mag 18

Aversa, martedì si è proceduto alla rimozione delle transenne parapedonali installate senza l'autorizzazione dell'amministrazione.

Aversa 18/05/2010
transenne-variante.JPG
Giuseppe Oliva

Finalmente dopo molti quasi 2 mesi, l’amministrazione ha provveduto all’eliminazione delle transenne parapedonali installate senza le dovute autorizzazioni.

Le polemiche che hanno accompagnato queste installazione abusive hanno alimentato il malumore dei cittadini, che hanno percepito una strana lentezza dell’amministrazione nel rimuovere le barriere, soprattutto da quando sono apparsi le prime pubblicità di aziende locali, qualcuno aveva perso la speranza di avere di nuovo i marciapiedi liberi.

Bisogna far si che il territorio non venga più deturpato con simili installazioni, che oltretutto possono diventare molto pericolose, dato che gli automobilisti potrebbero essere distratti da eventuali pubblicità allocate sui riquadri.

Diamo quindi plauso all’amministrazione per essere intervenuta per ripristinare lo stato dei luoghi.

mag 15

Aversa, occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, dov’è la task force promessa dal comandante Guarino.

Aversa 15/05/2010

Giuseppe Oliva

Ad Aversa l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati il alcune zone della città avviene proprio sotto il naso di chi deve vigilare.

Il comandante Stefano Guarino ha più volte confermato che esiste una task force dedicata proprio al controllo di questi illeciti, purtroppo i fatti dimostrano il contrario, questo video girato stamattina 15/05/2010 alle 09:00 mostra una situazione da mandare su Striscia la Notizia, infatti si vede un furgone della polizia minucipale con dentro dei vigili intenti a parlare, metre a pochi metri 4 auto occupano abusivamente gli stalli riservati.

Warning: video ID not specified!

Questa è una situazione che si ripete tutti i giorni e le auto sono sempre le stesse, quindi non si capisce il motivo di tanta tolleranza, non parliamo dell’automobilista di passaggio che si è fermato per fare una commissione ma di auto parcheggiate sistematicamente negli stalli riservati tutti i giorni della settimana.

Speriamo che questa ennesima segnalazione inoltrata anche al comantante della polizia municipale, possa mettere fine all’occupazione abusiva di questi stalli, per permetterene l’uso alle persone aventi diritto

mag 15

Aversa, occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, dov'è la task force promessa dal comandante Guarino.

Aversa 15/05/2010

Giuseppe Oliva

Ad Aversa l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati il alcune zone della città avviene proprio sotto il naso di chi deve vigilare.

Il comandante Stefano Guarino ha più volte confermato che esiste una task force dedicata proprio al controllo di questi illeciti, purtroppo i fatti dimostrano il contrario, questo video girato stamattina 15/05/2010 alle 09:00 mostra una situazione da mandare su Striscia la Notizia, infatti si vede un furgone della polizia minucipale con dentro dei vigili intenti a parlare, metre a pochi metri 4 auto occupano abusivamente gli stalli riservati.

Warning: video ID not specified!

Questa è una situazione che si ripete tutti i giorni e le auto sono sempre le stesse, quindi non si capisce il motivo di tanta tolleranza, non parliamo dell’automobilista di passaggio che si è fermato per fare una commissione ma di auto parcheggiate sistematicamente negli stalli riservati tutti i giorni della settimana.

Speriamo che questa ennesima segnalazione inoltrata anche al comantante della polizia municipale, possa mettere fine all’occupazione abusiva di questi stalli, per permetterene l’uso alle persone aventi diritto

mag 12

Aversa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti conferma gli errori nei verbali emessi ad Aversa per la sosta a pagamento.

Aversa 12/05/2010
public-art16982-parcheggio.jpg
Giuseppe Oliva

In questi giorni ci stanno pervenendo altre circolari dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, queste circolari non fanno altro che confermare gli errori che l’amministrazione di Aversa sta commettendo nel redigere i verbali per la sosta a pagamento.

la circolare che segue a firma del direttore generale Ing. Sergio Dondolini, chiarisce che in caso di grattino scaduto non è possibile sanzionare con nessun articolo del Codice della Strada, ma bensì bisogna recuperare le ulteriori somme in base all’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997, in effetti è anche ovvio che se io parcheggio in una zona blu gestita da una ditta privata l’amministrazione non ha più potere di sanzionare se non pago, ma è il gestore privato che deve fare un’azione di recupero delle somme eccedenti.

Queste leggi sono scritte in modo comprensibile per tutti, stranamente gli unici a non arrivarci sono i dirigenti della polizia municipale, il bello è, che non sbagliano tutti allo stesso modo, anche quando si tratta della stessa società di gestione.

Un’esempio è la città di Gaeta, quì l’appato è stato vinto dalla stessa società di gestione che opera ad Aversa, l’Urbania, ma i cartelli posti sui parchimetri segnalano che in caso di mancato pagamento si è soggetti alla sanzione di cui l’art. 7, ad Aversa invece si applica il 157, voglio ricordare a chi non è pratico del Codice della Strada che l’art. 157 si riferisce alla mancata esposizione del disco orario dove la sosta è prevista per un tempo limitato.

sosta art 7 gaeta

Tutti questi errori non fanno altro che aumentare i ricorsi che vengono vinti dagli automobilisti, creando allo stesso tempo un enorme danno erariale al comune che deve anche costituirsi in giudizio per tentare di riscuotere multe di 39 euro, alla fine il costo di gestione supera l’incasso effettivo.

