mag 09

Parco Pozzi senza corrente il Sindaco si scarica delle responsabilità e grida al sabotaggio.

Aversa 09/05/2011

Il Sindaco Ciaramella tenta di saltare il fosso delle responsabilità per la mancata vigilanza del parco Pozzi gridando al sabotaggio dell’impianto elettrico.

Il Sindaco dimentica che il parco era senza illuminazione da una settimana e se è vero che esistono delle telecamere di controllo, come mai nessuno si è accorto che non si accendevano le luci?

Il Comitato Strisce Blu ha realizzato ben due servizi video il 4 e 5 maggio dove era evidente la mancanza di illuminazione, inoltre abbiamo anche interessato la locale rete televisiva TELECLUBITALIA, che a sua volta ne ha dato la notizia al tg del 6 maggio e solo la stessa sera del e stato ripristinata l’illuminazione.

Inoltre dopo il sequestro del parco avvenuto il 13 gennaio di quest’anno, c’era stata l’assicurazione da parte dell’amministrazione che il controllo del parco sarebbe stato effettuato dai vigili urbani, che avrebbero dovuto provvedere alla apertura e chiusura dello stesso, come in effetti è avvenuto per qualche mese.

Poi d’un tratto non si è effettuato nessun controllo, lasciando i cancelli aperti e permettendo a molti di accedere al parco con mezzi motorizzati in barba al cartello che all’esterno segnala che il parco è isola pedonale.

Inoltre all’esterno degli ingressi non vi è nessun cartello sugli orari di apertura e chiusura e spesso ci sono arrivate segnalazioni di persone rimaste chiuse all’interno.

Questi sono fatti, tutto il resto sono solo scuse per non assumersi le responsabilità di quello che succede.

I cittadini vogliono collaborare segnalando i disservizi, infatti sono gli stessi cittadini ad averci segnalato la mancanza di illuminazione e i cancelli che restavano aperti a tutte le ore, fatto che ha permesso al fantomatico sabotatore di guastare l’impianto eletrico.

Forse al Sindaco sfugge che il rame dei cavi elettrici è molto costoso, ed è spesso oggetto di furti da parte di extracomunitari e zingari, presenti in gran numero nella zona.

Per questo chiediamo l’immediato ripristino della chiusura serale del parco, questo sia per preservare il parco da eventuali azioni di vandalismo che per la sicurezza dei frequentatori.

Giuseppe Oliva

mag 08

Aversa strisce pedonali irregolari: il Comitato Strisce Blu e l’AIFVS ne chiedono la rimozione.

Aversa 08/05/2011

Strisce blu, strisce bianche, strisce gialle, strisce pedonali, ultimamente il tema di strisce l’amministrazione non ne azzecca nessuna.

A molti non saranno sfuggite le nuove strisce pedonali con una vistosa bordatura rosso FERRARI, purtroppo queste strisce sono illegali in quanto il Codice della Strada prevede solo il bianco e il giallo su fondo nero, inoltre le strisce realizzate ad Aversa non sono verniciate, ma sono dei tappetini di gomma incollati a terra ed essendo di spessore superiore ai 2 millimetri rientrano nella tipologia di segnaletica verticale, quindi vanno omologate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Lo stesso Ministero con apposita circolare emassa il 04/05/2011, ha messo al bando questo modo di realizzare le strisce pedonali.

Il Comitato Strisce Blu e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, da sempre attente alla sicurezza stradale hanno inoltrato una richiesta all’amministrazione per l’immediato ripristino degli attraversamenti pedonali secondo le vigenti normative.

Questo personale modo di interpretrare il Codice della Strada da parte del comandante della polizia municipale, ha comportato un doppio spreco di denaro, in quanto questi tappetini colorati hanno un elevato costo rispetto alla semplice verniciatura bianca su fondo nero, ed anche la loro eliminazione avrà un suo costo, che purtroppo si riverserà sulle spalle dei cittadini, per questo il Comitato Strisce Blu chiederà il dettaglio della spesa e provvederà ad inoltrare una nuova denuncia alla Corte dei Conti.

Giuseppe Oliva

mag 04

Aversa: strisce pedonali fuori legge il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mette al bando le strisce pedonali colorate.

Aversa 04/05/2011

Strisce pedonali di tutti i colori, questa era la tendenza che le amministrazioni comunali avevano intrapreso negli ultimi anni, il colore variava a spesso più in funzione del partito politico di maggioranza che in funzione della sicurezza dei pedoni.

A questa moda non ha saputo rinunciare neanche il comandante della polizia municipale di Aversa Stefano Guarino, infatti non sarà sfuggito ai cittadini le nuove ma poco funzionali strisce pedonali bordate di rosso che stanno apparendo in giro per la città

Il Comitato Strisce Blu e l’AIFVS da sempre impegnate nel miglioramento della viabilità e sicurazza stradale avevano già avuto risposta dal Ministero sulla impossibilità di utilizzare un colore diverso dal bianco o giallo su fondo nero.

