Troppo spesso ci stiamo occupando degli sversamenti di rifiuti in pieno centro ad Aversa, questa pratica è figlia dell’ignoranza e dei mancati controlli dell’amministrazione.
Sono molti i punti dove sistematicamente vengono sversati rifiuti speciali e fuori orario e dove basterebbe veramente poco per risolvere il problema, ma sembra che da 20 anni le amministrazioni che si sono succedute sono a corto di idee.
Spesso si tratta di rifiuti provenienti dai tanti locali siti nel centro di città, i posti sono i soliti come via Cirillo e piazza Marconi, quì si sversa a tutte le ore e di tutto.
Quello che abbiamo notato e che spesso non sono i titolari dei locali a sversare, ma piuttosto incaricano qualche poveraccio che in cambio di qualche euro raccoglie lattine di olio o bottiglie e li sversano dove non dovrebbero.
Eppure esiste un’isola ecologica dove portare le lattine vuote o le bottiglie di vetro, possibile che questi pseudo imprenditori preferiscono pagare la TARSU per questi servizi ma poi inquinano il centro storico dove lavorano.
In questo caso la SENESI che si occupa della raccolta dei rifiuti può solo fare delle raccolte straordinarie che purtroppo sottraggono tempo e risorse per tenere la città pulita anche nelle altre zone.
Intanto in città si installano tante nuove telecamere, per sorvegliare cosa non si capisce visto che fino ad oggi tutte quelle installate non sono mai state utili o spesso non funzionavano, possibile che mancano pochi euro per installare una telecamera in questi punti e multare i responsabili?
Speriamo che la prossima amministrazione abbia più attenzione a questi problemi e soprattutto che i ristoratori che lavorano in città si facciano carico di un corretto smaltimento dei rifiuti.
Voglio raccontarvi una serata classica in giro per la città di Aversa, la mia città, quella che è stata totalmente abbandonata a se stessa, dove si vive giorno per giorno senza regole.
Ore 20:30 Prima tappa è il parcheggio del parco Pozzi, dove oltre ad un fondo stradale che è peggio di una mulattiera trovo 2 parcheggiatori abusivi stranieri che hanno tentato di estorcermi del denaro in cambio della tranquillità della macchina, il tutto a pochi metri dai vigili che preferiscono fare la guardia alla transenna che delimita l’inizio dell’isola pedonale di via Roma.
Ore 20:40 Seconda tappa piazza Vitt. Emanuele per una pizza dalla storica pizzeria Vitale, quello che trovo è una situazione di caos totale, dove centinaia di ragazzi più o meno adolescenti si divertono a gettare rifiuti nella fontana, mentre un’altro gruppo ha trasformato l’altra metà della piazza in un campo di calcio, creando non pochi problemi a chi vuole attraversare la piazza, il tutto sotto le costosissime telecamere che non funzionano.
Ore 22:45 Decido di percorrere a piedi via Roma in direzione parco Argo per prendere un gelato con la famiglia, è difficile anche spiegare cosa si prova a dover evitare da un lato le buche e i dissesti stradali mentre dall’altro bisogna evitare i centauri senza casco che sfrecciano anche sui marciapiedi, arrivo finalmente nel parco Argo è trovo una situazione ancora più folle, dove centinaia e centinai di moto e auto girano senza una meta mettendo in pericolo anche i pedoni sui marciapied, marciapiedi che oltre ad essere lerci, sono anche pieni di rifiuti differenziati come il vetro che non vengono prelevati da mesi.
Ore 00:00 Ritorno al parcheggio del parco Pozzi e i parcheggiatori abusivi sono sempre li a spillare denaro agli automobilisti, ma in più c’è anche ci ha deciso di sfogare i bollenti spiriti direttamente in auto e tra le famiglie con bambini che prendono l’auto per fare ritorno a casa.
