 09/05/2010, il video è disponibile all’indirizzo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-28c2cf1c-a3a7-4259-8db9-834344c566e8.html , è molto interessante capire come in europa stanno affrontando il problema del trasporto sostenibile.

Nella speranza che il Sindaco Ciaramella possa accettare le critiche mosse dal comitato come costruttive e non distruttive, perchè il nostro obiettivo è uno svilutto sostenibile delle nostre città in armonia con i loro abitanti.

mag 07

Aversa, la legittimità dei parcometri è messa in crisi dall’assenza della normativa che ne regola l’applicazione.

Aversa 07/05/2010
public-art16982-parcheggio.jpg
Giuseppe Oliva

L’impressione che si ha leggendo le notizie sulla gestione della sosta a pagamento è che questo 2010 sarà un’anno molto critico per chi pensava di fare business con le famose strisce blu.

Arresti e avvisi di garanzia sono all’ordine del giorno, dalle indagini vengono fuori nomi legati ai vertici politici nazionali, le indagini vanno spedite, speriamo solo che non finisca tutto in un bolla di sapone, gli Italiano reclamano i loro diritti.

In tema omologazioni dei parcometri non solo non risulta la conformità alle direttive ministeriali ma, sulla base degli accertamenti svolti dai giudici e dalla polizia municipale, sembra che le direttive non siano mai state emanate. Il caso dei «parcometri illegittimi», che in autunno aveva provocato l’annullamento di due multe per divieto di sosta, è tornato alla ribalta con due nuove sentenze del giudice di pace di Firenze. Magistrati diversi, ma stessi ricorsi e stesse motivazioni: il codice della strada prevede l’uso di dipositivi di controllo della sosta, ma prevede anche che siano regolati da una normativa che Palazzo Vecchio non ha mai potuto applicare perchè il ministero delle Infrastrutture non l’ha mai emanata. In attesa del nuovo piano sosta del Comune, che doveva entrare in vigore a inizio anno e che prevede l’eliminazione dei parcometri riservandoli solo ad alcune aree a rotazione rapida, la sosta a pagamento rischia dunque di diventare una delle spine nel fianco delle casse comunali.

Gli ultimi due casi, finiti sulla scrivania del giudice Sgherri, sono partiti dai verbali di violazione al codice della strada notificati a due automobilisti fiorentini che avevano parcheggiato la propria autovettura in viale Petrarca e in via Mascagni, nella zona di Porta Romana. Inserito il denaro nella macchinetta, i due ricorrenti si erano dimenticati di spostare la vettura prima che scadesse il tempo. Al loro ritorno avevano trovato una multa perché, come si legge nei verbali firmati dai vigili, «sostava in zona parcometro superando il periodo consentito per la sosta». Niente da dire, almeno in apparenza. Invece i due automobilsiti hanno contattato l’avvocato Gionata Billi e, con l’aiuto del legale, hanno impugnato il verbale rivolgendosi al giudice di pace.

I ricorsi dell’avvocato Billi hanno tirato in ballo la normativa regolamentaria di attuazione e hanno preso spunto dall’articolo 7 del Codice della strada. Al comma 1, lettera f, si legge che «i Comuni possono stabilire aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alla direttive del ministero delle Infrastrutture». Il nodo è proprio questo. Non solo non risulta la conformità alle direttive, ma sembra che le direttive non siano mai state emanate. Gli stessi vigili urbani, con una nota che era stata prodotta durante una delle due udienze svolte in ottobre davanti al giudice Pecchia, avevano affermato che «nonostante le ricerche, non ci risulta che sia mai stata emanata alcuna direttiva in tal senso».