Oggi quel parere è di dominio nazionale infatti il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il parere n. 1379/2011 ha messo un chiaro e risolutivo freno a questa nuova tendenza sottolineando che gli attraversamenti pedonali possono essere individuati da strisce alternate solo bianche o gialle poiché qualsiasi altro colore striderebbe con le normative vigenti sia nazionale per quanto riguarda il codice della strada ed il regolamento d’attuazione che a livello europeo.

Il Comitato Strisce Blu e l’AIFVS invieranno una richiesta al comandante della polizia municipale Stefano Guarino e all’assessore alla viabilità Della Valle, per chiedere l’immediato ripristino delle strisce pedonali fuori legge, in caso contrario verranno ritenuti responsabili per eventuali incidenti che si dovessero verificare a seguito di questa irregolarità.

Giuseppe Oliva

mag 03

Aversa: verbali spediti in ritardo c’è la denuncia alla Corte dei Conti.

Aversa 04/05/2011

Comunicato stampa del vice presidente del Comitato Strisce Blu
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Il sottoscritto in qualità di vice Presidente del Comitato Strisce Blu, dopo essere venuto a conoscenza dell’esistenza di moltissimi verbali per infrazioni commesse tra novembre 2010 e gennaio 2011, tutti spediti dal comando di polizia municipale di Aversa oltre i 90 giorni consentiti dalla vigente normativa, ed essendo questo fatto configurabile come procurato danno erariale oltre che indebito arricchimento, ho provveduto in data odierna ad inoltrare a mezzo di posta elettronica certificata una dettagliata denuncia dell’accaduto alla Corte dei Conti della Campania, chiedendo un immediato intervento oltre che una giusta punizione per i responsabili di questo episodio.

Inoltre questo non è un caso isolato, infatti l’anno scorso nel periodo compreso tra novembre e aprile 2011 si è verificato il medesimo problema, andando addirittura a sforare i 150 giorni previsti dalla precedente normativa.

L’amministrazione pur essendo informata dei fatti ha preferito tacere, nel tentativo di incassare in maniera indebita i soldi dagli automobilisti che non si sono accorti dell’errore, senza pensare alle conseguenze di chi pur avendo pagato, potrebbe richiedere la restituzione di quanto indebitamente incassato dall’amministrazione, con ulteriore danno per le casse dell’amministrazione.

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Giuseppe Oliva

mag 03

Aversa: parco Balsamo tra promesse e degrado.

Aversa 03/05/2011


Viaggio nei parchi pubblici aversani tra promesse e degrado.

Sono anni che l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella fa continuamente proclami e promesse sulla realizzazione di opere pubbliche, purtroppo agli annunci non seguono quasi mai i fatti.

Il parco Balsamo è un evidente caso di degrado dovuto alla mancata sorveglianza da parte della polizia municipale, promessa dal Sindaco è confermata sia dal cartello apposto all’esterno del parco stesso che da un’ordinanza emessa dal Sindaco nel mese di gennaio 2011.

Questo parco costato circa 250.000 euro fu completato nel 2007, ma poi è stato abbandonato fino a quando i nostri servizi non ne denunciarono lo stato di abbandono.

L’amministrazione dietro la spinta anche delle forze politiche di opposizione ha provveduto alla sua apertura nel gennaio 2011.

Inaugurazione avvenuta senza però l’arredo urbano e verde pubblico, un nostro servizio ne evidenziò le mancanze e l’amministrazione corse ai ripari facendo installare sia l’arredo urbano che gli alberi.

Ci fu in quell’occasione la promessa che il parco sarebbe stato sorvegliato da personale di polizia municipale, che avrebbe anche provveduto alla sua apertura e chiusura.

Purtroppo anche queste promesse non sono state mantenute e il parco si sta avviando verso l’abbandono, affidato ad un gruppo di anziani che ne curano sia l’apertura che la chiusura, ma in violazione dell’ordinanza sindacale e senza nessuna responsabilità per quello che può accadere all’interno, oltre che con grave pericolo per il pubblico in quanto nel parco vi è la presenza costante di vandali che spaventano i fruitori dell’area.

Il video mostra lo stato nel quale versa l’intera struttura, i servizi igienici sono sporchi, mentre quelli per i diversamete abili sono chiusi, molte piante sono in evidente agonia, mentre il parco giochi per i più piccoli è una palude quando piove per trasformarsi in deserto al primo sole, mancano anche le misure di sicurezza per i più piccoli, come il tappeto in gomma per attutire le cadute.

Insomma quello che doveva essere un polmone verde e un fiore all’occhiello come più volte il Sindaco ha proclamato dalle pagine della stampa locale, sta diventando l’ennesima dimostrazione del degrado nel quale l’amministrazione ci fa vivere.

Viene da chiedersi se nel bilancio comunale esiste una voce per la manutenzione ordinaria, visto che si interviene solo quando le situazioni precipitano come nel caso del parco Pozzi, che fu sequestrato proprio per lo stato di abbandono nel quale versava.