Una situazione simile forse la si poteva trovare nel Bronks nei tempi peggiori, è stato un duro colpo vedere la vivibilità della città buttata nella spazzatura, mi è sembrato di vivere in un incubo, per fortuna sono riuscito a fare ritorno a casa sano e salvo.
Ci tenevo a denunciare il degrado nel quale l città è caduta, siamo messi peggio della passata amministrazione.
Aversa 11/07/2013
Nel cerchio rosso è stata individuata una discarica di amianto e materiali tossici.
Mani criminali stanno uccidendo la Campania e tutti i suoi abitanti e la politica con il suo silenzio contribuisce a questa strage.
Da anni si continua a parlare di come risolvere il problema degli sversamenti illegali di rifiuti altamente cancerogeni come l’amianto, ma sistematicamente le parole se le porta via il vento mentre le malattie legate ai roghi tossici sono una triste realtà.
Le discariche abusive sono ovunque come dimostra il video realizzato il 09/07/2013 ad Aversa in una traversa laterale di via E. De Nicola a poche centinaia di metri da due importanti e frequentate scuole, e a ridosso di abitazioni e campi coltivati.
Come si vede dal video la zona è piena di amianto e scarti di pellame, il tutto periodicamente viene dato alle fiamme per fare nuovo spazio ad altri rifiuti.
Inoltre è evidente che tutti i fumi tossici vanno a depositarsi sulle colture che insistono in tutta la zona e di conseguenza finiscono sulle tavole di ignari consumatori, il consumo di alimenti carichi di diossina ed amianto si somma con i fumi tossici conseguenza dei roghi appiccati di continuo facendo innalzare il rischio tumori nella popolazione.
Molti, troppi fanno finta di non vedere, ma l’inquinamento ormai è totale e chiudersi dentro per non respirare i fumi tossici non risolve il problema, perché quello che non respiri lo finisci per mangiare.
Intanto la politica è totalmente assente, come se il problema non esistesse, anzi continuano a fare tagli alle forze dell’ordine e a tutte le istituzioni che dovrebbero fare prevenzione e controllo.
Ma forse alla politica conviene di più creare emergenze, si perché nelle emergenze si possono spendere soldi senza controllo finendo per dare gli appalti per le bonifiche agli stessi criminali che hanno sversato, così il ciclo continua all’infinito.
Il Comitato Strisce Blu chiede alle istituzioni di intervenire immediatamente in questa zona non solo per effettuare una bonifica seria ma soprattutto bisogna mettere in sicurezza la zone impedendo che gli sversamenti continuino, anche semplicemente impedendo l’accesso a questa strada ai non residenti.
Aversa e l’intero agro sono pieni di strade come questa, ma sembra che a nessuno importi della Campania e dei suoi residenti, ma quando si tratta di chiedere i voti o incassare le tasse politici e governo sono sempre presenti.
Eppure la soluzione è dietro l’angolo, basterebbe una Legge chiara e pene sicure, il CSB propone:
a) Arresto fino a 5 anni chi viene preso in flagranza di reato mentre sversa amianto con sconto di pena di 2 anni se collabora ad individuare la fonte del materiale.
b) Arresto fino a 3 anni per chi sversa residui di pellame, copertoni, secchi di vernice, lattine di solvente o collanti con sconto di 1 anno sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
c) Arresto fino a 1 anno per chi sversa residui ci costruzione, vetro, ceramica e altri materiali meno pericolosi, con sconto di 6 mesi sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
d) arresto fino a 3 anni per chi affida materiale destinato alla discarica a persone sprovviste di autorizzazioni.
Processo per direttissima e in nessun caso devono essere previsti gli arresti domiciliari.
Dare ampi poteri e mezzi alle forze dell’ordine per monitorare e sorvegliare i luoghi degli sversamenti.
Provare a coinvolgere le molte associazioni di volontari che insistono sul territorio e che troppo spesso vengono sottovalutate, ma forse è perché lavora gratis e non fannno girare i soldi delle emergenze.