Il giudice Sgherri ha quindi accolto i ricorsi e ha annullato i due verbali redatti dalla polizia municipale. A questo punto, visto che si tratta della quarta sentenza in materia e visto che sono stati già depositati altri ricorsi che saranno discussi nei prossimi mesi, non è difficile immaginare che i giudici si esprimano ancora a favore dei ricorrenti. Se le direttive fossero davvero inesistenti, mancherebbe infatti la norma presupposta per la legittimità dell’installazione di tutti i parcometri a causa del mancato rispetto dell’articolo 7 del Codice della strada. Il comandante dei vigili, Massimo Ancillotti, aveva parlato di «questione da risolvere». Pochi giorni dopo l’annullamento delle prime due multe, il sindaco Renzi aveva presentato il nuovo piano della sosta, spiegando che i dispositivi per il controllo della sosta sarebbero stati rimossi. Allo stato, però, i parcometri sono ancora al loro posto e i ricorsi continuano ad aumentare.

Il comitati anti strisce blu è disponibile a supportare chi cade vittima di una multa ingiusta, inviate pure le richieste a oliva.giuseppe@yahoo.it.

mag 07

Aversa, la legittimità dei parcometri è messa in crisi dall'assenza della normativa che ne regola l'applicazione.

Aversa 07/05/2010
public-art16982-parcheggio.jpg
Giuseppe Oliva

L’impressione che si ha leggendo le notizie sulla gestione della sosta a pagamento è che questo 2010 sarà un’anno molto critico per chi pensava di fare business con le famose strisce blu.

Arresti e avvisi di garanzia sono all’ordine del giorno, dalle indagini vengono fuori nomi legati ai vertici politici nazionali, le indagini vanno spedite, speriamo solo che non finisca tutto in un bolla di sapone, gli Italiano reclamano i loro diritti.

In tema omologazioni dei parcometri non solo non risulta la conformità alle direttive ministeriali ma, sulla base degli accertamenti svolti dai giudici e dalla polizia municipale, sembra che le direttive non siano mai state emanate. Il caso dei «parcometri illegittimi», che in autunno aveva provocato l’annullamento di due multe per divieto di sosta, è tornato alla ribalta con due nuove sentenze del giudice di pace di Firenze. Magistrati diversi, ma stessi ricorsi e stesse motivazioni: il codice della strada prevede l’uso di dipositivi di controllo della sosta, ma prevede anche che siano regolati da una normativa che Palazzo Vecchio non ha mai potuto applicare perchè il ministero delle Infrastrutture non l’ha mai emanata. In attesa del nuovo piano sosta del Comune, che doveva entrare in vigore a inizio anno e che prevede l’eliminazione dei parcometri riservandoli solo ad alcune aree a rotazione rapida, la sosta a pagamento rischia dunque di diventare una delle spine nel fianco delle casse comunali.

Gli ultimi due casi, finiti sulla scrivania del giudice Sgherri, sono partiti dai verbali di violazione al codice della strada notificati a due automobilisti fiorentini che avevano parcheggiato la propria autovettura in viale Petrarca e in via Mascagni, nella zona di Porta Romana. Inserito il denaro nella macchinetta, i due ricorrenti si erano dimenticati di spostare la vettura prima che scadesse il tempo. Al loro ritorno avevano trovato una multa perché, come si legge nei verbali firmati dai vigili, «sostava in zona parcometro superando il periodo consentito per la sosta». Niente da dire, almeno in apparenza. Invece i due automobilsiti hanno contattato l’avvocato Gionata Billi e, con l’aiuto del legale, hanno impugnato il verbale rivolgendosi al giudice di pace.

I ricorsi dell’avvocato Billi hanno tirato in ballo la normativa regolamentaria di attuazione e hanno preso spunto dall’articolo 7 del Codice della strada. Al comma 1, lettera f, si legge che «i Comuni possono stabilire aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alla direttive del ministero delle Infrastrutture». Il nodo è proprio questo. Non solo non risulta la conformità alle direttive, ma sembra che le direttive non siano mai state emanate. Gli stessi vigili urbani, con una nota che era stata prodotta durante una delle due udienze svolte in ottobre davanti al giudice Pecchia, avevano affermato che «nonostante le ricerche, non ci risulta che sia mai stata emanata alcuna direttiva in tal senso».

