set 27

Aversa: Della valle vuole le rotonde sulla variante ma dimentica la delibera 157 del 2009.

Aversa 27/09/2012

Ci sono persone che hanno la memoria corta e dimenticano ciò che hanno loro stessi approvato pochi anni fa con la delibera 157 del gennaio 2009.

La delibera in oggetto trasformava di fatto l’intero territorio comunale in ZPRU, “zona di particolare rilevanza urbanistica”, ebbene in queste aree l’amministrazione ha l’obbligo di porre in essere tutta una serie di obblighi per far diminuire il traffico onde preservare eventuali monumenti e la salute pubblica.

Tra gli obblighi non ancora attuati ci sono: i divieti di transito per gli autocarri con peso superiore ai 35 q.li, divieto di circolazione ai non residenti, inoltre bisogna segnalare in modo chiaro e visibile con apposita cartellonistica l’area di particolare rilevanza urbanistica sia in ingresso che in uscita dalla stessa, il che significa apporre cartelli in tutte le strade che immettono in città, oltre ad abbassare il limite di velocità a 30 Kh.

Questi obblighi sono ben noti al comandante della polizia municipale, infatti in seguito ad una nota inviata dal Comitato Strisce Blu, nella quale si sollecitava ad adempiere agli obblighi derivanti dalla delibera 157/2009, lo stesso ci rispose con la nota allegata che erano in itinere gli interventi obbligatori scaturiti dalla certificazione di rilevanza urbanistica della città, dando un termine di 30 giorni per concludere il procedimento.

Ebbene da quella risposta ne è passata di acqua sotto i ponti, ma di divieti per automezzi quperiori ai 35 q.li o di divieti di accesso per gli automezzi dei non residenti neanche l’ombra, anzi da quel giorno il traffico è aumentanto a dismisura soprattutto su viale Kennedy.

Ma c’è qualcuno che nonostante abbia firmato la delibera 157, quindi sicuramente è a conoscenza degli obblighi derivanti dalla stessa, propone di realizzare delle rotonde per fludificare il traffico, lo stesso traffico che non dovrebbe esistere se fossero stati posti in essere tutti gli obblighi derivanti dalla delibera 157/2009.

L’impressione e che bisgogna spendere solo soldi per realizzare grandi opere, opere che servono solo a portare più traffico e smog in città, ma perchè certi addetti non si spremono le meningi per realizzare un piano traffico con più trasporto pubblico.

Vogliamo scommettere che se il comune realizzasse una rete di trasporto urbano che potesse raggiungere anche i paesi dell’nterland, con abbonamenti al costo di 10 euro al mese i cittadini non userebbero più l’auto?

Facendo un pò di conti ad Aversa ci sono 33.000 auto e 60.000 residenti, senza considerare quanti dall’interland confluiscono in città tutti i giorni, possibile che non ci si possa consorziare con tutte le città intorno per creare una rete di trasporto pubblico evitando l’uso dell’auto privata?

Molti si spostano in auto anche a causa delle strisce blu, in effetti sembra un paradosso ma più strisce blu a costi esorbitanti portano ad usare di più l’auto, soprattutto quando gli abbonamenti non sono stati rilasciati a tutti i residenti che non hanno un garage privato.

Sfido chiunque a convincere un automobilita che deve fare una commissione di 30 minuti a piazza Municipio a parcheggiare nella zona della ferrovia di Aversa distante circa 1 Km, pagando almeno 2 ore di sosta per poi farsi un bel tratto a piedi per raggiungere la meta, sperando anche di non superare il tempo pagato, altrimenti il solerte ausiliare di punisce con una multina da 2 euro, ricapitolando, in totale ti sei fatto una sudata e se tutto va bene te la cavi con 2 euro di sosta, quando se vai con l’auto a piazza Municipio la commissione di 30 minuti ti costa € 0,50 e ti eviti la sudata e la probbabile mini multina da 2 euro, inoltre l’auto è più vicina e in zona senza parcheggiatori abbusivi.

Giuseppe Oliva

ago 18

Aversa: bollette non pagate l’ENEL taglia la corrente al comando di polizia municipale.

Aversa 18/08/2012

Fatture arretrate per 6 mesi l’ENEL stacca la correte al comando di polizia municipale di Aversa.

Siamo sicuri che l’amministrazione farà il possibile per ripristinare al più presto la funzionalità degli uffici della polizia municipale, ma resta l’interrogativo su come sia stato possibile arrivare a questo punto.

Già nel 2011 il comando i polizia municipale era rimasto senza i soldi per i francobolli ed ha spedito migliaia di multe fuori termine, prelevando i soldi necassari dal fondo di riserva e creando una pericolosa spirale di contenziosi contro l’amministrazione.

L’amministrazione pubblica funziona a compartimenti e ogni ufficio ha assegnato un budget che viene predefinito nel bilancio preventivo, ma evidentemente il comando di polizia municipale ha qualche uscita imprevista che ha mandato in tilt il sistema contabile.

Il Comitato Strisce Blu è sicuro che molte delle spese impreviste provengono dall’enorme mole di verbali per la sosta nelle strisce blu spediti in questi ultimi anni, in effetti per spedire oltre 30.000 verbali l’anno l’amministrazione spende tra francobolli e modello cartaceo quasi € 10,00 a verbale, oltre alle spese per la visura del numero di targa e gli addetti all’ufficio verbali, il che porta il costo totale ad almeno € 300.000,00 l’anno.

A questo punto viene da chiedersi se il sistema multe sia in attivo?

Il C.S.B. si è più volte opposto alle sanzioni derivanti dalle strisce blu, ed ha avuto ragione nel 100% dei casi, perdendo solo i ricorsi non presentati, ed a giudicare dagli oltre 600 contenzioni intentati dai cittadini innanzi al G.d.P. e a non si sa quanti inviati alla Prefettura di Caserta pare che il sistema multe facili non renda più come una volta.

Il Comitato Strisce Blu avvalendosi della consulenza di illustri comandandi di poilizia municipale ed esperti contabili ha rilevato anche una perdita di oltre € 140.000,00 nella gestione delle strisce blu solo negli ultimi 2 anni, fatto noto sia all’ex amministrazione che alla nuova, tant’è che il nuovo assessore al bilancio ha fatto sapere a mezzo stampa che la società alla quale è stato affidata la gestione delle strisce blu, ha un debito di oltre un milione di euro tra TOSAP e TARSU, soldi che probbabilmente non rientreranno mai nelle casse comunali.
Aversa 18/08/2012

Giusto per capirci solo nei primi 6 mesi del 2012 l’amministrazione è stata condannata a € 13.500,00 di spese legali, tra i beneficiari c’è anche il Comitato Strisce Blu a dimostrazione che le multe elevate ad Aversa sono difformi da quanto previsto dal Codice della Strada.