Obbligare e stanziare i fondi per permettere ai Comuni più grandi di realizzare isole ecologiche in grado di ricevere tutti i materiali che normalmente vengono sversati illecitamente, come bidoni di vernice, copertoni, residui di costruzione e amianto (l’amianto trattato con idonea vernice può essere trattato anche dal privato che vuole bonificare la sua proprietà), troppo spesso questi materiali finiscono nelle campagne coltivate perché le isole ecologiche non possono ricevere questi rifiuti, trattare il ritiro con le aziende specializzate è troppo oneroso per un semplice cittadino, sempre più spesso i cittadini fanno da soli i piccoli lavori di manutenzione ma poi hanno enormi difficoltà per smaltire il materiale di risulta.
Queste semplici misure potrebbero fungere da sicuro deterrente sia a chi trasporta e sversa i rifiuti che chi li affida nelle mani sbagliate.
Voglio ricordare che dietro questo enorme problema c’è sempre la mano della criminalità organizzata, che prima sversa i rifiuti, poi li da alle fiamme e dopo guadagna milioni di euro per la rimozione.
Provare a documentare il numero di discariche abusive presenti in Campania e come provare a contare le banche presenti in Svizzera.
Troppe quelle nascoste sotto i terreni coltivati, moltissime quelle presenti sotto i cavalcavia dei vari assi mediani, sicuramente quelle nascoste sotto i terreni coltivati hanno bisogno di essere scoperte con indagini, ma come la mettiamo per quelle presenti ai margini di ogni accampamento rom della Campania?
Questo video è stato girato all’uscita dell’asse Ponticelli Barra, quì la situazione è drammatica e non è possibile fare finta di non vedere, non stiamo parlando di un sacchetto di rifiuti buttato dal finestrino ai margini della strada, ma parliamo di una montagna di rifiuti a perdita d’occhio.
Non ho potuto approfondire più di tanto, visto che già Luca Abete inviato di Striscia La Notizia fu malamente cacciato proprio dai rom presenti in zona, che evidentemente hanno interesse a sfruttare i materiali scaricati abusivamente.
Ci sono domande che i residenti della zona e della Campania in generale si fanno da anni, purtroppo il silenzio da parte delle istituzioni è totale.
Possibile che nessuno possa mandare via persone che accumulano rifiuti in questa maniera?
Possibile che non ci sono pochi euro in cassa per installare una telecamera che sia in grado di riconoscere chi scarica i rifiuti in questa zona e perseguirlo come prevede la Legge?
Possibile che non si riesca a controllare con una pattuglia la zona?
La Campania era una terra felix dove si potevano coltivare frutta e verdura in gran quantità, purtroppo la mala politica e la delinquenza hanno distrutto una regione riempendola di costruzioni abusive e discariche a perdita d’occhio, ormai il territorio è talmente saturo di rifiuti di ogni tipo, spesso si tratta di rifiuti provenienti dal nord Italia, che non esiste più la possibilità di bonificare i suoli.
Era il 07/12/2010 e il Sindaco Ciaramella metteva in guardia gli Aversani, chiedendo loro di non votare Sagliocco, dichiarando che fa politica promettendo posti di lavoro.
Come è possibile che alla fine è lui stesso a sostenere Sagliocco alle elezioni che si sono appena svolte, un sostegno talmente forte che alla fine Sagliocco è stato eletto nuovo Sindaco di Aversa con una percentuale del 58%.
Certo che la politica ci ha abbituati a tutto e il contrario di tutto, ma quello che la città di Aversa ha vissuto negli ultimi 10 anni di amministrazione del PDL non ha eguali.