Il giudice Sgherri ha quindi accolto i ricorsi e ha annullato i due verbali redatti dalla polizia municipale. A questo punto, visto che si tratta della quarta sentenza in materia e visto che sono stati già depositati altri ricorsi che saranno discussi nei prossimi mesi, non è difficile immaginare che i giudici si esprimano ancora a favore dei ricorrenti. Se le direttive fossero davvero inesistenti, mancherebbe infatti la norma presupposta per la legittimità dell’installazione di tutti i parcometri a causa del mancato rispetto dell’articolo 7 del Codice della strada. Il comandante dei vigili, Massimo Ancillotti, aveva parlato di «questione da risolvere». Pochi giorni dopo l’annullamento delle prime due multe, il sindaco Renzi aveva presentato il nuovo piano della sosta, spiegando che i dispositivi per il controllo della sosta sarebbero stati rimossi. Allo stato, però, i parcometri sono ancora al loro posto e i ricorsi continuano ad aumentare.

Il comitati anti strisce blu è disponibile a supportare chi cade vittima di una multa ingiusta, inviate pure le richieste a oliva.giuseppe@yahoo.it.

mag 07

Aversa, una città in mano ai parcheggiatori privati.

Aversa 07/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI

Giuseppe Oliva

Ieri 06/05/2010 sono entrate in funzione le ganasce per chi sosta in divieto, ganasce giuste è previste dal C.d.S., l’impressione però è che le stesse vengono usate più per costringere i cittadini a sostare nelle strisce blu, che per evitare il divieto di sosta.

Più volte con i nostri video abbiamo dimostrato come questo piano parcheggi troppo oneroso per i cittadini, ha fatto migrare sempre più auto dalla sosta regolamentata alla sosta vietata, creando in alcune zone notevoli problemi di sicurezza e maggior traffico, i video che mostriamo di seguito ne sono la prova.

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Premesso che il comitato anti strisce blu è per il rispetto del Codice della Strada, ma il rispetto delle regole deve essere uguale per tutti, invece stranamente si vanno a multare le auto in divieto di sosta li dove i parcheggi a pagamento si sono svuotati, mentre in alcune zone della città ci sono auto che occupano abusivamente i posti riservati senza ricevere nessuna sanzione, in alcuni casi abbiamo trovato in zona anche le pattuglie dei vigili.

Nel video che mostriamo di seguito inviato anche al comandante Guarino, si nota come i posti riservati in via Cavour siano occupati abusivamente è sempre dalle stesse auto, il tutto sotto gli occhi prorpio di chi deve vigilare, parliamo degli ausiliari del traffico e dei vigili urbani.

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Sempre in tema di occupazione abusiva degli stalli riservati, il prossimo video mostra la situazione in P.zza fuori S.Anna, tra le due banche presenti in questa strada sono stati realizzati ben 7 posti per disabili, ora o queste banche hanno tanti disabili tra i loro clienti o questi posti sono stati realizzati tutti quì per permetterne l’utilizzo senza nessun controllo da parte degli ausiliari del traffico.

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mag 05

Aversa l’inchiesta strisce blu si allarga, Poggiomarino: appalti per i parcheggi, arrestato il consigliere Bifulco.

Aversa 05/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

L’inchiesta sulla truffa delle strisce blu si sta allargando a macchia d’olio, arresti e avvisi di garanzia fioccano come la neve in montagna, qualcuno è anche finito agli arresti domiciliari, finalmente i tanti comitati che da anni denunciano le irregolarità nella gestione della sosta a pagamento stanno cominciando a raccogliere i frutti.

