lug 29

Aversa CCN il Basilisco fervono i preparativi, ma la città è pronta?

Aversa 29/07/2010

Giuseppe Oliva

Fervono i preparativi per il Basilisco – Borgo Commerciale naturale, il presidente Vittorio Scaringia da molti anni impegnato in questa iniziativa, sta per vedere realizzato il primo CCN della città di Aversa.

Un’operazione che ha richiesto molti sforzi da parte della macchina organizzativa, ma in tutto questo l’amministrazione comunale ha creato i giusti presupposti per far diventare competitiva la formula del CCN?

La città è pronta con adeguate strutture ricettive a supportare l’iniziativa?

Non dimentichiamoci che nelle casse dell’amministrazione entreranno molte migliaia di euro per promuovere il CCN, come del resto accadrà per le casse del Basilisco e non vorremmo vedere sprecato altro denaro pubblico.

In questi anni il comitato anti strisce blu ha lavorato per studiare il fenomeno delle strisce blu e i suoi effetti negativi sull’economia locale, i risultati sono un pò sotto gli occhi di tutti, le strisce blu stanno facendo scappare la clientela dalle città in favore della grande distribuzione, che in molti casi non ha prezzi migliori, ma offre solo maggiori servizi, come parcheggi gratuiti in gran quantità e assortimento.

Dagli studi condotti dai nostri esperti, ma anche da illustri testate giornalistiche come Report, per poter attirare clientela dalle cittadine intorno ad Aversa e diminuire le auto circolanti, l’amministrazione deve creare una rete di trasporto urbano integrata, che vada a coprire anche i paesi limitrofi, in secondo luogo deve creare parcheggi di periferia gratuiti con pulmini elettrici che portino i clienti in centro, che deve essere chiuso tranne che per i residenti, che devono avere il loro posto auto numerato e gratuito ma solo per la zona di residenza, se poi vogliono spostarsi lo fanno con le bici a noleggio o con i pulmini elettrici che in assenza di traffico saranno sempre puntuali e frequenti.

Il comune dovrebbe inoltre fornire a tutti i residenti e commercianti non residenti degli abbonamenti per il trasporto pubblico a prezzi particolarmente vantaggiosi, abbobamenti da poter essere usati anche per gli spostamenti a Napoli e Caserta, così da diminuire l’interno numero delle auto circolanti, con un sicuro miglioramento dell’aria che respiriamo.

Stoccolma in Svezia è all’avanguardia da questo punto di vista, clikka quì per leggere l’articolo sul trasporto pubblico a Stoccolma, di contro vi invitiamo a guardare il servizio fatto da Report proprio sul traffico in Italia, Report l’auto permettendo parte 1
Warning: video ID not specified!
Parte 2
Warning: video ID not specified!
Parte 3
Warning: video ID not specified!
Parte 4
Warning: video ID not specified!
Parte 5
Warning: video ID not specified!
Parte 6
Warning: video ID not specified!
Parte 7
Warning: video ID not specified!

Il servizio di Report rende bene l’idea di come il sistema trasporto sviluppato in italia è fallimentare, speriamo in una inversione di tendenza altrimenti finiremo sommersi dalle auto.

Questi sono solo piccoli suggerimenti che ci sentiamo di dare a chi sta lavorando per il successo del CCN.

lug 20

Aversa errata applicazione dell'art. 157 comma 6 e 8 nelle strisce blu, anche il sito www.vigileamico.it conferma l'errore.

Aversa 20/07/2010

RISPOSTA VIGILE AMICO CONFERMA L’ERRATA APPLICAZIONE DELL’ART. 157

Giuseppe Oliva

Il comitato strisce blu ha da tempo denunciato gli errori contenuti nei verbali emessi nella città di Aversa, più volte è stato segnalato al comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino che l’art. 157 comma 6 e 8 non è idoneo a sanzionare negli stalli a pagamento quando non vi è anche la limitazione temporale.

Eppure il Codice della Strada è scritto in Italiano, continuare ad emettere verbali che poi vengono annullati a seguito dei ricorsi non mi sembra una scelta valida per l’amministrazione, anche i Giudici di Pace sono orientati ad annullare tutti i verbali contenenti questo errore ormai sono tantissime le sentenze emesse a favore dei cittadini, lo stesso Direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ing. Sergio Dondolini ci ha confermato questa interpretazione, fornendoci numerose circolari che abbiamo provveduto a girare al Comandante Guarino.

Ma allora come mai l’amministrazione continua a sbagliare?
Una risposta potrebbe venire dalla possibilità di inserire all’interno del bilancio di previsione anche le multe da riscuotere, oltre a quelle da emettere ex novo, per questo motivo nel secondo semestre dell’anno in tutti i Comuni che adottano questo stratagemma avviene un’impennata nell’emissione delle sanzioni, questo sistema permette ai Comuni di far quadrare i bilanci, anche se il sistema è un pò ai limiti della legalità, sistema che si una solo in Italia ovviamente.

Provate a cercare su GOOGLE la frase: multe all’interno del bilancio, il risultato mette i brividi e da l’idea di come le amministrazioni pensino solo a spremere i cittadini come limoni, invece di provare a risparmiare evitando gli sprechi.

Quello che segue è il risultato di uno studio condotto nel 2009, pubblicato sul sito www.affaritaliani.it:

I Comuni salvano i bilanci con le multe
Lunedí 25.01.2010 13:50

I Comuni italiani aggiustano i bilanci con le multe stradali, che fruttano di più delle addizionali Irpef. Il risultato è che gli italiani pagano una vera e propria tassa occulta. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Adnkronos consultando i bilanci dei Comuni italiani. Nel 2008 sono state fatte 12,6 milioni di multe, 1.427 all’ora e 24 al minuto. Ogni italiano munito di patente ha pagato in media 76 euro mentre ogni vigile ha compilato verbali per 43 mila euro.

UNA TASSA – Le entrate per le infrazioni degli automobilisti sono infatti una voce irrinunciabile per far quadrare i conti e le amministrazioni comunali indicano in bella evidenza il gettito previsto per i prossimi esercizi nei bilanci di previsione. Una cifra crescente che viene stimata tenendo conto delle entrate degli anni precedenti e, soprattutto, delle voci di spesa da compensare. Il Comune di Verona, per esempio, dalla vo­ce «sanzioni al codice della stra­da» conta di in­cassare quest’anno 13,2 milioni di euro contro i 10 milioni del 2009. Il Comune di Salerno prevede un aumento del gettito delle multe che pas­sa dagli 11 milioni del 2009 ai 15 milioni del 2010. E la tendenza rimane inalterata se, invece dei Comuni più grandi, si prendono in considerazione quelli minori.

E IL BILANCIO QUADRA… Il meccanismo favorisce evidenti forzature. Se al 30 giugno le multe incassate sono inferiori alla cifra indicata nei bilanci di previsione, nella seconda parte dell’anno si trova il modo di «far quadrare i bilanci». In tutti i bilanci dei principali Comuni italiani, andando a scomporre il flusso delle entrate da sanzione del codice della strada, si evidenzia un aumento consistente delle multe comminate nella seconda parte dell’anno.

CONTRO LA LEGGE – L’articolo 208 del Codice della strada prevede che i proventi delle multe vadano reinvestiti in attività a favore della sicurezza e della prevezione degli incidenti stradali. Una prescrizione che viene spesso disattesa. Come evidenzia uno studio della Fondazione Caracciolo dell’Aci sui piccoli Comuni e polizie locali: «il 50% dei Comuni non utilizza le risorse derivanti da suddetti proventi come previsto per legge». Altrettanto evidente è la mancata applicazione della direttiva Maroni del 14 agosto 2009, che impone di installare gli autovelox su strade ad alto rischio di incidenti.

LE TRUFFE – Cresce anche il rischio di truffe ai danni degli automobilisti. Come nel caso dei sensori collocati sui semafori: la Cassazione con una sentenza del 30 ottobre 2009 ha dichiarato nulle le multe in caso di assenza del vigile urbano. Ma i verbali continuano ad arrivare. Basta aver oltrepassato un incrocio con il rosso scattato da 4 decimi di secondo su una strada congestionata con la circolazione che procede a passo d’uomo, per subire una multa di 160 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente.

PIÙ CARE – Dal 1° gennaio 2009 sono aumentati gli importi previsti per violazione del Codice della stada:
- divieto di sosta da 36 a 38 euro
- divieto sosta con pericolo da 74 a 78 euro
- eccesso di velocità fino a 10 km/ora da 36 a 38 euro
- eccesso di velocità tra 11 e 40 km/ora da 148 a 155 euro
- mancato uso cinture sicurezza o seggiolini da 148 a 155 euro
- sorpasso vietato semplice da 70 a 74 euro
- sorpasso vietato con pericolo da 143 a 150 euro
- sorpasso vietato con veicoli pesanti da 281 a 295 euro
- passare col semaforo rosso da 143 a 150 euro
- violazione generica della segnaletica da 36 a 38 euro
- mancata precedenza a incroci da 143 a 150 euro
- guida in stato ebbrezza da 500 a 12 mila euro
- guida sotto effetto stupefacenti da 1.500 a 12 mila euro.

DIECI CITTA’ PRONTE AL CONDONO – E dieci città italiana hanno deciso di condonare le multe. Capofila del provvedimento la Capitale, che “mercoledì scorso ha fatto partire i primi lotti con le comunicazioni agli interessati” per un incasso previsto di “un milione e 160 mila euro”. Lo scrive oggi «Il Sole 24 Ore» in un articolo dedicato all’avvio della sanatoria che riguarderà le contravvenzioni, oramai prescritte, a causa dello scadere dei termini di pagamento. “Il fatto è che la riscossione tornata pubblica ha fatto ripartire le notifiche arretrate, e i contribuenti si sono trovati a pagare sanzioni e interessi per le inefficenze della vecchia organizzazione” ha spiegato al quotidiano, Maurizio Leo, componente della commissione Finanze di Montecitorio e assessore al Bilancio del comune di Roma. «Da qui – continua il giornale – l’idea di mettere in un cassetto tutte le voci che crescono con il passare del tempo, e di risolvere le partite fino al 2004 con la sanzione minima e un aggio del 4 per cento».

Tra le città prossime ad avviare il provvedimento “Genova, dove i destinatari del condono sono più di 132 mila e hanno in carico multe che a ‘prezzo pienò varrebbero 119 milioni”. Nelle altre città secondo il quotidiano “si arriva invece a cifre più contenute, dai 13 milioni sanabili a Perugia agli 8 di Bari. Ultralight il conto dell’Aquila, dove si parla di 500 mila euro”. Mentre a Napoli “le cifre più prudenti di Palazzo San Giacomo parlano di recuperi possibili per 30 milioni di euro”, a Treviso come a Macerata «il comune è orientato a far partire la sanatoria, ma non ha ancora stime precise». Per quanto riguarda Salerno «le stime del Comune parlano di 90 mila verbali per circa 5 milioni di euro”, mentre a Catanzaro il “Comune sta preparando le delibere per avviare la sanatoria”.

Con questi dati eravamo convinti quasi al 100% delle nostre ragioni, ma per fugare qualsiasi dubbio abbiamo provveduto ad inoltrare il quesito anche all’associazione vigileamico raggiungibile su internet all’indirizzo www.vigileamico.it, questa associazione è formata da agenti appartenenti ad organi di Polizia che rispondo ai quesiti dei cittadini in merito al C.d.S, quindi chi meglio di loro può chiarirci le idee.

La risposta non fa altro che confermare ancora una volta che il comitato ha interpetrato correttamente il C.d.S.
RISPOSTA VIGILE AMICO CONFERMA L’ERRATA APPLICAZIONE DELL’ART. 157
A questo punto ci chiediamo perchè l’amministrazione continua ad essere sorda di fronte alle nostre segnalazioni, forse si vuole evitare la brutta figura di aver sbagliato migliaia di verbali in questi 10 anni?
Oppure non si vuole esporre l’amministrazione ad eventuali richieste di risarcimento da parte di chi è stato multato erroneamente.

Qualsiasi sia la risposta sta di fatto che chi paga per gli errori dell’amministrazione sono sempre i cittadini.

A questo punto invitiamo chiunque avesse pagato una sanzione riconducibile all’art. 157 comme 6 e 8 per sosta nelle strisce blu, a fare richiesta di rimborso al comune a mezzo del difensore civico, chi invece è ancora in tempo di fare il ricorso al Prefetto, eventuale modulistica può essere richiesta al comitato inviando una mail a oliva.giuseppe@yahoo.it.

Ovviamente il comitato forte di questa nuova prova, farà una nuova richiesta al Sindaco Ciaramella e al Comandante Guarino invitandoli ad annullare tutti i verbali emessi a chi ne facesse richiesta.

lug 20

Aversa errata applicazione dell’art. 157 comma 6 e 8 nelle strisce blu, anche il sito www.vigileamico.it conferma l’errore.