Il Comitato Strisce Blu chiede l’immediato ripristino dello stato di sicurezza e igiene del parco Balsamo, in maniera da far tornare i cittadini ad usufruire di questo importante spazio verde.

Giuseppe Oliva

apr 30

Aversa: incidente in viale Kennedy, la sig.ra S.A. ci spiega la dinamica dell'incidente.

Aversa 30/04/2011

Il 28 aprile alle 14:40 circa in viale Kennedy all’incrocio con via L sturzo c’è stato l’ennesimo incidente che solo il caso ha voluto non si trasformasse in tragedia.

Da una prima ricostruizione la causa principale dell’incidente sembrava essere delle auto in sosta vietata lungo viale kennedy che impedivano una corretta visuale, ma da un succesivo approfondimento, e dopo aver intervistato la Sig.ra S.A. proprietaria della vettura Y10 coinvolta nell’incidente sono emersi altri particolari.

La Sig.ra S.A. era ferma all’incrocio di via L. Sturzo pronta ad immettersi su viale kennedy, mentre dalla sua sinistra sopranggiugeva a forte velocità una POLO grigio metallizzato, che per evitare una vettura davanti a se che doveva svoltare a sinistra e a causa dell’asfalto usurato e reso scivoloso dalla pioggia ha sbandato andanto a colpire la Y10 ferma allo stop, che successivamente è scivolata al centro della carreggiata.

Questo è l’ennesimo incidente che si poteva evitare, infatti se l’asfalto fosse stato in condizioni ottimali, se non ci fossero state le auto in sosta vietata e e se il limite dei 30 Km/h fosse fatto rispettare, come previsto dalla certificazione della città di Aversa come zona di rilevanza urbanistica, probbabilmente questo ed altri incidenti potrebbero essere sicuramente evitati.

La Cassazione con la sentenza n° 1691 del 2009 ha stabilito la responsabilità della P.A. per incidenti dovuti alla mancanza di manutenzione delle strade, anche in caso di appalto a ditte esterne.

Il Comitato Strisce Bu e l’AIFVS denunciano con forza le pessime condizione delle strade di Aversa, ritenendo responsabili di questo e di tutti gli incidenti che si dovessero verificare per gli stessi motivi l’amministrazione comunale e i dirigenti preposti alla manutenzione e sicurezza stradale.

Giuseppe Oliva

apr 30

Aversa: incidente in viale Kennedy, la sig.ra S.A. ci spiega la dinamica dell’incidente.

Aversa 30/04/2011

Il 28 aprile alle 14:40 circa in viale Kennedy all’incrocio con via L sturzo c’è stato l’ennesimo incidente che solo il caso ha voluto non si trasformasse in tragedia.

Da una prima ricostruizione la causa principale dell’incidente sembrava essere delle auto in sosta vietata lungo viale kennedy che impedivano una corretta visuale, ma da un succesivo approfondimento, e dopo aver intervistato la Sig.ra S.A. proprietaria della vettura Y10 coinvolta nell’incidente sono emersi altri particolari.

La Sig.ra S.A. era ferma all’incrocio di via L. Sturzo pronta ad immettersi su viale kennedy, mentre dalla sua sinistra sopranggiugeva a forte velocità una POLO grigio metallizzato, che per evitare una vettura davanti a se che doveva svoltare a sinistra e a causa dell’asfalto usurato e reso scivoloso dalla pioggia ha sbandato andanto a colpire la Y10 ferma allo stop, che successivamente è scivolata al centro della carreggiata.

Questo è l’ennesimo incidente che si poteva evitare, infatti se l’asfalto fosse stato in condizioni ottimali, se non ci fossero state le auto in sosta vietata e e se il limite dei 30 Km/h fosse fatto rispettare, come previsto dalla certificazione della città di Aversa come zona di rilevanza urbanistica, probbabilmente questo ed altri incidenti potrebbero essere sicuramente evitati.

La Cassazione con la sentenza n° 1691 del 2009 ha stabilito la responsabilità della P.A. per incidenti dovuti alla mancanza di manutenzione delle strade, anche in caso di appalto a ditte esterne.

Il Comitato Strisce Bu e l’AIFVS denunciano con forza le pessime condizione delle strade di Aversa, ritenendo responsabili di questo e di tutti gli incidenti che si dovessero verificare per gli stessi motivi l’amministrazione comunale e i dirigenti preposti alla manutenzione e sicurezza stradale.

Giuseppe Oliva

apr 20

Aversa: lavori fantasma in via Pelliccia, i soliti annunci per farsi pubblicità.

Aversa 21/04/2011

C’è la politica del fare e la politica del comunicare.

Ma quando la politica è fatta di comunicati trasmessi alla stampa locale per dare visibilità al politico di turno può capitare di leggere che sia stato effettuato un lavoro pubblico, destinato a migliorare la vivibilità di un quartiere della città, anche se quell’intervento non è stato eseguito e nemmeno avviato, realizzando praticamente un lavoro fantasma.

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apr 19

Aversa: ritardi nella notifica dei verbali, occhio alla data oltre il 90° giorno è possibile invocare l'autotutela.