—————————————————————————————————————————
Fonte: http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/poggiomarino_appalti_parcheggi_arrestato_consigliere_bifulco.aspx

E’ finito agli arresti domiciliari Ennio Bifulco, vice presidente del consiglio comunale di Poggiomarino, eletto in assise nelle fila del centrodestra. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nell’ambito di un’indagine condotta dalla polizia sull’asse Perugia-Poggiomarino, legata alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu nel comune vesuviano. Ieri mattina, il nucleo investigativo della Digos di Napoli ha stretto le manette ai polsi di Ennio Bifulco, poi il consigliere è stato relegato ai domiciliari, perché le sue condizioni di salute sono “imcompatibili con il regime carcerario”. L’indagato, infatti, ha subito di recente un delicato intervento chirurgico. I particolari dell’inchiesta restano top-secret, anche perché secondo gli investigatori potrebbero esserci importanti sviluppi nelle prossime ore,. In ogni caso, l’unica certezza è che i reati contestati al consigliere comunale di Poggiomarino sono legati alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu dei parcheggi a pagamento. Un servizio che Bifulco cura in qualità di concessionario di una società privata con sede a Perugia, e che conta appalti dello stesso genere anche in alcuni comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari.

Ennio Bifulco, lavorava da tempo per l’azienda umbra, ancor prima che fosse promosso in consiglio dopo le amministrative del 2007, era un ausiliario del traffico prima di iniziare la “scalata” che lo ha portato ad essere “referente” nell’area Vesuviana.

La notizia ha l’effetto di un terremoto sulla politica cittadina, che sicuramente sarà segnata da una vicenda che per il momento nessuno ha voglia di commentare. Fiducia nella magistratura, a detta di amministratori e politici, e quindi niente processi prima di conoscere i risvolti delle indagini. Il caso, però, potrebbe comunque ripercuotersi in consiglio comunale, ma questa è un’altra storia e anche il sindaco preferisce non sbilanciarsi. Se non in una dichiarazione diplomatica che arriva in serata. “Esprimo tutta la mia solidarietà, umana e personale al consigliere Bifulco”, dice Vincenzo Vastola. Ovviamente, sulla vicenda “non posso esprimermi e non sarebbe nemmeno corretto”. E allora “Aspettiamo di conoscere i fatti che verranno fuori dal lavoro dei magistrati nei quali ho grande e piena fiducia”.

I fatti partono da lontano. Gli inquirenti stanno infatti monitorando la situazione dal dicembre 2008, ovvero, da quando venne annullato il concorso per sei vigili urbani nel comune di Poggiomarino. Un concorso svoltosi alla Mostra D’Oltremare a Napoli. In quell’occasione in molti denunciarono una lunga serie di irregolarità, tanto che la prova venne dichiarata nulla e mai più ripetuta, nonostante le pressioni di molti candidati partecipanti.

Le due vicende sono collegate perché è da quelle indagini che viene fuori il ruolo di Ennio Bifulco. Dal concorso, infatti, l’attenzione si sposta sulle gare d’appalto per la gestione dei parcheggi e la polizia allarga le indagini fino a Perugia, dove ha sede la società per la quale opera da concessionario di zona il vicepresidente del consiglio di Poggiomarino.

Un calibro da novanta della politica locale, eletto in consiglio con 215 voti di preferenza sotto il simbolo della lista civica “Forza Poggiomarino”, collegata al centrodestra e sostenitrice dall’attuale primo cittadino Vincenzo Vastola, succeduto nel 2007 al leader di centrosinistra, Roberto Giugliano. Ad Ennio Bifulco, originario di Ottaviano, era stata concessa anche la vice presidenza del consiglio comunale ed era componente della commissione pari opportunità.
FRANCESCO UGLIANO

mag 05

Aversa l'inchiesta strisce blu si allarga, Poggiomarino: appalti per i parcheggi, arrestato il consigliere Bifulco.

Aversa 05/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

L’inchiesta sulla truffa delle strisce blu si sta allargando a macchia d’olio, arresti e avvisi di garanzia fioccano come la neve in montagna, qualcuno è anche finito agli arresti domiciliari, finalmente i tanti comitati che da anni denunciano le irregolarità nella gestione della sosta a pagamento stanno cominciando a raccogliere i frutti.