Aversa 20/07/2010

RISPOSTA VIGILE AMICO CONFERMA L’ERRATA APPLICAZIONE DELL’ART. 157

Giuseppe Oliva

Il comitato strisce blu ha da tempo denunciato gli errori contenuti nei verbali emessi nella città di Aversa, più volte è stato segnalato al comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino che l’art. 157 comma 6 e 8 non è idoneo a sanzionare negli stalli a pagamento quando non vi è anche la limitazione temporale.

Eppure il Codice della Strada è scritto in Italiano, continuare ad emettere verbali che poi vengono annullati a seguito dei ricorsi non mi sembra una scelta valida per l’amministrazione, anche i Giudici di Pace sono orientati ad annullare tutti i verbali contenenti questo errore ormai sono tantissime le sentenze emesse a favore dei cittadini, lo stesso Direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ing. Sergio Dondolini ci ha confermato questa interpretazione, fornendoci numerose circolari che abbiamo provveduto a girare al Comandante Guarino.

Ma allora come mai l’amministrazione continua a sbagliare?
Una risposta potrebbe venire dalla possibilità di inserire all’interno del bilancio di previsione anche le multe da riscuotere, oltre a quelle da emettere ex novo, per questo motivo nel secondo semestre dell’anno in tutti i Comuni che adottano questo stratagemma avviene un’impennata nell’emissione delle sanzioni, questo sistema permette ai Comuni di far quadrare i bilanci, anche se il sistema è un pò ai limiti della legalità, sistema che si una solo in Italia ovviamente.

Provate a cercare su GOOGLE la frase: multe all’interno del bilancio, il risultato mette i brividi e da l’idea di come le amministrazioni pensino solo a spremere i cittadini come limoni, invece di provare a risparmiare evitando gli sprechi.

Quello che segue è il risultato di uno studio condotto nel 2009, pubblicato sul sito www.affaritaliani.it:

I Comuni salvano i bilanci con le multe
Lunedí 25.01.2010 13:50

I Comuni italiani aggiustano i bilanci con le multe stradali, che fruttano di più delle addizionali Irpef. Il risultato è che gli italiani pagano una vera e propria tassa occulta. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Adnkronos consultando i bilanci dei Comuni italiani. Nel 2008 sono state fatte 12,6 milioni di multe, 1.427 all’ora e 24 al minuto. Ogni italiano munito di patente ha pagato in media 76 euro mentre ogni vigile ha compilato verbali per 43 mila euro.

UNA TASSA – Le entrate per le infrazioni degli automobilisti sono infatti una voce irrinunciabile per far quadrare i conti e le amministrazioni comunali indicano in bella evidenza il gettito previsto per i prossimi esercizi nei bilanci di previsione. Una cifra crescente che viene stimata tenendo conto delle entrate degli anni precedenti e, soprattutto, delle voci di spesa da compensare. Il Comune di Verona, per esempio, dalla vo­ce «sanzioni al codice della stra­da» conta di in­cassare quest’anno 13,2 milioni di euro contro i 10 milioni del 2009. Il Comune di Salerno prevede un aumento del gettito delle multe che pas­sa dagli 11 milioni del 2009 ai 15 milioni del 2010. E la tendenza rimane inalterata se, invece dei Comuni più grandi, si prendono in considerazione quelli minori.

E IL BILANCIO QUADRA… Il meccanismo favorisce evidenti forzature. Se al 30 giugno le multe incassate sono inferiori alla cifra indicata nei bilanci di previsione, nella seconda parte dell’anno si trova il modo di «far quadrare i bilanci». In tutti i bilanci dei principali Comuni italiani, andando a scomporre il flusso delle entrate da sanzione del codice della strada, si evidenzia un aumento consistente delle multe comminate nella seconda parte dell’anno.

CONTRO LA LEGGE – L’articolo 208 del Codice della strada prevede che i proventi delle multe vadano reinvestiti in attività a favore della sicurezza e della prevezione degli incidenti stradali. Una prescrizione che viene spesso disattesa. Come evidenzia uno studio della Fondazione Caracciolo dell’Aci sui piccoli Comuni e polizie locali: «il 50% dei Comuni non utilizza le risorse derivanti da suddetti proventi come previsto per legge». Altrettanto evidente è la mancata applicazione della direttiva Maroni del 14 agosto 2009, che impone di installare gli autovelox su strade ad alto rischio di incidenti.

LE TRUFFE – Cresce anche il rischio di truffe ai danni degli automobilisti. Come nel caso dei sensori collocati sui semafori: la Cassazione con una sentenza del 30 ottobre 2009 ha dichiarato nulle le multe in caso di assenza del vigile urbano. Ma i verbali continuano ad arrivare. Basta aver oltrepassato un incrocio con il rosso scattato da 4 decimi di secondo su una strada congestionata con la circolazione che procede a passo d’uomo, per subire una multa di 160 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente.

PIÙ CARE – Dal 1° gennaio 2009 sono aumentati gli importi previsti per violazione del Codice della stada:
- divieto di sosta da 36 a 38 euro
- divieto sosta con pericolo da 74 a 78 euro
- eccesso di velocità fino a 10 km/ora da 36 a 38 euro
- eccesso di velocità tra 11 e 40 km/ora da 148 a 155 euro
- mancato uso cinture sicurezza o seggiolini da 148 a 155 euro
- sorpasso vietato semplice da 70 a 74 euro
- sorpasso vietato con pericolo da 143 a 150 euro
- sorpasso vietato con veicoli pesanti da 281 a 295 euro
- passare col semaforo rosso da 143 a 150 euro
- violazione generica della segnaletica da 36 a 38 euro
- mancata precedenza a incroci da 143 a 150 euro
- guida in stato ebbrezza da 500 a 12 mila euro
- guida sotto effetto stupefacenti da 1.500 a 12 mila euro.

DIECI CITTA’ PRONTE AL CONDONO – E dieci città italiana hanno deciso di condonare le multe. Capofila del provvedimento la Capitale, che “mercoledì scorso ha fatto partire i primi lotti con le comunicazioni agli interessati” per un incasso previsto di “un milione e 160 mila euro”. Lo scrive oggi «Il Sole 24 Ore» in un articolo dedicato all’avvio della sanatoria che riguarderà le contravvenzioni, oramai prescritte, a causa dello scadere dei termini di pagamento. “Il fatto è che la riscossione tornata pubblica ha fatto ripartire le notifiche arretrate, e i contribuenti si sono trovati a pagare sanzioni e interessi per le inefficenze della vecchia organizzazione” ha spiegato al quotidiano, Maurizio Leo, componente della commissione Finanze di Montecitorio e assessore al Bilancio del comune di Roma. «Da qui – continua il giornale – l’idea di mettere in un cassetto tutte le voci che crescono con il passare del tempo, e di risolvere le partite fino al 2004 con la sanzione minima e un aggio del 4 per cento».

Tra le città prossime ad avviare il provvedimento “Genova, dove i destinatari del condono sono più di 132 mila e hanno in carico multe che a ‘prezzo pienò varrebbero 119 milioni”. Nelle altre città secondo il quotidiano “si arriva invece a cifre più contenute, dai 13 milioni sanabili a Perugia agli 8 di Bari. Ultralight il conto dell’Aquila, dove si parla di 500 mila euro”. Mentre a Napoli “le cifre più prudenti di Palazzo San Giacomo parlano di recuperi possibili per 30 milioni di euro”, a Treviso come a Macerata «il comune è orientato a far partire la sanatoria, ma non ha ancora stime precise». Per quanto riguarda Salerno «le stime del Comune parlano di 90 mila verbali per circa 5 milioni di euro”, mentre a Catanzaro il “Comune sta preparando le delibere per avviare la sanatoria”.

Con questi dati eravamo convinti quasi al 100% delle nostre ragioni, ma per fugare qualsiasi dubbio abbiamo provveduto ad inoltrare il quesito anche all’associazione vigileamico raggiungibile su internet all’indirizzo www.vigileamico.it, questa associazione è formata da agenti appartenenti ad organi di Polizia che rispondo ai quesiti dei cittadini in merito al C.d.S, quindi chi meglio di loro può chiarirci le idee.

La risposta non fa altro che confermare ancora una volta che il comitato ha interpetrato correttamente il C.d.S.
RISPOSTA VIGILE AMICO CONFERMA L’ERRATA APPLICAZIONE DELL’ART. 157
A questo punto ci chiediamo perchè l’amministrazione continua ad essere sorda di fronte alle nostre segnalazioni, forse si vuole evitare la brutta figura di aver sbagliato migliaia di verbali in questi 10 anni?
Oppure non si vuole esporre l’amministrazione ad eventuali richieste di risarcimento da parte di chi è stato multato erroneamente.

Qualsiasi sia la risposta sta di fatto che chi paga per gli errori dell’amministrazione sono sempre i cittadini.

A questo punto invitiamo chiunque avesse pagato una sanzione riconducibile all’art. 157 comme 6 e 8 per sosta nelle strisce blu, a fare richiesta di rimborso al comune a mezzo del difensore civico, chi invece è ancora in tempo di fare il ricorso al Prefetto, eventuale modulistica può essere richiesta al comitato inviando una mail a oliva.giuseppe@yahoo.it.

Ovviamente il comitato forte di questa nuova prova, farà una nuova richiesta al Sindaco Ciaramella e al Comandante Guarino invitandoli ad annullare tutti i verbali emessi a chi ne facesse richiesta.

lug 10

Aversa strisce blu, l'amministrazione sbaglia e i cittadini pagano.

Aversa 10/07/2010

strisce-blu-illegali-ridimensionata.jpg
Giuseppe Oliva

L’amministrazione Ciaramella il giorno 22/07/2009 ha firmato un contratto per la gestione della sosta a pagamento della durate di 5 anni.
Il contratto è molto rigido ed per 80% a vantaggio della società di gestione, il contratto inoltre prevede un’incasso presunto di gran lunga superione ai ricavi che sarebbe possibile fare dai 1.677 stalli a pagamento, infatti si parla di 10 milioni in 5 anni, ora se la matematica non è un’opinione, la ICARO in precedenza gestiva 900 stalli con un’incasso di circa 800.000 euro l’anno e con costi di gestione inferioni di almeno 5 volte quelli dell’attuale società A.T.I., quindi pur raddoppiando gli stalli non è possibile sostenere le spese che la nuova società deve affrontare.

Ma allora come farà a raggiungere il budget prefissato per chiudere in attivo?

La risposta è sotto gli occhi di tutti, si stratta della rimozione delle auto dal divieto di sosta, ne è la prova le quasi 1.000 auto rimosse nei primi 6 mesi del 2010, vogliamo ricordare a chi non ci avesse fatto caso che ad Aversa tutto quello che non è a pagamento è divieto di sosta e per ogni rimozione forzata la A.T.I. incassa da 84 a 108 euro a secondo del tipo di veicolo oltre alla sanzione prevista dal divieto di sosta che incassa l’amministrazione.

La verità è che non è stato fatto un censimento di chi ha e chi non ha un garage privato, mettendo tutti allo stesso livello di pagamento, ma se un residente volesse lasciare l’auto sotto casa per andare a piedi onde diminuire il traffico come dice il Sindaco Ciaramella, come potrebbe pagare 6.570 euro l’anno???

Queste domande non sono state poste al Sindaco Ciaramella da nessuna forza politica, eppure sono queste le risposte che bisogna dare ai cittadini, invece si è votata un’inutile mozione che non cambia il risultato economico della società di gestione, del resto la matematica non è un’opinione infatti invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia.

Anche l’On. Paolo Santulli in un’intervista rilasciata a Pupia.tv ha confermato che il contratto non è a vantaggio dei cittadini ed è molto rigido, a suo dire qualcuno andrebbe addirittura perseguito per averlo firmato, ma allora perchè invece di chiederne l’annullamento in autotutela, come ha fatto il consigliere Rosato proprone di metterci una pezza a colori??
Warning: video ID not specified!

Nell’intervista continua a volerci far credere che con la sua proposta i cittadini pagheranno meno parcheggio, ma com’è possibile se la proposta prevede altre strisce blu fuori alla fiera settimanale?
Forse l’On. Santulli non ha afferrato bene il concetto che questa società deve per forza incassare almeno 2 milioni di euro l’anno, altrimenti è in perdita, l’accettazione delle eventuali richieste fatte in consiglio non farebbe altro che far aumentare il prelievo delle auto dal divieto di sosta per raggiungere l’obbiettivo.

lug 10

Aversa strisce blu, l’amministrazione sbaglia e i cittadini pagano.

Aversa 10/07/2010

strisce-blu-illegali-ridimensionata.jpg
Giuseppe Oliva

L’amministrazione Ciaramella il giorno 22/07/2009 ha firmato un contratto per la gestione della sosta a pagamento della durate di 5 anni.
Il contratto è molto rigido ed per 80% a vantaggio della società di gestione, il contratto inoltre prevede un’incasso presunto di gran lunga superione ai ricavi che sarebbe possibile fare dai 1.677 stalli a pagamento, infatti si parla di 10 milioni in 5 anni, ora se la matematica non è un’opinione, la ICARO in precedenza gestiva 900 stalli con un’incasso di circa 800.000 euro l’anno e con costi di gestione inferioni di almeno 5 volte quelli dell’attuale società A.T.I., quindi pur raddoppiando gli stalli non è possibile sostenere le spese che la nuova società deve affrontare.