Contunuare a sbagliare in questo modo è come buttare benzina sul fuoco, possibile che neanche le indicazioni provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti contino a qualcosa??

Pagamento insufficente per soste nelle strisce blu gestite da ditte private non si applica il codice della strada.

Questo è il parere espresso dal ministero dei Trasporti alla richiesta da parte del Comune “tal dei tali” in materia di parcheggi a pagamento.

Riportiamo integralmente il parere del ministero:

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale per la Sicurezza Stradale
Divisione II

Prot. 25783 22 marzo 2010
Oggetto: Richiesta di parere in materia di parcheggi a pagamento.
Rif. Prot. 15980 del 15.03.2010

Con riferimento alla richiesta qui inoltrata con la nota in riscontro, si premette che la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Nuovo Codice della Strada (DLs n.285/1992) si applica nel caso in cui la sosta sia vietata ovvero limitata nel tempo regolamentata secondo la categoria dei veicoli.
Qualora la sosta sia consentita senza limitazioni di tempo, ancorché assoggettata a pagamento, non ricorrono le condizioni per l’applicazione della sanzione di cui all’art 7 c.15.
Se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione di cui all’art. 7 c.14 del Codice.
Se invece viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si da corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997.
A parere di questo Ufficio in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi prospettate da codesto Comune, di applicare la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure” jure privato rum” a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario.

IL DIRETTORE GENERALE
(Dr.Ing.Sergio DONDOLINI)

Cittadini cominciamo a domandarci cosa o chi si nasconde dietro il business della sosta a pagamento, lo scandalo autovelox dovrebbe averci insegnato qualcosa.

mag 10

Aversa è una zona di particolare rilevanza urbanistica solo sulla carta.

Aversa 10/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

Le amministrazioni comunale hanno una innata capacità di interpretrare a loro favore le norme del C.d.S. pur di far quadrare il bilancio.

Ricordate gli autovelox o i photored, strumenti utili a prevenire gli ncidenti ma divenuti in un secondo tempo strumenti per mettere le mani in tasca agli automobilisti, finito questo ciclo per via degli arresti in seguito alle indagini si è passati alla sosta a pagamento, ma la legge non è stata creata con lo spirito di impoverire gli automobilisi, ma bensì si intregra in un sistema più complesso di azioni che l’amministrazione deve mettere in atto per far diminuire il flusso veicolare nei centri urbani.

PTGU, PUT, ZPRU, ZTL, sicuramente sono termini che almeno una volta li avete sentiti, ebbene queste parole sono gli strumenti che le amministrazioni dovrebbero utilizzare per diminuire il flusso dei veicoli in centro, mentre allo stato attuale si creano le ZTL o le ZPRU solo per evitare di fare zone di sosta gratuite e creare così solo flussi economici per le casse di società private, dietro alle quali si celano in molti casi figure politiche o i soluti cumpari.

Ormai è sotto gli occhi di tutti che continuare ad aumentare le strisce blu e il loro costo non risolve il problema, lo stato deve in collaborazione con i comuni rendere pù efficaci i trasporti ma soprattutto più convenienti rispetto alla propria auto.

Per fare questo non c’è neanche bisogno di studiare, basta andare in giro per l’europa, Svezia, Germania, Danimarca, sono solo alcuni paesi che da oltre 20 anni hanno creato dei sistemi integrati di trasporto pubblico che sono più convenienti dell’auto privata.

In questi paesi pulmann o metropolitana passano ogni 4/7 minuti, in tutte le stazioni ci sono parcheggi per le biciclette, addirittura di sono interi quartieri dove le auto vengono parcheggiate in appositi parcheggi pubblici custoditi posti ai margini creando all’interno del quartiere un’isola felice.

Un’altra idea da prendere come esempio è la piedicolare per i ragazzi delle scuole, un’idea semplice ma effice allo stesso tempo, vi siete mai chiesti quante auto ci sono in stada per accompagnare i figli a scuola?
Molte sicuramente troppe, ebbene la piedicolare sfrutta un percorso tipo pista ciclabile dove due persone adulte raccolgono i ragazzi alle varie fermate e con un percorso ben segnalato li portano a scuola, con un sicuro vantaggio in termini di inquinamento, inoltre i ragazzi fanno anche del movimento che male non fa.

Le nostre città sono al collasso è l’unica preoccupazione del governo è dare incentivi per vendere altre auto mentre le amministrazioni locali continuano a dare autorizzazioni a costruire nuove zone residenziali sempre più lontano dal centro della città, dove poi tutti si devono recare per lavoro, insomma è un cane che si mangia la coda, da un lato promettono isole felici dove possedere la vostra casa dall’altro ci costringono ad alzarci alle 5 del mattino per andare a lavorare, questo sistema di sviluppo ci ha fatto rimanere senza tempo libero da dedicare alla famiglia, ai figli.

Che dire delle strisce blu??
Ormai sono usate solo per fare cassa, i comuni hanno saputo solo aumentarne il costo e il numero, ad Aversa per esempio si è passati dalle vecchie lire 1.000 agli attuali € 1,50, un’aumento del 200% in appena 8 anni, per non parlare del numero degli stalli, si è passati dai primi 900 posti agli attuali 1.695, a questo punto la domanda nasce spontanea, almeno il problema del traffico si è risolto?
NO, NO, NO è ancora NO.