Di questi probabili danni erariali è stata informata la Corte dei Conti già da moltissimo tempo, purtroppo i tempi della magistratura sono noti a tutti, è probbabilmente solo la futura generazione vedrà emessa una sentenza di condanna contro chi ha gestito la cosa pubblica con molta allegria e superficialità.

Il Comitato Strisce Blu chiede al nuovo Sindaco di comunicare alla Corte dei Conti tutti i dati negativi della gestione strisce blu e multe, c’è assoluta necessità di trasparenza per riacquistare la fiducia dei cittadini.

Giuseppe Oliva

lug 15

Aversa strisce blu, l’amministrazione attua una riduzione sul canone annuale, parte l’esposto alla Corte dei Conti.

Aversa 15/07/2012

Le strisce blu ad Aversa non smettono mai di stupire, modifiche alla tracciatura, distanza dagli incroci, larghezza modificate all’improvviso e in ultimo una riduzione sul canone di concessione annuale.

In effetti era da diverso tempo che ci chiedevamo come faceva la società ad incassare le multine che i cittadini non andavano a pagare in tempo e che successivamente venivano magicamente trasformate un tante sanzioni al C.d.S.?

Come sempre l’amministrazione per mano dei suoi dirigenti ha tirato fuori il coniglio dal cappello, applilcando una riduzione di € 37.000,00 l’anno, in effetti il contratto prevede una cifra annuale di € 257.000,00, mentre il documeto prot. 1341 pubblicato sul sito del comune di Aversa, conferma il pagamento per gli anni 2010 e 2011 di soli € 221.000,00.

Ma da cosa scaturisce questa riduzione non prevista dal contratto firmato nel 2009?

Le ipotesi sono tante, ma la più accreditata potrebbe essere quella di far recuperare alla ATI il valore del mancato incasso di circa 50.000 delle 150.000 penaline emesse e che il comune ha successivamente trasformato in sanzioni al C.d.S., praticamente i verbali vengono emessi in maniera successiva all’infrazione, fatto non contemplato dall’art. 200/201 del Codice della Strada, che prevede chiaramente l’emissione del verbale di costatazione al momento dell’infrazione, con regolare firma autentica dell’agente accertatore e consegnato nelle mani del trasgressore, o in caso di assenza del trasgressore inviato al comando che provvede ad inviare copia anche meccanizzata e non firmata in originale al domicilio del trasgressore.

Questo sistema sanzionatorio non trova riscontro all’interno della vigente normativa, ne sono la prova le tantissime richieste di copia verbale in firma autentica fatte da chi è stato destinatario dei 60.000 verbali emessi in questi 2 anni, richieste regolarmente protocollate presso il comando di polizia municipale e mai soddisfatte.

Da un’analisi più approfondita dei dati economici vengono fuori una serie di numeri negativi legati alla gestione delle strisce blu, questo nonostante l’affido sia esterno e nessun costo del personale sia a carico dell’amministrazione, il grafico che riportiamo di seguito racchiude le principali voci economiche delle strisce blu e il dato che ne viene fuori è allarmante con una perdita netta di € 345.000,00 in due anni.

Per questo il Comitato Strisce Blu da sempre attento alla corretta applicazione delle norme che regolamentano la sosta a pagamento e in particolar modo della parte economica, ha provveduto ad inoltrare un esposto alla Corte dei Conti, chiedendo un immediato intervento, visto che se i conti fatti dal CSB sono esatti l’amministrazione potrebbe andare incontro per il prossimo appalto a perdite ancora maggiori.

Ma prima di convolgere la Corte dei Conti è stato richiesto l parere tecnico dell’ex Sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, che in viurtù di una laurea in economia e commercio ci avrebbe potuto fornire un parere tecnico di alto profilo, purtroppo nessuna risposta supportata dai numeri è mai arrivata.

Il CSB spera in una maggiore trasparenza da parte della nuva amministrazione guidata dal Sindaco Sagliocco, per questo chiederemi un incontro volto a chiarire questo presunto buco economico.

Giuseppe Oliva

giu 18

Strisce blu, la Cassazione boccia le multine previste dai comuni.

Aversa 18/06/2012

Che le multine previste dai comuni per sanare l’eventuale mancato o insufficiente pagamento nelle strisce blu fossero illegali il Comitato strisce Blu lo ha denuncia da anni, ma ora a dare ancora più forza alla nostra tesi è intervenuta anche la Cassazione, confermando con la sentenza n° 12384 del 31/05/2007 che le amministrazioni comunali non possono stabilire oblazioni per sanare eventuali sanzioni al C.d.S..
Riportiamo il testo della sentenza:
“D. M. ha impugnato, nei confronti del Comune di Barletta, con ricorso notificato il 17.1.06, la sentenza del Giudice di Pace, depositata il 12.11.05, che le aveva rigettato l’opposizione al verbale di contestazione della violazione dell’art. 157 co. 6 8 C.d.S., per «sosta del veicolo in zona di pagamento senza l’esposizione della ricevuta».

Lamenta: 1) l’omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione circa «l’avvenuta conoscenza della contestazione da parte del proprietario dell’infrazione», dato che, con delibera 28/04, il Comune di Barletta aveva stabilito, che, in caso di omessa esposizione della ricevuta di pagamento, prima dell’applicazione della prescritta sanzione amministrativa, fosse consentito al trasgressore l’estinzione della violazione col pagamento di euro 6 entro 5 giorni dal rilascio del preavviso, nella specie apposto sul parabrezza, e ritenuto «di per sé sufficiente ad integrare la sua avvenuta conoscenza» della contestazione; 2) la violazione della delibera comunale 28/04, che prescrive «opportune modalità che permettano all’utente di sanare la propria situazione», dato che l’apposizione di un avviso sul parabrezza non poteva considerarsi equipollente di una notificazione; nonché la violazione dell’art. 3 cost., attesa l’evidente discriminazione fra cittadino fortunato, cui viene fatta la contestazione immediata e sfortunato, non presente sul posto.

Il Comune non resiste.

Attivata la procedura ex art. 375 c.p.c., il P.G. ha chiesto la trattazione del ricorso in P.U.