Aversa 20/04/2011

In questi giorni il Comitato Strisce Blu Italia ha ricevuto molte segnalazioni di verbali per sanzioni al C.d.S. notificate in netto ritardo rispetto ai 90 giorni indicati dal C.d.S.

Dai documenti acquisiti ci sono moltissimi verbali spediti già oltre il termine consentito, quindi consigliamo a chiunque sia stato destinatario di un verbale in questo periodo di controllare la data di notifica, che non deve essere oltre i 90 giorni a partire dal giorno dopo l’infrazione.

Per difendersi da questo errore che rende le multe nulle, è possibile presentare istanza di annullamento in autotutela in base alla L.311/2005 direttamente al comando della polizia municipale di Aversa, indicando il nome e cognome, il numero di targa ed il numero dei verbali.

Il ritardo sembra essere dovuto a problemi burocratici non direttamente imputabili alla polizia municipale, infatti lo stesso comando conscio di questo errore e con la massima professionalità ha già accolto le nostre istanze in autotutela, risparmiando agli automobilisti l’onere di rivolgersi al G.d.P. e facendo risparmiara all’amministrazione le relative spese legali.

Per qualsiasi chiarimento il Comitato Strisce Blu mette a disposizione i propri esperti, che potete contattare a mezzo telefono allo 02.45074481 oppure alla via mail scrivendo a oliva.giuseppe@yahoo.it.
Giuseppe Oliva

apr 19

Aversa: ritardi nella notifica dei verbali, occhio alla data oltre il 90° giorno è possibile invocare l’autotutela.

Aversa 20/04/2011

In questi giorni il Comitato Strisce Blu Italia ha ricevuto molte segnalazioni di verbali per sanzioni al C.d.S. notificate in netto ritardo rispetto ai 90 giorni indicati dal C.d.S.

Dai documenti acquisiti ci sono moltissimi verbali spediti già oltre il termine consentito, quindi consigliamo a chiunque sia stato destinatario di un verbale in questo periodo di controllare la data di notifica, che non deve essere oltre i 90 giorni a partire dal giorno dopo l’infrazione.

Per difendersi da questo errore che rende le multe nulle, è possibile presentare istanza di annullamento in autotutela in base alla L.311/2005 direttamente al comando della polizia municipale di Aversa, indicando il nome e cognome, il numero di targa ed il numero dei verbali.

Il ritardo sembra essere dovuto a problemi burocratici non direttamente imputabili alla polizia municipale, infatti lo stesso comando conscio di questo errore e con la massima professionalità ha già accolto le nostre istanze in autotutela, risparmiando agli automobilisti l’onere di rivolgersi al G.d.P. e facendo risparmiara all’amministrazione le relative spese legali.

Per qualsiasi chiarimento il Comitato Strisce Blu mette a disposizione i propri esperti, che potete contattare a mezzo telefono allo 02.45074481 oppure alla via mail scrivendo a oliva.giuseppe@yahoo.it.
Giuseppe Oliva

apr 18

Aversa: info point in vendita, scherzo, provocazione o realtà?

Aversa 18/04/2011

L’amministarzione Ciaramella continua a sprecare il denaro pubblico.

Quello che vi mostriamo è l’info point installato ad agosto 2010 in piazza Mazzini e ad oggi ancora chiuso, sono passati ben 8 mesi e diverse promesse sia dell’assessore alla cultura Tirozzi, sia del promotore dell’iniziativa il consigliere Michele Galluccio.

Da qualche giorno sono apparsi sulle serrande dell’info point dei cartelli con la scritta vendesi con il numero di telefono del Comune, non sappiamo se si tratta di uno scherzo di chi dopo 8 mesi vede questa struttura ancora chiusa, oppure il se l’amministrazione ha rinunciato ad un progetto alquanto inutile e ha deciso di mettere in vendita la struttura.

Chiederemo lumi all’amministrazione, ma sta di fatto che questa struttura fortemente voluta dal consigliere Galluccio è ancora chiusa, con un sicuro spreco di denaro pubblico.

Ma forse l’installazione della struttura non era finalizzata ad un progetto di utilità pubblica e forse si trattava di accontentare uno dei tanti componenti di questa amministrazione, che in tante occasioni hanno permesso al Sindaco Ciaramella di avere i numeri per arrivare fino alla scadenza del suo mandato.

Della perchè la struttura sia ancora chiusa ci sono diverse tesi, qualcuno da la colpa all’ENEL che non si decide ad allacciare la corrente, altri ci confidano esserci una richiesta di spostare la struttura da quella posizione poichè troppo vicina alla villa sita a pochi metri.

Di sicuro la struttura sta marcendo e a dire il vero nessuno ne sente la mancanza e forse forse era meglio sperderli in altro modo quei soldi.

Il Comitato Strisce Blu continuerà a denunciare gli sprechi che questa amministrazione sta facendo, chiedendo ai cittadini alle prossime elezioni di ricordarsi di chi ha sprecato i nostri soldi per opere inutili e molto costose.

