feb 27

Aversa consiglio comunale del 26/02/2010 strane assenze.

consiglio comunale 27.02.2010 assenza di Gatto

Aversa 27/02/2010

Giuseppe Oliva

Aversa consiglio comunale del 26/02/2010.

Oggi si è tenuto il consiglio comunale nel quale si doveva discutere della mozione presentata dal consiglire del PD Gatto sull’illecito consumo di energia elettrica fatto per 3 anni dal parcheggio privato sito in zona ex alifana e come l’amministrazione intende recuperare il danno subito.

Purtroppo un’impegno di lavoro del Gatto ha salvato il Sindaco Ciaramella da quest’imbarazzante argomento.

Ricordiamo per chi non avesse letto l’articolo, che il parcheggio privato sito in zona ex alifana è stato pe 3 anni con vari fari industriali collegato all’illuminazione pubblica, dalle 17:00 alle 05:00, consumando molti migliaia di euro di energia che tutti i cittadini di aversa hanno contribuito a pagare.

La discussione resta all’ordine del giorno e se ne discuterà nel prossimo consiglio comunale.

Nel frattempo non si capisce il perchè l’amministrazione più volte sollecitata a prendere provvedimento sul recupero economico è sempre rimasta in silenzio, dandoci solo una generica risposta sull’effettivo distatto dopo la nostra denuncia nel mese di ottobre 2009.

Questo comportamento sembra tanto coprire qualcosa o qualcuno.

Ma dove sono finiti i diritti dei cittadini?

Dove sono finiti i politici che si prendono cura del territorio e degli interessi di tutti?

Questi episodi ti lasciano l’amaro in bocca, a volte mi sembra di combattere contro i mulini a vento e penso che i fatti di tangentopoli non siano nulla in confronto a quello che sta avvenendo in questi ultimi anni.

feb 25

Aversa, verbali per sosta nelle strisce blu tutti nulli fino al 10/04/2009.

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 25/02/2010

Giuseppe Oliva

E’ molto più di un’ipotesi quella che tutti i verbali redatti fino al 10/04/2009 sono nulli per la sentenza 116/07 della Corte di Cassazione, che ha sancito definitivamente la nullità dei verbali emessi in zona a pagamento se nelle immediate vicinanze il Comune non ha realizzato stalli di sosta gratuiti.

Il 10/04/2009 è una data da ricordare, perchè in quella data con la delibera di giunta n° 157 il comune ha dichiarato la città di Aversa zona di particolare rilevanza urbanistica, è pur vero che questo trucco viene oramai usato con molta disinvoltura dalle amministrazione per aggirare l’obbligo di istituire gli stalli di sosta gratuiti.

Il COMITATO ANTI STRISCE BLU DEL COMUNE DI AVERSA, ha già chiesto all’amministrazione di annullare tutti i verbali emessi fino alla data del 10/04/2009, purtroppo il comandante della polizia municipale ha riggettato la richiesta con la motivazione che dovevano essere i singoli cittadini a chiedere la sospensione dei procedimenti.

Quale migliore occasione per prendere tutti i verbali e le eventuali cartelle esattoriali e chiedere l’immediato annullamento degli stessi in funzione della sentenza 116/07.

L’amministrazione Ciaramella ha trasformato una norma nata per regolamentare la sosta, in una voce di bilancio molto attiva, tra multe e introiti derivanti dal fitto delle strade, voglio ricordare che il costo della sosta è aumentato del 300% dalle vecchie lire 1.000 agli attuali € 1,50 in 10 anni, percentuale spropositata che va al di la di qualsiasi adeguamento al costo della vita.

Diciamo basta a questo modo di far quadrare i bilanci che i comuni usano sempre più spesso.

STRISCE BLU ILLEGALI

feb 25

Aversa, che fine ha fatto il nodo di interscambio previsto nella zona ex alifana?

Aversa 25/02/2010

Giuseppe Oliva

Ad Aversa di scheletri nell’armadio l’amministrazione Ciaramella ne ha molti.

A ben cercare di progetti atti a migliorare la vivibilità della città ne sono stati fatti molti, ma stranamente sono rimasti in un cassetto a favore di interessi privati dei soliti amici.

Quello che il Sindaco Ciaramella ha firmato nel 2006 era un bel progetto di riqualificazione della zona dell’ex alifana, una meraviglia fatta da parcheggi, piste ciclabili e zone verdi, un paradiso insomma, il tutto con tanto di firma sul protocollo d’intesa con tutti i convenevoli del caso.

Ma questa meraviglia che fine ha fatto????

Sembra che il tutto sia stato nascosto in un cassetto, a favore di una concessione di un parcheggio privato.

Ma come mai nessuno dei presenti e ne erano molti ha mai reclamato per la mancata realizzazione del progetto che avrebbe portato un sicuro beneficio ai cittadini?

Come sempre la nostra è un’informazione senza peli sulla lingua, nuda e cruda, ma pensiamo che questo sia l’unico modo per sollecitare le coscienze degli aversani che da troppo tempo stanno subendo queste ingiustizie a favore dei soliti amici.

Di seguito si riporta l’articolo su quel meraviglioso progetto.