Motivi della decisione

Il ricorso è manifestamente infondato per l’assorbente ragione che il potere sanzionatorio delle violazioni al C.d.S. e la sua regolazione anche nel momento applicativo, è disciplinato direttamente dalle norme del D.lgs. 285/92, aventi forza di legge; e che quindi, secondo il principio gerarchico delle fonti, non possono certo essere derogate da delibere comunali che, come nella verificatasi ipotesi, stabiliscano una sorta di “oblazione”, in alcun modo prevista o autorizzata dal legislatore; esulando del tutto dalla previsione dell’art. 7 C.d.S., richiamato nella menzionata delibera, il profilo sanzionatorio delle violazioni; e dovendosi perciò escludere che sussista in forza dello stesso qualsiasi delega o autorizzazione in tal senso a favore dei Comuni.”

In queste condizioni di “illegalità” ci sono moltissime città, tra queste non poteva mancare Aversa, che con le sue 150.000 multine emesse in 2 anni è entrata di diritto nel guinnes dei primati.

Purtroppo le istituzioni che dovrebbero controllare il buon operato dei Comuni come le Prefetture se ne sono lavate le mani, preferendo ingolfare gli uffici addetti ai ricorsi, pur di non mettersi contro “l’illegale” operato delle amministrazioni comunali.

giu 08

Strisce blu: i miracoli della moltiplicazione.

08/06/2012

Le strisce blu sono diventate in questi ultimi anni una croce per i possessori di un’autovettura, il sistema di trasporto pubblico Italiano è inefficiente e vecchio, le piste ciclabili sono inesistenti, inoltre la politica industriale messa in campo dal dopoguerra ha spinto sempre più Italiani ad acquistare un’auto, il risultato di questo mix assurdo è sotto gli occhi di tutti, le città sono invase da sempre più auto e le amministrazione hanno trovato nelle strisce blu una facile fonte di guadagno, trasformando uno srumento urbanistico, quali le strisce blu, in fonte di guadagno per società private nelle quali sempre più spesso si scoprono persone riconducibili a politici o loro parenti, ma anche la delinquenza si è decisa ad investire in questo business.

Questo è un articolo scritto da Maurizio Caprino e pubblicato su http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2012/06/strisce-blu-i-miracoli-della-moltiplicazione.html, ci fa capire che il problema sta assumendo proporzioni sempre più grandi, ma senza andare a risolvere il vero problema della viabilità.

Eccesso di strisce blu. Si potrebbe aggiungere quest’infrazione al Codice della strada. I trasgressori, ovviamente, sono i Comuni: non di rado, ne dipingono a sproposito. Cioè contro la legge e il buonsenso.

L’ultimo spunto è di ieri, ma il problema è antico. E articolato. Facciamo una breve rassegna.
La cosa più fastidiosa è quella più evidente: quando si decide di far diventare a pagamento la sosta in una certa zona, capita che miracolosamente si moltiplichino i posti a disposizione. Il miracolo consiste nel far arrivare le strisce blu fin quasi agli incroci, cioè dove il Codice della strada vieta di fermarsi per l’evidente ragione che bisogna lasciare spazio per garantire sia la visibilità sia le manovre dei mezzi più ingombranti. Certo, il buonsenso ci dice che a volte la regola contiene un eccesso di zelo: per esempio, quando c’è un senso unico e la strada è larga abbastanza, appare inutile rispettarla alla lettera, perché chi s’immette può svoltare solo in una direzione e non gli servono né visibilità da ambo le parti né spazio per completare la manovra. Ma, come dimostra la foto pubblicata ieri da Paoblog, a Milano le strisce blu sono state dipinte vicino agli incroci anche dove c’è possibilità d’intralcio. Vecchia storia: l’avevo denunciata per Roma (in particolare nella zona di via Veneto) a fine anni Novanta, quando ci fu la prima ondata massiccia di strisce blu.
C’è poi il problema di garantire nelle vicinanze un adeguato numero di posti gratuiti. Il Codice della strada lo impone, esentando solo le zone di particolare rilevanza urbanistica. Un “dettaglio” che i Comuni a volte vedono con fastidio. Così dichiarano rilevanti anche zone che non lo sono e qualcuno che va fino in fondo nelle cose riesce a far invalidare le delibere e le conseguenti multe. Qualche volta, come capitato vicino a Cagliari qualche anno fa, la cosa finisce pure sui giornali e scoppia il putiferio. Capita, in Italia

giu 04

Stop alle strisce blu a Noicattaro, ma il Comune perde gli incassi di TARSU e TOSAP.

Noicattaro 01/06/2012
Scritto da FELICE PAGANO www.liniziativaanoicattaro.it

Il comune di Noicattaro, con Delibera di giunta n.46 del 31/05/2012 certifica la cessazione dell’attività dei servizi di parcheggio a pagamento forniti da cinque mesi dalla ditta Vigeura s.r.l. e ordina il versamento della somma di 29.040,00 iva inclusa alla suddetta ditta affidataria del servizio.

Il servizio dei parcheggi a pagamento (strisce blu), era stato affidato, dal comune, alla vigeura con regolare contratto, che prevedeva il versamento da parte della stessa ditta, dell’8% del ricavato della vendita dei ticket.

Il comitato strisce blu aveva intrapreso una campagna per far rispettare i pagamenti ti TARSU e TOSAP alla ditta vigeura ma, alla richiesta da parte del comune, appellandosi alla dicitura che prevedeva che l’8% fosse omnicomprensivo di tasse e tributi, la ditta si è rifiutata di pagare.

L’amministrazione comunale, per evitare il contenzioso, ha quindi preferito la rescissione del contratto, che ci è però costata 29.000€ circa.

Da oggi, tutti i parcheggi a Noicattaro tornano liberi, ma restano nelle loro posizioni i segnali stradali delle strisce blu, infatti, nella possibilità di riattivare il servizio facendolo gestire direttamente al Comune, questi potrebbero tornare utili, mentre la ditta provvederà alla rimozione degli emettitori automatici dei ticket.

“ Il servizio potrebbe essere gestito dal Comune” esordisce il Vicesindaco Decaro, che ipotizza l’idea, ad oggi embrionale, di far gestire i parcheggi a pagamento dal comune, con la vendita dei ticket effettuata dagli esercizi commerciali nojani.

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Il problema del pagamento della TARSU e TOSAP per le aree adibite alle strisce blu è una questione molto spinosa, visto che le amministrazioni non hanno tenuto conto di questo tributo ne in fase contrattuale ne successivamente, ed è solo grazie alle richieste del Comitato Strisce Blu che si è provveduto ad emettere i ruoli per il pagamanto, ma comunque l’incompetenza dimostrata dai dirigenti comunali ha portato a perdite per miliari di euro l’anno.

mag 11

Roma: parcometri truccati per non dare resto, ancora una truffa legata alle strisce blu.