Ma allora come farà a raggiungere il budget prefissato per chiudere in attivo?

La risposta è sotto gli occhi di tutti, si stratta della rimozione delle auto dal divieto di sosta, ne è la prova le quasi 1.000 auto rimosse nei primi 6 mesi del 2010, vogliamo ricordare a chi non ci avesse fatto caso che ad Aversa tutto quello che non è a pagamento è divieto di sosta e per ogni rimozione forzata la A.T.I. incassa da 84 a 108 euro a secondo del tipo di veicolo oltre alla sanzione prevista dal divieto di sosta che incassa l’amministrazione.

La verità è che non è stato fatto un censimento di chi ha e chi non ha un garage privato, mettendo tutti allo stesso livello di pagamento, ma se un residente volesse lasciare l’auto sotto casa per andare a piedi onde diminuire il traffico come dice il Sindaco Ciaramella, come potrebbe pagare 6.570 euro l’anno???

Queste domande non sono state poste al Sindaco Ciaramella da nessuna forza politica, eppure sono queste le risposte che bisogna dare ai cittadini, invece si è votata un’inutile mozione che non cambia il risultato economico della società di gestione, del resto la matematica non è un’opinione infatti invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia.

Anche l’On. Paolo Santulli in un’intervista rilasciata a Pupia.tv ha confermato che il contratto non è a vantaggio dei cittadini ed è molto rigido, a suo dire qualcuno andrebbe addirittura perseguito per averlo firmato, ma allora perchè invece di chiederne l’annullamento in autotutela, come ha fatto il consigliere Rosato proprone di metterci una pezza a colori??
Warning: video ID not specified!

Nell’intervista continua a volerci far credere che con la sua proposta i cittadini pagheranno meno parcheggio, ma com’è possibile se la proposta prevede altre strisce blu fuori alla fiera settimanale?
Forse l’On. Santulli non ha afferrato bene il concetto che questa società deve per forza incassare almeno 2 milioni di euro l’anno, altrimenti è in perdita, l’accettazione delle eventuali richieste fatte in consiglio non farebbe altro che far aumentare il prelievo delle auto dal divieto di sosta per raggiungere l’obbiettivo.

lug 05

Aversa strisce blu, nessuna multa per ticket scaduto.

Aversa 05/07/2010
troppe multe

Giuseppe Oliva

Che non fosse possibile sanzionare a mezzo del Codice della Strada in caso di ticket scaduto è cosa nota anche ai bambini, il comitato anti strisce blu ha cercato in tutti i modi di far recepire questa norma del Codice della Strada al comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino, ma a tutte le richieste abbiamo sempre ricevuto risposte che non hanno trovato nessuna conferma normativa.
Purtroppo anche la politica è impreparata sull’argomento, bastava assistere all’ultimo consiglio comunale sulle strisce blu per rendersi conto di quanto poco sanno sull’argomento e anche chi ha la delega alla viabilità come l’assessore Gino della Valle sembra non aver mai aperto un Codice della Strada.

Certo che nell’ultimo consiglio comunale il Sindaco Ciaramella ha lanciato una bella sfida al consigliere Mariniello offrendogli la delega ai parcheggi con pieni poteri, ma, forse per paura o per la meraviglia lo stesso l’ha rifiutata, un vero peccato perchè poteva essere la vera chiave di svolta di tutta questa vicenda, infatti Mariniello avrebbe potuto accettare la delega per poi farsi relazionare dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sulla compatibilità del dispositivo attuato dall’amministrazione e se fosse risultato incompatibile con il C.d.S. come lo stesso Mariniello afferma, ne poteva chiedere l’annullamento per rifarlo secondo le norme.

Fortunatamente non tutti si chiudono nella presunzione di aver saputo interpretrare correttamente il C.d.S., è il caso di Imperia, dove il comandante della Polizia Municipale Claudio Frattarola dopo ha recepito la circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, precisamente la 25783 del 22/03/2010, questa circolare chiarisce che essendo l’area in concessione ad azienda privata, il mancato pagamento dopo la prima frazione è da intendere come una inadempienza contrattuale e come tale non si applica il Codice della Strada, ma si procede al recupero delle ulteriori somme dovute ai sensi dell’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997, a tutela del diritto patrimoniale dell’ente concessionario, la circolare è a firma del direttore generale Ing. Sergio Dondolini.

Per dovere di cronaca riportiamo l’articolo per intero apparto sul sito www.ilsecoloxix.it:
————————————————————————————————————————–
Il comandante della polizia municipale ha emesso una circolare in cui,in base a una norma ministeriale, dispone che non possono essere più multati gli automobilisti colti con il biglietto scaduto nelle “zone B” in cui la sosta è a pagamento dalle 8 alle 19

Gli automobilisti sicuramente esulteranno, mentre il Comune si sta già disperando e cerca di correre ai ripari. Nelle “zone B” regolate da parcometro (esempio il lungomare), infatti, i vigili non potranno più multare coloro che vengono sorpresi con il ticket scaduto, cioè che lasciano l’auto oltre il limite orario indicato sul biglietto. L’agente sarà autorizzato a collocare sul parabrezza soltanto un avviso di pagamento della sosta in eccesso. Lo stabilisce una circolare firmata dal comandante della polizia municipale, Claudio Frattarola, che a sua volta recepisce una comunicazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenuto per fare chiarezza dopo che alcune sentenze della Corte di Cassazione hanno accolto i ricorsi di automobilisti multati per il ticket scaduto nelle “zone blu” regolamentate dai parcometri.

Frattarola ha anche trasmesso una relazione assai problematica all’amministrazione comunale. La patata bollente è sul tavolo dell’assessore alla viabilità Alessandro Il Grande, che conferma: «La questione non è per niente semplice, ci siamo subito attivati per trovare un’adeguata soluzione assieme ai dirigenti. Martedì prossimo porterò la pratica in giunta e in quella sede decideremo cosa fare. Si tratta ovviamente di applicare la legge senza lasciare campo libero ai “furbi” e senza provocare un grave danno al Comune, che potrebbe vedere drasticamente ridursi gli incassi se dovesse passare il messaggio che nelle “zone B” diventa possibile pagare magari per mezz’ora e poi lasciare la vettura posteggiata tutto il giorno senza incorrere, di fatto, in alcuna sanzione».

Va fatta peraltro un’importante distinzione. La novità riguarda come detto le “zone B” dei parcometri, cioé le aree semicentrali (lungomare, ex ferrovia, via Bixio, piazza Eroi, via Agosti, via Martiri) in cui la sosta è regolamentata dalle 8 alle 19. In queste zone, chi verrà beccato con il ticket scaduto non potrà più essere multato (23 euro) come è avvenuto sino ad oggi. Il vigile dovrà soltanto annotare la targa e l’ora dell’accertamento, e lasciare un avviso di pagamento della fascia oraria in eccesso rispetto a quella pagata e indicata sul biglietto collocato sul parabrezza. In altre parole: se un automobilista paga un euro per posteggiare dalle 8 alle 9, e alla 11 il vigile nota il ticket scaduto, sarà chiamato a versare al Comune la differenza, cioè due euro. Nelle “zone A” (le vie centrali), dove la sosta massima è di due ore, chi non rispetta questo limite verrà comunque multato. Se invece verrà trovato con il ticket scaduto, ma senza aver superato il tetto delle due ore, scatterà la stessa procedura descritta per le “zone B”.

Il provvedimento va a incrinare un meccanismo che, dopo i più rigidi controlli avviati dall’amministrazione Zoccarato, fa sì che oggi il Comune incassi dai circa 2.100 posti regolati da parcometri quasi 1,2 milioni di euro all’anno.
—————————————————————————————————————————-

Ovviamente l’amministrazione di Impreria trema al solo pensiero di perdere oltre 1 milione di euro derivanti dalla sosta a pagamento, ma è giusto che se esiste una legge va applicata.

E’ da troppo tempo che le amministrazioni interpretano le norme a loro vantaggio per il solo fine di battere cassa, questo sistema deve finire i cittadini non vanno considerati come sudditi della politica, ma è la politica che deve essere al servizio della comunità.

lug 02

Aversa: incubi da troppe strisce blu, S.G. ci racconta il suo sogno.

Aversa 02/07/2010

Giuseppe Oliva

puffo blu che vernicia

Sindacus, Gargamella e Puffi BLU…

Stanotte ho fatto un sogno, non un incubo, no: un sogno. Strano, coinvolgente e clamorosamente assurdo.
Uno di quei sogni che, una volta svegliatoti pensi: Nel sogno, in parte ambientato nel medio evo ed in parte ai tempi nostri (e probabilmente non vi è manco troppa discrasia tra le cose), la mia città si ritrova infestata da tremendi Puffi BLU che giorno dopo giorno continuano a moltiplicarsi senza che alcuno trovi la forza per arrestare tale invasione.
La cittadinanza tutta, frastornata e martorizzata dalle docili bestiole, decide di ribellarsi e di dare mandato ad alcuni loro rappresentati di portare all’attenzione del signore della città il malessere di tutti indicendo un consesso cittadino.
E così succede ed io, curioso come sempre, non perdo l’occasione per assistervi. Bene, sette (dico sette) ore di consiglio comunale per arrivare ad una soluzione che risulta già chiara all’ingresso in “arena” del Gladiatore più simpatico e sorprendente che la storia ricordi: Sindacus!