Un protocollo d’intesa per la realizzazione di un nodo di interscambio per il collegamento con autobus del centro di Aversa con la stazione di Aversa Ippodromo di Metrocampania NordEst, in corso di realizzazione è stato firmato oggi nella sede dell’assessorato ai Trasporti della Regione Campania dall’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, dall’assessore ai Trasporti della Provincia di Caserta, Antonio Reccia, dal sindaco del Comune di Aversa, Domenico Ciaramella, dal rettore della Seconda Università di Napoli, Antonio Grella e dall’amministratore di Metrocampania NordEst (ex Alifana), Giuseppe Racioppi. Il nodo intermodale sarà costituito da un sistema integrato di parcheggi nel sottosuolo (per circa 400 posti auto) e di attrezzature per lo stazionamento di bus-navette che collegheranno il centro di Aversa con la stazione Ippodromo della nuova linea ferroviaria, che fa parte del sistema di metropolitana regionale della Campania, e che aprirà nel 2008 assieme a quelle di Aversa Centro e Giugliano, per poi proseguire negli anni successivi con la stazione di Melito e poi verso Teverola. L’opera sarà realizzata nell’area dell’Annunziata, che – oltre ad essere la via più diretta di accesso pedonale al centro storico di Aversa – è anche sede della Seconda Università di Napoli, ed in particolare della Facoltà di Ingegneria, che occupa lo storico complesso architettonico della Ss. Annunziata, con un bacino di utenza di circa 5.000 studenti. Nell’area in questione – liberata dai binari e dalla stazione della vecchia linea Alifana oggi dismessa – in collegamento con il parcheggio interrato e con l’area protetta per la sosta dei bus, saranno realizzati spazi pubblici attrezzati, piste ciclabili, aree verdi e percorsi pedonali di accesso al centro storico e alle altre stazioni urbane, ed inoltre spazi di servizio destinati all’Università. In particolare, Metrocampania NordEst cederà in uso all’Università le vecchie officine della linea dell’ex Alifana, che consentiranno così di potenziare i servizi per docenti e studenti (con nuovi laboratori, aule, mensa, etc.). La creazione del nodo ridurrà l’insicurezza dell’accesso pedonale, riqualificherà urbanisticamente le strade e gli spazi urbani circostanti (grazie alle aree attrezzate) e realizzerà finalmente un collegamento diretto, attualmente inesistente, fra trasporto su gomma (pubblico e privato) e su ferro. Secondo il protocollo, Metrocampania NordEst dovrà ora redigere il progetto preliminare e definitivo dell’opera, mentre la Regione si impegna a rendere disponibili le risorse economiche per la realizzazione degli interventi (che saranno definite nel progetto). Sulla base del progetto definitivo, il Comune di Aversa promuoverà un Accordo di Programma per le variazioni degli strumenti urbanistici che si renderanno eventualmente necessarie. Con il protocollo, infine, si costituisce un tavolo tecnico, coordinato e presieduto dalla Regione Campania, al quale ogni sottoscrittore parteciperà con un proprio rappresentante, e che coordinerà tutte le attività tecnico-amministrative. “Come già abbiamo fatto e continueremo a fare per tutte le nuove stazioni del sistema di metropolitana regionale – afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta – anche qui realizzeremo interventi di riqualificazione urbana e miglioramento dell’accessibilità e della mobilità delle zone attraversate dalle linee della nostra grande rete ferroviaria in corso di realizzazione. Anche ad Aversa, dunque, venendo incontro anche alle richieste del Comune, avremo parcheggi di interscambio, aree verdi e pedonali attrezzate e linee di bus in collegamento con le stazioni ferroviarie. Il tutto in una zona particolarmente importante per la città, non solo perché vicina al centro storico, ma anche perché sede della Seconda Università di Napoli. In più, oltre a poter raggiungere finalmente aule e laboratori direttamente con il treno della nuova linea in costruzione, gli studenti e i docenti avranno a disposizione anche nuovi spazi, grazie all’utilizzo delle ex officine dell’Alifana”. “Ringrazio gli assessori Cascetta e Reccia – dice il sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella – per averci dato la possibilità di sottoscrivere un protocollo che consentirà il recupero di una zona particolare di Aversa, quella dell’ex ferrovia Alifana, sotto l’aspetto urbanistico e dell’arredo urbano. Un intervento che costituisce una parte fondamentale nel sistema integrato dei trasporti della provincia di Caserta. Un’opera importante, infine, anche per l’Università, alla quale vogliamo fornire tutti gli spazi possibili sul nostro territorio, per portare avanti le attività culturali di cui la Aversa ha bisogno”. (4 ottobre 2006-00:00)

feb 22

Aversa, + 250% di verbali, ma i numeri nascondono delle sorprese.

Multe ad Aversa + 250%

Aversa 22/02/2010

Giuseppe Oliva

COMUNICATO STAMPA COMITATO CIVICO ANTI STRISCE BLU

La pubblicazione del bilancio annuale dell’attività della polizia municipale cittadina è una conferma della tesi che vado sostenendo da mesi sull’impegno posto dal corpo nel sanzionare la sosta, con particolare attenzione a quanto avviene nelle strisce blu.

Che al di la di regolamentare la sosta sono nate per diventare la maggiore forma di guadagno per le casse comunali.

Basta fare dei semplici conti per capire che, fatto salvo l’ottimo servizio effettuato nell’attiva di polizia giudiziaria, l’impegno principale dei vigili urbani è stato quello di sanzionare la sosta vietata, soprattutto se effettuata nelle strisce senza esporre il ticket.

“I numeri ufficializzati alla stampa in merito all’attività di controllo sul traffico veicolare parlano chiaro.

Su un totale di 12500 verbali ben 8015, pari al 64,12 per cento, sono stati elevati per sosta vietata e di questi ben 5159, pari al 64, 36 per cento, per sosta senza grattino.

Confrontando il dato con il numero di verbali elevato per sanzionare altre violazioni al codice della strada si ha la sensazione che i vigili urbani siano complementari agli ausiliari del traffico, a meno che gli automobilisti aversani non siano un modello di comportamento da emulare dimostrandosi estremamente rispettosi del codice stradale, come sembrerebbe scaturire da certi numeri elencati.

Giusto per fare degli esempi, basti pensare all’uso irregolare del telefono alla guida, sanzionato appena 9 volte nel 2009, come se gli automobilisti aversani non usassero il telefono in auto o se ne servissero quasi esclusivamente con il viva voce, e alle 57 multe elevate per mancata revisione del veicolo.

Un dato fantascientifico considerando che sono circa 40 mila le automobili circolanti in città e tante sono datate, molto datate.

Se a questo si aggiunge il numero delle multe elevate per guida senza casco, solo 522, meno di 2 al giorno, considerando esclusivamente le centinaia di ragazzini che escono a sciami dalla scuole sfrecciando per le strade, cavalcando anche in due o in tre lo stesso motorino, si ha davvero la sensazione che gli automobilisti e i motociclisti di Aversa siano dei modelli da seguire, in fatto di rispetto delle regole.