Giuseppe Oliva

apr 15

Aversa: scoperto nuovo caso di furto di energia elettrica ai danni del comune.

Aversa 15/04/2011

Il Comitato Strisce Blu scopre il terzo caso di consumo abusivo di energia elettrica pubblica, dopo un parcheggio privato e le palazzine site in via Corcione.

Nei due precedenti casi l’amministrazione è stata prontamente informata, ma non ha mosso un dito per recuperare il danno subito.

Infatti per il caso del parcheggio privato sito in zona ex stazione alifana, che per 3 anni ha utilizzato 3 grossi fari industriali collegati all’illuminazione pubblica per illuminare il piazzale, l’amministrazione nella persona dell’assessore Rotunno ha dichiarato, “non è il parcheggio che ha rubato la corrente, ma sono io che come responsabile di settore non ho provveduto a far staccare i fari dopo che l’area è divenuta privata”, anche per le palazzine di via Corcione che hanno usufruito per ben 12 anni dei pali dell’illuminazione pubblica per illuminare l’intera area non è stata avviata nessuna azione risarcitoria.

Ma il caso più eclatante scoperto pochi giorni fa riguarda un nuovo consumo abusivo di energia elettrica pubblica, questa volta per illuminare un cortile privato che dovrebbe appartenere alla curia visto che all’interno si trova una chiesa in via San Lorenzo.

Nel video si vedono chiaramente i cavi elettrici che partono dalle luci dell’illuminazione pubblica siti all’esterno della struttura e che finiscono nei 2 fari che illuminano il piazzale.

I residenti della zona ci hanno confidato che quei fili sono li da anni, questo lascia presupporre la complicità di chi gestisce la manutenzione dell’illuminazione pubblica, altrimenti non si spiega come nessuno abbia mai visto nulla.

Questi sono danni erariali che vanno a pesare sul bilancio comunale e di conseguenza sui cittadini.

Il Comitato Strisce Blu provvederà ad inoltrare una dettagliata denuncia alla Corte dei Conti per procurato danno erariale.

Giuseppe Oliva

apr 10

Aversa: le strade della movida trasformate in pista di formula 1, i residenti chiedono maggiori controlli.

Aversa 10/04/2011

Le strade della movida Aversana nei fine settimana si trasformano in micidiali piste di formula 1, i residenti della zona chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.

Via Michelangelo, via Giotto, via S. D’Acquisto, via Modigliani, via Raffaello, questo sono alcune delle strade che in tutti i fine settimana gruppi di giovani sotto l’effetto dell’alcol trasformano in piste di formula 1 mettendo in pericolo i pedoni e rendendo la vita inpossibile ai residenti.

Più volte i residenti si sono rivolti all’amministrazione per chiedere maggiori controlli, ma l’unica risposta che hanno avuto è l’installazione di telecamere di controllo, che a detta dell’amministrazione avrebbero dovuto far cessare o perlomeno diminuire gli episodi di violenza e transito ad alta velocità.

Purtroppo queste telecamere sono collegate con il comando della polizia municipale, dove il servizio cessa alle ore 21:00 e non resta nessuno a sorvegliare i monitor.

Alla fine l’installazione delle telecamere è servito solo a spendere un bel pò di denaro pubblico, ma per fare prevenzione c’è bisogno di intervenire prima che le situazioni degenerino in risse o incidenti.

Forse se ci fosse stato un coordinamento con il vicino comando dei carabinieri, con l’installazione di monitor per la visione delle immagini in tempo reale si sarebbero ottenuti migliori risultati in termini di rapidità di intervento e controllo del territorio.

Questa è l’ennesima dimostrazione che questa amministrazione non riesce a trovare le giuste soluzioni ai problemi che la città vive quotidianamente, passando la maggior parte del tempo a litigare per una poltrona.

Giuseppe Oliva

mar 22

Aversa: cittadini senza più diritti, le istituzioni fondamentali al servizio solo dei politici.

Aversa 22/03/2010

Diritto, legalità, giustizia, tutte belle parole, ma che ad Aversa non hanno più nessun valore.

Questo perchè gli intrecci tra politica, Procura e Prefettura, sono così stretti da far dimenticare a queste istituzioni il loro ruolo.

Le ultime vicende accadute ad Aversa hanno dimostrato come queste istituzioni, che dovrebbero garantire la legalità al di sopra di tutto, hanno smarrito la retta via, cedendo alle raccomandazioni di alcuni “Santi Politici” e andando contro i diritti dei cittadini.

Basta analizzare le ultime vicende giudiziarie accadute in città, che hanno coinvolto sia i dirigenti che i vertici politici dell’amministrazione, per capire come sia la procura di S.M.Capua Vetere che la Prefettura, non hanno svolto il loro compito nella massima trasparenza.

Strisce blu e sequestro del parco Pozzi sono solo due delle vicende finite sul tavolo dei Magistrati e della Prefettura, vicende che meritavano il massimo dell’attenzione da parte di queste istituzioni, ma che alla fine il buon nome di qualche politico e dirigente è stato preferito ai diritti dei cittadini.