Avrei potuto scegliere il suo nome d’arte, Cialdramerlin, ma a dire il vero non è che renda poi tanto l’idea…
Sarò breve.
Almeno quanto il Circo a cui ho assistito nel mio sogno assieme ad altri coraggiosi cittadini e “plebei” che hanno, per fortuna o per illuminazione divina non si sa, scelto di esserci.
Vi anticipo che non vi saranno colpi di scena clamorosi, almeno non nel risultato finale che poi ripeto, non è altro che il primo pensiero espresso ad alta voce da Sindacus appena messi i sandali nel teatro.
Non esiste più il problema dei puffi ad Aversa perchè lui, eroe di mille battaglie e di tante vittorie, la soluzione ce l’ha già e sta in effetti attuandola senza per forza attendere l’inutilità di questo fastidiosamente democratico consesso.
Bene, evviva, la folla esulta e si alzano i pollici: disinfestazione sia.
Eliminiamo il maggior numero di puffi che da mesi (anni a dire il vero) infestano le strade della nostra amata città!!!
“e no!” dice lui “ma cosa vi siete messi in testa? I puffi ormai ci sono e ci restano.
Tutti! Dobbiamo solo imparare a conviverci assieme…”.
Perplessità, sgomento e qualche volto teso sia tra il pubblico che tra gli altri gladiatori già armati e coi piedi sulla rena. Qualche brusio, e dalla plebe una voce incontrollata come un serpe strisciante si insinua nelle teste della gentaglia che può solo ascoltare, può solo guardare ma non può, ovviamente, scendere in battaglia:! Ed eccola, quasi sussurrata, non colta dai più o silentemente lasciata cadere nell’oblio per non creare scompiglio, quasi fosse un fallo in aria dopo 10 secondi di gioco.
No, i rigori hanno più effetto al novantesimo, quando non c’è più tempo per recuperare.
E quindi silenzio.
Nessuno raccoglie.
Nessuno tra i guerrieri nell’arena.
Ma sugli spalti quella voce arriva forte e chiara “se volete tolgo i puffi dalle strade la domenica, ma solo in periferia perchè è giusto che continuino a scorrazzare felici per il centro come tutti noi, ed in cambio ne faccio arrivare altri ad insediarsi in qualche posto ancora vergine”.
Sconcerto.
- Ma, ma…Abbiamo sentito bene? No, siamo vittime di qualche incantesimo – la plebe è sgomenta, i cittadini turbati. Ma l’ora è scoccata, inizia lo spettacolo: dentro le tigri.
Da una parte i “buoni” e dall’altra i “cattivi”.
Ma già qualcosa in questo concetto scricchiola ed allora si rimescolano le squadre e da una parte vanno i “belli”
e dall’altra i “brutti”.
Niente, provare con qualcosa di più arcaico come quella di disporre da una parte la “maggioranza” e dall’altra la “minoranza” è un esercizio che trova tutti impreparati e allora si ritenta con la suddivisione in “guelfi” e “ghibellini”. Macchè.
Niente! Tutti contro tutti potrebbe essere una soluzione.
Una sorta di “Royal Rumble” di Wrestlyngiana memoria darebbe a tutti l’idea di un disordine quantomeno più ordinato e comprensibile.
Ma nemmeno così si può procedere e allora vai, avanti così, a braccio.
Quello che sarà sarà l’importante e che si alzi il sipario, si aprano le gabbie e si liberino i leoni! Il primo a scendere nell’arena è il prode e coraggioso Morusurs, che come primo atto depone nelle mani di Sindacus le sue dimissioni da PuffBusters.
Ma non per paura, no! Per motivi personali che non gli consentiranno più di occuparsi della caccia ai mostriciattoli blu! Peccato.
Proprio lui, il capo della spedizione? E perso il condottiero l’esercito è senza generale.
Ma Sindacus, ridendo accetta le dimissioni e chiede dell’altro, Elivazz, reo di aver confidato ai suoi più prossimi collaboratori e a qualche decina di giornalisti di avere intenzione di abbandonare la caccia.
Ma Elivazz è uomo tutto d’un pezzo, e come tale nega l’insubordinazione, dichiara fedeltà a Sindacus Decimo Meridio, e prosegue i suoi lavori per quella commissione che, a detta dei PuffBusters, dovrebbe risolvere lo spinoso problema. Salvo poi dichiarare, con lancia e scudo in mano, che questo circo a suo avviso è inutile e sbagliato perchè, purtroppo, per questo problema non vi è nulla da fare e lui non ha alcuna intenzione di muovere un dito per stravolgere la situazione.
Evidentemente a lui i Puffi piacciono o forse fanno paura.
Poi, preso da un inspiegabile raptus d’onnipotenza inizia a vaneggiare e disporre della vita e della morte dei gladiatori più anziani!?!?
Tra risolini isterici, sguardi allucinati e scongiuri più o meno eleganti uno di questi, Pantullio, forse perchè toccato nell’animo o forse per indottrinare il più giovane e avventato collega gli ricorda che “a mort nun ten crianz e spess port ‘e giuvan annanz…” (la morte non guarda in faccia a nessuno e spesso prende prima i giovani che gli anziani) e giù le mani tra le braghe degli imberbi in sala che stavolta si sentono vittime di un’amara profezia.
Meglio di così non poteva iniziare il più bello tra gli spettacoli del mondo!
Tra stilettate, colpi di fioretto e clave agitate a destra e a manca si compatta un gruppetto, erano in sette, ma due, spaventati dalla violenza degli scontri e dagli sguardi infuocati di Sindacus, preferiscono riporre le armi nel…boh? Non lo so, ma quelle armi son riusciti a farle sparire in qualche modo. Magia di Sindacus o altro non ci è dato saperlo purtroppo, ma resta il fatto che i Talmiericusboys cambiano fazione senza nemmeno troppa vergogna.
Hanno organizzato loro la partitella e poi non sono andati a giocare.
E per poco non si portavano via anche il pallone! E la tigre…
I cinque schiavi dissidenti, senza retrocedere e con disposizione “a testuggine” si ritrovano a far male, molto male, al nostro povero Sindacus che accusa il colpo e prova a reagire pronunziando incantesimi, maledizioni e tanti tanti insulti. Ma si sa, la classe non è acqua e solo a voler riportare tutte le poesie che mago Forrest (sempre Sindacus ma in versione magocomico) si è scoperto a verseggiare, non basterebbero cento libri.
E ve le risparmio.
Ma non tutte…
Parte con un soft “non fare battute cretine” (da buon condottiero magari ne pretende l’esclusiva), proseguendo con un meno soffice “venite a giocare a fare i consiglieri (gladiatori ndr) ”, per arrivare a più concreti ed incisivi “ma io gli spacco il culo a quello lì” o “toccatemi tutto ma non il mio “Breil”…perchè ve tagl ‘e man”.
E ripetendo convulsamente le formule magiche che così recitavano “io non sono scemo, io non sono fesso, io non sono stupido” (quasi a voler convincere se stesso più che gli altri) prova ad incantare la platea ed i combattenti.
E tra la richiesta di abolizione della festa della donna, invenzione di strisce nere per i morti e proposta di devolvere il gettone (compenso dei gladiatori per il combattimento) alle vittime delle strisce blu, ecco che vien fuori la più straordinaria delle sorprese: Lui, Sindacus Decimo Meridio, comandante in capo dell’armata Brancaleone, ha CONCESSO magnanimamente 5000 (cinquemila…cioè, aspè,CINQUEMILA) pass arancio per le bighe delle persone handicappate (invalidi, diversamente abili, disabili…insomma, il concetto è chiaro?).
5000 invalidi su circa 30.000 patentati (stima in eccesso ovviamente) vuol dire che ad Aversa, qui nella città dei puffi, quasi il 17% della popolazione è in carrozzella!?!?
A questa confessione il buon Pantullio viene colto da emozione incontrollabile e non senza una vena di soddisfazione e con occhi scintillanti sente il dovere di dissentire con queste parole “per il mio campo un dato del genere non può farmi che piacere…ma avanzo qualche perplessità sulla stima”.
E se lo dice lui che se ne intende…
Certo, magari può apparire stonata la nota mentre suona le lodi al buon Dio perchè gli riempie la città di disabili però…
Però!
Però il bello è dietro l’angolo ed i colpi di genio, di classe e di clava non sono certo finiti, anzi! I “dissidenti” insistono, chiedono e pretendono con tutte le loro forze che i puffi siano portati nel loro habitat naturale, che siano confinati nelle loro riserve e che non diano più fastidio alla popolazione.
Ma no, è chiaro, tutto ciò è improponibile ed inumano.
Perchè, perchè povere bestiole non possono vivere e proliferare attorno a noi?
Perchè tutto questo accanimento contro di loro?
Ma tanta insensibilità non può passarla liscia ed ecco che il prode Tozio, difensore dei puffi, dei parcheggi e dei dirigenti incapaci, scende in campo ed attacca gli infedeli “perchè” – dice – “quando una cosa mi sta particolarmente a cuore io la difendo con le unghie e con i denti”.
Ed i puffi, evidentemente, gli stanno particolarmente a cuore.
Non si toccano, non si spostano e va tutto bene così.
La nostra città ha altri problemi, a partire dalla munnezza.
E lui ce lo ricorda.
E noi lo ringraziamo.
Un po’ turbati tutti dal fatto che Aversa non è poi quell’isola felice che tutti pensavamo, ritorniamo, più tristi ma ugualmente attenti, alla disputa. Micidiale, invero, il colpo inferto dal Palluccius alle tesi ed alle gambe degli ingrati: “diciamoci la verità, io da quando è in atto questa invasione dei puffi blu trovo finalmente posto sotto casa” – dice lui. Ergo, se lui trova posto sotto casa per il suo cavallo bianco e la sua biga, il piano funziona. Perchè sì, perchè Sindacus (alias Mago Forrest) è riuscito nella magia di far sparire 30.000 bighe in una sola notte di agosto più altri e numerosissimi veicoli provenienti da fuori “le mura” liberando così lo spazio sotto la residenza del giovane e brillante cavaliere-guerriero.

Adesso lui parcheggia sotto casa senza problemi ma i 5000 (Signore Santo ma che piaga hai riversato su Aversa affinchè CINQUEMILA automobilisti siano finiti in carrozzella??? Cos’ha fatto questo popolo per meritare che la Tua scure si abbattesse con tale violenza su di esso???) disabili non possono circolare sui marciapiedi poiché invasi dalle bighe magicamente teletrasportate…

Ma lo spazio c’è, nonostante la ritrosia del buon Sindacus nei confronti delle donne, della loro festa e soprattutto delle loro fastidiosissime gravidanze (“strisce rosa? Sapete che faccio? Quando una donna è incinta faccio i posti gratis per i maschi…”), anche per lei, la santa protettrice della dignità e l’onore delle persone offese (non rientranti nella somma dei 5000…almeno credo).