In realtà basta guardarsi intorno per rendersi conto che le cose non stanno così”.

Anche il dato del + 250% di verbali fa capire come anche ad Aversa si adotta il verbale facile per sanare le voci di bilancio in rosso.

Il COMITATO ANTI STRISCE BLU ha più volte avvisato i cittadini che i verbali sarebbero aumentati a dismisura, perchè questa amministrazione preferisce non fare prevenzione ma solo repressione a scopo economico.

feb 20

Aversa, il Sindaco Ciaramella usa la tecnica dell’USUCAPIONE per dare gli stalli ai residenti del P.co Coppola.

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 20/02/2010

Giuseppe Oliva

Ad Aversa gli illeciti contenuti nel piano parcheggi voluto dal Sindaco Ciaramella continuano ad emergere come un vulcano in eruzione.

Tra le tanto cose che ci sono sembrate strane, ci sono i posti che il Sindaco Ciaramella ha per così dire regalato ai residenti del P.co Coppola, si tratta di quel tratto di strada sito tra Via Michelangelo e Via Vito di Jasi dove ancora oggi si trovano i binari dell’ex alifana.

Ebbene vorremmo capire a quale titolo il Sindaco Ciaramella ha dato quello spazio ai residenti?

Dai documenti catastali lo spazio in questione è della società tranvie provinciali di Napoli è non esiste nessun documento di concessione al Comune di Aversa.

Come può il Comune applicare la tecnica dell’usucapione per appropriarsi di un terreno per darlo ai residenti?
spazio-residenti-1.JPG
spazio-residenti-2.JPG

Ormai il nostro Sindaco Ciaramella non ha più scuse e deve ammettere il totale fallimento di questo piano parcheggi.

Mi rivolgo anche ai residenti che per anni hanno usato quel tratto di strada per sostare, non fatevi prendere in giro, se c’è qualcuno che può usare il vecchio usucapione per sostare li senza che nessuno possa dire nulla siete proprio voi.

Intanto il comitato anti strisce blu ha preparato un’informativa sia per il vero proprietario di quello spazio che alla Procura della Repubblica per informarli sull’accaduto.

Il link che segue contiene l’estratto del catasto che attesta la propprietà di quel tratto di strada. di Napoli.
Catasto zona alifana

Un video della zona può aiutare a capire meglio i fatti.
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feb 20

Aversa, il Sindaco Ciaramella usa la tecnica dell'USUCAPIONE per dare gli stalli ai residenti del P.co Coppola.

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 20/02/2010

Giuseppe Oliva

Ad Aversa gli illeciti contenuti nel piano parcheggi voluto dal Sindaco Ciaramella continuano ad emergere come un vulcano in eruzione.

Tra le tanto cose che ci sono sembrate strane, ci sono i posti che il Sindaco Ciaramella ha per così dire regalato ai residenti del P.co Coppola, si tratta di quel tratto di strada sito tra Via Michelangelo e Via Vito di Jasi dove ancora oggi si trovano i binari dell’ex alifana.

Ebbene vorremmo capire a quale titolo il Sindaco Ciaramella ha dato quello spazio ai residenti?

Dai documenti catastali lo spazio in questione è della società tranvie provinciali di Napoli è non esiste nessun documento di concessione al Comune di Aversa.

Come può il Comune applicare la tecnica dell’usucapione per appropriarsi di un terreno per darlo ai residenti?
spazio-residenti-1.JPG
spazio-residenti-2.JPG

Ormai il nostro Sindaco Ciaramella non ha più scuse e deve ammettere il totale fallimento di questo piano parcheggi.

Mi rivolgo anche ai residenti che per anni hanno usato quel tratto di strada per sostare, non fatevi prendere in giro, se c’è qualcuno che può usare il vecchio usucapione per sostare li senza che nessuno possa dire nulla siete proprio voi.

Intanto il comitato anti strisce blu ha preparato un’informativa sia per il vero proprietario di quello spazio che alla Procura della Repubblica per informarli sull’accaduto.

Il link che segue contiene l’estratto del catasto che attesta la propprietà di quel tratto di strada. di Napoli.
Catasto zona alifana

Un video della zona può aiutare a capire meglio i fatti.
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feb 20

Aversa, il Sindaco Ciaramella usa la tecnica dell’USUCAPIONE per dare gli stalli ai residenti del P.co Coppola.

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 20/02/2010

Giuseppe Oliva

Ad Aversa gli illeciti contenuti nel piano parcheggi voluto dal Sindaco Ciaramella continuano ad emergere come un vulcano in eruzione.

Tra le tanto cose che ci sono sembrate strane, ci sono i posti che il Sindaco Ciaramella ha per così dire regalato ai residenti del P.co Coppola, si tratta di quel tratto di strada sito tra Via Michelangelo e Via Vito di Jasi dove ancora oggi si trovano i binari dell’ex alifana.

Ebbene vorremmo capire a quale titolo il Sindaco Ciaramella ha dato quello spazio ai residenti?

Dai documenti catastali lo spazio in questione è della società tranvie provinciali di Napoli è non esiste nessun documento di concessione al Comune di Aversa.

Come può il Comune applicare la tecnica dell’usucapione per appropriarsi di un terreno per darlo ai residenti?
spazio-residenti-1.JPG
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Ormai il nostro Sindaco Ciaramella non ha più scuse e deve ammettere il totale fallimento di questo piano parcheggi.

Mi rivolgo anche ai residenti che per anni hanno usato quel tratto di strada per sostare, non fatevi prendere in giro, se c’è qualcuno che può usare il vecchio usucapione per sostare li senza che nessuno possa dire nulla siete proprio voi.

Intanto il comitato anti strisce blu ha preparato un’informativa sia per il vero proprietario di quello spazio che alla Procura della Repubblica per informarli sull’accaduto.