Per la vicenda del sequestro del parco Pozzi si è arrivati a far risultare l’agente di P.G. e Guardia Zoofila, Saverio Mazzarella un pregiudicato, pur di fargli ritirare il decreto che gli dava i poteri di tutela del territorio, poteri che invece aveva per la provincia di Napoli, dove la sua fedina penale risultava limpida.

Poteri che gli hanno consentito a gennaio 2011, di porre sotto sequestro il parco Pozzi per le pessime condizioni igienico sanitarie nelle quali versava, la vicenda è finita su tutti i giornali e il Sindaco Ciaramella insieme al comandante Guarino risultavano, secondo il G.I.P. gli unici responsabili del disastro.

A quel punto scatta la preghiera al Santo di turno e il Sindaco Ciaramella in conferenza stampa fa un chiaro appello al senatore Giuliano, invocando il suo aiuto poichè secondo lui un gruppo di cittadini onesti e volenterosi di migliorare la propria città si erano rivoltati contro di lui.

Eppure il parco Pozzi faceva veramente schifo, c’erano rifiuti speciali e pericolosi ovunque, infatti le prove video/fotografiche avevano convinto il G.I.P. a convalidare il sequestro.

Poi avviene qualcosa di miracoloso e un pò fuori dalle linee guida della procedura giudiziaria, infatti il P.M. il giorno dopo la chiusura del parco chiede l’intervento del Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri.

Questo Nucleo speciale doveva accertare la presenza di tutti quei rifiuti speciali presenti nel parco e che avevano convinto il G.I.P. a convalidare il sequestro, ma forse abbagliati da una luce celeste non rilevavano nulla, ma proprio nulla di tutti i copertoni, batterie per auto, rifiuti cementizzi, siringhe dei drogati, vetro, plastica, metallo etc, etc, presenti nel parco, insomma un vero miracolo.

A seguito del verbale negativo del N.O.E. il P.M. decide di dissequestrare definitivamente il parco, facendo cadere anche le accuse contro il Sindaco e il comandante della P.M..

Questa è la prova che un intervento divino ha spinto qualche bottone in Procura, calpestando i diritti dei cittadini, ma soprattutto la legalità che un’istituzione come una procura dovrebbe possedere.

Per le strisce blu la vicenda è ancora più intrigata, il motivo è da ricercare nel business enorme che si nasconde dietro la sosta e le multe che ne derivano, che vanno ad ingrassare le tasche di società private e le casse comunali, senza in nessun modo risolvere il problema della viabilità e mobilità in città.

Un esempio su tutti può rendere l’idea di cosa stiamo parlando, se i posti auto a pagamento in una città come Aversa sono solo 1.650 a fronte di un parco circolante di 33.000 veicoli, oltre a tutti quelli che arrivano in città per lavoro o per commissioni, visto l’alto numero di uffici e banche che insistono sul territorio, diventa chiaro che anche facendo pagare per assurdo 10.00 euro l’ora, non ci sarebbe comunque posto per tutti, a questo si aggiunga che tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi 20/30 anni non si sono preoccupate di creare infrastrutture periferiche a supporto di un trasporto pubblico integrato, il risultato di questa cattiva programmazione è una continua emergenza sul fronte della viabilità.

Per questo il Comitato Strisce Blu da oltre 5 anni si batte non contro le strisce blu, ma per ottenere un rispetto delle norme del codice della strada, ma soprattutto il rispetto dello spirito della legge che regolamenta la sosta a pagamento.

Il legislatore nello scrivere la norma non intendeva certo mettere le mani in tasca ai cittadini, infatti una delle norme mai rispettate da nessun Comune è l’accantonamento degli introiti derivanti dalla sosta a pagamento, che come unico fine devono servire per la costruzione di nuovi parcheggi sotterranei e di superfice da destinare ai cittadini.

Analizzando la situazione ad Aversa ci si rende subito conto che l’unico scopo per il quale è stata istituita la sosta a pagamento è solo quello di fare cassa, basta guardare di quanto è aumentato il costo in soli 10 anni, infatti nel 2001 si pagava 1.000 lire, oggi si paga 1,50 euro, oltre ad aver triplicato anche il numero degli stalli a pagamento.

Ma in questi 10 anni cosa è cambiato?

Nulla, perfettamente nulla, anzi l’aumento del costo del parcheggio e del numero degli stalli, porta sempre più automobilisti a sostare in divieto, creando un gran caos e smog, oltre a rallentare il trasporto pubblico fino al punto che per fare 300 metri ci si impiega anche 30 minuti, tutti questi risultati negativi sono l’esatto contrario dei vari PGTU e PUT invocati da questa amministrazione per sostenere il piano di sosta a pagamento.

Ma ovviamente nello stilare il piano parcheggi, grazie anche ad alcune norme non proprio chiare del C.d.S., l’amministrazione ha commesso moltissimi illeciti, tutti prontamente denunciati alla Procura della Repubblica di S.M. Capua Vetere.