Lei, donna Sirgilia, che non fosse altro per il nome (cognome) che porta dovrebbe meravigliarsi o turbarsi molto meno dinanzi ad eleganti disquisizioni e lezioni di questa o quell’altra materia.
E invece “Stasera mi stupisco di ascoltare lezioni di giurisprudenza e colte citazioni.
Mi sono persa qualcosa?” dal pubblico qualcuno la conforta “sì, un po’ di cultura generale…”!
Ma lei è signora e non raccoglie.
Ha una missione, deve proteggere il buon nome di un congiunto di San Sindacus, deve proteggere l’onorabilità del suo “Breil” dalle infamanti dicerie della plebaglia.
Un po’ spiazzati dall’intervento della pia donna che ha inteso sottolineare ciò che tutti già sappiamo e di cui giammai avremmo dubitato (e cioè le virtù morali, l’incorruttibilità e la rettitudine di tutto il parentado di Sindacus) ci accingiamo, assieme ai gladi nell’arena, ad ascoltare quanto ella ha da dire sull’argomento in questione e su chi o cosa la spinge a prendere una parte piuttosto che l’altra.
E aspettiamo.
E aspettiamo…
E staremmo ancora aspettando se non avesse preso la parola qualche altro dotto, erudito filosofo che tra colpi di machete e alabarde spaziali si districa in argomentazioni degne di scuole peripatetiche di Aristoteliana memoria. GigliusCaesare, agitandosi tra lame e coltelli, tra banchi e poltrone, enuncia saggiamente : “ i che stamm a parlà? Niscuna pausaaaaaa.
Io me n’aggia turnà a casa” (pensieri sparsi di cui prendere nota perchè nella vita possono sempre tornare utili).
E ancora “ma nun agg capit, pecchè quann vac a casert e a napul aggia pavà 10€ per due ore ngopp e puffi???, Ad Aversa, la verità è che stamm ancora addret…” – Cioè, giustamente, se lui per un giro di un paio d’ore sui puffi casertani o napoletani paga 5euro orari (e qui mi chiedo dove siano questi puffi così cari…Ma manco a Montecarlo.
Ammesso che li vi siano!) allora 1,50 a puffo/h nella nostra città è davvero irrisorio.
Quindi, la proposta verrebbe
spontanea: perchè non aumentare la tariffa? Ahahahahaha, tutti ridono di cuore a questa ipotesi ma non si accorgono che quello che ride più di gusto è proprio lui, Sindacus, perchè sa già, più di altri, quanto il saggio Giglius Caesare si sia avvicinato alla realtà.
E poi insiste, in difesa della stirpe che rappresenta, nella sua richiesta-proposta di “alzare un muro atto atto atto atto…fino al pavimetto” in modo da isolare la popolazione aversana perchè, diciamoci la verità, gli invasori proprio non ce li vuole.
“Ma pecchè a gent e for addà venì a Averz e po’ parcheggia a carrett ccà???”.
E’ giusto! E digli che è scemo?
Macchè…E’ giusto giusto.
Non fa una grinza.
La gente di fuori se ne stia a casa sua.
E lui evitasse di andare a Napoli e Caserta a pagare 5€/h a puffo per chissà quale strano motivo.
Forse per lavoro? Forse per commercio?
Forse per…boh?
Non lo so.
Certo è che se alziamo sto muro poi chi e dentro è dentro e chi è fuori è fuori.
E speriamo che fuori ci finiscano i peggiori anche se qualche dubbio persiste…
Inaspettato a questo punto arriva un combattente, bello, alto, possente, stabile sulle gambe che comincia a menar fendenti a destra e a manca, senza far sconti a nessuno.
Impavido il Peppus procede come un treno, incalza Sindacus, lo pone spalle al muro e trafigge, una volta, due, tre, il Corvo Nero, lì, in piedi sul trespolo da ore ad aspettar che si plachi la battaglia per poter uscire, indenne, dal campo. Peppus non ha pietà, mostra la spada, i denti, gli atti ed i contratti e lui, il Corvo Nero sbianca, scende dal trespolo, si aggrappa a Sindacus, invoca l’aiuto di Tozio e poi, triste, sconfitto e umiliato, ammette senza vergogna di non conoscere nulla della “creatura che ha partorito”.
Sembra quasi sul punto di ammettere che lui, quella figliola, non l’ha generata, non è sua.
L’ha solo riconosciuta e le ha dato il nome.
Per il resto figlia di NN potrebbe aver scritto sulla carta d’identità.
Ma si sa, Tozio, quest’argomento l’ha preso a cuore.
Lui, sensibile, i puffi li ama.
Mica come quei cinque (non CINQUEMILA DISABILI) “infami” (così Sindacus ha avuto l’ardire di definirli…o no? O dagli spalti si è sentito male???) mangiatori di puffi a tradimento. Quei soci di Gargamella. Certo lui, Gargamella, l’amico loro. E Birba, il gatto scambiato per una tigre da qualcuno dei coraggiosi consiglieri-combattenti che difendono strenuamente la vita dei piccoli esserini blu mangiasoldi.
Tozio interviene, manda via il Corvo Nero, “và, scappa, proteggi te stesso e sindacus e soprattutto: VATT A STUDIA’ U CONTRATT FESS”, e si lancia in quella che per tutti è sembrata la più spericolata e sfacciata difesa del villaggio dei puffi per intero. “Ma come” dice Peppus “ sul contratto è scritto chiaramente che noi possiamo mangiare quanti puffi vogliamo senza che Grande Puffo possa avere nulla a che pretendere.
E allora perchè non lo facciamo? Non dico di mangiarli tutti.
Magari non dico nemmeno di mangiarli.
Ma qualcuno cacciamolo via.
Che ne so, magari all’ingresso del cimitero potrebbero dare fastidio, sono rumorosi, insopportabili.
Dai, da li mandiamone via la metà.
Manco tutti. E poi gli uffici postali ed altri luoghi sensibili, su, riduciamoli di numero che sono troppi.
Ma pure per loro, sono talmente tanti che ci finiscono sotto i piedi involontariamente…”. Gelo, sembra sia accaduto il miracolo.
Le armi si abbassano, il clangore cessa, gli animi si placano.
I cinque sembrano interessati a trovare un’intesa. Sindacus sorride nervosamente e guarda il Corvo Nero (che va e viene dalla segretaria e da Tozio) il quale abbassa lo sguardo timidamente come uno studente impreparato.
“Non so niente io…non sono stato io.
Non l’ho fatto apposta perchè mi guardate tutti???”.
E già, perchè guardano tutti il Corvo Nero?
Perchè da lui ci si aspetta la bella notizia.
Un bel “se po’ fa…” e tutti a casa felici e contenti.
Ma lui tace, prende tempo e piagnucola.
E Tozio interviene “Noneee, nun se po’ fa!”.
E perchè? Sindacus e Corvo Nero si rianimano, dagli spalti incredulità e rabbia crescente, dall’arena delirio e inquietudine.
“Nun se po’ fa perchè se cacciamo via dieci puffi è scritto sul contratto che dopo dobbiamo portarli a pascolare altrove”. Tutti a cercare quest’articolo.
Lo troviamo.
TUTTI.
Tranne Tozio che, distrattamente, legge solo un rigo di quell’articolo, dimenticando, clamorosamente ma certamente in buona fede, la prima parte che fa riferimento a fiere, eventi, manifestazioni e lavori in corso.
Cioè, in pratica, quell’articolo spiega che se vi è una manifestazione che dura più di dieci giorni, occupando qualche fungo dei puffi, allora questi puffi devono essere trasferiti altrove fino al termine della manifestazione/lavoro ecc.!
E’ scritto, l’hanno capito tutti tranne Tozio, Corvo Nero e forse Sindacus.
Forse…
L’aria inizia a diventare pesante, irrespirabile.
La tensione adesso si taglia con un coltello perchè purtroppo qualcosa sembra aver rovinato i piani di Sindacus e dei suoi soldati.
Quell’articolo ammazzapuffi agita tutti ponendoli in uno stato di fibrillazione decisamente imprevisto.
Tutti a guardarsi come a cercare l’uno negli occhi dell’altro la soluzione a quella situazione di stallo.
Ed eccola, la soluzione:. Vorrebbe morire, essere ovunque ma non lì, vorrebbe piangere disperatamente tra le braccia di Sindacus, vorrebbe dispiegare le sua ali da corvaccio e scappar via.
Prega, implora, si agita nervosamente e quindi, insperatamente il prodigio si compie: ! Il Corvo non se lo fa dire due volte, scappa a gambe levate (gambe? Un corvo con le gambe?) per raggiungere al più presto la libertà.
Ma aimè le pause sono tali perchè hanno un termine e quindi dopo 10 lunghissimi e concitatissimi minuti di riflessione si ritorna nel teatro.
Il pubblico è tranquillo perchè ormai, chiaramente, una soluzione si è trovata.
Peppus ce l’ha posta lì, su un piatto d’argento, e l’intera comunità potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo trovandosi finalmente meno puffi blu tra i piedi.
E difatti il ciceronico GiglusCaesare prende la parola e dichiara, padrone come sempre della favella e di tutte le sue sfaccettature che, sì, ha ragione Peppus ed è infatti completamente d’accordo con la sua proposta voterà contro perchè si sa, agli imprenditori devi dare e non devi togliere…?!?!! E conclude con il più elegante tra i neologismi :…E giù una bella randellata su Peppus e la sua proposta.
Ma proprio perchè la condivideva! Vabbè, la cittadinanza non si preoccupa più di tanto, sarà un equivoco o una incomprensione, poi si aggiusta tutto tanto.
Al massimo, passerà l’emendamento con un solo voto contrario o con un “distenguimento”.
E quindi riprende le armi in mano il buon Pantullio ma solo per mostrare a tutti la sua volontà di deporle. Amen, finalmente qualcuno che vuol fare da mediatore.
E lui media, chiede con insistenza di fermare le ostilità per accordarsi con Peppus e con Sindacus ed i suoi uomini.
Se po’ fa.
Proviamoci.
Il pubblico è in visibilio, i puffi finalmente preparano le valige.
La nuova atmosfera di ritrovata armonia quasi fa passare in secondo piano “il puffo avvelenato” che Sindacus porge a Mariniellum – quasi fosse la strega cattiva che offre la mela a Biancaneve (o era Cenerentola quella della mela? O la bella addormentata? Non ho mai capito la differenza. Boh?) – per farlo fuori solo perchè questi, giovane ma rispettoso, si propone di accompagnarlo al più presto verso una pensione tanto giusta quanto meritata (per Sindacus un vero e proprio prepensionamento ma per tutti gli altri chiaramente un atto tardivo ma indispensabile) anche a rischio di accollarsi personalmente il peso, che per questa sua caritatevole iniziativa, graverà sull’INPS.
E quasi sembrano lontane persino le richieste di Poappassum a Sindacus relativamente al fatto che in una strada dove vi sia un puffodromo privato il cui accesso viene a costare 1€/h i puffi blu costino 1,5€/h, quasi quasi (penserebbero i maliziosi) a voler invitare tutti nel puffodromo che tanto a cuore pare stare a Tozio.
E Marrandea?
Dopo aver provato con tutte le sue forze a far comprendere agli altri combattenti e a Sindacus Simpaticus che, con molta probabilità, tutti sti puffi in città non è che siano proprio il massimo della vita (ricevendone di contro qualche allegro insulto e qualche adorabile offesuccia da lui, signore supremo dell’arena), persino lei appunto, che tutti i motivi avrebbe per continuare a menar fendenti a Tizio, Caio, Sempronio e Qui, Quo, Qua seduti in prima fila dei banchi a ridere e far casino quasi fossero a scuola e non in una pubblica arena, decide di deporre l’ascia da battaglia e venire incontro alla proposta di Peppus con il dichiarato intento di far fuori quanti più puffi è possibile.
E sia, si depongano le spade e si trovi una soluzione che faccia contenti tutti, ma proprio tutti, tranne i puffi blu.
Pantullio parla con tutti e da buon mediatore si propone di stilare il documento di disinfestazione ma poi, dopo articolate trattative tra gladiatori e gladiatori rinuncia alla sintesi tra le viarie proposte ed emendamenti e si accoda a quanto richiesto da Sindacus.
Ma cosa succede?
Nulla, ma davvero nulla ve lo giuro.
Quello che era stato proposto dal signore assoluto della città dei puffi esattamente 7 ore prima viene adesso passato ai voti con l’aggiunta di qualche virgola e qualche punto e qualche centinaio di puffi blu in più! E la firma in calce di Pantullio…
In sostanza, la proposta abbattipuffo di Peppus viene ignorata dai 18 soldati dei Sindacus per poi venir bocciata all’atto delle votazioni senza nessun motivo dichiarato.
Avrebbero potuto giustificarsi dicendo che amano i puffi e che non vogliono far loro del male.
Avrebbero potuto dire che in fondo Grande Puffo è un personaggio straordinario e merita di portare sempre più puffi in città.
Avrebbero persino potuto dire che Peppus è antipatico e quindi gli votano contro perchè non lo sopportano. Avrebbero potuto dire qualunque cosa ma hanno taciuto.
Per poi festeggiare felici al momento dell’approvazione della proposta di Sindacus a firma di altri ma dichiaratamente sua, che vedrà, chissà dove e chissà quando, l’ingresso di tanti nuovi puffi blu in cambio del fatto che la domenica, alcuni di loro coi funghi in periferia, se ne restino a casa a dormire o se ne vadano fuori dai mar…dalle mura per ventiquattro ore.
“Tanto si sa”- spiegherà loro Sindacus – “la domenica, fuori casa vostra non c’è nessuno, che vengono a fare all’ufficio postale di domenica? Quindi manco nessuno vedete.
Nun ce stev manc nient a fa…Jatev a fa u bagn a mare e ce verimm Lunnerì”.
“Ecco”, conclude il grande signore della terra blu “vulit parlà de strisce blu, e parlat vuje tant u problema è u vostr nun è u mije…”

Ma questo era solo un sogno e nei sogni si sa, il lieto fine non può mancare mai ed infatti, come da copione Grande Puffo, ed i suoi dolci amichetti blu vivranno per sempre felici e contenti. Un po’ meno contenti vivranno gli aversani. Ma si adegueranno. Come sempre. O no…?

Ovviamente tutti i personaggi, i dialoghi ed i luoghi sono inventati, rispondo esclusivamente alla mia fantasia che nei sogni, si sa, diviene quasi allucinante.
Ogni riferimento a persone, cose, virgolettati e assolutamente casuale e non vuole in alcun modo richiamare personaggi reali (anche perchè troppo vicini ad una visione fantastica ed in alcuni casi onirica) di ieri, di oggi e…di domani!

Un giorno invece vi racconterò la seduta del consiglio comunale di Aversa del 28/06/2010 relativa all’annosa questione del piano parcheggi e delle strisce blu…

S. G.

lug 02

Aversa, il dopo consiglio comunale sulle strisce blu continua a tenere caldo lo scontro politico.

Aversa 02/07/2010
ciaramella121.jpg

Giuseppe Oliva

Il dopo consiglio comunale sulle strisce blu sta infuocando ancor di più gli animi di chi ha difeso o cercato di difendere i cittadini dall’invasione dei puffi blu e chi invece appoggia in maniera viscerale il sindaco Ciaramella e tutte le sue scelte.

Ora tutti i Ciaramelliani accusano anche il Presidente del consiglio comunale Nicola Verde di aver votato contro la maggioranza, o per meglio dire la maggioranza di Ciaramella, per me il Presidente del consiglio ha solo fatto un voto di coscienza, appoggiando la mozione che riteneva più vantaggiosa per i cittadini.
I Ciaramelliani invece, hanno sintonizzato il loro cervello con quello del Sindaco Ciaramella, che dall’alto dei suoi mega poteri li ha indotti a votare come voleva lui, ma i super poteri sono andati oltre pilotando anche il cervello dell’opposizione, che ha visto in alcuni esponenti addirittura collaborare suggerendo degli emendamenti, come il dare alla società altre strisce blu in cambio della sosta gratis di domenica fuori alla nuova fiera settimanale, insomma altra benzina sul fuoco.

Il Sindaco Ciaramella ha firmato un contratto il 22/07/2009 al quale non è possibile apportare nessuna modifica, le parole di Ciaramella sono state chiare: ” Non sono benefattori, se gli togliamo la sosta di domenica bisogna in qualche modo pagarli, altrimenti la ditta perde dei soldi”, queste sono le uniche parole che Ciaramella e chi si è schierato dalla sua parte hanno ripetuto per tutto il consiglio comunale.
Ma dei cittadini e delle loro necessità chi se de deve occupare???

Se un sindaco non ha più una città da amministrare, perchè con quel contratto firmato il 22/07/2009 è costretto a pagare per non pagare il suolo comunale, perchè non lascia l’incarico?

Ormai siamo ostaggi dei puffi BLU, un’invasione di ometti armati di pennello e pittura, che hanno dipinto e continueranno a dipingere di blu tutte le aree ancora vergini, quindi amico mio se non vuoi trovarti le strisce blu in casa chiuditi dentro, vendi la tua fiammanate auto, rinuncia a tutto ciò per il quale hai tanto lavorato, ma sempre tu ovviamente, perchè io sono il Sindaco e ho il permesso di sosta gratuito, io posso andare in giro per la città senza pagare, solo io e la mia ciurma possiamo prenderci la libertà di fare quello che vogliamo, tu no, tu sei un suddito di questo reame e devi solo pagare senza discutere.

Voglio far presente a tutti i consiglieri e assessori che per un motivo o per un’altro continuano a non difendere gli interessi della città, che di voi ci ricorderemo alle prossime elezioni, state sicuri che tutto ciò che potrà essere fatto per non farvi più salire sulle poltrone del potere sarà fatto.

giu 29

Aversa consiglio comunale sulle strisce blu: "Ciaramella nessuna sostanziale modifica si può apportare perchè c'è un contratto firmato."

Aversa 29/06/2010

consiglio-del-29042010.JPG

Giuseppe Oliva

Il consiglio comunale sulle strisce blu tenutosi ieri fino a tarda notte ha confermato che il piano parcheggi non ha nulla di sperimentale, lo stesso Sindaco Ciaramella ha ribadito più volte che esiste un contratto firmato tra l’amministrazione e la A.T.I., quello che però il sindaco omette di dire è che questo contratto è stato firmato il 22/07/2009, molto prima che si insediasse la commissione speciale parcheggi che avrebbe dovuto decidere le migliorie da apportare al piano parcheggi, quindi non si capisce il perchè di tutta questa commedia che sta deteriorando il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini..