Un Sindaco uscente che non è riuscito a risolvere nessuno dei problemi che attanagliano la città, con una raccolta differenziata che solo dopo 9 anni di mandato sembra prendere forma, una viabilità mortificata dalle strisce blu, il verde pubblico talmente abbandonato da portare alla chiusura del più grande parco pubblico per inquinamento, nessuno dei cantieri per opere pubbliche è stato completato, delinquenza e prostituzione la fanno da padrona in molte zone della città, un piano commercio che non è neanche in embrione.
Potremmo andare avanti all’infinito, ma per il momento ci soffermiamo sul pensiero dell’ex Sindaco Ciaramella, quello che potete ascoltare tutti dal minuto 4 in poi, quello quando mette in guardia gli Aversani da un possibile Sindaco che non sia di Aversa, ma soprattutto quando accusa Sagliocco di fare politica promettendo posti di lavoro.
Alla fine gli Aversani si meritano l’amministrazione che scelgono, ed è inutile poi lamentarsi fuori ai bar di quanto sono pessime le strisce blu, o delle prostitute sotto al proprio palazzo, questa è la vostra scelta, il 2012 poteva essere l’anno della svolta, ma evidentemente siete dei masochisti.
Ecco cosa ci resta dopo 10 anni di cattiva amministrazione, che hanno trasformato alcune zone della città di AVERSA in vere e proprie discariche.
Questo è un video girato nell’area del mercato settimanale è la prova che l’amministrazione uscente viene in questa zona solo a chiedere i voti, facendo promesse che sistematicamente vengono disattese.
L’assurdo è che l’assessore all’ambiete dopo 10 anni di idee fallimentari nella gestione rifiuti ha avuto il coraggio di ripresentarsi alle prossime elezioni, come se nulla fosse successo.
Speriamo che le elezione 2012 possano portare un rinnovamento vero dell’intera amministrazione, non permettiamo a chi da 10 anni è stato con le mani in mano di continuare a sedere in consiglio comunale.
Le elezioni portano sempre un gran quantità di manifesti, spesso affissi in posti non idonei, ma sempre più spesso capita che gli addetti quando i manifesti sono troppi, li staccano per avere una superfice più uniforme, gli stessi vengono lasciati in terra creando uno spesso escivoloso manto di carta.
Queto video è stato girato in via E. Corcini vicino ad almeno 4 comitati elettorali, quindi la corsa a chi attacca più manifesti è frenetica.
Quello che non è chiaro è a chi tocchi ripulire, ormai è una settimana che il manto di manifesti che giace su questo marciapiede ha raggiunto un volume consistente, tra la rabbia di chi non riesce ad usufruore in maniera sicura del marciapiede.
L’amministrazione intanto dorme sogni beati, infatti nonostante le segnalazione nessuno passa a ripulire.
La città di Aversa sta vivendo una lunga agonia a causa dell’indifferenza e forse anche incompetenza della nostra amministrazione.
Quello che abbiamo documentato oggi è l’ennesima discarica che si è formata nel parcheggio a pagamento dell’unico polmone verde della città, il problema è stato più volte affrontato dal CSB che raccogliendo le tante segnalazioni dei residenti è pronto a denunciare lo stato nel quale versa la zona.
Eppure ad Aversa sono 2 anni che la gestione dell’igiene urbana è affidata ad una ditta privata, è pur vero che la città è grande, è qualche discarica improvvisata si forma sempre, forse anche per colpa dell’inciviltà delle persone, ma che una discarica si formi nel parcheggio a pagamento di un parco pubblico e nessuno se ne accorga mi sembra alquanto strano.
Il video girato oggi è la prova evidente che quì non si interviene da mesi, gli stessi ausiliari ci hanno segnalato che la potatura delle piante giace in terra da molto tempo, purtroppo i soliti incivili stanno contribuendo a trasformare i pochi rami ammassati in terra in una vera è propria discarica di rifiuti speciali.
Infatti tra i rifiuti si riconoscono, pneumatici, residiui di un vecchio televisore, escrementi umani, bottiglie, preservativi, contenitori di pizza, una statua di un santo decapitata, insomma non manca nulla per considerare questo parcheggio una discarica.
