ott 19

La nuova pista ciclabile di Aversa sarà a norma?

Aversa 19/10/2014

La mobilità sostenibile passa anche attraverso progetti per la realizzazione di percorsi ciclabili, spesso però capita che questi progetti servono solo a sperperare i soldi pubblici visto che la realizzazione delle piste ciclabili risulta spesso difforme da quanto previsto dal D.M. n° 557 del 30 novembre 1999.

Questo decreto detta le regole per la corretta realizzazione delle piste ciclabili, purtroppo quella in fase di realizzazione ad Aversa in via Vito di Jasi non sembra rispettare nessun parametro previsto per la sicurezza dei ciclisti e pedoni.

Questa è la nuova pista ciclabile di Aversa.

Questa invece è come dovrebbe essere.

 Servizio video girato il 24/09/2014

Il primo dato che salta all’occhio è la dimensione di circa 1,40 metri al posto dei 2,50 previsti dall’art. 7 del D.M. 557.

Secondo la sua collocazione è difforme da quanto previsto dall’art. 6 del D.M. 557, lo stesso prevede che quando la pista ciclabile è realizzata sul marciapiede la stessa deve essere posizionata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.
Terza difformità è data dal fondo che deve essere in asfalto il più livellato possibile e mai di piastrelle che creano vibrazioni al ciclista.
Quarta e non di poco conto e la scelta di posizionare la pista ciclabile sul lato destro che va verso l’arco dell’Annunziata, lato che conta decine e decine di traverse al alta densità di traffico oltre a ingressi pedonali e auto di abitazioni private, praticamente un ciclista dovrebbe fermarsi ogni 5/6 metri per non incorrere in incidenti.

Inoltre sempre nel D.M. 557 ci sono indicazioni su dove e quanti stazionamenti per le biciclette ci devono essere, addirittura è prevista una fontanina ogni 5 Km di percorso, oltre ad una corretta segnaletica e specifica illuminazione.

Insomma sembra proprio che al comune ci siano persone che non abbiano l’adeguata competenza per seguire questi progetti.

Noi del Comitato Strisce Blu in collaborazione con le associazioni Familiari e Vittime della Strada e Mamme Coraggio siamo da sempre attenti alla sicurezza stradale e pronti a denunciare queste realizzazioni non a norma e che possono creare altre tragedie.

Provvederemo a denunciare queste irregolarità alle autorità competenti sperando in una immediata correzione delle difformità.

Giuseppe Oliva

feb 22

Strisce blu quando il troppo storpia, il Sindaco propone il nuovo bando con 700 stalli in più.

Aversa 22/02/2012

L’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a seguito della certificazione antimafia atipica che ha colpito la SMART PROJECT è stata costretta ad rescindere in anticipo il contratto per la gestione della sosta a pagamento.

Stranamente però la società ha continuato ad operare, grazie anche ad una motivazione alquanto discutibile e ai limiti della legalità inserita nella delibera 331 del 28/07/2011, infatti nella stessa si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata decorrerà dalla data di affidamento del servizio al nuovo gestore a seguito di gara pubblica”.

Il Comitato Strisce Blu ha più volte sollecitato l’amministrazione a indire al più presto una nuova gara e finalmente con la delibera n° 46 il Sindaco ha dettato le linee guida del nuovo piano.

Ci preme pubblicare la prima pagina della delibera, dove ci sono i nomi di coloro che stanno contribuendo a far diventare la città blu come i Puffi, anche perchè da una breve indagine ci risulta che nessuno ha letto con attenzione il contenuto della delibera, pare proprio che nessuno abbia sollevato qualche obiezione o abbia portato il proprio contributo, insomma per l’ennesima volta il “Sindaco propone” e i sudditi eseguono.

Purtroppo per i cittadini il nuovo piano è peggiore del precedente, infatti è previsto un aumento di ben 700 strisce blu, di cui 350 nel nuovo mercato di Aversa, è anche prevista la trasformazione degli stalli fino ad ora delimitati da strisce gialle e riservati ai residenti in strisce blu, oltre ad un congruo numero di strisce blu ex novo, come in viale Europa.

Per quanto riguarda gli abbonamenti verranno concessi solo in numero di uno per famiglia e solo dopo aver dimostrato di aver pagato la TARSU, per chi ha più di un’auto dovrà pagare una cifra che varia dai 20 ei 35 euro mensili e comunque il numeri degli abbonamenti extra che verranno concessi non supererà il n° di 245, tutto questo in una città dove sono oltre 30.000 i veicoli immatricolati a nome dei residenti.

Ma come può l’amministrazione essere così fiscale da pretendere dai cittadini il pagamento della TARSU per concedere l’abbonamento per un posto auto e poi si dimentica per 10 anni di emettere i ruoli della TARSU a carico delle società che hanno gestito la sosta a pagamento, creando un ammanco nelle casse comunali di quasi 500 mila euro.

Basti pensare che è stato il Comitato Strisce Blu a chiedere per la prima volta l’emissione dei ruoli della TARSU per le società di parcheggio a luglio 2010, è inutile dire che l’amministrazione fino ad ora non è riuscita ancora ad incassare nulla, poichè entrambe le società hanno proposto ricorso innanzi la commissione tributaria e visto che il contratto è stato annullato in anticipo mi sa che l’amministrazione questi soldi li incasserà mai.