Questo contratto che è a totale vantaggio della società di gestione parla di ricavi presunti di almeno 10 milioni di euro in 5 anni, l’unica clausola che poteva essere a vantaggio dei cittadini che parla di una eventuale diminuzione delle aree di sosta senza che la A.T.I. potesse pretendere nulla in cambio, non è stata presa in considerazione perchè la società ci avrebbe rimesso dei soldi.

Ma agli interessi dei cittadini chi ci pensa?

Anche le dimissioni di Carlo Amoroso da presidente della commissione parcheggi è stata tutta una farsa, da prima le sue dichiarazioni che “questo piano parcheggi contiene delle irregolarità insanabili e che nessuna richiesta portata in commissione veniva accolta dal Sindaco Ciaramella e dal comandante Guarino“, poi in consiglio ritratta tutto dichiarando che le sue dimissioni sono state strumentalizzate.

Ma il consigliere Amoroso a quale commedia sta partecipando?

Perchè non ha smentito quello che è stato scritto sui giornali giorni fa?

Com’è possibile cambiare così rapidamente idea?

I consiglieri cosiddetti “dissidenti” ovviamente hanno ribadito le richieste già fatte nel consiglio comunale di novembre 2009, dove chiedevano all’amministrazione una serie di modifiche, tra cui il controllo della conformità degli stalli secondo le direttive del C.d.S., l’eliminazione del pagamento della sosta di domenica e nei festivi, abbonamenti per commercianti e professionisti, oltre ad una riduzione della tariffa, basti pensare che a Roma di domenica non si paga e che la tariffa è di 1 euro l’ora, contro 1,50 euro od ora di Aversa, ovviamente nessuna di queste richieste è stata accolta dal Sindaco a causa del contratto già stipulato nel luglio 2009.

Dal suo punto di vista consigliere Stabile dopo una attenta lettura del contratto proponeva, di prendere in considerazione l’unica clausola a vantaggio dell’amministrazione, quella sulla diminuzione di un certo numero degli stalli di sosta senza che la A.T.I. possa pretendere nulla in cambio, sottolineando che questo era l’unico modo per non infrangere nessuna regola giuridico/amministrativa.

Il consigliere Rosato dal suo punto di vista si è astenuto da qualsiasi votazione riguardante emendamenti o mozioni, dichiarando che “si sarebbe leggittimato un illecito“.

Mentre alcuni prendevano le distanze dagli evidenti errori commessi dall’amministrazione nel redigere e firmare un contratto a solo vantaggio della società di gestione, il consigliere Paolo Santulli per l’ennesima volta ha avuto paura di prendere posizione, preferendo proporre degli emendamenti alla mozione proposta dalla commissione, emendamenti che sanno di ridicolo, perchè prevedono un’aumento delle strisce blu fuori alla nuova fiera settimanale in cambio dell’eliminazione della sosta nei festivi, praticamente dalla padella alla brace….!!!!

In tutto questo le associazioni che dovrebbero difendere gli interessi dei commercianti dove sono?
ASCOM e CONFESERCENTI, Franco Candia e Maurizio Pollini non erano presenti, questa è una grave assenza, a questo punto invito i commercianti iscritti a queste associazioni a dare in beneficenza la quota che pagano annualmente, visto che non è stato mosso un dito da chi li rappresenta per difendere quel poco del commercio in città

Alla fine il consiglio comunale ha votato una mozione emendata, dove è prevista l’eliminazione del pagamento della sosta di domenica e festivi intrasettimanali, ma invece di una riduzione del corrispettivo che l’A.T.I. dovrebbe corrispondere al Comune è stato previsto un’aumento degli stalli di sosta, insomma altre strisce blu!!!!

Nella stessa mozione è prevista una variazione in diminuzione delle tariffe in alcune zone.

Il problema di fondo però è sempre lo stesso, la società di gestione che è un privato deve fare business e non beneficenza, fatto confermato anche dal Sindaco Ciaramella e viste le tante spese che ha, deve incassare non meno di 2/2,5 milioni di euro l’anno, considerato anche che il Comune percepisce il 18%, quindi se l’amministrazione toglie strisce da una parte o dall’altra la società dovrà per forza di cose rimuovere più auto dal divieto di sosta per rientrare del budget o chiedere negli anni a venire degli adeguamenti delle tariffe come del resto è già avvenuto negli ultimi 10 anni, infatti si è passati dalle vecchie lire 1.000 agli attuali 1,50 euro, praticamente la tariffa si è triplicata, ma gli stipendi sono sempre gli stessi.

Le conclusioni le lascio a chi legge, ma a breve verrà messo on line l’elenco dei consigliari comunali che si stanno battendo per i cittadini e quelli che invece stanno appoggiando il Sindaco Ciaramella e il suo piano parcheggi, così da poter decidere alle prossime elezioni comunali chi ci deve rappresentare.

giu 29

Aversa consiglio comunale sulle strisce blu: “Ciaramella nessuna sostanziale modifica si può apportare perchè c’è un contratto firmato.”

Aversa 29/06/2010

consiglio-del-29042010.JPG

Giuseppe Oliva

Il consiglio comunale sulle strisce blu tenutosi ieri fino a tarda notte ha confermato che il piano parcheggi non ha nulla di sperimentale, lo stesso Sindaco Ciaramella ha ribadito più volte che esiste un contratto firmato tra l’amministrazione e la A.T.I., quello che però il sindaco omette di dire è che questo contratto è stato firmato il 22/07/2009, molto prima che si insediasse la commissione speciale parcheggi che avrebbe dovuto decidere le migliorie da apportare al piano parcheggi, quindi non si capisce il perchè di tutta questa commedia che sta deteriorando il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini..

Questo contratto che è a totale vantaggio della società di gestione parla di ricavi presunti di almeno 10 milioni di euro in 5 anni, l’unica clausola che poteva essere a vantaggio dei cittadini che parla di una eventuale diminuzione delle aree di sosta senza che la A.T.I. potesse pretendere nulla in cambio, non è stata presa in considerazione perchè la società ci avrebbe rimesso dei soldi.

Ma agli interessi dei cittadini chi ci pensa?

Anche le dimissioni di Carlo Amoroso da presidente della commissione parcheggi è stata tutta una farsa, da prima le sue dichiarazioni che “questo piano parcheggi contiene delle irregolarità insanabili e che nessuna richiesta portata in commissione veniva accolta dal Sindaco Ciaramella e dal comandante Guarino“, poi in consiglio ritratta tutto dichiarando che le sue dimissioni sono state strumentalizzate.

Ma il consigliere Amoroso a quale commedia sta partecipando?

Perchè non ha smentito quello che è stato scritto sui giornali giorni fa?

Com’è possibile cambiare così rapidamente idea?

I consiglieri cosiddetti “dissidenti” ovviamente hanno ribadito le richieste già fatte nel consiglio comunale di novembre 2009, dove chiedevano all’amministrazione una serie di modifiche, tra cui il controllo della conformità degli stalli secondo le direttive del C.d.S., l’eliminazione del pagamento della sosta di domenica e nei festivi, abbonamenti per commercianti e professionisti, oltre ad una riduzione della tariffa, basti pensare che a Roma di domenica non si paga e che la tariffa è di 1 euro l’ora, contro 1,50 euro od ora di Aversa, ovviamente nessuna di queste richieste è stata accolta dal Sindaco a causa del contratto già stipulato nel luglio 2009.

Dal suo punto di vista consigliere Stabile dopo una attenta lettura del contratto proponeva, di prendere in considerazione l’unica clausola a vantaggio dell’amministrazione, quella sulla diminuzione di un certo numero degli stalli di sosta senza che la A.T.I. possa pretendere nulla in cambio, sottolineando che questo era l’unico modo per non infrangere nessuna regola giuridico/amministrativa.

Il consigliere Rosato dal suo punto di vista si è astenuto da qualsiasi votazione riguardante emendamenti o mozioni, dichiarando che “si sarebbe leggittimato un illecito“.

Mentre alcuni prendevano le distanze dagli evidenti errori commessi dall’amministrazione nel redigere e firmare un contratto a solo vantaggio della società di gestione, il consigliere Paolo Santulli per l’ennesima volta ha avuto paura di prendere posizione, preferendo proporre degli emendamenti alla mozione proposta dalla commissione, emendamenti che sanno di ridicolo, perchè prevedono un’aumento delle strisce blu fuori alla nuova fiera settimanale in cambio dell’eliminazione della sosta nei festivi, praticamente dalla padella alla brace….!!!!

In tutto questo le associazioni che dovrebbero difendere gli interessi dei commercianti dove sono?
ASCOM e CONFESERCENTI, Franco Candia e Maurizio Pollini non erano presenti, questa è una grave assenza, a questo punto invito i commercianti iscritti a queste associazioni a dare in beneficenza la quota che pagano annualmente, visto che non è stato mosso un dito da chi li rappresenta per difendere quel poco del commercio in città

Alla fine il consiglio comunale ha votato una mozione emendata, dove è prevista l’eliminazione del pagamento della sosta di domenica e festivi intrasettimanali, ma invece di una riduzione del corrispettivo che l’A.T.I. dovrebbe corrispondere al Comune è stato previsto un’aumento degli stalli di sosta, insomma altre strisce blu!!!!

Nella stessa mozione è prevista una variazione in diminuzione delle tariffe in alcune zone.

Il problema di fondo però è sempre lo stesso, la società di gestione che è un privato deve fare business e non beneficenza, fatto confermato anche dal Sindaco Ciaramella e viste le tante spese che ha, deve incassare non meno di 2/2,5 milioni di euro l’anno, considerato anche che il Comune percepisce il 18%, quindi se l’amministrazione toglie strisce da una parte o dall’altra la società dovrà per forza di cose rimuovere più auto dal divieto di sosta per rientrare del budget o chiedere negli anni a venire degli adeguamenti delle tariffe come del resto è già avvenuto negli ultimi 10 anni, infatti si è passati dalle vecchie lire 1.000 agli attuali 1,50 euro, praticamente la tariffa si è triplicata, ma gli stipendi sono sempre gli stessi.

Le conclusioni le lascio a chi legge, ma a breve verrà messo on line l’elenco dei consigliari comunali che si stanno battendo per i cittadini e quelli che invece stanno appoggiando il Sindaco Ciaramella e il suo piano parcheggi, così da poter decidere alle prossime elezioni comunali chi ci deve rappresentare.

giu 23

Aversa, Amoroso e Oliva si dimettono dalla commissione parcheggi, dichiarando che il piano contiene delle "imperfezioni insanabili".

Aversa 23/06/2010

amorusoalfonso oliva

Giuseppe Oliva

Oggi il comitato anti strisce blu ottiene una nuova ed importantissima vittoria, le prime indiscrezioni erano già arrivate nella serata di ieri, ma oggi c’è stato il comunicato ufficiale dei diretti interessati.

Carlo Amoroso e Alfonso Oliva si sono dimessi, rispettivamente da presidente e componente della commissione parcheggi, dichiarando che in questo piano ci sono delle imperfezioni insanabili, inoltre lamentano un’inesistente dialogo con il sindaco Ciaramella e il comandante Guarino, dichiarando che entrambi hanno sempre fatto orecchie da mercante sulle richieste avanzate dalla commissione.

La mancanza di dialogo è stata più volte denunciata anche dal comitato, che in 3 anni non è mai riuscito a farsi ricevere dal Sindaco Ciaramella, le uniche risposte avute dal comandante Guarino sono sempre state vaghe e senza nessun riferimento normativo.

Forse se tutti avessero lavorato negli interessi dei cittadini, come hanno fatto in questi mesi i cosidetti consiglieri “dissidenti”, oggi non saremmo a questo punto, purtroppo il Sindaco Ciaramella è riuscito a dire una quantità abnorme di bugie su questo piano parcheggi, ha cominciato in consiglio comunale nel novembre 2009, affermando il carattere sperimentale del piano, quando nel lugio 2009 aveva già firmato un contratto da 10 milioni di euro in 5 anni, inoltre se era sperimentale perchè non ci ha fatto pagare con i soldi del monopoli??, in seguito ha iniziano ad indicare come creatore di questo piano parcheggi l’ex Consigliere Regionale Sagliocco Giuseppe, in ultimo in un’intervista rilasciata a Pupia il 18/05/2010, ha affermato che il piano parcheggi è stato redatto da una società esterna, insomma il Sindaco non ha proprio le idee chiare in questo perdiodo.
Warning: video ID not specified!

Insomma in tutti questi mesi i cittadini non sono mai riusciti a sapere la verità dal Sindaco, ma c’è sempre tempo per capire, infatti i cittadini sono tutti invitati a partecipare al consiglio comunale sulle strisce blu che si terrà il 28/06/2010 alle ore 18:00 presso l’aula consiliare del Comune di Aversa.

Le dichiarazioni di Amoroso fanno sorridere, perchè lui stesso qualche mese fa difendeva questo piano parcheggi e gli interessi della società di gestione, affermando che se si eliminava la sosta di domenica, la società avrebbe avuto delle perdite economiche, ora bisogna chiedersi come mai questo cambio così repentino di opinione?

