ott 02

Incassi delle multe divisi con i privati. La denuncia del Comitato Strisce Blu.

Ugento 01/10/2012

 

“Gli incassi delle multe, nel Comune di Ugento, vengono utilizzati in maniera illegittima”. A dirlo è il responsabile del Comitato Strisce Blu della Puglia Roberto Spennato, il quale, con una denuncia al Comando dei carabinieri di Ugento e al Ministero dei Trasporti, spiega i motivi della sua iniziativa. “Da 10 anni – ha spiegato Spennato -, il Comune di Ugento, attraverso gli ausiliari del traffico, sanziona gli automobilisti. I proventi delle sanzioni dovrebbero poi essere distribuiti tra Stato e Comune. Gli introiti derivanti dalle infrazioni nelle zone di sosta a pagamento dovrebbero poi essere reinvestite nel rifacimento delle strade. L’amministrazione di Ugento, invece, ha un accordo con la ditta privata Park Signal srl – che gestisce le aree di sosta -, la quale percepisce il 35% più IVA degli incassi”.
Il responsabile del Comitato Strisce Blu si appella all’articolo 208 del Codice della Strada, che parla del reinvestimento dei proventi delle multe.
Potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, miglioramento della sicurezza stradale, interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade. Queste le finalità dettate dalla legge. Secondo Spennato, invece, si tratterebbe di appropriazione indebita della percentuale. “La ditta percepisce già il suo compenso in percentuale sull’incasso dei parcometri. Le multe non si dovrebbero toccare: una parte va allo Stato e l’altra al Comune, che le deve debitamente reinvestire”.
“Il Comune di Ugento – si legge, infine, nella denuncia – ha deliberato e stipulato con contratto, di riconoscere per il servizio delle funzioni di accertamento delle violazioni sulla sosta, alla concessionaria attuale ditta Park Signal srl da Galatone, un importo parametrizzato al 35% + IVA , delle sanzioni correttamente emesse dai propri ausiliari della sosta, contravvenendo all’art.208 del CDS. Questa violazione all’art.208 ha permesso, sin dal 2003, data di istituzione delle strisce blu ad Ugento, la sottrazione di risorse dalle casse comunali con conseguente danno erariale nonché danno ai cittadini”.
Il Comitato Strisce Blu rimane in attesa di un intervento da parte delle autorità.

 
ago 09

Aversa: nonostante l’interdittiva antimafia il Sindaco Ciaramella da una proroga a tempo indeterminato alla società di gestione.

Aversa 09/08/2011

Il Sindaco Ciaramella nel 2008 ha firmato il Protocollo di legalità, lo scopo del protocollo era di tenere lontano dagli appalti pubblici eventuali infiltrazioni camorristiche, un fine sicuramente meritevole che purtroppo è stato completamente disatteso.

Infatti quando si è trattato di dare seguito a quella promessa dopo l’interdittiva antimafia a carico della società che gestisce la sosta a pagamento, il Sindaco si è superato autorizando la stessa a lavorare fino a quando non ci sarà un nuovo soggetto.

Le motivazioni che hano portato a questa decisione sono elencate nella delibera n.331 del 28/07/2011 e più che motivazioni sembra scuse per permettere a chi è stato destinatario dell’interdittiva antimafia di continuare a mungere i cittadini.

Tra le “scuse” alle quali si è appellata l’amministrazione, ci sarebbe  la possibilità che si formi un mega ingorgo a causa della sosta selvaggia, una motivazione che appare quanto mai fantasiosa e priva di fondamento, piuttosto nella delibera non si parla per nulla del destino degli ausiliari del traffico, giusto il contrario di quanto invece affermato dal Sindaco a mezzo stampa.

Quello che sta succedendo ad Aversa non ha nessun fondamento legale, il tutto avviene grazie alla distrazione sia della Procura di S.M. Capua Vetere che della Prefettura di Caserta, dove da anni giacciono sulle scrivanie le denunce del Comitato Strisce Blu.

Ma forse il vero motivo che ha spinto l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a firmare una delibera illegale e viziata da eccesso di potere è da ricercare negli introiti della sosta a pagamento, che se elimitati dal bilancio di previsione che è ancora da approvare, avrebbe fatto cadere l’amministrazione.

 

In effetti passando in autogestione il Comune di Aversa avrebbe dovuto eliminare dal bilancio almeno € 2.325.000 che derivano dalla gestione annuale della sosta a pagamento, divisi in € 285.00o per il fitto delle aree in concessione, poi ci sono le provvigioni sugli incassi che ammontanto a circa € 360.000 l’anno, ma la cifra più grande forse riguarda l’introito dei verbali, che vista la media di 3/4 mila verbali al mese che stanno elevando, ammonterebbe a €  1.680.000.

Il Comitato Strisce Blu continuerà fino alla fine a denunciare quello che di illegale accade ad Aversa, sperando che la giustizia faccia il suo corso in maniera più rapida di come è avvenuto fino ad ora.

 

Giuseppe Oliva

 

 

 

ago 02

Aversa: fotocopie stampate da un computer al posto dei verbali in firma autografa come prevede l’art. 200/201 del C.d.S..

Aversa 02/08/2011

 

 

 

La legge Bassanini n. 59/97 all’art. 15 prevede la firma in originale di tutti gli atti della P.A. che debbono essere motivati, (come i verbali di accertamento di violazioni al C.d.S.), ed ha sancito il principio per cui è inesistente giuridicamente il verbale notificato il assenza di sottoscrizione autentica da parte di colui che lo ha redatto.

In virtù di questa legge e delle sentenza della Cassazione n. 1923/99, 4567/99, 6065/05, 21045/06 e 22088/07, nonchè una circolare del Ministero dell’Interno del 25/08/2000 che i cittadini hanno fatto richiesta al comando di polizia municipale di una copia con firma autografa del verbale che hanno ricevuto per posta.

Dopo mesi e svariate denunce per omissione d’atti d’ufficio, l’ufficio verbali di Aversa ha cominciato a rilasciare dei fogli stampati con un computer e senza nessuna firma autografa, cercando di spacciare questi documenti per verbali conformi all’art. 200/201 del Codice della Strada.

Questo è l’ennesimo tentativo di prendere in giro i cittadini, questi fogli vengono fuori da un files fornito dalla società privata di gestione e viene manipolato da personale che non ha nessuna qualifica di pubblico ufficiale, inoltre il sistema utilizzato non ha nessuna certificazione ministeriale.

Insomma è l’ennesima prova dell’incompetenza di questa amministrazione, che in tutti i modi tenta di agirare le norme vigenti, inventandosi provvedimenti che non hanno nessun riferimento normativo.

Il Comitato strisce blu si è già atttivato presso gli organi competenti per denunciare questa ennesima irregolarità.

Giuseppe Oliva