Intanto l’amministrazione dorme sogni tranquilli, eppure esiste un assessore all’igiene che dovrebbe vigilare sull’operato della ditta che gestisce il servizio, ma ci sono anche i vigili che accompagnano periodicamente la società che gestisce la sosta a pagamento a ritirare gli incassi dai parcometri, possibile che anche questi ultimi non abbiano notato nulla?
Il problema si presenta con cadenza mensile, il video mostra chiaramente che moti rifiuti, come le bottiglie di vetro, sono depositate da tempo immemorabile all’interno del muretto che divide il parcheggio dalle giostre.
Il Comitato Strisce Blu chiede un immediato intervento per la bonifica della zona, installando anche dei cestini per la raccolta differenziata, oltre a prevedere un sistema di videocontrollo che possa registrare i numeri di targa di chi viene quì a banchettare lasciando in terra i propri rifiuti.
La domanda è lecita visto che quelle che il comune di Aversa chiama isole ecologiche assomigliano più a siti di trasferenza a giudicare dalla gestione.
Le isole ecologiche sono state definitivamente regolamentate con il decreto del 2008, nel quale ci sono tutte le linee guida da seguire per realizzare le isole ecologiche per il trattamento dei materiali da riciclare.
Purtroppo nessuna delle due isole ecologiche contruite ad Aversa sembrano soddisfare i requisiti richiesti, sia per come sono stoccati i rifiuti che per quanto riguarda il trattamento delle acque e l’impatto ambientale.
Infatti quella sita in via Peruggia è in pieno centro abitato, alle spalle del poliambulatorio dove vengono fatte centinaia di visite mediche al giorno e non vi è nessuna barriera per evitare che si veda all’interno, inoltre tutti i rifiuti vengono stoccati in maniera non conforme, soprattutto i materiale elettronici e frigoriferi.
Su quella sita in zona Cappuccini alle spalle dell’ipodromo di Aversa, non si può ancora dare nessun giudizio visto che ancora un cantiere, questo nonostante i molteplici impegni assunti dall’assessore al ramo, che può volte ne aveva promesso l’apertura entro il 4 novembre, mentre ad oggi dopo un nostro servizio del 4 novembre, che mostrava l’esterno dell’area invasa dai rifiuti, hanno solo provveduto alla rimozione dei rifiuti depositati in maniera abusiva e come si vede dal video l’area risulta ancora un cantiere.
Di questi ritardi ne faranno le spese i cittadini di Aversa, cstretti a pagare una nuova multa per non aver raggiunto il 50% di differenziata neanche quest’anno.
L’unica speranza è di cambiare totalmente questa classe dirigente, visto che in 10 anni di amministrazione sono riusciti solo a fare annunci ai quali non sono mai riusciti a dare un seguito.
Le chiamano isole ecologiche, si tratta di qui siti idonei a raccogliere i rifiuti in maniera differenziata sia da riciclare che non e devono dispondere ai requisiti contenuti nel decreto dell’8 aprile 2008, che disciplina i centri di raccolta dei rifiuti urbani in modo differenziato.
Questi siti se costruiti e gestiti in maniera efficiente e a norma possono trasformarsi in una miniera d’oro per le amministrazioni, purtroppo non sempre questo avviene e alla fine ci si ritrova con delle semplici aree recintate con all’interno mucchi di rifiuti ammassati alla meno peggio, il tutto esposto alle intemperie e con grande produzione di percolato.
Quella che vi mostriano è ormai considerata da molti più l’isola che non c’è che un’isola ecologica, visto che si aspetta da anni l’apertura di questo sito in zona Cappuccini ad Aversa, purtroppo nonostante gli annunci e i cartelli posti fuori alla precedente e provvisoria isola ecologica del palazzetto dello sport, che da come data di apertura il 4 novembre 2011, ad oggi è ancora chiusa e utilizzata all’esterno come discarica abusiva.