Il link che segue contiene l’estratto del catasto che attesta la propprietà di quel tratto di strada. di Napoli.
Catasto zona alifana

Un video della zona può aiutare a capire meglio i fatti.
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feb 16

Aversa, continuano le sentenze a favore degli automobilisti per l’errata applicazione dell’art. 157 comma 6 nelle strisce blu

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 16/02/2010

Giuseppeo Oliva

La battaglia tra le amministrazioni e gli automobilisti sugli errori nell’applicare l’art. 157 comma 6 per sanzionare chi non espone il ticket nelle strisce blu continua a segnare punti a favore degli automobilisti ingiustamente colpiti.

Purtroppo questo articolo del Codice della Strada viene molto spesso usato dai comuni per multare chi non espone il titolo di pagamento, l’errore forse non è volontario visto che anche il Ministero dell’Interno ha espresso parere favorevole all’uso in caso di sosta senza ticket, ma se leggiamo bene il Codice della Strada si nota che questo articolo si riferisce chiaramente a quelle zone con una limitazione temporale della sosta, dove invece non è previsto un tempo massimo di sosta come ad Aversa bisogna usare l’art 7 comma 1 lett. f, questo è l’orientamento adottato sia dai G.d.P. che dalla Cassazione.

La domanda che ci continuiamo a porre è: perchè si preferisce ignorare le sentenze favorevoli agli automobilisti e si continua a sprecare denaro dei contribuenti facendo migliaia di verbali che non verranno mai riscossi?

Si allega una delle tante sentenze a favore in merito all’uso dell’art. 157 nelle strisce blu.

Non è possibile invocare l’art. 157, co. 6 del CdS, al fine di sanzionare la sosta di un veicolo all’interno delle c.d. “strisce blu”, il cui conducente abbia omesso di esporre il ticket di pagamento

Giudice di Pace di Roma – Sentenza n. 25111/07

L’importantissima statuizione emerge a seguito del giudizio che vedeva contrapposta una nota azienda di tabacchi capitolina all’amministrazione romana.

REPUBBLICA ITALIANA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI ROMA-Sez. III

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice di Pace dr. Giulio Cesare Castaldi ha pronunziato la seguente

SENTENZA

nella causa iscritta al n. 65738 del Ruolo Generale Contenzioso Civile dell’anno 2006

TRA

Omissis, elettivamente domiciliata in Roma, alla Via Aureliana 63, presso lo studio dell’avv. Simone Pacifici, che la rappresenta e difende per delega a margine del ricorso,

OPPONENTE

E

COMUNE DI ROMA, in persona del Sindaco pro-tempore, domiciliato per l’Ufficio in Roma, Piazza del Campidoglio n. 1

OPPOSTO-Contumace

OGGETTO: ricorso ex art. 22 l. 689/81

CONCLUSIONI DELL’OPPONENTE: chiede l’annullamento del verbale d’accertamento di violazione n. Omissis, emesso a carico dell’opponente, perché il conducente dell’autovettura Volkswagen Golf targ. Omissis “sostava senza esporre titolo di pagamento”, violando la norma dell’art. 157, 6° comma, del Codice della Strada.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ricorso spedito per mezzo dei servizi postali il 30-6-2006, la società ricorrente ha proposto opposizione avverso il verbale d’accertamento in epigrafe, eccependo: violazione del diritto di difesa per omessa indicazione dell’autorità cui ricorrere; l’inesistenza della violazione poiché l’art. 157/6° comma, del Codice della Strada non contempla sanzioni per l’eventualità richiamata nel verbale; la mancata contestazione immediata della violazione accertata.

Chiede, pertanto, che sia annullato il verbale opposto; con vittoria di spese da distrarsi in favore del procuratore dichiaratosi antistatario.

Il Comune di Roma, ritualmente evocato con decreto notificato il 30-11-2006, non si è costituito in giudizio.

All’udienza del 19-3-2007 è comparso il difensore della società ricorrente il quale ha insistito per l’accoglimento del ricorso, riportandosi alle motivazioni ed eccezioni formulate con l’atto introduttivo, sostenendo anche la nullità del verbale per violazione dell’art. 7, 1° comma del CdS, a seguito della recente interpretazione assunta in proposito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 116 del 9-1-2007, poiché nella zona ove è stata accertata la violazione, non esistono adeguate aree di sosta, senza i dispositivi di controllo che impongono il pagamento del ticket. Nessuno è comparso per il Comune di Roma; pertanto, se n’è dichiarata la contumacia.

Il Giudice ha deciso la causa come da separato dispositivo letto in udienza.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La responsabilità del conducente l’autovettura della ricorrente non appare sufficientemente accertata e pertanto l’opposizione deve essere accolta.

La violazione contestata a detto conducente “sostava senza esporre il ticket di pagamento” non è quella dell’art. 157, 6° comma del CdS, indicata nel verbale. L’art. 157/6° comma del CdS, infatti, prevede che “nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio”; per tale violazione, è prevista dal comma 8° dello stesso art. 157 la sanzione pecuniaria da € 33,60 ad € 137,55. La sosta consentita previo pagamento di una somma, il cosiddetto ticket, è, invece, disciplinato dall’art. 7, 1° comma, lett. f) del CdS (“nei centri abitati i Comuni possono, con ordinanza del sindaco…..stabilire….aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe….”.), e la corrispondente sanzione per chi violi tale norma è quella prevista dal 15° comma dell’art. 7 del CdS (da € 19,95 ad € 81,90). Ai sensi di quanto disposto dall’art. 383, 1° comma del Regolamento del Codice della Strada, “il verbale deve contenere….la citazione della norma violata…”. Nella presente fattispecie, la norma violata (art. 157/6° comma del CdS), riportata nel verbale, non corrisponde al fatto contestato (“sostava senza esporre titolo di pagamento”), ciò rende equivoca l’interpretazione dell’illecito ascritto al conducente della Golf della ricorrente, con la conseguenza che è incerta la stessa responsabilità dell’opponente.

Il Giudicante, pertanto, ritiene che nella fattispecie trovi applicazione il 12° comma dell’articolo 23 della legge 689/81 ed accoglie l’opposizione perché non vi sono prove sufficienti della responsabilità del conducente la vettura della società ricorrente.

Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo.

P.Q.M.