Con questo piano parcheggi non solo l’amministrazione non ha risolto in problema, ma per certi versi lo ha peggiorato, il motivo è presto spiegato, Aversa è una città di piccola un lungo rettangolo di 8 chilometri quadrati, intorno ci sono tanti piccoli comuni, Lusciano, Carinaro, Trentola Ducenta solo per citarne alcuni, tutti attaccati ad Aversa, avendo l’amministrazione dichiarato l’intero territorio comunale ZPRU è chiaro come non ci sia più spazio sul territorio comunale per creare parcheggi di interscambio, quindi chi viene da fuori non ha spazio per parcheggiare l’auto e usare il trasporto pubblico, inoltre l’alto costo del parcheggio ha fatto migrare tanti automobiliti dalla sosta a pagamento al divieto di sosta anche in posti assurdi come, marciapiedi, stalli per disabili o stalli per motoveicoli.

Eppure le direttive di attuazione dei vari PGTU o PUT, chiariscono che bisogna creare le infrastrutture a sostegno sia di ZTL che ZPRU, ad Aversa mancano addirittura i segnali che indicano che la città è tutta una ZPRU, inoltre l’amministrazione ha l’obbligo di mettere in atto tutte le misure possibili per far diminuire l’afflusso di auto nella ZPRU, ma per come è stata delimitata la ZPRU ad Aversa l’unico sistema per diminuire il flusso veicolare in città è mettere un muro tutt’intorno alla città.

La città di Aversa è stata dichiarata ZPRU il 10/04/2009 con la delibera di giunta 157, stranamente dopo più di un’anno la segnaletica non si è ancora vista, forse l’amministrazione ha avuto difficoltà a procurarsi cartelli in numero sufficiente visto che la città è tutta ZPRU di cartelli c’è ne vogliono veramente tanti.

Il comitato anti strisce blu in data odierna ha protocollato al comune di Aversa la richiesta di instalare la segnaletica che indica che Aversa è una ZPRU in tutte le strade di accesso alla città, in base all’art. 7 comma 10 del C.d.S. è obbligatorio avvisare gli automobilisti che stanno per entrare in una ZPRU.

Invitiamo tutti a guardare il servizio che REPORT ha mandato in onda ieri 09/05/2010, il video è disponibile all’indirizzo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-28c2cf1c-a3a7-4259-8db9-834344c566e8.html , è molto interessante capire come in europa stanno affrontando il problema del trasporto sostenibile.

Nella speranza che il Sindaco Ciaramella possa accettare le critiche mosse dal comitato come costruttive e non distruttive, perchè il nostro obiettivo è uno svilutto sostenibile delle nostre città in armonia con i loro abitanti.

mag 07

Aversa, la legittimità dei parcometri è messa in crisi dall’assenza della normativa che ne regola l’applicazione.

Aversa 07/05/2010
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Giuseppe Oliva

L’impressione che si ha leggendo le notizie sulla gestione della sosta a pagamento è che questo 2010 sarà un’anno molto critico per chi pensava di fare business con le famose strisce blu.

Arresti e avvisi di garanzia sono all’ordine del giorno, dalle indagini vengono fuori nomi legati ai vertici politici nazionali, le indagini vanno spedite, speriamo solo che non finisca tutto in un bolla di sapone, gli Italiano reclamano i loro diritti.

In tema omologazioni dei parcometri non solo non risulta la conformità alle direttive ministeriali ma, sulla base degli accertamenti svolti dai giudici e dalla polizia municipale, sembra che le direttive non siano mai state emanate. Il caso dei «parcometri illegittimi», che in autunno aveva provocato l’annullamento di due multe per divieto di sosta, è tornato alla ribalta con due nuove sentenze del giudice di pace di Firenze. Magistrati diversi, ma stessi ricorsi e stesse motivazioni: il codice della strada prevede l’uso di dipositivi di controllo della sosta, ma prevede anche che siano regolati da una normativa che Palazzo Vecchio non ha mai potuto applicare perchè il ministero delle Infrastrutture non l’ha mai emanata. In attesa del nuovo piano sosta del Comune, che doveva entrare in vigore a inizio anno e che prevede l’eliminazione dei parcometri riservandoli solo ad alcune aree a rotazione rapida, la sosta a pagamento rischia dunque di diventare una delle spine nel fianco delle casse comunali.

Gli ultimi due casi, finiti sulla scrivania del giudice Sgherri, sono partiti dai verbali di violazione al codice della strada notificati a due automobilisti fiorentini che avevano parcheggiato la propria autovettura in viale Petrarca e in via Mascagni, nella zona di Porta Romana. Inserito il denaro nella macchinetta, i due ricorrenti si erano dimenticati di spostare la vettura prima che scadesse il tempo. Al loro ritorno avevano trovato una multa perché, come si legge nei verbali firmati dai vigili, «sostava in zona parcometro superando il periodo consentito per la sosta». Niente da dire, almeno in apparenza. Invece i due automobilsiti hanno contattato l’avvocato Gionata Billi e, con l’aiuto del legale, hanno impugnato il verbale rivolgendosi al giudice di pace.