11/05/2012

Fonte: www.leggo.it

ROMA, PARCOMETRI: L’ULTIMA TRUFFA.
IN AZIONE LA BANDA DEL FERRETTO
Venerdì 11 Maggio 2012 – 09:24
di Franco Pasqualetti

ROMA – L’hanno ribatezzata la banda del ferretto. Ladri di spicci, capaci con un asticella di metallo, di intascare le monete che i parcometri darebbero di resto agli automobilisti. Il sistema è tanto semplice quanto ingegnoso: si introduce la lamella in ferro nella fessura per a restituzione dei soldi, lo sportellino rimane alzato e blocca la caduta degli spicci.
Una tecnica collaudata che in alcune zone strategiche può arrivare a fruttare anche 250 euro al giorno. È il caso di via degli Annibaldi, lo stradone che dal Colosseo porta a via Cavour. Più di 150 parcheggi disponibili, cinque parcometri su strada (tutti rigorosamente ferrettati: il materiale è in nostro possesso) e un viavai di automobilisti intenti a pagare la sosta. Una vera e propria miniera di soldi. Durante la nostra ricognizione, accompagnati dai vigili urbani, abbiamo raccolto 4,50 euro: monete di resto per chi aveva pagato più del normale rimaste incastrate nel trucchetto. Ma chi c’è dietro questo giro di furbizie? Facile pensare a qualche straniero. «Invece non è così – spiega un ausiliario in servizio – il trucco del ferretto nei parcometri più vecchi può esser adottato solo aprendo il meccanismo interno. Non si possono manomettere dall’esterno. Quindi è evidente che tra i responsabili ci sono anche miei colleghi».
Sgomento tra gli automobilisti: «Non ci posso credere – dice Valeria, che stava prendendo a calci e pugni un impianto che le aveva rubato 3 euro – non riusco a capire come mai ogni volta che dovevo ottenere il resto qui le monete non cadevano mai. Alcune volte ho pagato col bancomat ma spesso, come ora, non è possibile effetture la transazione». Trovare i responsabili è difficilissimo: «Non esiste nessuno che segnala o denuncia la truffa: per 50 centesimi o un euro al massimo la gente non perde neanche tempo», spiega uno degli agenti intervenuti.
Ma su via degli Annibaildi non c’è solo la banda del ferretto ad agire: ogni giorno le auto vengono aperte da ladri in cerca di autoradio, navigatori satellitari e oggetti lasciati all’interno dell’abitacolo. La testimonianza è proprio sull’asfalto: vetri di finistrini infranti sono praticamente ovunque, specialmente nella parte alta (quella dove si trova il ponte pedonale). «Una volta un turista fotografò persino un ladro – racconta Fulvio, un residente – dal ponte e la polizia riuscì ad arrestarlo». Evidentemente non era il solo malvivente.

Ancora una volta i cittadini sono mortificati e truffati dalle strisce blu, il fenomeno negli ultimi 10 anni si è decuplicato, tutti i numeri legati alla sosta a pagamento hanno avuto una impennata che in alcuni casi ha superato il 300%.

Prezzi, numero degli stalli e multe sono decuplicate negli anni, senza però risolvere il vero problema della viabilità, in effetti le amministrazione sono state bravissime a non fornire alternative al trasposto privato, altrimenti con tanti mezzi pubblici in strada le società private “spesso compartecipate o di proprietà di politici” non avrebbero potuto incassare le milionarie cifre che ruotano intorno alle strisce blu.

Il sistema sembra creato apposta per fare soldi e multe, spremendo i cittadini fino all’inverosimile.

Il Comitato Strisce Blu è da sempre vicino ai cittadini contro queste truffe e vi invita chi è vittima di una multa ingiusta a segnalarlo alla nostra mail g.oliva@strisceblu.org

Giuseppe Oliva

mag 08

Ciaramella chiede agli Aversani di non votare Sagliocco, ma poi…….


Era il 07/12/2010 e il Sindaco Ciaramella metteva in guardia gli Aversani, chiedendo loro di non votare Sagliocco, dichiarando che fa politica promettendo posti di lavoro.

Come è possibile che alla fine è lui stesso a sostenere Sagliocco alle elezioni che si sono appena svolte, un sostegno talmente forte che alla fine Sagliocco è stato eletto nuovo Sindaco di Aversa con una percentuale del 58%.

Certo che la politica ci ha abbituati a tutto e il contrario di tutto, ma quello che la città di Aversa ha vissuto negli ultimi 10 anni di amministrazione del PDL non ha eguali.

Un Sindaco uscente che non è riuscito a risolvere nessuno dei problemi che attanagliano la città, con una raccolta differenziata che solo dopo 9 anni di mandato sembra prendere forma, una viabilità mortificata dalle strisce blu, il verde pubblico talmente abbandonato da portare alla chiusura del più grande parco pubblico per inquinamento, nessuno dei cantieri per opere pubbliche è stato completato, delinquenza e prostituzione la fanno da padrona in molte zone della città, un piano commercio che non è neanche in embrione.

Potremmo andare avanti all’infinito, ma per il momento ci soffermiamo sul pensiero dell’ex Sindaco Ciaramella, quello che potete ascoltare tutti dal minuto 4 in poi, quello quando mette in guardia gli Aversani da un possibile Sindaco che non sia di Aversa, ma soprattutto quando accusa Sagliocco di fare politica promettendo posti di lavoro.

Alla fine gli Aversani si meritano l’amministrazione che scelgono, ed è inutile poi lamentarsi fuori ai bar di quanto sono pessime le strisce blu, o delle prostitute sotto al proprio palazzo, questa è la vostra scelta, il 2012 poteva essere l’anno della svolta, ma evidentemente siete dei masochisti.

Giuseppe Oliva

apr 28

Strisce Blu la Smart Project rompe il comune di Aversa paga le spese legali.

Aversa 28/04/2012

Premesso che la SMART PROJECT come società di rimozione veicoli è dotata di tutte le autorizzazione del caso ivi compresa una polizza assicurativa contro eventuali danni a cose e persone in riferimento alla rimozione dei veicoli in sosta vietata.