Il Giudice, definitivamente pronunciando, così provvede:

1.
accoglie il ricorso e per l’effetto annulla il verbale d’accertamento violazione impugnato;
2.
condanna il Comune di Roma, in persona del Sindaco pro-tempore, alla rifusione delle spese di giudizio che liquida in complessivi € 150,00, oltre Iva e Cpa, come per legge, da distrarsi, ex art. 93, 1° comma c.p.c., in favore dell’avv. Simone Pacifici, antistatario.

Così deciso in Roma, il 23 Marzo 2007.

feb 16

Aversa, continuano le sentenze a favore degli automobilisti per l'errata applicazione dell'art. 157 comma 6 nelle strisce blu

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 16/02/2010

Giuseppeo Oliva

La battaglia tra le amministrazioni e gli automobilisti sugli errori nell’applicare l’art. 157 comma 6 per sanzionare chi non espone il ticket nelle strisce blu continua a segnare punti a favore degli automobilisti ingiustamente colpiti.

Purtroppo questo articolo del Codice della Strada viene molto spesso usato dai comuni per multare chi non espone il titolo di pagamento, l’errore forse non è volontario visto che anche il Ministero dell’Interno ha espresso parere favorevole all’uso in caso di sosta senza ticket, ma se leggiamo bene il Codice della Strada si nota che questo articolo si riferisce chiaramente a quelle zone con una limitazione temporale della sosta, dove invece non è previsto un tempo massimo di sosta come ad Aversa bisogna usare l’art 7 comma 1 lett. f, questo è l’orientamento adottato sia dai G.d.P. che dalla Cassazione.

La domanda che ci continuiamo a porre è: perchè si preferisce ignorare le sentenze favorevoli agli automobilisti e si continua a sprecare denaro dei contribuenti facendo migliaia di verbali che non verranno mai riscossi?

Si allega una delle tante sentenze a favore in merito all’uso dell’art. 157 nelle strisce blu.

Non è possibile invocare l’art. 157, co. 6 del CdS, al fine di sanzionare la sosta di un veicolo all’interno delle c.d. “strisce blu”, il cui conducente abbia omesso di esporre il ticket di pagamento

Giudice di Pace di Roma – Sentenza n. 25111/07

L’importantissima statuizione emerge a seguito del giudizio che vedeva contrapposta una nota azienda di tabacchi capitolina all’amministrazione romana.

REPUBBLICA ITALIANA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI ROMA-Sez. III

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice di Pace dr. Giulio Cesare Castaldi ha pronunziato la seguente

SENTENZA

nella causa iscritta al n. 65738 del Ruolo Generale Contenzioso Civile dell’anno 2006

TRA

Omissis, elettivamente domiciliata in Roma, alla Via Aureliana 63, presso lo studio dell’avv. Simone Pacifici, che la rappresenta e difende per delega a margine del ricorso,

OPPONENTE

E

COMUNE DI ROMA, in persona del Sindaco pro-tempore, domiciliato per l’Ufficio in Roma, Piazza del Campidoglio n. 1

OPPOSTO-Contumace

OGGETTO: ricorso ex art. 22 l. 689/81

CONCLUSIONI DELL’OPPONENTE: chiede l’annullamento del verbale d’accertamento di violazione n. Omissis, emesso a carico dell’opponente, perché il conducente dell’autovettura Volkswagen Golf targ. Omissis “sostava senza esporre titolo di pagamento”, violando la norma dell’art. 157, 6° comma, del Codice della Strada.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ricorso spedito per mezzo dei servizi postali il 30-6-2006, la società ricorrente ha proposto opposizione avverso il verbale d’accertamento in epigrafe, eccependo: violazione del diritto di difesa per omessa indicazione dell’autorità cui ricorrere; l’inesistenza della violazione poiché l’art. 157/6° comma, del Codice della Strada non contempla sanzioni per l’eventualità richiamata nel verbale; la mancata contestazione immediata della violazione accertata.

Chiede, pertanto, che sia annullato il verbale opposto; con vittoria di spese da distrarsi in favore del procuratore dichiaratosi antistatario.

Il Comune di Roma, ritualmente evocato con decreto notificato il 30-11-2006, non si è costituito in giudizio.

All’udienza del 19-3-2007 è comparso il difensore della società ricorrente il quale ha insistito per l’accoglimento del ricorso, riportandosi alle motivazioni ed eccezioni formulate con l’atto introduttivo, sostenendo anche la nullità del verbale per violazione dell’art. 7, 1° comma del CdS, a seguito della recente interpretazione assunta in proposito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 116 del 9-1-2007, poiché nella zona ove è stata accertata la violazione, non esistono adeguate aree di sosta, senza i dispositivi di controllo che impongono il pagamento del ticket. Nessuno è comparso per il Comune di Roma; pertanto, se n’è dichiarata la contumacia.

Il Giudice ha deciso la causa come da separato dispositivo letto in udienza.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La responsabilità del conducente l’autovettura della ricorrente non appare sufficientemente accertata e pertanto l’opposizione deve essere accolta.

La violazione contestata a detto conducente “sostava senza esporre il ticket di pagamento” non è quella dell’art. 157, 6° comma del CdS, indicata nel verbale. L’art. 157/6° comma del CdS, infatti, prevede che “nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio”; per tale violazione, è prevista dal comma 8° dello stesso art. 157 la sanzione pecuniaria da € 33,60 ad € 137,55. La sosta consentita previo pagamento di una somma, il cosiddetto ticket, è, invece, disciplinato dall’art. 7, 1° comma, lett. f) del CdS (“nei centri abitati i Comuni possono, con ordinanza del sindaco…..stabilire….aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe….”.), e la corrispondente sanzione per chi violi tale norma è quella prevista dal 15° comma dell’art. 7 del CdS (da € 19,95 ad € 81,90). Ai sensi di quanto disposto dall’art. 383, 1° comma del Regolamento del Codice della Strada, “il verbale deve contenere….la citazione della norma violata…”. Nella presente fattispecie, la norma violata (art. 157/6° comma del CdS), riportata nel verbale, non corrisponde al fatto contestato (“sostava senza esporre titolo di pagamento”), ciò rende equivoca l’interpretazione dell’illecito ascritto al conducente della Golf della ricorrente, con la conseguenza che è incerta la stessa responsabilità dell’opponente.