I ricorsi dell’avvocato Billi hanno tirato in ballo la normativa regolamentaria di attuazione e hanno preso spunto dall’articolo 7 del Codice della strada. Al comma 1, lettera f, si legge che «i Comuni possono stabilire aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alla direttive del ministero delle Infrastrutture». Il nodo è proprio questo. Non solo non risulta la conformità alle direttive, ma sembra che le direttive non siano mai state emanate. Gli stessi vigili urbani, con una nota che era stata prodotta durante una delle due udienze svolte in ottobre davanti al giudice Pecchia, avevano affermato che «nonostante le ricerche, non ci risulta che sia mai stata emanata alcuna direttiva in tal senso».

Il giudice Sgherri ha quindi accolto i ricorsi e ha annullato i due verbali redatti dalla polizia municipale. A questo punto, visto che si tratta della quarta sentenza in materia e visto che sono stati già depositati altri ricorsi che saranno discussi nei prossimi mesi, non è difficile immaginare che i giudici si esprimano ancora a favore dei ricorrenti. Se le direttive fossero davvero inesistenti, mancherebbe infatti la norma presupposta per la legittimità dell’installazione di tutti i parcometri a causa del mancato rispetto dell’articolo 7 del Codice della strada. Il comandante dei vigili, Massimo Ancillotti, aveva parlato di «questione da risolvere». Pochi giorni dopo l’annullamento delle prime due multe, il sindaco Renzi aveva presentato il nuovo piano della sosta, spiegando che i dispositivi per il controllo della sosta sarebbero stati rimossi. Allo stato, però, i parcometri sono ancora al loro posto e i ricorsi continuano ad aumentare.

Il comitati anti strisce blu è disponibile a supportare chi cade vittima di una multa ingiusta, inviate pure le richieste a oliva.giuseppe@yahoo.it.

mag 07

Aversa, la legittimità dei parcometri è messa in crisi dall'assenza della normativa che ne regola l'applicazione.

Aversa 07/05/2010
public-art16982-parcheggio.jpg
Giuseppe Oliva

L’impressione che si ha leggendo le notizie sulla gestione della sosta a pagamento è che questo 2010 sarà un’anno molto critico per chi pensava di fare business con le famose strisce blu.

Arresti e avvisi di garanzia sono all’ordine del giorno, dalle indagini vengono fuori nomi legati ai vertici politici nazionali, le indagini vanno spedite, speriamo solo che non finisca tutto in un bolla di sapone, gli Italiano reclamano i loro diritti.

In tema omologazioni dei parcometri non solo non risulta la conformità alle direttive ministeriali ma, sulla base degli accertamenti svolti dai giudici e dalla polizia municipale, sembra che le direttive non siano mai state emanate. Il caso dei «parcometri illegittimi», che in autunno aveva provocato l’annullamento di due multe per divieto di sosta, è tornato alla ribalta con due nuove sentenze del giudice di pace di Firenze. Magistrati diversi, ma stessi ricorsi e stesse motivazioni: il codice della strada prevede l’uso di dipositivi di controllo della sosta, ma prevede anche che siano regolati da una normativa che Palazzo Vecchio non ha mai potuto applicare perchè il ministero delle Infrastrutture non l’ha mai emanata. In attesa del nuovo piano sosta del Comune, che doveva entrare in vigore a inizio anno e che prevede l’eliminazione dei parcometri riservandoli solo ad alcune aree a rotazione rapida, la sosta a pagamento rischia dunque di diventare una delle spine nel fianco delle casse comunali.

Gli ultimi due casi, finiti sulla scrivania del giudice Sgherri, sono partiti dai verbali di violazione al codice della strada notificati a due automobilisti fiorentini che avevano parcheggiato la propria autovettura in viale Petrarca e in via Mascagni, nella zona di Porta Romana. Inserito il denaro nella macchinetta, i due ricorrenti si erano dimenticati di spostare la vettura prima che scadesse il tempo. Al loro ritorno avevano trovato una multa perché, come si legge nei verbali firmati dai vigili, «sostava in zona parcometro superando il periodo consentito per la sosta». Niente da dire, almeno in apparenza. Invece i due automobilsiti hanno contattato l’avvocato Gionata Billi e, con l’aiuto del legale, hanno impugnato il verbale rivolgendosi al giudice di pace.

I ricorsi dell’avvocato Billi hanno tirato in ballo la normativa regolamentaria di attuazione e hanno preso spunto dall’articolo 7 del Codice della strada. Al comma 1, lettera f, si legge che «i Comuni possono stabilire aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta, fissando le relative condizioni e tariffe in conformità alla direttive del ministero delle Infrastrutture». Il nodo è proprio questo. Non solo non risulta la conformità alle direttive, ma sembra che le direttive non siano mai state emanate. Gli stessi vigili urbani, con una nota che era stata prodotta durante una delle due udienze svolte in ottobre davanti al giudice Pecchia, avevano affermato che «nonostante le ricerche, non ci risulta che sia mai stata emanata alcuna direttiva in tal senso».

Il giudice Sgherri ha quindi accolto i ricorsi e ha annullato i due verbali redatti dalla polizia municipale. A questo punto, visto che si tratta della quarta sentenza in materia e visto che sono stati già depositati altri ricorsi che saranno discussi nei prossimi mesi, non è difficile immaginare che i giudici si esprimano ancora a favore dei ricorrenti. Se le direttive fossero davvero inesistenti, mancherebbe infatti la norma presupposta per la legittimità dell’installazione di tutti i parcometri a causa del mancato rispetto dell’articolo 7 del Codice della strada. Il comandante dei vigili, Massimo Ancillotti, aveva parlato di «questione da risolvere». Pochi giorni dopo l’annullamento delle prime due multe, il sindaco Renzi aveva presentato il nuovo piano della sosta, spiegando che i dispositivi per il controllo della sosta sarebbero stati rimossi. Allo stato, però, i parcometri sono ancora al loro posto e i ricorsi continuano ad aumentare.