Tra gli illeciti segnalati, vi è l’abuso d’ufficio, poichè l’intera giunta comunale, Sindaco in testa si è esonerata dal pagamento del parcheggio.

Altro illecito è l’aver prodotto nel 2007 una falsa attestazione di rilevanza urbanistica ben due anni prima che fosse firmata la delibera di giunta, attestazione che ha permesso nello stesso anno di indire un bando di gara per 1.650 posti tutti a pagamento, cancellando di fatto anche i pochi posti gratuiti che esistevano in città.

Vogliamo parlare della segnaletica che indica a chi giunge in città la rilevanza urbanistica?

Questa è totalmente assente, nonostante 2 richieste fatte al comandante della P.M. Stefano Guarino, che la prima volta rispose, “a questo comando non risulta nessun obbligo di apporre la segnalatica che attesti la rilevanza urbanistica della città”, ma ad un nostro sollecito allegando l’art. 7 comma 10 del C.d.S., che recita, “le zone di cui ai commi 8 e 9 sono indicate mediante apposita segnaletica”, ma a questa seconda richiesta il comandante non si è mai degnato di rispondere.

Ma gli errori si riscontrano anche nell’emissione dei verbali, errori che oltre a far ingrassare le casse comunali, hanno anche creato un danno erariale, poichè qualcuno dopo averli scoperti li ha utilizzati per non pagare ben 16 verbali.

Parliamo della sosta in via Diaz non compresa nell’ordinanza sindacale n° 215 del 2001 indicata nei verbali come presunta violazione, sfortunatamente per l’amministrazione questa ordinanza non comprendeva la sosta in via Diaz, ed è stato lo stesso comandante Guarino ad ammetterlo in tribunale, ma nonostante tutto il Sindaco informato dell’accaduto continua a sostenere l’operato del comandante.

Gli errori sfortunatamente non finiscono quì, infatti il comandante Guarino sostiene di poter sanzionare chi sosta senza il grattino a mezzo dell’art. 157 comma 6 e 8, ma il C.d.S. al comma 6 recita: “Nei luoghi ove la sosta e’ permessa per un tempo limitato e’ fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta e’ fatto obbligo di porlo in funzione.”
Quindi non essendoci ad Aversa la limitazione del tempo di sosta questo articolo non è utilizzabile, per questo ci viene incontro anche la Cassazione, che nel 2009 con la sentenza n° 5621 ha sancito addirittura lo straripamento dei poteri dell’ausiliare in caso di sanzione a mezzo del solo art. 157 senza menzionare anche l’art. 7.

Purtroppo i cittadini sono costretti a far valere i propri diritti in sede giudiziaria o a mezzo del Prefetto, visto che il Sindaco Ciaramella sempre prontamente informato di tutti gli illeciti non ha mai voluto prendere nessun provvedimento, ma l’alto costo del bollo per presentare ricorso innanzi al G.d.P. ha fatto preferire l’alternativa del Prefetto, nonostante il rischio di vedersi raddoppiata la multa in caso di rigetto.

Ma i cittadini hanno sempre riposto la massima fiducia in questa istituzione, purtroppo una nota scritta dal Sindaco Ciaramella direttamente al Prefetto il mese scorso e comunicato dallo stesso a mezzo stampa, deve aver pregiudicato l’operato anche della Prefettura.

Infatti è dal 2007 che inoltriamo i ricorsi al Prefetto con il risultato di un’accoglimento totale, stranamente dopo che il Sindaco ha inoltrato questa nota al Prefetto, lo stesso ci inizia a rigettare i ricorsi, ma ancor più grave è che le motivazioni false e pretestuose e non rispecchiano le otivazioni indicate nei ricorsi.

In pratica il ricorso ci è stato rigettato con la motivazione che ad Aversa non c’è obbligo di istituire le aree di sosta gratuite, poichè la città risulta di rilevanza urbanistica, ma nel ricorso noi abbiamo indicata la falsa applicazione dell’art. 157 comma 6 e 8, è ovvio che il motivo del rigetto è pretestuoso e non conforme, per questo verrà prodotto un controricorso innanzi il G.d.P..

Vogliamo sperare che questo sia solo un caso isolato, in caso contrario provvederemo a denunciare il comportamento non proprio trasparente della Prefettura agli organi competenti.

Le conclusioni di queste vicende le lasciamo trarre ai cittadini, che ben conoscono certi meschini comportamenti di chi usa il proprio potere per sfuggire alla legge, ma le elezioni sono vicine e i cittadini sapranno ricompensare con la giusta moneta tutti i politici che utilizzano la propria posizione per fini personali.

Giuseppe Oliva

mar 21

Aversa: l'amministrazione riesce a convincere il Prefetto a bocciare uno dei 70 ricorsi presentati, nella speranza di evitare la valanga dei ricorsi dei cittadini.

Aversa 20/03/2011

L’amministrazione comunale di Aversa diffonde false notizie per evitare una valanga di ricorsi.