Il Giudicante, pertanto, ritiene che nella fattispecie trovi applicazione il 12° comma dell’articolo 23 della legge 689/81 ed accoglie l’opposizione perché non vi sono prove sufficienti della responsabilità del conducente la vettura della società ricorrente.

Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo.

P.Q.M.

Il Giudice, definitivamente pronunciando, così provvede:

1.
accoglie il ricorso e per l’effetto annulla il verbale d’accertamento violazione impugnato;
2.
condanna il Comune di Roma, in persona del Sindaco pro-tempore, alla rifusione delle spese di giudizio che liquida in complessivi € 150,00, oltre Iva e Cpa, come per legge, da distrarsi, ex art. 93, 1° comma c.p.c., in favore dell’avv. Simone Pacifici, antistatario.

Così deciso in Roma, il 23 Marzo 2007.

feb 16

Aversa, continuano le sentenze a favore degli automobilisti per l’errata applicazione dell’art. 157 comma 6 nelle strisce blu

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 16/02/2010

Giuseppeo Oliva

La battaglia tra le amministrazioni e gli automobilisti sugli errori nell’applicare l’art. 157 comma 6 per sanzionare chi non espone il ticket nelle strisce blu continua a segnare punti a favore degli automobilisti ingiustamente colpiti.

Purtroppo questo articolo del Codice della Strada viene molto spesso usato dai comuni per multare chi non espone il titolo di pagamento, l’errore forse non è volontario visto che anche il Ministero dell’Interno ha espresso parere favorevole all’uso in caso di sosta senza ticket, ma se leggiamo bene il Codice della Strada si nota che questo articolo si riferisce chiaramente a quelle zone con una limitazione temporale della sosta, dove invece non è previsto un tempo massimo di sosta come ad Aversa bisogna usare l’art 7 comma 1 lett. f, questo è l’orientamento adottato sia dai G.d.P. che dalla Cassazione.

La domanda che ci continuiamo a porre è: perchè si preferisce ignorare le sentenze favorevoli agli automobilisti e si continua a sprecare denaro dei contribuenti facendo migliaia di verbali che non verranno mai riscossi?

Si allega una delle tante sentenze a favore in merito all’uso dell’art. 157 nelle strisce blu.

Non è possibile invocare l’art. 157, co. 6 del CdS, al fine di sanzionare la sosta di un veicolo all’interno delle c.d. “strisce blu”, il cui conducente abbia omesso di esporre il ticket di pagamento

Giudice di Pace di Roma – Sentenza n. 25111/07

L’importantissima statuizione emerge a seguito del giudizio che vedeva contrapposta una nota azienda di tabacchi capitolina all’amministrazione romana.

REPUBBLICA ITALIANA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI ROMA-Sez. III

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice di Pace dr. Giulio Cesare Castaldi ha pronunziato la seguente

SENTENZA

nella causa iscritta al n. 65738 del Ruolo Generale Contenzioso Civile dell’anno 2006

TRA

Omissis, elettivamente domiciliata in Roma, alla Via Aureliana 63, presso lo studio dell’avv. Simone Pacifici, che la rappresenta e difende per delega a margine del ricorso,

OPPONENTE

E

COMUNE DI ROMA, in persona del Sindaco pro-tempore, domiciliato per l’Ufficio in Roma, Piazza del Campidoglio n. 1

OPPOSTO-Contumace

OGGETTO: ricorso ex art. 22 l. 689/81

CONCLUSIONI DELL’OPPONENTE: chiede l’annullamento del verbale d’accertamento di violazione n. Omissis, emesso a carico dell’opponente, perché il conducente dell’autovettura Volkswagen Golf targ. Omissis “sostava senza esporre titolo di pagamento”, violando la norma dell’art. 157, 6° comma, del Codice della Strada.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ricorso spedito per mezzo dei servizi postali il 30-6-2006, la società ricorrente ha proposto opposizione avverso il verbale d’accertamento in epigrafe, eccependo: violazione del diritto di difesa per omessa indicazione dell’autorità cui ricorrere; l’inesistenza della violazione poiché l’art. 157/6° comma, del Codice della Strada non contempla sanzioni per l’eventualità richiamata nel verbale; la mancata contestazione immediata della violazione accertata.

Chiede, pertanto, che sia annullato il verbale opposto; con vittoria di spese da distrarsi in favore del procuratore dichiaratosi antistatario.

Il Comune di Roma, ritualmente evocato con decreto notificato il 30-11-2006, non si è costituito in giudizio.

All’udienza del 19-3-2007 è comparso il difensore della società ricorrente il quale ha insistito per l’accoglimento del ricorso, riportandosi alle motivazioni ed eccezioni formulate con l’atto introduttivo, sostenendo anche la nullità del verbale per violazione dell’art. 7, 1° comma del CdS, a seguito della recente interpretazione assunta in proposito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 116 del 9-1-2007, poiché nella zona ove è stata accertata la violazione, non esistono adeguate aree di sosta, senza i dispositivi di controllo che impongono il pagamento del ticket. Nessuno è comparso per il Comune di Roma; pertanto, se n’è dichiarata la contumacia.

Il Giudice ha deciso la causa come da separato dispositivo letto in udienza.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La responsabilità del conducente l’autovettura della ricorrente non appare sufficientemente accertata e pertanto l’opposizione deve essere accolta.

La violazione contestata a detto conducente “sostava senza esporre il ticket di pagamento” non è quella dell’art. 157, 6° comma del CdS, indicata nel verbale. L’art. 157/6° comma del CdS, infatti, prevede che “nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio”; per tale violazione, è prevista dal comma 8° dello stesso art. 157 la sanzione pecuniaria da € 33,60 ad € 137,55. La sosta consentita previo pagamento di una somma, il cosiddetto ticket, è, invece, disciplinato dall’art. 7, 1° comma, lett. f) del CdS (“nei centri abitati i Comuni possono, con ordinanza del sindaco…..stabilire….aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, anche senza custodia del veicolo, fissando le relative condizioni e tariffe….”.), e la corrispondente sanzione per chi violi tale norma è quella prevista dal 15° comma dell’art. 7 del CdS (da € 19,95 ad € 81,90). Ai sensi di quanto disposto dall’art. 383, 1° comma del Regolamento del Codice della Strada, “il verbale deve contenere….la citazione della norma violata…”. Nella presente fattispecie, la norma violata (art. 157/6° comma del CdS), riportata nel verbale, non corrisponde al fatto contestato (“sostava senza esporre titolo di pagamento”), ciò rende equivoca l’interpretazione dell’illecito ascritto al conducente della Golf della ricorrente, con la conseguenza che è incerta la stessa responsabilità dell’opponente.