Il comitati anti strisce blu è disponibile a supportare chi cade vittima di una multa ingiusta, inviate pure le richieste a oliva.giuseppe@yahoo.it.

mag 07

Aversa, una città in mano ai parcheggiatori privati.

Aversa 07/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI

Giuseppe Oliva

Ieri 06/05/2010 sono entrate in funzione le ganasce per chi sosta in divieto, ganasce giuste è previste dal C.d.S., l’impressione però è che le stesse vengono usate più per costringere i cittadini a sostare nelle strisce blu, che per evitare il divieto di sosta.

Più volte con i nostri video abbiamo dimostrato come questo piano parcheggi troppo oneroso per i cittadini, ha fatto migrare sempre più auto dalla sosta regolamentata alla sosta vietata, creando in alcune zone notevoli problemi di sicurezza e maggior traffico, i video che mostriamo di seguito ne sono la prova.

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Premesso che il comitato anti strisce blu è per il rispetto del Codice della Strada, ma il rispetto delle regole deve essere uguale per tutti, invece stranamente si vanno a multare le auto in divieto di sosta li dove i parcheggi a pagamento si sono svuotati, mentre in alcune zone della città ci sono auto che occupano abusivamente i posti riservati senza ricevere nessuna sanzione, in alcuni casi abbiamo trovato in zona anche le pattuglie dei vigili.

Nel video che mostriamo di seguito inviato anche al comandante Guarino, si nota come i posti riservati in via Cavour siano occupati abusivamente è sempre dalle stesse auto, il tutto sotto gli occhi prorpio di chi deve vigilare, parliamo degli ausiliari del traffico e dei vigili urbani.

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Sempre in tema di occupazione abusiva degli stalli riservati, il prossimo video mostra la situazione in P.zza fuori S.Anna, tra le due banche presenti in questa strada sono stati realizzati ben 7 posti per disabili, ora o queste banche hanno tanti disabili tra i loro clienti o questi posti sono stati realizzati tutti quì per permetterne l’utilizzo senza nessun controllo da parte degli ausiliari del traffico.

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mag 05

Aversa l’inchiesta strisce blu si allarga, Poggiomarino: appalti per i parcheggi, arrestato il consigliere Bifulco.

Aversa 05/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

L’inchiesta sulla truffa delle strisce blu si sta allargando a macchia d’olio, arresti e avvisi di garanzia fioccano come la neve in montagna, qualcuno è anche finito agli arresti domiciliari, finalmente i tanti comitati che da anni denunciano le irregolarità nella gestione della sosta a pagamento stanno cominciando a raccogliere i frutti.

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Fonte: http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/poggiomarino_appalti_parcheggi_arrestato_consigliere_bifulco.aspx

E’ finito agli arresti domiciliari Ennio Bifulco, vice presidente del consiglio comunale di Poggiomarino, eletto in assise nelle fila del centrodestra. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nell’ambito di un’indagine condotta dalla polizia sull’asse Perugia-Poggiomarino, legata alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu nel comune vesuviano. Ieri mattina, il nucleo investigativo della Digos di Napoli ha stretto le manette ai polsi di Ennio Bifulco, poi il consigliere è stato relegato ai domiciliari, perché le sue condizioni di salute sono “imcompatibili con il regime carcerario”. L’indagato, infatti, ha subito di recente un delicato intervento chirurgico. I particolari dell’inchiesta restano top-secret, anche perché secondo gli investigatori potrebbero esserci importanti sviluppi nelle prossime ore,. In ogni caso, l’unica certezza è che i reati contestati al consigliere comunale di Poggiomarino sono legati alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu dei parcheggi a pagamento. Un servizio che Bifulco cura in qualità di concessionario di una società privata con sede a Perugia, e che conta appalti dello stesso genere anche in alcuni comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari.

Ennio Bifulco, lavorava da tempo per l’azienda umbra, ancor prima che fosse promosso in consiglio dopo le amministrative del 2007, era un ausiliario del traffico prima di iniziare la “scalata” che lo ha portato ad essere “referente” nell’area Vesuviana.

La notizia ha l’effetto di un terremoto sulla politica cittadina, che sicuramente sarà segnata da una vicenda che per il momento nessuno ha voglia di commentare. Fiducia nella magistratura, a detta di amministratori e politici, e quindi niente processi prima di conoscere i risvolti delle indagini. Il caso, però, potrebbe comunque ripercuotersi in consiglio comunale, ma questa è un’altra storia e anche il sindaco preferisce non sbilanciarsi. Se non in una dichiarazione diplomatica che arriva in serata. “Esprimo tutta la mia solidarietà, umana e personale al consigliere Bifulco”, dice Vincenzo Vastola. Ovviamente, sulla vicenda “non posso esprimermi e non sarebbe nemmeno corretto”. E allora “Aspettiamo di conoscere i fatti che verranno fuori dal lavoro dei magistrati nei quali ho grande e piena fiducia”.