Quindi appare molto poco chiara la delibera di giunta municipale n° 229 del 26/04/2012, infatti nella stessa si legge che su proposta dell’assessore al contenzioso avv.to Alfonso Oliva, ed in riferimento alla richiesta di risarcimento danni dall’avv.to Rosario Rullo che in difesa del sig. De Luca Mario, cita in giudizio il Comune di Aversa per un presunto danno provocato dalla SMART PROJECT alla vettura del suo assistito durante una rimozione, per questo il Comune decide di avvalersi della consulenza di un avv.to esterno andando a spendere € 1.500,00.

Viene da chiedersi difendersi da cosa?

L’amministrazione non ha nessuna responsabilità dei danni prodotti dalla SMART PROJECT e avrebbe dovuto semplicemente comunicare al sig. De Luca Mario l’estraneietà ai fatti, invitandolo a rivalersi sulla SMART PROJECT, società che gli ha provocato il danno.

Questa è l’ennesima dimostrazione che l’amministrazione sta ricevendo solo danni dalla società che sta gestendo la sosta a pagamento, ma stranamente non reagisce, continuando a far confluire danaro nelle casse di società sprovviste di regolare certificazione antimafia e continuando a pagare spese per legali esterni per i vari ricorsi che questa società sta presentando sia al TAR contro la delibera che di annullamento anticipato del contratto di gestione, sia in commissione tributaria contro il pagamento della TARSU.

Il CSB attiverà tutte le procedure per segnalare questo ennesimo spreco di denaro pubblico, invitando l’amministrazione ad annullare la delibera in autotutela, in caso contrario denunceremo i firmatari della stessa, per aver contribuito a bruciare altri € 1.500,00 dei contribuenti.

Giuseppe Oliva

apr 24

Strisce blu, la Smart Project deve pagare € 200.000 di TARSU arretrata ma continua a dettare legge.

24/04/2012

L’associazione temporanea di imprese formata da Smart Project, Urbania e Icaro è stata oggetto di mancate certificazioni antimafia, ma l’aministrazione comunale di Aversa nonostante la legge imponesse l’annullamento del contratto gli sta permettendo di operare in regime di proroga.

Inoltre sia la Icaro che la ATI devono al comune di Aversa oltre € 500.000 per la TARSU che ricadeva sulle aree oggetto della concessione, ma ad oggi neanche un euro di questo tributo è entrato nelle casse comunali, ma nonostante tutto questa società continua a dettare legge, ricorrendo a tutti i gradi di giudizio pur di restare ad Aversa a fare in suo business.

Un business molto redditizio considerato che in 27 mesi le strisce blu hanno fatto entrare nelle casse della società più di € 2.500.000,00, è ovvio che incassare € 970.000,00 al mese fa molto comodo soprattutto se di questi introito solo una minima quota pari a € 22.000,00 vanno nelle casse comunali, si tratta di margini altissimi ed è ovvio che la società le provi tutte per continuare ad operare.
Questo è il documento con riportante gli incassi della società e le quote versate al comune.

Se poi ci mettimo anche gli intrecci amorosi tra i vertici della Smart Project e un noto assessore dell’attuale amministrazione Ciaramella, i conti iniziano a tornare.

Ma perchè insistere tanto nel voler continuare a gestire un appalto, che sarebbe comunque a rischio visto che tutti gli aspiranti Sindaci hanno inserito nel proprio programma elettorale una profonda rivisitazione delle strisce blu?

Tutte domande alle quali le varie Procure sono state chiamate a dare una risposta, purtroppo tutto tace, nessuno si vuole assumere la responsabilità di mettere mano nelle società di parcheggio, nessuno vuole bloccare questo prelievo forzato dalle tasche dei cittadini, è anche vero che dietro queste macchine mangiasoldi si nascondono bacini di voti ai quali mirano molti politici.

A questo punto non ci resta che farci giustizia da soli, continuando a denunciare le irregolarità agli organi competenti e ricorrendo contro le migliaia di multe che pioveranno a catinelle sugli Aversani.

Giuseppe Oliva

apr 02

Aversa: Sagliocco e Ciaramella un bacio da chiarire.

Aversa 02/04/2012

Il Comitato Strisce Blu è nato con l’intento di combattere le strisce blu “illegali” e le multe facili che ne derivano, per farlo sfrutta una capillare rete di esperti sulla materia, oltre che rivolgersi per ogni chiarimento al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal quale ha sempre ricevuto risposte puntuali e precise sulla corretta applicazione delle norme del C.d.S..

Per raggiungere lo scopo sono coinvolte molte forze politiche sia di maggioranza che opposizione, ma forse l’unico vero impegno fu assunto da alcuni ex esponenti della maggioranza guidata dall’ormai uscente Sindaco Ciaramella, gli stessi furono marchiati come “dissitenti” dall’amministrazione e forse anche per questo passarono all’opposizione.

Si tratta degli stessi che appoggiano l’attuale candidatura a Sindaco dell’On. Sagliocco, ma ci sono alcuni punti oscuri che vanno chiariti, soprattutto dopo il bacio riappacificatore tra il Sindaco Uscente Ciaramella e il nuovo pretendente Sagliocco, infatti tra i due in questi anni ci sono stati molti scontri proprio sulle odiate strisce blu.

Addirittura Sagliocco ha dichiarato di aver denunciato proprio colui che lo ha baciato in segno di una ritrovata pace, ma sarà pace vera?

Il Sindaco uscente ha cambiato talmente tante volte la versione su chi aveva redatto il nuovo piano parcheggi che tenerne traccia è veramente difficile, da prima ne ha rivendicato la paternità, poi quando la patata è iniziata a diventare bollente ne ha affibiato la paternità a Sagliocco, in ultimo in una itervista rilasciata a pupia si è quasi lasciato scappare che il piano parcheggi era stato redatto dalla “società priv…..”, poi si corregge dicendo professionisti.

Insomma una vera è propria telenovela, che sfiora anche le aule dei tribunali.

Il CSB intende rivendicare la paternità della battaglia contro le strisce blu “illegali”, ribadendo la volontà di combattere la non corretta aplicazione delle norme che regolamentano la sosta a pagamento.

I cittadini sanno molto bene se le strisce blu sono veramente servite a migliorare la viabilità e il commercio in città, citiamo qualche cifra per meglio chiarire come l’amministrazione Ciaramella ha trasformato la città il un mega parcheggio.

Anno 2001 strisce blu 600, insediamento del Sindaco Ciaramella nel 2002 primo aumento a 950 strisce blu.

Costo nel 2001 € 0,50, ma poi stranamente schizza a € 1, un aumento del 100%, ma questo aumento così marcato chi ha favorito?