Il Giudicante, pertanto, ritiene che nella fattispecie trovi applicazione il 12° comma dell’articolo 23 della legge 689/81 ed accoglie l’opposizione perché non vi sono prove sufficienti della responsabilità del conducente la vettura della società ricorrente.

Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo.

P.Q.M.

Il Giudice, definitivamente pronunciando, così provvede:

1.
accoglie il ricorso e per l’effetto annulla il verbale d’accertamento violazione impugnato;
2.
condanna il Comune di Roma, in persona del Sindaco pro-tempore, alla rifusione delle spese di giudizio che liquida in complessivi € 150,00, oltre Iva e Cpa, come per legge, da distrarsi, ex art. 93, 1° comma c.p.c., in favore dell’avv. Simone Pacifici, antistatario.

Così deciso in Roma, il 23 Marzo 2007.

feb 16

Aversa, le amministrazioni contro i disabili.

strisce blu disabili
STRISCE BLU ILLEGALIstalli di sosta disabili

Aversa 16/02/2010

Giuseppe Oliva

Una sentenza della cassazione emessa da un giudice senza nessuno scrupolo sta creando grossi problemi di mobilità ai disabili.

La sentenza non è legge, la discrezione viene lasciata ai Sindaci che possono avere la giusta tolleranza verso una categoria già fortemente penalizzata nel muoversi nelle nostre città tra mille barriere architettoniche.

Purtroppo questo non succede quasi mai, infatti appena si è potuto lucrare anche sulle auto dei disabili nelle strisce blu, i Sindaci compreso il Sindaco della città di Aversa Domenico Ciaramella, non hanno perso tempo sguinzagliando gli ausiliari del traffico a fare migliaia di verbali.

Grazie miei cari insensibili Sindaci, ormai nessun interesse supera quello economico.

Siamo cattolici e non vogliamo augurarvi nulla di male, ma per una volta Vi invitiamo a sedervi al posto di un disabile su una carrozina per provare quante difficoltà si devono affrontare anche solo per entrare in un pubblico ufficio per un certificato.

Vogliamo fare un’esempio concreto di come non si fa nulla per agevolare la mobilità dei disabili?

Ad Aversa è stato da poco ristrutturato l’ufficio postale di Via E. Corcioni davanti al quale esiste un posto riservato ai disabili, purtroppo quello che manca totalmente è lo scivolo per salire sul marciapiede, ma ancora più grave è la totale assenza dello scivolo per superare i 3 gradini per accedere all’interno dell’ufficio.

A questo punto la domanda nasce spontanea, come mai l’amministrazione non ha verificato la conformità alla norma di abbattimento delle barriere architettoniche?
Come mai si è data l’autorizzazione all’apertura facendo quasi una festa senza che l’ufficio presenti i requisiti di accesso per i disabili?

Più che gioire quà c’è da piangere per quello che succede.

feb 11

Aversa – Maddaloni gemellate sulle irregolari strisce blu.

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Aversa 11/02/2010

Giuseppe Oliva

E’ di oggi la notizia che anche Maddaloni ha grossi problemi con le dimensioni degli stalli a pagamento, questa notizia provocherà una valanga di ricorsi con un danno economico per l’amministrazione.
Sembra esserci un gemellaggio tra Aversa e Madaloni sulle errori di dimensione, o forse i responsabili dei controlli non hanno mai aperto il Codice della Strada, o meglio ancora è l’ennesima dimostrazione che pur di fare soldi i comuni sono disposti a tutto, calpestando tutti i diritti dei cittadini oltre a non possedere un minimo di buon senso.

Eppure queste persone sono da state votate per fare gli interessi nostri e non quelli delle società di parcheggio, ma per come difendono gli interessi di queste aziende sembra quasi che ci siano degli interessi dietro queste società.

In Italia purtroppo l’onestà non paga, infatti mentre chi si è opposto all’uso troppo disinvolto da parte del Comune di lerici di autovelox o T-Red come il comandante della polizia municipale comandante Franzini è stato licenziato, ad Aversa invece il comandante della polizia municipale è stato denunciato alla magistratura per falso in atto pubblico per aver dichiarato nel 2007 la città di Aversa Z.P.R.U. facendo si che non si istituissero le strisce bianche obbligatorie, è ancora al suo posto, assurdo vero?

Per dovere di cronaca si allega la dichiarazione fatta dal comandante Guarino e la relativa denuncia, che sfortunatamente dorme su qualche scrivania alla procura di S.M. Capua vetere.
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Al comandante Franzini va tutta la nostra solidarietà per essersi opposto ai facili guadagni che il Comune di lerici voleva fare alla spalle dei cittadini.

Sul QUATTRORUOTE di questo mese c’è un interessante articolo che spiega come i Comuni fanno quadrare i bilanci con le multe facili.

In Italia quello che continua a mancare è un dialogo tra cittadini e pubblica amministrazione, anche l’istituzione del difensore civico non è servito a nulla visti i limitati poteri che ha a disposizione.
Purtroppo continuiamo ad assere considerati contribuenti e basta, inoltre ci vogliono organi di controllo che possano dietro segnalazione dei cittadini prendere i dovuti provvedimenti contro i politici corrotti o interessati direttamente in taluni appalti.