I fatti partono da lontano. Gli inquirenti stanno infatti monitorando la situazione dal dicembre 2008, ovvero, da quando venne annullato il concorso per sei vigili urbani nel comune di Poggiomarino. Un concorso svoltosi alla Mostra D’Oltremare a Napoli. In quell’occasione in molti denunciarono una lunga serie di irregolarità, tanto che la prova venne dichiarata nulla e mai più ripetuta, nonostante le pressioni di molti candidati partecipanti.

Le due vicende sono collegate perché è da quelle indagini che viene fuori il ruolo di Ennio Bifulco. Dal concorso, infatti, l’attenzione si sposta sulle gare d’appalto per la gestione dei parcheggi e la polizia allarga le indagini fino a Perugia, dove ha sede la società per la quale opera da concessionario di zona il vicepresidente del consiglio di Poggiomarino.

Un calibro da novanta della politica locale, eletto in consiglio con 215 voti di preferenza sotto il simbolo della lista civica “Forza Poggiomarino”, collegata al centrodestra e sostenitrice dall’attuale primo cittadino Vincenzo Vastola, succeduto nel 2007 al leader di centrosinistra, Roberto Giugliano. Ad Ennio Bifulco, originario di Ottaviano, era stata concessa anche la vice presidenza del consiglio comunale ed era componente della commissione pari opportunità.
FRANCESCO UGLIANO

mag 05

Aversa l'inchiesta strisce blu si allarga, Poggiomarino: appalti per i parcheggi, arrestato il consigliere Bifulco.

Aversa 05/05/2010
STRISCE BLU ILLEGALI
Giuseppe Oliva

L’inchiesta sulla truffa delle strisce blu si sta allargando a macchia d’olio, arresti e avvisi di garanzia fioccano come la neve in montagna, qualcuno è anche finito agli arresti domiciliari, finalmente i tanti comitati che da anni denunciano le irregolarità nella gestione della sosta a pagamento stanno cominciando a raccogliere i frutti.

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Fonte: http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/poggiomarino_appalti_parcheggi_arrestato_consigliere_bifulco.aspx

E’ finito agli arresti domiciliari Ennio Bifulco, vice presidente del consiglio comunale di Poggiomarino, eletto in assise nelle fila del centrodestra. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nell’ambito di un’indagine condotta dalla polizia sull’asse Perugia-Poggiomarino, legata alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu nel comune vesuviano. Ieri mattina, il nucleo investigativo della Digos di Napoli ha stretto le manette ai polsi di Ennio Bifulco, poi il consigliere è stato relegato ai domiciliari, perché le sue condizioni di salute sono “imcompatibili con il regime carcerario”. L’indagato, infatti, ha subito di recente un delicato intervento chirurgico. I particolari dell’inchiesta restano top-secret, anche perché secondo gli investigatori potrebbero esserci importanti sviluppi nelle prossime ore,. In ogni caso, l’unica certezza è che i reati contestati al consigliere comunale di Poggiomarino sono legati alla gestione dei parchimetri e delle strisce blu dei parcheggi a pagamento. Un servizio che Bifulco cura in qualità di concessionario di una società privata con sede a Perugia, e che conta appalti dello stesso genere anche in alcuni comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari.

Ennio Bifulco, lavorava da tempo per l’azienda umbra, ancor prima che fosse promosso in consiglio dopo le amministrative del 2007, era un ausiliario del traffico prima di iniziare la “scalata” che lo ha portato ad essere “referente” nell’area Vesuviana.

La notizia ha l’effetto di un terremoto sulla politica cittadina, che sicuramente sarà segnata da una vicenda che per il momento nessuno ha voglia di commentare. Fiducia nella magistratura, a detta di amministratori e politici, e quindi niente processi prima di conoscere i risvolti delle indagini. Il caso, però, potrebbe comunque ripercuotersi in consiglio comunale, ma questa è un’altra storia e anche il sindaco preferisce non sbilanciarsi. Se non in una dichiarazione diplomatica che arriva in serata. “Esprimo tutta la mia solidarietà, umana e personale al consigliere Bifulco”, dice Vincenzo Vastola. Ovviamente, sulla vicenda “non posso esprimermi e non sarebbe nemmeno corretto”. E allora “Aspettiamo di conoscere i fatti che verranno fuori dal lavoro dei magistrati nei quali ho grande e piena fiducia”.

I fatti partono da lontano. Gli inquirenti stanno infatti monitorando la situazione dal dicembre 2008, ovvero, da quando venne annullato il concorso per sei vigili urbani nel comune di Poggiomarino. Un concorso svoltosi alla Mostra D’Oltremare a Napoli. In quell’occasione in molti denunciarono una lunga serie di irregolarità, tanto che la prova venne dichiarata nulla e mai più ripetuta, nonostante le pressioni di molti candidati partecipanti.

Le due vicende sono collegate perché è da quelle indagini che viene fuori il ruolo di Ennio Bifulco. Dal concorso, infatti, l’attenzione si sposta sulle gare d’appalto per la gestione dei parcheggi e la polizia allarga le indagini fino a Perugia, dove ha sede la società per la quale opera da concessionario di zona il vicepresidente del consiglio di Poggiomarino.