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Fonte: http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/poggiomarino_appalti_parcheggi_arrestato_consigliere_bifulco.aspx

E’ finito agli arresti domiciliari Ennio Bifulco, vice presidente del consiglio comunale di Poggiomarino, eletto in assise nelle fila del centrodestra. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nell’ambito di un’indagine condotta dalla polizia sull’asse Perugia-Poggiomarino, legata alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu nel comune vesuviano. Ieri mattina, il nucleo investigativo della Digos di Napoli ha stretto le manette ai polsi di Ennio Bifulco, poi il consigliere è stato relegato ai domiciliari, perché le sue condizioni di salute sono “imcompatibili con il regime carcerario”. L’indagato, infatti, ha subito di recente un delicato intervento chirurgico. I particolari dell’inchiesta restano top-secret, anche perché secondo gli investigatori potrebbero esserci importanti sviluppi nelle prossime ore,. In ogni caso, l’unica certezza è che i reati contestati al consigliere comunale di Poggiomarino sono legati alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu dei parcheggi a pagamento. Un servizio che Bifulco cura in qualità di concessionario di una società privata con sede a Perugia, e che conta appalti dello stesso genere anche in alcuni comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari.

Ennio Bifulco, lavorava da tempo per l’azienda umbra, ancor prima che fosse promosso in consiglio dopo le amministrative del 2007, era un ausiliario del traffico prima di iniziare la “scalata” che lo ha portato ad essere “referente” nell’area Vesuviana.

La notizia ha l’effetto di un terremoto sulla politica cittadina, che sicuramente sarà segnata da una vicenda che per il momento nessuno ha voglia di commentare. Fiducia nella magistratura, a detta di amministratori e politici, e quindi niente processi prima di conoscere i risvolti delle indagini. Il caso, però, potrebbe comunque ripercuotersi in consiglio comunale, ma questa è un’altra storia e anche il sindaco preferisce non sbilanciarsi. Se non in una dichiarazione diplomatica che arriva in serata. “Esprimo tutta la mia solidarietà, umana e personale al consigliere Bifulco”, dice Vincenzo Vastola. Ovviamente, sulla vicenda “non posso esprimermi e non sarebbe nemmeno corretto”. E allora “Aspettiamo di conoscere i fatti che verranno fuori dal lavoro dei magistrati nei quali ho grande e piena fiducia”.

I fatti partono da lontano. Gli inquirenti stanno infatti monitorando la situazione dal dicembre 2008, ovvero, da quando venne annullato il concorso per sei vigili urbani nel comune di Poggiomarino. Un concorso svoltosi alla Mostra D’Oltremare a Napoli. In quell’occasione in molti denunciarono una lunga serie di irregolarità, tanto che la prova venne dichiarata nulla e mai più ripetuta, nonostante le pressioni di molti candidati partecipanti.

Le due vicende sono collegate perché è da quelle indagini che viene fuori il ruolo di Ennio Bifulco. Dal concorso, infatti, l’attenzione si sposta sulle gare d’appalto per la gestione dei parcheggi e la polizia allarga le indagini fino a Perugia, dove ha sede la società per la quale opera da concessionario di zona il vicepresidente del consiglio di Poggiomarino.

Un calibro da novanta della politica locale, eletto in consiglio con 215 voti di preferenza sotto il simbolo della lista civica “Forza Poggiomarino”, collegata al centrodestra e sostenitrice dall’attuale primo cittadino Vincenzo Vastola, succeduto nel 2007 al leader di centrosinistra, Roberto Giugliano. Ad Ennio Bifulco, originario di Ottaviano, era stata concessa anche la vice presidenza del consiglio comunale ed era componente della commissione pari opportunità.
FRANCESCO UGLIANO

mag 04

Aversa, continua l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, ma i vigili dove sono?

Aversa 04/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il comitato anti strisce blu sta denunciando da molto tempo l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, parliamo di tutti i tipi di stalli riservati, posti per motoveicoli, disabili, carico e scarico.