L’articolo di oggi è alquanto singolare, parla di un ricorso che il Prefetto avrebbe bocciato al presidente del Comitato Strisce Blu il 2 marzo, ne prendiamo atto e procederemo al controricorso al G.d.P., visto che la risposta del Prefetto non è inerente le motivazione esposte nel ricorso.

Insomma questa amministrazione con le sue amicizie è riuscita ad inquinare anche la Prefettura, facendo bocciare con delle motivazioni pretestuose uno dei tanti ricorsi presentati.

Il Comitato sapeva che qualche perdita ci sarebbe stata, ma siamo sempre noi in vantaggio per numero di ricorsi vinti, ma soprattutto questa amministrazione diffondendo queste notizie cerca solo di evitare una valanga di ricorsi, che cittadini sempre più vessati da questo piano parcheggi potrebbero fare.
Quelle che seguono sono solo alcune delle sentenze a favore dei cittadini per sanzioni sulle strisce blu:


Sicuramente la vittoria più bella, quella che dimostra tutta l’incompetenza di questa amministrazione, è stata quella dei 16 ricorsi vinti tutti in via Diaz, in quanto l’ordinanza sindacale n° 215 del 31/07/2001 indicata come presunta violazione nei verbali, non prevedeva il pagamento per questa strada.

Ma ancor più bella è stata la soddisfazione nel vedere lo stesso comandante Guarino ammetterlo in udienza, con un suo documento nel quale appoggia l’accoglimento dei ricorsi.

Il comandante per questo errore che ha portato nelle casse comunali tanti soldi di ignari automobilisti colpiti dalle multe errate, è stato denunciato per abuso d’ufficio, inoltre è stata inoltrata una denuncia per indebito arricchimento e procurato danno erariale.

Ma nonostante tutto il Sindaco Ciaramella continua a riporre la massima fiducia nel comandante Guarino, fiducia che non è stata scalfita neanche dalla falsa attestazione di rilevanza urbanistica della città di Aversa prodotta dal comandante ben 2 anni prima che ciò accadesse con regolare delibera di giunta, falsa attestazione che ha prodotto una nuova denuncia per falso in atto pubblico ai danni del comandante Guarino.

Purtroppo il comandante Guarino combatte la guerra con le armi che noi gli paghiamo, infatti il costo degli errori commessi viene prelevato dagli introiti delle multe, dato rilevabile dalle delibere in nostro possesso e che arriva a sfiorare i 20.000 euro l’anno, il tutto in violazione dell’art. 208 del C.d.S. che non prevede l’utilizzo degli introiti derivanti dalle sanzione del C.d.S. per questo fine.

Altro errore altra denuncia, sia alla Procura della Repubblica sia alla Corte dei Conti.

Insomma l’elenco degli illeciti commessi nello stilare e gestire questo piano parcheggi è lungo, ma questa amministrazione deve avere qualche santo in paradiso, che è riuscito a rallentare l’azione dei magistrati, ma il Comitato non si arrende tanto facilmente, la prossima mossa sarà quella di inoltrare tutta la documentazione anche alla procura centrale e alla Guardia di Finanza, oltre che informare il Consiglio di Stato.

Abbiamo anche tentato di farci ricevere dal Sindaco Ciaramella, affinchè ci desse delle risposte sul perchè continua a coprire il comportamenteo del comandante Guarino anche di fronte ad illeciti di così grave entità, ovviamente le rispote le volevamo registrare per farle ascoltare a tutti i cittadini.

Ma il Sindaco ci ha risposto: “non ho tempo da perdere, gli spettacoli si fanno in piazza e nei teatri”.

Purtroppo sono 5 anni che il Sindaco si rifiuta di ricevere il Comitato, nonostante le 2 richieste fatte a mezzo fax e raccomandata, non sono bastate neanche le 3.000 firme raccolte in due giorni contro il piano parcheggi, per scalfire il suo orgoglio.

Si perchè sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.

A questo punto è difficile pensare che il Sindaco non sappia della truffa architettata ai danni dei cittadini, il suo evitare il confronto con il Comitato è la prova evidente della difficoltà nella quale si trova e i continui attacchi sempre più meschini che arrivano direttamente al Presidente del Comitato Giuseppe Oliva, ne sono la prova evidente.

Spero che la Prefettura di Caserta non si faccia influenzare da questa amministrazione, prendendo in seria considerazione i ricorsi presentati, in caso contrario provvederemo a denunciare l’eventuale respinta di ricorsi senza sufficienti motivi.

E’ già capitato che una Prefettura sia anche condannata alle spese in caso di successiva vittoria innanzi il Giudice di Pace.

L’appello che lanciamo ai cittadini è sempre lo stesso, prima di pagare leggiamo cosa hanno scritto nel verbale, perchè nessuno è perfetto e fino ad ora gli errori sono stati tanti e hanno permesso di vincere un gran numero di ricorsi.

Ma sicuramente i cittadini si ricorderanno di tutti coloro che in questa amministrazione nulla hanno fatto per migliorare la vivibilità della città, per non parlare dei soldi pubblici buttati in inutili opere mai concluse.

Giuseppe Oliva