lug 28

Parcheggi a pagamento incustodito: una sentenza stabilisce la responsabilità del gestore

Sempre di più sono le sentenze che ristabiliscono responsabilità e doveri, ed ecco perchè ci sentiamo in dovere di riproporre un articolo uscito tra marzo e maggio 2011 con una sentenza di corte di cassazione del 2009.


Quante volte abbiamo letto “incustodito” sui cartelli dei parcheggi, che spiegano come il gestore declini ogni responsabilità su furti o danneggiamenti alle auto ivi custodite? Ebbene, una sentenza della corte di cassazione ribalta tutto: anche se i parcheggi presentano all’ingresso cartelli di questo tipo, in caso di danneggiamento o di furto della vostra auto avete il diritto al risarcimento da parte del gestore, il cui servizio viene assimilato a quello del contratto atipico del deposito. C’è quindi la facoltà del danneggiato di rivolgersi in prima battuta all’assicurazione, che poi si rivarrà sul gestore del parcheggio.

La sentenza della Cassazione

La sentenza di riferimento è la n. 1957/2009, che la corte di Cassazione ha pronunciato dopo un furto d’auto avvenuto in un parcheggio incustodito gestito da una società municipalizzata. La Corte ha innanzitutto stabilito che il cartello esposto è privo di efficacia giuridica, perché la legge, ai sensi dell’articolo 1341, secondo comma, del Codice Civile, non approva espressamente tale limitazione, che risulta quindi essere una clausola vessatoria. Si fa quindi riferimento all’articolo 1336 del Codice Civile, che sancisce la responsabilità del depositario.

La Corte di Cassazione ha sostenuto che non è necessario che l’auto venga consegnata ad una persona fisica perché intervenga la responsabilità: nel caso in oggetto, la consegna dell’auto era avvenuta con la sua introduzione in un’area recintata, dopo aver superato una sbarra, il cui ingresso era subordinato al rilascio di una scheda magnetica da un apposito dispositivo e il conducente poteva uscire dal parcheggio solo dopo aver pagato, sempre tramite un apparecchio apposito, il corrispettivo dovuto. Insomma, l’automatizzazione non costituisce una scusa. Tanto più che, ai sensi dell’articolo 1336, parcheggiare in un’area recintata e con cartello che specifichi si tratta di un servizio offerto al pubblico, non è equiparabile a parcheggiare su una pubblica via.

Fonte: AssicurazioneAuto.com

 

giu 18

Tarsu a chi gestisce le strisce blu, lo dice la Cassazione

VENERDÌ 17 GIUGNO 2011 17:29

Lecce – Alle società che gestiscono i parcheggi a pagamento deve essere imposta la Tarsu. E’ questo il contenuto della richiesta avanzata dagli esponenti del comitato ‘Strisce Blu’.

E’ proprio Roberto Spennato il responsabile della Puglia del Comitato a prendere l’iniziativa facendo riferimento ad una sentenza della Corte di Cassazione del 27 settembre 2007 che obbliga le società che vincono l’appalto per la gestione delle strisce blu di un dato territorio, a versare anche la tassa per i rifiuti in base alle tariffe di quel comune, calcolate in base alla metratura dell’area concessa in gestione dall’ente appaltante. Il responsabile del comitato ha inviato, dunque, una lettera al comune di Ugento, ma promette che la stessa richiesta sarà avanzata a tutti i comuni delle provincia.

Ad applicare la sentenza della Cassazione finora è stato solo il comune di Salve che ha potuto in questo modo mettere a bilancio una sostanziosa somma che ha permesso di mantenere costanti le tariffe per la raccolta rifiuti, al contrario dei comuni limitrofi che sono stati costretti a ritoccare al rialzo le tariffe, con aumenti che sono arrivati talvolta fino al 300%, come nel caso di Ugento.