L’occupazione avviene molto spesso sotto gli occhi proprio di chi deve vigilare, infatti nel video si può chiaramente vedere un’auto dei vigili urbani con due vigili in macchina, mentre a 5 metri tutti i posti sul lato destro di Via Cavour sono occupati abusivamente, basta guardare il video per capire che i controlli in questa zona sono nulli.
Warning: video ID not specified!

Ci piacerebbe tanto che il Sindaco Ciaramella e il comandante Guarino faccessero un giro in auto con noi del comitato anti strisce blu, in maniera da vedere dove i cittadini stanno cercano di parcheggiare per non pagare il salatissimo costo del parcheggio imposto dal nuovo piano parcheggi, per chi non fosse aggiornato sulla tariffa siamo a € 18,00 al giorno.

Bisogna smetterla di raccontare fandonia, i cittadini sanno bene quello che sta succedendo.

mag 04

Aversa, continua l'occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, ma i vigili dove sono?

Aversa 04/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il comitato anti strisce blu sta denunciando da molto tempo l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, parliamo di tutti i tipi di stalli riservati, posti per motoveicoli, disabili, carico e scarico.

L’occupazione avviene molto spesso sotto gli occhi proprio di chi deve vigilare, infatti nel video si può chiaramente vedere un’auto dei vigili urbani con due vigili in macchina, mentre a 5 metri tutti i posti sul lato destro di Via Cavour sono occupati abusivamente, basta guardare il video per capire che i controlli in questa zona sono nulli.
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Ci piacerebbe tanto che il Sindaco Ciaramella e il comandante Guarino faccessero un giro in auto con noi del comitato anti strisce blu, in maniera da vedere dove i cittadini stanno cercano di parcheggiare per non pagare il salatissimo costo del parcheggio imposto dal nuovo piano parcheggi, per chi non fosse aggiornato sulla tariffa siamo a € 18,00 al giorno.

Bisogna smetterla di raccontare fandonia, i cittadini sanno bene quello che sta succedendo.

mag 03

Aversa, continua l’occupazione abusiva degli stalli per disabili senza nessun controllo da parte dei vigili urbani.

Aversa 03/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il nuovo piano parcheggi voluto da Sindaco Ciaramella sta creando non pochi problemi ai cittadini e commercianti di Aversa, il comitato anti strisce blu ha girato diversi video che mostrano come le auto si stiano parcheggiando ovunque tranne che negli stalli a pagamento, basta farsi un giro sulla variante o nelle stradine lateriali di Via Roma per capire quante auto parcheggiano in divieto di sosta.

La Variante per esempio è presa di mira lungo l’intero tratto sia sulla carreggiata che sui marciapiedi da auto in sosta, creando moltissimi problemi sia in termini di sicurezza per i pedoni che per le auto, che immettendosi dalle traverse laterali non hanno una visuale sicura, stranamente su questa strada non si fanno multe, forse se cominciassero a fare i verbali per i divieti di sosta molti automobilisti che parcheggiano nei pressi delle fermate della metropolitana smetterebbero di usarla è una nuova polemica per la mancanza di parcheggi scoppierebbe contro il Sindaco Ciaramella.

In questo video si nota come in P.zza fuori S.Anna nella zona del Banco di Napoli i posti prima riservati al Banco di Napoli e al centro di salute mentale si sono trasformati in posti der disabili, ben 7 posti in 15 metri, l’assurdo è che i posti sono sempre preda degli automobilisti indisciplinati che non hanno nessun titolo per utilizzare questi prezziosi spazi, più volte al giorno in questa strada passano sia i vigili urbani che gli ausiliari del traffico, ma nessun verbale viene mai elevato.

Warning: video ID not specified!

Speriamo che il Sindaco Ciaramella la smetta di raccontare solo la sua verità è si decida ad aprire un tavolo di confronto con i cittadini e le associazioni di categoria.