Un calibro da novanta della politica locale, eletto in consiglio con 215 voti di preferenza sotto il simbolo della lista civica “Forza Poggiomarino”, collegata al centrodestra e sostenitrice dall’attuale primo cittadino Vincenzo Vastola, succeduto nel 2007 al leader di centrosinistra, Roberto Giugliano. Ad Ennio Bifulco, originario di Ottaviano, era stata concessa anche la vice presidenza del consiglio comunale ed era componente della commissione pari opportunità.
FRANCESCO UGLIANO

mag 04

Aversa, continua l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, ma i vigili dove sono?

Aversa 04/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il comitato anti strisce blu sta denunciando da molto tempo l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, parliamo di tutti i tipi di stalli riservati, posti per motoveicoli, disabili, carico e scarico.

L’occupazione avviene molto spesso sotto gli occhi proprio di chi deve vigilare, infatti nel video si può chiaramente vedere un’auto dei vigili urbani con due vigili in macchina, mentre a 5 metri tutti i posti sul lato destro di Via Cavour sono occupati abusivamente, basta guardare il video per capire che i controlli in questa zona sono nulli.
Warning: video ID not specified!

Ci piacerebbe tanto che il Sindaco Ciaramella e il comandante Guarino faccessero un giro in auto con noi del comitato anti strisce blu, in maniera da vedere dove i cittadini stanno cercano di parcheggiare per non pagare il salatissimo costo del parcheggio imposto dal nuovo piano parcheggi, per chi non fosse aggiornato sulla tariffa siamo a € 18,00 al giorno.

Bisogna smetterla di raccontare fandonia, i cittadini sanno bene quello che sta succedendo.

mag 04

Aversa, continua l'occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, ma i vigili dove sono?

Aversa 04/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il comitato anti strisce blu sta denunciando da molto tempo l’occupazione abusiva degli stalli di sosta riservati, parliamo di tutti i tipi di stalli riservati, posti per motoveicoli, disabili, carico e scarico.

L’occupazione avviene molto spesso sotto gli occhi proprio di chi deve vigilare, infatti nel video si può chiaramente vedere un’auto dei vigili urbani con due vigili in macchina, mentre a 5 metri tutti i posti sul lato destro di Via Cavour sono occupati abusivamente, basta guardare il video per capire che i controlli in questa zona sono nulli.
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Ci piacerebbe tanto che il Sindaco Ciaramella e il comandante Guarino faccessero un giro in auto con noi del comitato anti strisce blu, in maniera da vedere dove i cittadini stanno cercano di parcheggiare per non pagare il salatissimo costo del parcheggio imposto dal nuovo piano parcheggi, per chi non fosse aggiornato sulla tariffa siamo a € 18,00 al giorno.

Bisogna smetterla di raccontare fandonia, i cittadini sanno bene quello che sta succedendo.

mag 03

Aversa, continua l’occupazione abusiva degli stalli per disabili senza nessun controllo da parte dei vigili urbani.

Aversa 03/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il nuovo piano parcheggi voluto da Sindaco Ciaramella sta creando non pochi problemi ai cittadini e commercianti di Aversa, il comitato anti strisce blu ha girato diversi video che mostrano come le auto si stiano parcheggiando ovunque tranne che negli stalli a pagamento, basta farsi un giro sulla variante o nelle stradine lateriali di Via Roma per capire quante auto parcheggiano in divieto di sosta.

La Variante per esempio è presa di mira lungo l’intero tratto sia sulla carreggiata che sui marciapiedi da auto in sosta, creando moltissimi problemi sia in termini di sicurezza per i pedoni che per le auto, che immettendosi dalle traverse laterali non hanno una visuale sicura, stranamente su questa strada non si fanno multe, forse se cominciassero a fare i verbali per i divieti di sosta molti automobilisti che parcheggiano nei pressi delle fermate della metropolitana smetterebbero di usarla è una nuova polemica per la mancanza di parcheggi scoppierebbe contro il Sindaco Ciaramella.

In questo video si nota come in P.zza fuori S.Anna nella zona del Banco di Napoli i posti prima riservati al Banco di Napoli e al centro di salute mentale si sono trasformati in posti der disabili, ben 7 posti in 15 metri, l’assurdo è che i posti sono sempre preda degli automobilisti indisciplinati che non hanno nessun titolo per utilizzare questi prezziosi spazi, più volte al giorno in questa strada passano sia i vigili urbani che gli ausiliari del traffico, ma nessun verbale viene mai elevato.

Warning: video ID not specified!

Speriamo che il Sindaco Ciaramella la smetta di raccontare solo la sua verità è si decida ad aprire un tavolo di confronto con i cittadini e le associazioni di categoria.

mag 03

Aversa, continua l'occupazione abusiva degli stalli per disabili senza nessun controllo da parte dei vigili urbani.

Aversa 03/05/2010
metamorfosi strisce gialle 1
Giuseppe Oliva

Il nuovo piano parcheggi voluto da Sindaco Ciaramella sta creando non pochi problemi ai cittadini e commercianti di Aversa, il comitato anti strisce blu ha girato diversi video che mostrano come le auto si stiano parcheggiando ovunque tranne che negli stalli a pagamento, basta farsi un giro sulla variante o nelle stradine lateriali di Via Roma per capire quante auto parcheggiano in divieto di sosta.

La Variante per esempio è presa di mira lungo l’intero tratto sia sulla carreggiata che sui marciapiedi da auto in sosta, creando moltissimi problemi sia in termini di sicurezza per i pedoni che per le auto, che immettendosi dalle traverse laterali non hanno una visuale sicura, stranamente su questa strada non si fanno multe, forse se cominciassero a fare i verbali per i divieti di sosta molti automobilisti che parcheggiano nei pressi delle fermate della metropolitana smetterebbero di usarla è una nuova polemica per la mancanza di parcheggi scoppierebbe contro il Sindaco Ciaramella.