Allo stato attuale invece, l’unico sistema per far rispettare la legge quando l’amministrazione sbaglia è fare il ricorso presso il Tribunale Amministrativo, il problema è che il ricorso ha un costo notevole, solo di diritti ci voglio più di 500 euro oltre ai costi legali, questa è l’ennesima dimostrazione che, chi ha più soldi vince, infatti l’amministrazione va a combattere con i soldi dei contribuenti, mentre noi poveri cittadini dobbiamo fare enormi sacrifici riunendoci in comitati o associazioni per andarci a costituire in Tribunale.

Alla fine della guerra chi perde è sempre il cittadino, visto che a memoria i Sindaci complici di illeciti condannati a risarcire i danni si contano sulle dita di una mano, mentre i cittadini colpiti dalla mannaia di EQUITALIA per colpa di cartelle pazze riferite a multe sono migliaia.

Il COMITATO STRISCE BLU ha aperto le iscrizioni con una quota di 10 euro da versare sul conto corrente postale n° 1861328 intestato a COMITATO STRISCE BLU, per poter avere la forza economica di presentare il ricorso al T.A.R., dateci la forza di difendere i vostri diritti.

STRISCE BLU ILLEGALI

feb 10

Aversa sosta a pagamento, il Comune difende i profitti della società di gestione.

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 10/02/2010

Giuseppe Oliva

Le polemiche sul nuovo piano parcheggi voluto dal Sindaco Ciaramella non accennano a diminuire.

In questi giorni si è riunita la commissione istituita ad hoc per valutare i suggerimenti dei residenti per smussare gli estremismi contenuti in quello che io reputo il peggior piano parcheggi d’italia.

Purtroppo sia i residenti che i consiglieri “Capasso, Mariniello, Marrandino, Marino” si sono visti rifiutare tutte le richieste fatte.

Le richieste formulate erano legittime e andavano nella direzione dei cittadini, infatti l’eliminazione della sosta di domenica e nei festivi, gli abbonamenti a tutti i residenti, dimensione degli stalli a norma, scivolo di sicurezza per i disabili, riduzione del prezzo a euro 0,50, sono solo alcune richieste che nelle altre città solo la norma, purtroppo il presidente della commissione Carlo Amoroso si è preoccupato solo dei profitti della società di gestione, dichiarando “non è scontata l’eliminazione del ticket nei festivi, anche solo in parte della città perchè porterebbe un danno economico alla ditta”, dimenticavo che tanto i problemi sono dei cittadini perchè consiglieri e assessori comunali hanno commesso abuso d’ufficio facendosi l’esonero dal pagamento del ticket “tranne i soliti dissidenti che hanno rinunciato a questo privileggio”.

Ma il piano parcheggi non doveva risolvere i problemi di viabilità?

Strano scoprire che l’unica preoccuopazione di chi ci amministra va nella direzione di una società privata!!

Ma i cittadini in tutto questo contano qualcosa?

L’impressione è che siamo trattati sempre più come sudditi, che non hanno nessun potere decisionale sul proprio futuro, ma non siamo in democrazia??

Un vecchio proverbio dice: errare è umano perseverare è diabolico, possibile che nessuno dell’amministrazione “tranne i consiglieri dissidenti” hanno capito che nessuno vuole questo piano parcheggi?

La carta bollata farò il proprio corso mettendo a posto le cose, intanto però chi ha partecipato a questo scempio, parlo sia della maggioranza che dell’opposizione devono vergognarsi per il danno economico che stanno arrecando alla già fragile ecomonia della città di Aversa.

Le colpe non sono tutte dei nostri amministratori, infatti i cittadini hanno la loro parte di responsabilità perchè fuori ai bar non si parla altro che di come questa amministrazione stia facendo delle cose pessime, ma poi quando si tratta di agire sembrano tanti conigli desertando anche le riunioni.

feb 08

Aversa sosta a pagamento, errori nella compilazione dei verbali.

STRISCE BLU ILLEGALI

Aversa 08/02/2010

Giuseppe Oliva

L’inchiesta sugli errori che ad Aversa vengono commessi nel compilare i verbali riguardanti le infrazioni della sosta a pagamento continua a riservare sorprese.

Dopo la circolare del Ministero dell’Interno tirata fuori dal cilindro magico dal comandante dei V.U. Stefano Guarino in merito all’applicazione dell’art. 157 comma 6 per sanzionare i trasgressori nelle aree a pagamanto, abbiamo fatto delle indagini per capire gli altri comuni come si regolano.

Le sorprese non sono mancate, infatti buona parte dei comuni sanziona gli automobilisti che sostano senza esporre il titolo di pagamento con l’art. 157 comma 6 “voglio ricordare che questo articolo può essere utilizzato per la mancata esposizione del disco orario o nelle aree a pagamento con sosta limitata nel tempo”, ma in alcuni comuni come Gaeta il codice della strada viene applicato in maniera corretta sanzionando i trasgressori con l’art. 7 cem indicato anche nel cartello.
sosta art 7 gaeta.

Inoltre a Gaeta città turistica si fa di più, oltre alla corretta applicazione delle norme contenute nel C.d.S. si paga anche una tariffa più bassa, infatti per 1 ora di sosta il prezzo è di 1 euro contro 1,50 euro che il Sindaco Ciaramella ha voluto applicare ad Aversa, la città che lui considera sua come più volte ha ribadito, forse è proprio per questo che il prezzo è così alto.

In questi giorni è in edicola il mensile QUATTRORUOTE, vi consiglio di comprarlo c’è un interessante articolo su come i Comuni fanno cassa con i verbali furbetti, addirittura un comandante dei V.U. è stato licenzianto per essersi opposto all’installazione oltre misura di sistemi di controllo della velocità e ingresso alle Z.T.L., in Italia è proprio vero che l’onestà non paga.

Per combattere tutto questo il COMITATO ANTI STRISCE BLU si è costituito insieme al COMITATO di Portici nel comitato STRISCE BLU, questo comitato cerca adesioni per combattere a suon di carta bollata i Comuni che fanno i furbi per far quadrare i bilanci, per questo è stato aperto un conto corrente postale che permette di versare quote da 10 come quota socio simpatizzante o 50 come socio ordinario, il link indicato permette di stampare il collettino.
bollettino-cc-comitato-strisce-blu.pdf