Sicuramente non i cittadini, ma alcuni parcheggi privati gestiti da esponenti della maggioranza molto vicini al Sindaco Ciaramella hanno iniziato a fare affari d’oro, visto che la tariffa per mettere l’auto in strada era ormai uguale a quella fornita dai garace privati, con una maggiore tranquillità sia in termini di custodia del veicolo che di eventuali multe per aver fatto scadere il grattino.

Il Comitato Strisce Blu ha anche scoperto che uno di questi parcheggi privati utilizzava alcuni fari alimentati dall’illuminazione pubblica, ma visto che la politica attuale pensa che sia tutto lecito ha preferito non farsi rimborsare l’energia elettrica consumata, per farlo il responsabile di settore, l’allora vice Sindaco Rotunno dichiarò in consigilio comunale che non era stato il proprietario del parcheggio privato a consumare la corrente abusivamente, ma era stata l’amministrazione a dimenticarsi di staccare l’energia a quei fari quando l’area diventò privata.

Anno 2009 il nuovo piano voluto dal Sindaco porta le strisce blu a 1.650 e il costo a € 1,50, altri aumenti e altro business per i parcheggi privati, oltre che far aumentare a dismusura le multe.

Oggi tutti i responsabili degli aumenti delle strisce blu, delle approvazioni dei debiti fuori bilancio derivanti dalla cause perse contro i cittadini che si oppongono alle multe sulle strisce blu, e in ultimo dell’approvazione dell’ultimo piano parcheggi che ha portato le strisce blu a ben 2.450, si sono alleati per sostenete il nuovo pretendente alla poltrona di Sindaco.

Per chi non li conoscesse vi riproponiamo la delibera dove ci sono tutti i nomi di chi ha approvato l’ultimo piano parcheggi senza fiatare, questo nonostante le strisce blu siano praticamente quadruplicate rispetto al 2001.

Speriamo che i cittadini si ricordino di chi ha ridotto la città ad un unico parcheggio a pagamento, arrivando a spendere oltre 300 mila euro solo di francobolli per spedire i verbali.

Tra pochi giorni parte la campagna elettorale e visto che il CSB non si fida più delle promesse di pinocchio fatte dal politico di turno ha deciso di scendere nell’arena, e lo fa con il suo Presidente Giuseppe Oliva, lo scopo è quello di far sparire tutte le strisce blu irregolari, oltre che riportare il prezzo ad una tariffa più adeguata alla città di Aversa, il tutto affiancato da un adeguato piano di trasporto pubblico, il tutto per far si che il cittadino trovi più conveniente e veloce usare mezzi alternativi.

Giuseppe Oliva

mar 16

Strisce blu, Aversa 10 anni dopo tutti i numeri della presa in giro.

17/03/2012

Strisce blu una croce che da 10 anni pesa sulle spalle degli Aversani, i numeri sono da capogiro, ma analiziamoli nel dettaglio.

Anno di introduzione della sosta a pagamento 2001, stalli circa 600, prezzo lire 1.000 ad ora.

Insediamento del Sindaco Ciaramella 2002 e la prima cosa che pensa di fare è di aumentare il numero degli stalli portandoli a circa 950, e aumentando il prezzo a € 1, ma le casse dell’amministrazione hanno bisogno di sempre più soldi e nel 2009 con il nuovo bando di gara gli stalli vengono portati a 1.650, ovviamente non poteva mancare un nuovo aumento della tariffa che viene portata a € 1,50 ad ora.

La nuova società formata da SMART PROJECT, URBANIA e ICARO, comincia a dipingere le strisce blu nel periodo estivo partendo dalla zone del parco Coppola, suscitando non poche ilarità dei residenti, che in una notte di mezza estate si sono visti dipingere le odiate strisce blu intorno alle auto.

Sin da subito partono le polemiche, perchè proprio i residenti non sono stati tenuti in considerazione dall’amministrazione, gli stessi con un’azione in notturna cancellano le strisce blu facendole diventare bianche, il Sindaco viene preso d’assalto delle proteste, e dopo poco decide di riservare delle aree con strisce gialle ai soli residenti della zona.

Ovviamente il contratto era già firmato e potendo sottrarre gli stalli alla nuova società, viene deciso di riservare ai residenti lo spazio dove transitava l’alifana, terreno non di proprietà del Comune e sul quale non aveva giurisdizione per elevare le multe ai non residenti, ma nonostante l’atto illecito l’amministrazione va avanti lo stesso.

Nel 2011 a distanza di 2 anni dal nuovo contratto la SMART PROJECT è oggetto di attenzione della magistratura e riceve una certificazione antimafia atipica, costringendo l’amministrazione a far finta di rescindere il contratto, in effetti nella delibera si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata del contratto decorerrà dalla data di affidamento del servizio ad un nuovo soggetto gestore da individuare a seguito di procedura di gara”.

Ma le sorprese per l’amministrazione non sono finite e nel 2012 anche all’URBANIA viene negata la certificazione antimafia, a questo punto ci si apettava un atto di responsabilità dell’amministrazione atto a sospendere in maniera definitiva il contratto.

Purtroppo al peggio non c’è mai fine è anche in questo caso l’amministrazione fa una delibera fotocopia della precedente, dando la possibilità ad entrambe le aziende di continuare a lavorare fino a quando non verrà affidato il servizio ad un nuovo gestore.

Questo comportamento ambiguo lascia i cittadini con l’amaro in bocca e le notizie che circolano su presunti intrecci amorosi tra esponenti dell’amministrazione e i vertici della SMART PROJECT non fanno altro che aumentare i dubbi sulla correttezza di certe scelte.

Intanto il Comitato Strisce Blu decide di intervenire, e il 28/02/2012 con una richiesta inviata al Sindaco Ciaramella chiede di risolvere il contratto immediatamente e di bloccare i parcometri, ovviamente non è arrivata ancora nessuna risposta dai piani alti.

Intanto viene pubblicato agli inizi di marzo il nuovo bando di gara, bando realizzato in gran segreto dal Sindaco Ciaramella, visto che neanche l’Assessore alla viabilità era a conoscenza del contenuto, ma direi di più, l’intera giunta non era a conoscenza del nuovo piano, ma nonostamte tutto firmano la delibera senza fiatare.

Anche in questo caso i numeri sono al rialzo e non di poco, infatti gli stalli saranno 2.450, verranno eliminati tutte le strisce gialle riservate ai residenti, che potranno si accedere ad un solo abbonamento per nucleo familiare a tariffa agevolata, ma solo a patto di aver pagato la TARSU e comunque il numero massimo degli abbonamenti sarà di appena 245, inoltre parte dei nuovi stalli saranno dipinti nel parcheggio del nuovo mercato di Aversa, quindi ancora una volta si va a colpire la parte meno agiata dei cittadini.