Il video si commenta da solo e visto che qualcuno di questa amministrazione si è offeso dopo qualche nostro pungente articolo, eviteremo di fare i nomi dei responsabili di questo scempio ambientale, tanto i cittadini sanno bene di chi è la responsabilità e alle prossime elezioni avranno un’arma molto potente per mandare a casa gli incompetenti che ci hanno amministrato negli ultimi 10 anni, annunciando tantissime volte di aver trovato la soluzione alla raccolta differenziata.
Comunque bisogna dare atto ai cittadini di Aversa di essere molto pazienti, visto che attendono da 10 anni l’avvio della raccolta differenziata e nonostante l’aumento del 576% della tariffa, sperano ancora in una soluzione da parte dei nostri amministratori.
Ancora problemi nella gestione della raccolta rifiuti ad Aversa.
Quello che vi mostriamo è un’operazione di travaso rifiuti tra i compattatori piccoli e quelli grandi, operazione che avviene in pieno giorno e su strada aperta al pubblico, il video è stato girato nella mattinata di venerdì 30 settembre 2011.
Siamo su viale Olimpico e tutti i giorni i residenti di questa zona assistono al travaso dei rifiuti dai compattartori piccoli ai grandi, questa operazione rilascia nell’ambiente un fetore nauseabondo, inoltre questa operazione rilascia del percolato in terra.
I residenti della zona si chiedono e chiedono all’amministrazione se questa operazione è legale, visto che il percolato che cade in terra rimane impregnato nell’asfalto e finisce nell’impianto fognario.
Possibile che tutto questo deve avvenire proprio dove i cittadini si stanno prodigando per fare la raccolta differenziata?
Chi dell’amministrazione comunale è tenuto a controllare il comportamento dell’azienda di smaltimento?
I cittadini chiedono l’immediata sospensione di questa illegale pratica di travaso.
Dopo aver pubblicato il video che mostrava il parco balsamo ridotto ad una discarica senza nessuna cura, stamattina una intera squadra di giardinieri erano all’opera per ripulire le aiuole da erbacce e rifiuti.
Scambiando quattro chiacchiere con il delegato al verde lo stesso ci ha detto che era un intervento già programmato, ma guarda caso questi interventi li programmano sempre dopo le brutte figure.
Comunque l’aver pulito non risolve i problemi strutturali, poichè i bagni sono e continueranno a rimanere chiusi, l’irrigazione continuerà a non esserci, ma soprattutto il parco continuerà ad essere senza custodia, un problema serio confermato anche da una coppia di ragazzi che ha confidato che la sera il parco è preda di drogati e vandali.
Non sappiamo se veramente l’intervento di pulizia era programmato o sono intervenuti in fretta e furia dopo aver fatto l’ennesima brutta figura ma il Comitato continuerà a vigilare sull’operato dell’amministrazione.
E’ di nuovo emergenza igienico sanitaria nel parcheggio a pagamento del parco Pozzi ad Aversa.
Premesso che la SENESI è l’azienda che si dovrebbe occupare dell’igiene urbana in città ha l’obbligo di effettuare il servizio di pulizia nel parcheggio del parco Pozzi almeno una volta la settimana, quindi il Comitato strisce Blu nell’ottica di verificare l’avvenuto svolgimento del servizio effettua periodicamente una visita al parcheggio.
Le immagini parlano da sole, in alcuni posti i rifiuti sono gli stessi trovati nell’ultimo video girato nel mese di giugno.
Quello che però è molto più grave della mancata pulizia periodica, è il silenzio dell’amministrazione e dell’Assessore al ramo Luciano Luciano, che dovrebbe come minino far rispettare il contratto d’appalto, sembra quasi che l’amministrazione faccia finta di nulla per non mettere in difficoltà la SENESI, eppure a giudicare dai fatti ci sarebbero gli estremi per una denuncia per sospensione di pubblico servizio.