Forse questo piano dopo le denunce in procura e le indagini in corso sta iniziando a scottare un pò troppo, l’impressione è che tutti vogliano abbandonare la nave che affonda del Sindaco Ciaramella.

Ovviamente il comandante non abbandona mai la nave che affonda e mi sa che presto vedremo il Sindaco Ciaramella e il comandante Guarino affondare con il loro illegale piano parcheggi.!!!!

Riportiamo per intero l’articolo apparso oggi su Pupia.TV.
—————————————————————————————————————————-

AVERSA. Il piano parcheggi nella città normanna miete altre due “vittime”. Certo è che davvero non deve essere di gradimento il provvedimento adottato da più di otto mesi, non solo ha incassato il secco dissenso delle associazioni dei consumatori, dei cittadini, dei commercianti, dei partiti di opposizione e di maggioranza (vedi gli esponenti del Pdl legati alla frangia cosiddetta “dissidente”), ma anche di un numero sempre più alto di consiglieri comunali. Ultimi, ma solo in ordine temporale, i consiglieri della Pdl, Alfonso Oliva e Carlo Amoroso, che si sono dimessi da presidente e componente della commissione consiliare parcheggi. Inoltre, Amoroso lascia anche la commissione speciale di cui era presidente.

La ragione è semplice secondo i consiglieri: il piano che prevede la sosta a pagamento sul territorio cittadino presenta delle imperfezioni ed è impossibile risanarle. L’impossibilità, ad avviso dei due dimissionari, risiede nell’inesistente dialogo con i due altri componenti della commissione speciale, il sindaco Domenico Ciaramella ed il comandante dei Vigili Urbani Stefano Guarino.

“Mercoledì mattina ho rassegnato le mie dimissioni – ha precisato Amoroso – dopo i continui tentativi di discutere seriamente sul piano parcheggi cittadino. Come membro della commissione speciale avrei dovuto portare le richieste di modifica al capitolato d’appalto, pervenutemi dagli altri consiglieri comunali. Ebbene qualsiasi fosse la richiesta non era né accolta né presa in considerazione dal sindaco e dal comandante Guarino. Faccio un paio di esempi: le strisce gialle per i residenti di Piazza Municipio e le strisce rosa per le donne in gravidanza. In questa occasione il primo cittadino ed il dottor Guarino hanno fatto orecchie da mercante considerando la richiesta non utile”.

Lunedì 28 è previsto il Consiglio comunale sulle strisce blu, il clima sarà di certo incandescente, soprattutto perché Ciaramella si troverà a fare i conti con la sua stessa maggioranza che, quasi compatta, si schiera contro il provvedimento.

Intanto, il documento interpartitico firmato nella mattinata di mercoledì sposta il rimpasto di giunta a dopo l’approvazione del bilancio programmatico, il che la dice lunga sulla situazione politica dell’attuale maggioranza. Se un paragone è concesso lo si potrebbe fare osservando un equilibrista che durante uno spettacolo si esibisce su di un filo sottile. In una mano ha la politica, nell’altra i parcheggi.

giu 23

Aversa, Amoroso e Oliva si dimettono dalla commissione parcheggi, dichiarando che il piano contiene delle “imperfezioni insanabili”.

Aversa 23/06/2010

amorusoalfonso oliva

Giuseppe Oliva

Oggi il comitato anti strisce blu ottiene una nuova ed importantissima vittoria, le prime indiscrezioni erano già arrivate nella serata di ieri, ma oggi c’è stato il comunicato ufficiale dei diretti interessati.

Carlo Amoroso e Alfonso Oliva si sono dimessi, rispettivamente da presidente e componente della commissione parcheggi, dichiarando che in questo piano ci sono delle imperfezioni insanabili, inoltre lamentano un’inesistente dialogo con il sindaco Ciaramella e il comandante Guarino, dichiarando che entrambi hanno sempre fatto orecchie da mercante sulle richieste avanzate dalla commissione.

La mancanza di dialogo è stata più volte denunciata anche dal comitato, che in 3 anni non è mai riuscito a farsi ricevere dal Sindaco Ciaramella, le uniche risposte avute dal comandante Guarino sono sempre state vaghe e senza nessun riferimento normativo.

Forse se tutti avessero lavorato negli interessi dei cittadini, come hanno fatto in questi mesi i cosidetti consiglieri “dissidenti”, oggi non saremmo a questo punto, purtroppo il Sindaco Ciaramella è riuscito a dire una quantità abnorme di bugie su questo piano parcheggi, ha cominciato in consiglio comunale nel novembre 2009, affermando il carattere sperimentale del piano, quando nel lugio 2009 aveva già firmato un contratto da 10 milioni di euro in 5 anni, inoltre se era sperimentale perchè non ci ha fatto pagare con i soldi del monopoli??, in seguito ha iniziano ad indicare come creatore di questo piano parcheggi l’ex Consigliere Regionale Sagliocco Giuseppe, in ultimo in un’intervista rilasciata a Pupia il 18/05/2010, ha affermato che il piano parcheggi è stato redatto da una società esterna, insomma il Sindaco non ha proprio le idee chiare in questo perdiodo.
Warning: video ID not specified!

Insomma in tutti questi mesi i cittadini non sono mai riusciti a sapere la verità dal Sindaco, ma c’è sempre tempo per capire, infatti i cittadini sono tutti invitati a partecipare al consiglio comunale sulle strisce blu che si terrà il 28/06/2010 alle ore 18:00 presso l’aula consiliare del Comune di Aversa.

Le dichiarazioni di Amoroso fanno sorridere, perchè lui stesso qualche mese fa difendeva questo piano parcheggi e gli interessi della società di gestione, affermando che se si eliminava la sosta di domenica, la società avrebbe avuto delle perdite economiche, ora bisogna chiedersi come mai questo cambio così repentino di opinione?

Forse questo piano dopo le denunce in procura e le indagini in corso sta iniziando a scottare un pò troppo, l’impressione è che tutti vogliano abbandonare la nave che affonda del Sindaco Ciaramella.

Ovviamente il comandante non abbandona mai la nave che affonda e mi sa che presto vedremo il Sindaco Ciaramella e il comandante Guarino affondare con il loro illegale piano parcheggi.!!!!

Riportiamo per intero l’articolo apparso oggi su Pupia.TV.
—————————————————————————————————————————-

AVERSA. Il piano parcheggi nella città normanna miete altre due “vittime”. Certo è che davvero non deve essere di gradimento il provvedimento adottato da più di otto mesi, non solo ha incassato il secco dissenso delle associazioni dei consumatori, dei cittadini, dei commercianti, dei partiti di opposizione e di maggioranza (vedi gli esponenti del Pdl legati alla frangia cosiddetta “dissidente”), ma anche di un numero sempre più alto di consiglieri comunali. Ultimi, ma solo in ordine temporale, i consiglieri della Pdl, Alfonso Oliva e Carlo Amoroso, che si sono dimessi da presidente e componente della commissione consiliare parcheggi. Inoltre, Amoroso lascia anche la commissione speciale di cui era presidente.

La ragione è semplice secondo i consiglieri: il piano che prevede la sosta a pagamento sul territorio cittadino presenta delle imperfezioni ed è impossibile risanarle. L’impossibilità, ad avviso dei due dimissionari, risiede nell’inesistente dialogo con i due altri componenti della commissione speciale, il sindaco Domenico Ciaramella ed il comandante dei Vigili Urbani Stefano Guarino.

“Mercoledì mattina ho rassegnato le mie dimissioni – ha precisato Amoroso – dopo i continui tentativi di discutere seriamente sul piano parcheggi cittadino. Come membro della commissione speciale avrei dovuto portare le richieste di modifica al capitolato d’appalto, pervenutemi dagli altri consiglieri comunali. Ebbene qualsiasi fosse la richiesta non era né accolta né presa in considerazione dal sindaco e dal comandante Guarino. Faccio un paio di esempi: le strisce gialle per i residenti di Piazza Municipio e le strisce rosa per le donne in gravidanza. In questa occasione il primo cittadino ed il dottor Guarino hanno fatto orecchie da mercante considerando la richiesta non utile”.

Lunedì 28 è previsto il Consiglio comunale sulle strisce blu, il clima sarà di certo incandescente, soprattutto perché Ciaramella si troverà a fare i conti con la sua stessa maggioranza che, quasi compatta, si schiera contro il provvedimento.

Intanto, il documento interpartitico firmato nella mattinata di mercoledì sposta il rimpasto di giunta a dopo l’approvazione del bilancio programmatico, il che la dice lunga sulla situazione politica dell’attuale maggioranza. Se un paragone è concesso lo si potrebbe fare osservando un equilibrista che durante uno spettacolo si esibisce su di un filo sottile. In una mano ha la politica, nell’altra i parcheggi.

giu 22

Aversa, dopo le denunce sui parcometri non conformi la società corre ai ripari sostituendoli.

Aversa 22/06/2010

public-art16982-parcheggio.jpg

Giuseppe Oliva

L’appalto sulla gestione delle strisce blu ad Aversa sta rivelando sempre nuove irregolarità, tutte prontamente segnalate alla magistratura.

Tra le molte irregolarità denunciate dal comitato vi erano anche i parcometri non conformi a quelli indicati nel capitolata d’appalto, dopo la denunce di questa ennesima irregolarità la società di gestione corre ai ripari sostituento in fretta e furia i parcometri, infatti in molte zone della città sono già apparsi i nuovi parcometri accanto a quelli irregolari.

sostituzione parcometri dopo le denunce

Le domande che giriamo a chi doveva vigilare sulla corretta applicazione del contratto d’appalto, Sindaco Ciaramella “con delega ai parcheggi” e comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino “dirigente responsabile del procedimento” sono:

a) perchè non è stato verificato che i parcometri installati non erano conformi al capitolato?

b) chi risarcirà cittadini danneggiati da questo illecito comportamento della società di gestione?

c) perchè il comandante della Polizia Municipale continua a sbandierare che è tutto a norma, ma in 8 mesi stanno facendo continue variazioni, sia al numero delle strisce blu che ai parcometri?

I cittadini di Aversa non meritano questo trattamento, la mancanza di trasparenza fin quì avuta dal Sindaco Ciaramella e dal comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino, non fanno altro che confermare le irregolarità fin quì segnalate.

giu 22

Aversa, l’amministrazione ha realizzato i parcheggi a pagamento su suolo demaniale.

Aversa 22/05/2010

le troppe strisce blu ad aversa

Giuseppe Oliva

L’attuale insieme di norme che in Italia regolamentano la sosta a pagamento è molto frammentato, questo crea nei nostri amministratori e dirigenti di settore molta confusione, che abbinato alla sete di soldi che le attuali amministrazioni hanno, induce le stese a verniciare di blu le città in violazione di molte norme anche costituzionali.

Riportiamo per intero un recente articolo Di Orazio Fergnani che con parole semplici fa capire quante norme vengono violate istituendo il parcheggio a pagamento sulla carreggiata.

——————————————————————————————————————————— Multe false ma veri abusi di atti d’ufficio inerenti il parcheggio su strisce blu
Di Orazio Fergnani

Premesso :

Legge Tognoli 122/89
Art. 9
1. I proprietari di immobili possono realizzare nel sottosuolo degli stessi ovvero nei locali siti al piano terreno dei fabbricati parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti. Tali parcheggi possono essere realizzati, ad uso esclusivo dei residenti, anche nel sottosuolo di aree pertinenziali esterne al fabbricato, purché‚ non in contrasto con i piani urbani del traffico, tenuto conto dell’uso della superficie sovrastante e compatibilmente con la tutela dei corpi idrici. Restano in ogni caso fermi i vincoli previsti dalla legislazione in materia paesaggistica ed ambientale ed i poteri attribuiti dalla medesima legislazione alle regioni e ai Ministeri dell’ambiente e per i beni culturali ed ambientali da esercitare motivatamente nel termine di 90 giorni. I parcheggi stessi ove i piani del traffico non siano stati redatti, potranno comunque essere realizzati nel rispetto delle indicazioni di cui al periodo precedente.
4. I comuni, previa determinazione dei criteri di cessione del diritto di superficie e su richiesta dei privati interessati o di imprese di costruzione o di società anche cooperative, possono prevedere, nell’ambito del programma urbano dei parcheggi, la realizzazione di parcheggi da destinare a pertinenza di immobili privati su aree comunali o nel sottosuolo delle stesse. Tale disposizione si applica anche agli interventi in fase di avvio o già avviati.

La costituzione del diritto di superficie è subordinata alla stipula di una convenzione nella quale siano previsti:

a) la durata della concessione del diritto di superficie per un periodo non superiore a novanta anni;
b) il dimensionamento dell’opera ed il piano economico-finanziario previsti per la sua realizzazione;
c) i tempi previsti per la progettazione esecutiva, la messa a disposizione delle aree necessarie e la esecuzione dei lavori;
d) i tempi e le modalità per la verifica dello stato di attuazione nonché le sanzioni previste per gli eventuali indadempimenti.