Quella che si prospetta con il nuovo piano parcheggi è una vera è propria mannaia che, se non fermata in tempo, potrebbe abbattersi sulla città di Aversa dando il colpo di grazia ad un’economia già fortemente provata dalla concorrenza dei centri commerciali, per non parlare del danno economico che andrebbe a ricadere sui residenti, soprattutto quelli monoreddito.

Il Comitato Strisce Blu ha fornito all’amministrazione la sua ricetta per un piano parcheggi sostenibile e a norma di legge, che vada più nella direzione di un vero servizio ai cittadini che di un lauto incasso per una società privata, i cui punti chiave sono di seguito elencati:
A) Inserimento della clausola che prevede il pagamento della TARSU e della TOSAP per tutte le aree scoperte e non attrezzate, “voglio ricordare che dal 2001 il comune non è ancora riuscito ad incassare circa 450 mila euro”.
B) Inserimento della clausola rescissoria in caso di mancato pagamento della TARSU e della TOSAP già dopo il primo anno.
C) Nessun aumento del numero di stalli a pagamento.
D) Eliminazione degli stalli a pagamento dalle strade dove il restringimento della carreggiata comporta delle situazioni di pericolo, come in via E. Corcioni, trasformando il lato libero in pista ciclabile.
E) Eliminazione degli stalli a meno di 5 metri dagli incroci e dai passi carrabili come prevede il C.d.S.
F) Eliminazione di almeno 2 stalli ai lati degli attraversamenti pedonali.
G) Prima di rilasciare abbonamenti ai residenti bisogna effettuare un inventario di chi ha un garage, poiché sono in molti che potrebbero preferire pagare i 20 euro l’anno per mettere l’auto in strada fittando il proprio garage anche a 150 euro al mese.
H) Realizzazione degli stalli di sosta secondo le misure previste dal C.d.S., e comunque di misura non interiore ai 2 metri di larghezza.
I) Gli stalli di sosta devono essere conformi al C.d.S. art. 2 C/3 let. E-F “ obbligo di corsie di manovre tra parcheggio e carreggiata.
J) Inserimento della limitazione delle ore di sosta, onde creare una reale rotazione degli stalli.
K) Adeguamento del sistema sanzionatorio come previsto dal C.d.S. e confermato dalle circolari interpretative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, N° 1790 del 11/01/2010 e 0065235 del 25/06/2009.
L) Applicazione del D.lgs. del 10 settembre 1993 n° 360, che ha aggiornato il D.lgs 285 del 1992, eliminando il termine “possibilmente”, in riferimento alla ubicazione delle strisce blu fuori dalla carreggiata.
M) Diminuzione della tariffa oraria € 0,50 e frazionabile.
N) Eliminazione della sosta a pagamento fuori al cimitero, in quanto la zona è talmente periferica che non può certo essere considerato centro storico, inoltre è alquanto discutibile lucrare sulle disgrazie di chi ha perso un proprio caro.
O) Inserimento di stalli di sosta con disco orario fuori ai principali uffici pubblici onde permetterne una corretta fruizione.
P) Ripristino del divieto di sosta alle fermate dei bus, il C.d.S prevede 36 metri per le manovre.
Q) Utilizzo dei fondi derivanti dalla sosta a pagamento secondo l’art. 7 comma 7 del C.d.S..
R) Pubblicazione annuale delle somme incassate e il loro utilizzo.
S) Installazione della segnaletica della ZTL e rispetto degli obblighi inerenti la limitazione della velocità e del transito degli automezzi di peso superiore ai 35 q.li.
T) Realizzazione di parcheggi gratuiti per la lunga sosta al di fuori del centro storico.
U) Non legare il rilascio degli abbonamento al corretto pagamento della TARSU, in quanto la stessa come tassa ha cessato di esistere il 31/12/2010.

Speriamo che il Sindaco voglia prendere atto dei nostri suggerimenti e possa lasciare alla città un piano parcheggi serio e a norma di legge, in caso contrario in CSB continuerà a denunciare le irregolarità agli organi competenti.

Giuseppe Oliva

lug 21

Aversa: in bici tra i rifiuti.

Aversa 21/07/2011

Ad Aversa esiste una sola pista ciclabile e purtroppo l’amministrazione non se ne cura al punto che la stessa è ormai una discarica.

Cartacce e bottiglie di plastica oltre alle solite buste di rifiuti giacciono lungo la maggior parte del percorso, ovviamente la quantità di rifiuti aumenta man mano che ci si sposta in periferia.

Eppure da oltre un anno l’appalto per l’igiene urbana esiste un contratto con la SENESI, che è una azienda privata quindi non è chiaro il perchè molti servizi come lo spazzamento o la rimozione del verde spontaneo non vengono effettuati, il tutto con la complicità dell’amministrazione che non interviene sulle carenze dei servizi.

Il Sindaco Ciaramella continua a parlare di mobilità sostenibile, accusa gli aversani di voler girare solo in auto, ma poi non fa nulla per migliorare la mobilità alternativa.

Infatti in città sono del tutto assenti le griglie per le bici, anche i posti per i motorini vengono eliminati per creare penisole di dubbia funzionalità e sicurezza, perfino l’unica pista ciclabile presente in città è stata realizzata con dubbia conoscenza tecnica.

Servizio di
Giuseppe Oliva