Se l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella può permettersi tutto questo lassismo è perché l’opposizione politica ad Aversa non ha gli attributi per denunciare quanto sta accadendo, in effetti a parte sporadici interventi a mezzo stampa c’è un silenzio tombale.
Speriamo che la futura classe politica sia più attaccata agli interessi della città che non alla poltrona da occupare.
Ad Aversa il Sindaco è convinto che sia iniziata la raccolta differenziata, non è molto chiaro chi gli passi queste informazioni e comunque sembra strano che non si sia accorto dello schifo che c’è in terra.
Questo video è stato girato a poche centinaia di metri dal suo studio di commercialista oltre a trovarsi nella zona della movida Aversana e non ci vuole molto a capire che questo bidone del vetro non viene svuotato da tempo immemorabile, eppure siamo in via S. D’Acquisto all’incrocio con via Michelangelo, zona dove dovrebbe essere partita la raccolta differenziata.
Viene spontaneto chiedersi se è giusto allocare un bidone dei rifiuti, per quanto riciclati su di un marciapiede pedonale, inoltre tutta la zona a filo del marciapiede è un parcheggio a pagamento, quindi anche volendo diventa impossibile svuotarlo con la giusta regolarità.
Ma questo non è l’unico problema che afflige la raccolta differenziata, infatti molti cittadini non sono contenti di avere i marciapiedi disseminati di bidoni di frazione umida attorniati dai sacchetti di plastica e carta, in effetti facendo un giro per il parco Argo o il parco Coppola non si può non notare le decine di bidoni posizonati sui marciapiedi a pochi metri gli uni dagli altri, oltre ad un fatto estetico ci sono seri problemi igienico sanitari.
Dopo 8 anni di emergenze rifiuti e molti soldi dei contribuenti buttati all’aria in fastasmagorici piani mai attuati gli Aversano non si meritavano anche l’umiliazione della raccolta “terra a terra”.
Speriamo che le prossime elezioni possano portare una ventata di gente nuova, visto che l’attuale classe dirigente non ha dimostrato nessuna competenza nei ruoli fin quì ricoperti.
Oggi 25 luglio 2011 e l’amministrazione Ciaramella reinventa la raccolta differenziata e propone la raccolta TERRA a TERRA.
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine, infatti dopo 8 anni passati tra svariate emergenze rifiuti e scioperi più o meno lunghi dei consorzi unici di bacino, l’amminmistrazione guidata dal Sindaco Ciaramella renventa la raccolta differenziata, inventando la raccolta TERRA a TERRA.
Ci troviamo nella zona di Aversa sud dove l’amministrazione ha annunciato l’avvio della raccolta differenziata, ma evidentemente qualcosa nel piano partorito da non si sa quale mente diabolicamente masochista non funziona a dovere, infatti tutta la zona è disseminata di mini discariche, i marciapiedi destinati al transito dei pedoni sono costellati di bidoni con intorno ogni genere di rifiuto, compresi ingombranti e televisori, nulla è diviso ma semplicemente accatastato in terra in maniera confusa ma soprattutto puzzolente.
Possibile che quasta amministrazione deve umiliare i cittadini fino a questo punto?
Ma come è possibile che non riusciamo a prendere esempio da chi è riusicto ad imporre una corretta raccolta differenziata?
Eppure i cittadini stanno segnalando con tutti i mezzi che questo sistema non funzione e crea più rifiuti di prima.
A questo punto e visti i risultati, il Sindaco Ciaramella dovrebbe ritirare anche la delega all’ambiente e gestire anche questo delicato settore tutto da solo.
Ovviamente bisognerebbe tagliare anche gli stipendi a chi in tutti questi anni non è riuscito a risolvere il problema della raccolta differenziata e solo grazie a qualche raccomandazione superiore che il comune è riuscito a non farsi commissariare per questa grave inadempienza.