In questo video si nota come in P.zza fuori S.Anna nella zona del Banco di Napoli i posti prima riservati al Banco di Napoli e al centro di salute mentale si sono trasformati in posti der disabili, ben 7 posti in 15 metri, l’assurdo è che i posti sono sempre preda degli automobilisti indisciplinati che non hanno nessun titolo per utilizzare questi prezziosi spazi, più volte al giorno in questa strada passano sia i vigili urbani che gli ausiliari del traffico, ma nessun verbale viene mai elevato.

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Speriamo che il Sindaco Ciaramella la smetta di raccontare solo la sua verità è si decida ad aprire un tavolo di confronto con i cittadini e le associazioni di categoria.

apr 30

Aversa, consiglio comunale interrogazione su furto di corrente, Rotunno afferma: “è colpa nostra che non abbiamo staccato i fari”.

Aversa 30/04/2010
consiglio-del-29042010.JPG
Giuseppe Oliva

Ieri 29/04/2010 si è tenuto un infuocato consiglio comunale, sull’amministrazione pendeva una interrogazione abbastanza imbarazzante sul furto di corrente elettrica fatto dal parcheggio privato sito in zona ex alifana.

Il comitato anti strisce blu denuciò il fatto sia ai Carabinieri di Aversa che al comando dei Vigili Urbani, nella denuncia con video allegato era chiaro che i fari che illuminavano il piazzale si accendevano in contemporanea all’illuminazione stradale alle 17:00, ed erano in numero di 3, dopo 4 giorni i vigili urbani fanno finalmente l’accertamento, ma nel verbale viene segnalato 1 solo faro e non 3, da quel giorno il comitato ha scritto più volte all’amministrazione per chiedere che azione intendeva intraprendere per recuperare quanto consumato illecitamente per 3 anni, purtroppo nessuna risposta in merito è mai arrivata, tranne che i fari erano stati staccati.

Il consigliere Francesco Gatto del Pd facendosi portavoce degli interessi dei cittadini ha proposto un’interrogazione al consiglio comunale, la risposta è arrivata dall’Ing. Rino Rotunno ed ha lasciato l’amaro un bocca, si perchè invece di tutelare gli interessi dei cittadini che per 3 anni hanno pagato l’energia elettrica servita per illuminare un parcheggio privato, si è assunta la responsabilità del mancato distacco che andava fatto 3 anni fa, ma le giustificazioni non fanno cassa è il danno rimane, un danno erariale per le casse del comune che alla fine si riversa sui cittadini.

Questo episodio è stato già segnalato alla procura nella denuncia consegnata il 13/04/2010, e non sarà difficile per gli inquirenti risalire al vero proprietario del parcheggio privato per capire il perchè l’amministrazione non fa nulla per recuperare l’energia elettrica consumata.

Il comitato anti strisce blu è convinto che il comportamento dell’amministazione sta arrecando un danno erariale alle casse comunali ed è intenzionato a denunciare l’accaduto anche alla Corte dei Conti.

Nel consiglio comunale in Sindaco Ciaramella si è scagliato anche contro il comitato tanto per non cambiare, accusandolo addirittura di essere un fantasma, giusto per fare chiarezza il comitato esiste ed vivo e vegeto con tanto di statuto, partita iva e conto corrente per le adesioni, di seguito pubblichiamo lo statuto per fugare ogni dubbio, il Sindaco Ciaramella non è nuovo a queste scenate contro chi disturba i loro piani, ma le parole volano e lo scritto resta e per ora le denunce vere sono quelle del comitato contro gli illeciti del piano parcheggi.
statuto-comitato-strisce-blu-1.JPGstatuto-comitato-strisce-blu-2.JPGstatuto-comitato-strisce-blu-3.JPGstatuto-comitato-strisce-blu-4.JPGstatuto-comitato-strisce-blu-5.JPGbollettino-comitato-strisce-blu.JPG

Speriamo che leggendo lo statuto il Sindaco Ciaramella accetti che il comitato strisce blu non vuole l’eliminazione della sosta a pagamento, ma solo che si rispettino le regole del Codice della Strada, del resto gli arresti e le indagini in corso in tutt’italia con avvisi di garanzia ai comandanti della polizia municipale e le alle giunte comunali responsabili degli illeciti non fanno altro che rafforzare la tesi che la sosta a pagamento così come viene gestita del comune di Aversa è una truffa.

Per giusta informazione si pubblica la circolare ricevuta dal Ministero delle Infrastrutture nella persona del direttore generale Ing. Sergio Dondolini, in questa circolare l’Ing. Dondolini indica chiaramente l’art. di legge da utilizzare per chi non paga il grattino che è l’art. 7 comma 14, su questo non esiste interpretazione che tenga, qundi è la conferma che i migliaia di verbali emessi dal comune di Aversa sono errati e va fatto ricorso senza ombra di dubbio.

Quello che non è chiaro è il perchè il comandante Guarino informato più volte su questo errore non prende provvedimenti in merito, onde evitare un ulteriore danno economico al comune per i mancati incassi derivanti dai ricorsi vinti?

circolare-1790-art-157-parte-1.jpgcircolare-1790-art-157-parte-2.jpg