5. I parcheggi realizzati ai sensi del presente articolo non possono essere ceduti separatamente dall’unità immobiliare alla quale sono legati da vincolo pertinenziale. I relativi atti di cessione sono nulli.

Decreto lgs. 285/92 (Codice della Strada)

Art. 3. Definizioni stradali e di traffico
Ai fini delle presenti norme le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati:

7) Carreggiata: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa e’ composto da una o piu’ corsie di marcia ed, in genere, e’ pavimentata e delimitata da strisce di margine.

34) Parcheggio: area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli.

Art. 7: Regolamentazione della circolazione nei centri abitati
f) stabilire, previa deliberazione della giunta, aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alle direttive del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, [di concerto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le aree urbane]; (*)
6. Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in
modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.

8. Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell’art. 3 “area pedonale” e “zona a traffico limitato”, nonché per quelle definite “A” dall’art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico.

Art. 12. Espletamento dei servizi di polizia stradale.

Art. 17. Fasce di rispetto nelle curve fuori dei centri abitati

Art. 157. Arresto, fermata e sosta dei veicoli
6) Nei luoghi ove la sosta e’ permessa per un tempo limitato e’ fatto obbligo ai conducenti di
segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta e’ fatto obbligo di porlo in funzione.

Legge 127 del 15 maggio 1997 commi 132 e 133.

Trattazione

Sarà sicuramente successo a molti, se non a tutti di ricevere un verbale di contestazione ad una violazione del codice della strada, in particolare la cosiddetta multa per divieto di sosta.

Nel corso degli ultimi anni moltissimi Comuni, la maggioranza probabilmente, a seguito di delibere del tutto improprie, si sono dotati di strumenti per la realizzazione di perimetrazioni di spazi delimitati da strisce blu su sede stradale o comunque su aree pubbliche.

La stragrande maggioranza di queste operazioni sono illegittime ed in violazione di legge.

Ma come è potuto succedere un fatto tanto macroscopico e diffuso senza che nessuno degli amministratori e degli amministrati abbia osato minimamente obiettare ed opporsi ad una simile orchestrata e strutturale strategia in danno dei cittadini?

In triplo danno nella tripla veste di cittadini contribuenti, di cittadini amministrati ed utilizzatori dei beni pubblici e di sanzionati in quanto utilizzatori di autoveicoli circolanti sulla pubblica rete viaria.

Se qualcuno vuole può, prima di entrare nel vivo, andare a leggersi cosa scrivevo il 14 settembre dello scorso anno nel mio primo articolo che ho scritto su “Gli Scomunicati” a proposito di suolo pubblico nell’articolo “Esiste ancora il demanio pubblico?”.

Quell’analisi era introduttiva e propedeutica alla presente trattazione e serviva ad inquadrare il problema nel suo contesto generale.

Ora i tempi sono maturi, perché sono state emesse una serie di sentenze di cassazione e quindi si può affermare senza tema di smentita che quanto da affermato allora ed ora risponde al vero.
(Vedi Cass.civ. 16.11.2006-09.01.2007, n.116; Giudice di Pace di Roma, 18.03.2004 n.14338; Giudice di Pace di Roma, sez. II, 11.06.2003 n.27015).

In pratica cosa hanno fatto i Comuni di tanto abominevole?

Si sono appropriati di Diritti che non gli competevano, si sono arrogati di competenze che non gli competevano, si sono rivestiti di ruoli che non gli spettavano.

Intanto bisogna ricordare che la rete stradale (tutta) è del Demanio dello Stato (il sedime), che la gestione delle strade è di competenze dell’ Ente che le gestisce (Comune, Provincia, Stato, etc.) e manutiene, che il controllo di queste strade spetta in genere a chi le gestisce, che per far questo si avvale di corpi di polizia.
Da alcuni anni i Comuni inoltre per controllare le strade comunali molto spesso si avvale dei cosiddetti “Ausiliari del traffico”
QUINDI

A) PRIMO PACCHETTO DI VIOLAZIONI DI LEGGE ED USURPAZIONE DI DIRITTO – I Comuni da alcuni anni hanno utilizzato delle aree demaniali destinandole a parcheggio a pagamento, e questo già non si può fare, in quanto essendo aree demaniali sono soggette (in questo caso)a leggi dello Stato, E NON COMUNALI, e non possono essere destinate ad aree di parcheggio a pagamento, ma semplicemente area libera di parcheggi con sosta a tempo limitato come dice anche il Codice della Strada all’art.157 comma 6.

B) SECONDO ORDINE DI VIOLAZIONI DI LEGGE ED USURPAZIONE DI DIRITTO – I Comuni hanno delimitato con le strisce blu aree che poi hanno destinato al parcheggio di autovetture su suolo pubblico, in particolare superfici appartenenti alle carreggiate delle strade fino ad allora destinate al transito veicolare. E questo neppure si può fare, i Comuni non possono sottrarre superficie al suolo demaniale in generale, non possono sottrarlo alla sede stradale, in particolare alla carreggiata, e non possono soprattutto destinare dette aree ad uso commerciale facendone un guadagno improprio sottraendolo al legittimo proprietario che è il Demanio dello Stato.

C) TERZO AMBITO DI VIOLAZIONI DI LEGGE ED USURPAZIONE DI DIRITTO – I Comuni hanno accomunato in un unico insieme sia le aree destinate a parcheggio a pagamento (cosa legittima, prevista dalle leggi), che come detto devono essere ubicate fuori dalla carreggiata, con invece aree sottratte al Demanio stradale “delle carreggiate”, destinandole sempre a parcheggi, e soprattutto inosservando il dettato, obbligatorio e contestuale di “riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”

D) QUARTO LIVELLO DI VIOLAZIONI DI LEGGE – I Comuni hanno violato anche articoli concernenti la libera circolazione e la sicurezza stradale.

E) QUINTO GRADO DI VIOLAZIONI DI LEGGE ED USURPAZIONE DI DIRITTO – I Comuni hanno incaricato dei privati cittadini, dipendenti di private società concessionarie delle aree destinate a parcheggi attribuendo loro (ai cosiddetti “Ausiliari del traffico”) di elevare contravvenzioni in evidente carenza di potere dell’organo accertatore, questo in violazione di legge, usurpazione di diritto, abuso di atti d’ufficio.

Infatti come dice la legge 127 del 15 maggio 1997 ai commi 132 e 133 : .

TUTTO QUESTO IN PALESE DISPREZZO DELLE LEGGI, DELLO STATO DEI CITTADINI.

Quindi il giusto, corretto, leale, legittimo comportamento dei Comuni doveva e deve essere il seguente :

A) Non utilizzare in nessun caso e per nessun motivo le sedi delle carreggiate stradali;

B) Non utilizzare mai aree di proprietà del Demani dello Stato;

C) Non attivare mai parcheggi a pagamento (su aree non Demaniali e non sedi stradali) se non contemporaneamente e contestualmente all’attivazione di aree a parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze di quelle a pagamento;

D) Non farsi pagare per l’utilizzo a parcheggio di aree demaniali e trarne arricchimento a danno (truffa ai danni dello Stato) del legittimo proprietario (il Demanio);

E) Non far elevare verbali di accertamento da “Ausiliari del Traffico” autorizzati a poterlo fare solo su suolo in concessione, ma comunque non sul Demanio dello Stato, né meno che mai sulla sede stradale, infatti la Legge 127 del 15 maggio 1997 afferma : I Comuni possono conferire conferire funzioni di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta limitatamente alle aree oggetto di concessione.
Ma come prevede il Codice della Strada Art.3 comma 34, si dice parcheggio : area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli.
E queste e solo queste, possono essere assegnate in concessione.

E perciò non essendo legittimi e legali i comportamenti sopra evidenziati da parte dei Comuni ne deriva che la quasi totalità dei verbali di contravvenzione elevati a proposito di parcheggio a pagamento in aree delimitate da strisce blu è illegittima, annullabile, e soprattutto i Comuni sono querelabili penalmente e citabili in giudizio civile per risarcimento di danni.

In pratica, ed esclusivamente i Comuni, ed i loro concessionari, possono legittimamente richiedere un pagamento per una sosta in area di parcheggio quando :

1) l’area delimitata dalle strisce blu non è sottratta alla carreggiata stradale originaria (quella delimitata dai marciapiedi cittadini per intenderci);

2) l’area non è sedime del Demanio dello Stato;

3) nei pressi dell’area di parcheggio a pagamento esiste ed è disponibile un’area di parcheggio libera;

4) l’area di parcheggio in effetti è un area privata e come tale non vi vige il Codice della Strada Art.157, comma 6;

5) nel qual caso “l’Ausiliare del traffico” può elevare contravvenzione per parcheggio abusivo (in quanto effettivamente un automobilista avrebbe usufruito di un servizio che non gli spettava gratuitamente in quanto cittadino, e che invece aveva il dovere di pagare come privato consumatore di un servizio);

6) Infatti “l’Ausiliare dal traffico” nello specifico caso ha titolo, autorità e potere per elevare verbali nell’area di parcheggio data in concessione dal Comune.

Cosa aggiungere ad una ad una così lapalissiana manifestazione di incompetenza, incapacità, ignavia, volontà persecutoria e rapinatrice delle nostre amministrazioni locali, dei politici e dei funzionari, tutti tesi all’unica finalità che davvero conta per questi infami….

Un’altra manifestazione, neanche delle più importanti ed appariscenti, ma emblematica anch’essa, che palesa la vera natura dei nostri governanti la sottrazione a qualsiasi costo della borsa.
———————————————————————————————————————————

Il comitato strisce blu italia ha il compito di informare i cittadini dei loro diritti, dove necessario dare anche il supporto per affrontare eventuali ricorsi contro le amministrazioni assetate dei nostri soldi, ma per farlo ha bisono del sostegno di tutti, per chi vuole sostenere questa battaglia può farlo compilando l’allegato bollettino.

bollettino-comitato-strisce-blu.JPG

giu 18

Aversa, il Sindaco Ciaramella dopo 8 mesi non sa ancora chi ha realizzato il piano parcheggi.!!!

Aversa 18/06/2010
ciaramella121.jpg

Giuseppe Oliva

Ad Aversa il nuovo piano parcheggi non smette di far parlare di se, come una prima donna è sempre sulle prime pagine dei giornali.

Il Sindaco di Aversa Dott.re Ciaramella in 8 mesi ha fornito diverse versioni su chi avesse partorito un piano parcheggi da 6.570 euro l’anno.

Nel consiglio comunale del mese di novembre 2009 se ne è assunta tutta la responsabilità affermando: “Il piano parcheggi è una mia idea, io ho la delega ai parcheggi, se avete qualcosa da dire prendetevela con me”.

Nel mese di giugno 2010 dopo centinaia di articoli che criticavano aspramente il piano parcheggi, ne ha trasferito la paternità all’ex consigliere Regionale Peppino Sagliocco e all’assessore Luciano Luciano che all’epoca pare avesse la delega ai parcheggi.

In ultimo il 18/05/2010 nel video girato da Ida Iorio per Pupia.Tv, il Sindaco cambia di nuovo idea trasferendo per l’ennesima volta la paternità, questa volta ad una società esterna, a chi si riferisce non è dato saperlo, ma dice chiaramete “da una società con persone esperte di parcheggio a livello Europeo”, se il Sindaco si riferisce alla stessa società che sta gestendo i parcheggi significa che il numero degli stalli, il prezzo e la loro collocazione sono stati scelti da una società privata, che ovviamente ci tiene a fare quante più strisce blu è possibile al costo più alto che si può.

Insoma il Sindaco di bugie ne dice proprio tante, una cosa è certa, i cittadini sono stanchi di essere presi in giro a questo livello, la politica dei sorrisi e dei proclami è finita, oggi contano i fatti, continuare a sostenere questo piano parcheggi come miracoloso e risolutivo dei problemi di viabilità e circolazione non ha senso.

Inoltre il Sindaco cammina cammina ma finisce sempre nell’unico parcheggi gratuito di Aversa, il resto della città ne è sprovvista totalmente, del resto nel bel giro che ha fatto nella zona della ferrovia non ha indicato nessun parcheggio gratuito, inoltre continua a dire che a 50 metri dagli stalli blu ci sono anche quelli gratuiti, ora o siamo tutti daltonici o ci prende in giro per l’ennesima volta.

Giusto per dare qualche numero di cosa sta accadendo ad Aversa:

Verbali emessi nel 2009 circa 12.500 ci cui 9.300 emessi dagli ausiliari.

Più di 700 rimozioni dal divieto di sosta nel primi 6 mesi del 2010, ma sono in costante aumento considerato l’incasso di 160.00 euro a rimozione, ovviamente il comune ha la percentuale su tutto.

Stalli di sosta a pagamento sempre più vuoti, perchè 6.570 euro l’anno per posto auto non sono alla portata di tutti.

E mentre la città muore sotto la scure di questo piano parcheggi, il Sindaco Ciaramella non smette di apporre sul cruscotto il cartello con scritto Sindaco per parcheggiare con la sua fiammante BMW grigia senza pagare in tutta la città.

Warning: video ID not specified!