La reticenza ad applicare la sentenza della cassazione è dovuta – secondo quanto fanno sapere dal comitato – “al fatto che ciò provocherebbe un danno non indifferente per le varie cooperative (o presunte tali) e società che operano in questo settore così delicato, che per questo godono di un trattamento al quanto particolare da parte della Pubblica Amministrazione”.

L’applicazione della sentenza – continua il comitato – “comporterebbe una sostanziosa perdita per le società titolari della gestione, ridimensionando alquanto l’economicità di queste gestioni, ma allo stesso tempo portando ben più numerosi benefici al territorio e ai cittadini, costretti attualmente a pagare delle cifre sproporzionate per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. È inoltre da chiedersi come mai questa sentenza sia rimasta solo sulla carta per tutto questo tempo, prefigurando per questo ammanchi erariali di tutto rispetto per i comuni, sempre più strozzati dalla crisi e che per questo non potrebbero permettersi queste distrazioni, sempre che di distrazioni si tratti”.

Fonte : http://www.ilpaesenuovo.it

 

mar 14

Aversa: nuove modifiche agli svincoli appena inaugurati, l’amministrazione Ciaramella continua a sperperare il denaro pubblico.

Aversa 14/03/2011 16:30

L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Ciaramella continua a sperperare il denaro pubblico, realizzando opere dalla dubbia utilità, per poi apportare dopo pochi giorni ancor più inutili modifiche.

Nello specifico parliamo degli inutili spartitraffico che ultimamente stanno spuntando un pò ovunque in città, la realizzazione di queste oscenità è stata affidata al consigliere Adolfo Giglio, queste opere hanno già in passato destato la nostra attenzione per lo stato di abbandono nel quale versavano, l’amministrazione in quel caso fece ricoprire di erba sintetica questi spazzi, con la motivazione che non sarebbe stata necessaria nessuna manutenzione per almeno 10 anni.

 

Infatti anche i nuovi spartitraffico realizzati in via dell’Archeologia e inaugurati pochi giorni fa, sono stati realizzati con lo stesso stile, ma quando pochi giorni fa non abbiamo più trovato il prato sintetico e i sassi che ornavano il perimetro, tutto abbiamo pensato tranne che a delle modifiche, infatti abbiamo denunciato il fatto come un probabile atto di vandalismo.

 

Oggi invece apprendiamo che le coperture e gli ornamenti appena completati, sono stati eliminati per realizzare una copertura in porfido.

Questa notizia è la conferma che questa amministrazione ha le idee molto confuse su come e cosa realizzare per migliorare la città, ma di sicuro hanno imparato molto bene a sperperare i soldi dei contribuenti.

Il Comitato Strisce Blu provvederà ad inoltrare una segnalazione alla Corte dei Conti per procurato danno erariale.

Ma queste non sono le uniche opere non a norma presenti ad Aversa, infatti il Sindaco ha affidato al Consigliere Adolfo Giglio, anche la realizzazione di alcuni marciapiedi per migliorare la sicurezza dei pedoni.

Purtroppo le opere realizzare sotto la supervisione del Consigliere Giglio non sono a norma, infatti i marciapiedi superano i 40 centimetri di altezza, contro i 17 massimo 20 indicati dal Ministero, ma anche la larghezza non è a norma, essendo inferiore ai 150 centimetri previsti dalla vigente normativa.

Viene da chiedersi, chi pagherà eventuali danni a cose e persone procurate da queste opere non a norma?

Insomma si è affidato un’incarico molto serio che meritava sicuramente una certa competenza in materia, ad una persona che fino ad ora ha dimostrato di andare per tentativi, purtroppo questi tentativi vengono pagati con i nostri soldi.

Inoltre sarebbe da chiarire se questi lavori abbiano mai ricevuto l’approvazione in termini di sicurezza dal comando di polizia municipale?

Insomma tante domande alle quali il Sindaco Ciaramella deve dare una risposta al più presto, perchè se questo è un tentativo di lasciare un buon ricordo del suo mandato, sicuramente non ha scelto la strada giusta.

 

Giuseppe Oliva