Ma poi cosa c’entra la TARSU con l’abbonamento rilasciato da una ditta privata, si poteva capire se il permesso di sosta fosse stato rilasciato dal Comune, ma in questo caso si continua a voler far pagare solo i cittadini, infatti l’amministrazione sono 10 anni che non fa pagare ne la TARSU ne la TOSAP alle società che hanno gestito le strisce blu, andando a creare una perdita di oltre 500 mila euro, e solo dopo la denuncia alla Corte dei Conti il Sindaco ha provveduto a far emettere i ruoli, ovviamente le società non hanno ancora onorato il debito e siamo sicuri che di questo passo l’amministrazione non sarà in grado di recuperare le ingenti somme.

C’è anche da dire che è politicamente scorretto presentare un nuovo piano parcheggi a pochi giorni dalla fine del mandato, senza lasciare la possibilità alla prossima amministrazione di scegliere le regole da adottare.

Il tutto ovviamente è condito da un cospiquo numero di multe, che ormai ha toccato quota 30.000 l’anno, facendo spendere all’amministrazione delle cifre spropositate, basti pensare che solo di francobolli e modulistica si spendono circa € 330.000 l’anno, inoltre bisogna calcolare l’ingente mole di lavoro umano per gestire tante multe e tantissimi ricorsi, ci sono almeno 4 vigili e 2 avvocati che costano almeno € 100.000 euro l’anno intorno alla gestione multe, insomma una situazione che va sicuramente rivista perchè la multa facile non deve servire a rimpinguare le casse comunali.

Ma alla fine bisogna analizzare se il vero obbiettivo delle strisce blu è stato raggiunto, parliamo della viabilità e la disponibilità di parcheggio, due dei motivi per i quali il Sindaco ha sempre difeso le strisce blu, ebbene entrambi non sono migliorati, infatti l’amministrazione ha solo dipinto di blu la città e questo non basta per scoraggiare l’uso dell’auto privata, infatti se la sosta a pagamento non si integra con piano generale di mobilità urbana, con associati parcheggi periferici gratuiti per la lunga sosta e ZTL percorse solo da trasporto pubblico, i risultati saranno solo quelli di far aumentare il traffico e la sosta selvaggia, ma forse forse l’amministrazione punta proprio a questo per poter elevare migliaia di multe.

Come si vede i numeri della sosta a pagamento targata Ciaramella sono tutti al rialzo, ma i risultati sono in forte ribasso, e bisogna purtroppo constatare come a questa follia hanno partecipato a turno tutti i componenti della maggioranza, gli stessi che con una faccia tosta sono già in giro a caccia di voti.

Svegliamoci e smettiamola di credere che le strisce blu ci risolvono tutti i problemi, diciamo basta e mandiamo a casa chi ha firmato l’ultimo folle piano parcheggi partorito dal Sindaco uscente Dott.re Domenico Ciaramella.

Vi riproponiamo alcuni video che dimostrano come le strisce blu non risolvono il problema del traffico.



Questa è la delibera del nuovo piano parcheggi, con i nomi dei responsabili, teneteli a mente quando vi verranno a chiedere il voto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuseppe Oliva

mar 01

Aversa: a spasso tra i rifiuti nel parco Pozzi.

Aversa 01/03/2012

La città di Aversa sta vivendo una lunga agonia a causa dell’indifferenza e forse anche incompetenza della nostra amministrazione.

Quello che abbiamo documentato oggi è l’ennesima discarica che si è formata nel parcheggio a pagamento dell’unico polmone verde della città, il problema è stato più volte affrontato dal CSB che raccogliendo le tante segnalazioni dei residenti è pronto a denunciare lo stato nel quale versa la zona.

Eppure ad Aversa sono 2 anni che la gestione dell’igiene urbana è affidata ad una ditta privata, è pur vero che la città è grande, è qualche discarica improvvisata si forma sempre, forse anche per colpa dell’inciviltà delle persone, ma che una discarica si formi nel parcheggio a pagamento di un parco pubblico e nessuno se ne accorga mi sembra alquanto strano.

Il video girato oggi è la prova evidente che quì non si interviene da mesi, gli stessi ausiliari ci hanno segnalato che la potatura delle piante giace in terra da molto tempo, purtroppo i soliti incivili stanno contribuendo a trasformare i pochi rami ammassati in terra in una vera è propria discarica di rifiuti speciali.

Infatti tra i rifiuti si riconoscono, pneumatici, residiui di un vecchio televisore, escrementi umani, bottiglie, preservativi, contenitori di pizza, una statua di un santo decapitata, insomma non manca nulla per considerare questo parcheggio una discarica.

Intanto l’amministrazione dorme sogni tranquilli, eppure esiste un assessore all’igiene che dovrebbe vigilare sull’operato della ditta che gestisce il servizio, ma ci sono anche i vigili che accompagnano periodicamente la società che gestisce la sosta a pagamento a ritirare gli incassi dai parcometri, possibile che anche questi ultimi non abbiano notato nulla?

Il problema si presenta con cadenza mensile, il video mostra chiaramente che moti rifiuti, come le bottiglie di vetro, sono depositate da tempo immemorabile all’interno del muretto che divide il parcheggio dalle giostre.

Il Comitato Strisce Blu chiede un immediato intervento per la bonifica della zona, installando anche dei cestini per la raccolta differenziata, oltre a prevedere un sistema di videocontrollo che possa registrare i numeri di targa di chi viene quì a banchettare lasciando in terra i propri rifiuti.

Giuseppe Oliva

feb 18

Strisce blu in salsa di “cammorra”, SMART PROJECT e URBANIA colpite da interdittiva antimafia.

18/02/2012

Ad Aversa l’amministrazione continua ad avvere un comportamento “contro legge”, infatti nonostante una interdittiva antimafia a carico della SMART PROJECT ricevuta a luglio 2011 e una più recente a carico dell’URBANIA, le stesse continuano a gestire ed incamerare il denaro proveniente dalle strisce blu.

Una situazione difficile da descrivere, ma forse gli interessi che ruotano intorno alla sosta a pagamento e alle relative sanzioni che vengono comminate, sono talmente forti che l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella continua a far gestire il servizio da aziende in odore di camorra.

Inoltre l’URBANIA non ha una sufficiente solvibilità, in quanto deve oltre 500 mila euro al comune di Latina ed affidare un servizio da diversi milioni di euro ad una azienda con una scarsa solvibità è molto rischioso.

Del resto la A.T.I. che gestisce la sosta a pagamento ad Aversa oltre ad avere due aziende con interdittiva antimafia negativa, ha anche un debito di 200 mila euro per la TARSU e TOSAP non pagata, il tutto a danno dei cittadini.

Il Sindaco più che annunciare un nuovo e meraviglioso bando di gara, dovrebbe spiegare il motivo di tutto ciò, inoltre il vecchio bando, per sua stessa ammissione è una sua opera e prima di erigersi a salvatore della città, annunciando abbonamenti ai residenti e sosta gratis per i disabili, dovrebbe passarsi la mano per la coscienza ed ammettere gli errori commessi, senza contare l’enorme danno economico che le migliaia di multe in contenzioso stanno creando.

Riportiamo uno dei tanti articoli che stanno facendo il giro della rete:

“Interdittiva antimafia ad Urbania, impossibile avere rapporti con le pubbliche amministrazioni
Al consorzio Urbania-Vivere la Città è stata inoltrata dalla Prefettura di Napoli un’interdittiva antimafia. Secondo le prime indiscrezioni, in particolare, il provvedimento interesserebbe una società consorziata con l’Urbania. L’interdittiva antimafia mette a fuoco amicizie e contiguità in ambienti criminali, impedendo alle ditte su cui gravano indizi di avere rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione. Proprio per questo motivo la prefettura di Napoli nei prossimi giorni potrebbe inoltrare la comunicazione alla Prefettura di Latina e al Comune di Latina che in quel caso non potrebbe far altro, visto l’ordinamento esistente, che sciogliere il contratto in danno del Consorzio. Infatti il D.Lgs. 163/2006 vieta la stipula o il proseguo nell’ esecuzione di un pubblico contratto in favore di una società che risulta interdetta per infiltrazioni camorristiche. Il comune di Torre del Greco nei giorni scorsi ha già sospeso il servizio con il consorzio Urbania proprio per queste motivazioni. Sulla vicenda di Urbania, il PD da mesi sta facendo un lavoro di controllo e denuncia. Abbiamo denunciato come Urbania non rispetti i termini contrattuali dei versamenti nelle casse comunali degli introiti dei parcheggi e inoltre non abbia mai pagato le penali previste dal contratto stesso. Dopo le nostre denunce l’amministrazione ha stabilito con Urbania un piano di rientro dove la società che gestisce i parcheggi si impegna a versare nelle casse comunali i 531.470,30€ in 12 rate mensili, che sarebbero la parte spettante al comune degli introiti dei parcometri che Urbania deve ancora versare. Fino qui tutto bene. Peccato però che in quel piano non vengono mai menzionate le penali previste dal contratto. In sostanza l’art. 13 del contratto prevede “che per ogni giorno di ritardo nei pagamenti Urbania deve versare al comune 100€ di penale e le penali devono essere versate alla Tesoreria Comunale entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione; in caso contrario la somma verrà escussa dalla Fideiussione(che Urbania ha sottoscritto prima della firma del contratto) con l’obbligo di integrare la somma. Nel caso di recidiva nell’inadempienza, la penale verrà raddoppiata ed è facoltà dell’amministrazione richiedere la risoluzione del contratto.” Inutile sottolineare come il gruppo del PD da mesi sta cercando di invitare l’amministrazione comunale a contestare le suddette penali cosa che però non è mai avvenuta. Contestare le penali permetterebbe al comune di Latina, passati 15 giorni, di incassare il dovuto direttamente dalla fideiussione. Oggi però stiamo assistendo a questo triste epilogo dove si potrebbe arrivare al paradosso della rescissione del contratto in danno grazie alla legge che riuscirebbe a fare quello che la politica, per non si sa quali motivi, non ha voluto fare nonostante avesse la possibilità. Il gruppo del PD vigilerà su questa situazione garantendo il massimo impegno affinchè Urbania paghi l’intero dovuto al comune di Latina, penali comprese, o attraverso il pagamento diretto da parte di Urbania oppure prendendo i soldi direttamente dalla fideiussione. Gruppo consiliare PD Latina”

Giuseppe Oliva

feb 15

Aversa: strisce blu anche in piazza Mazzini, la città si continua a colorare di blu…

Aversa 15/02/2012

Oggi 14 febbraio 2012 i residenti di piazza Mazzini si sono svegliati con un bel regalo da parte dell’amministrazione Ciaramella, altre strisce blu..!!! questa volta in piazzetta De Simone e piazza Mazzini.

La motivazione indicata nell’ordinaza n° 8 del 23/01/2012 parla di tutela degli interessi della ditta che gestisce le strisce blu come da contratto del 22/07/2009, il contratto effettivamente prevede l’individuazione di stalli alternartivi in caso ci siano lavori o manifestazioni che portino un momentaneo inutilizzo degli stalli assegnati.

Tutto giusto, se non fosse per un particolare, la SMART PROJECT che gestisce le strisce blu ha avuto la risoluzione anticipata del contratto a luglio 2011 a causa della certificazione antimafia atipica che l’ha colpita, quindi allo stato attuale stanno lavorando in regime di proroga, è non è chiaro come si possa richiamare una clausola di un contratto che di fatto non esiste più.

Come sempre da 2 anni a questa parte l’unico interesse dell’amministrazione Ciaramella è quello ti tutelare più gli interessi della società che gestisce la sosta a pagamento che tutelare gli interessi dei cittadini.

Il Comitato Strisce Blu ha già sollecitato più volte il Sindaco e l’assessore al bilancio a far rispettare il pagamento della TARSU e della TOSAP a carico della ditta che gestisce le strisce blu, stiamo parlando della ragguardevole cifra di 98 mila euro l’anno, cifra che fino ad oggi non è ancora entrata nelle casse del comune, andando a creare un buco da quasi 200 mila euro.

Ovviamente la TARSU e la TOSAP l’amministrazione ha dimenticato di riscuoterla anche dalla ditta che ha gestito le strisce blu dal 2001 al 2009, creando un ulteriore buco da 400 mila euro.

Insomma non era proprio il caso dipingere altre strisce blu, soprattutto dopo tutte le polemiche e le denunce che pendono in Procura.

Il CSB è convinto che la decisione presa con l’ordinanza n° 8 sia illegale e provvederà ad inoltrare la segnalazione alle autorità competenti.

Giuseppe Oliva