set 09

Strisce blu, grazie alle denunce del Comitato Strisce Blu la Smart Project è stata condannata a pagare la TARSU e la TOSAP.

Aversa 08/09/2013

Finalmente il tribunale condanna definitivamente la Smart Project a pagare la TARSU e la TOSAP per gli anni che ha gestito le strisce blu ad Aversa, il merito di questa importante vittoria è tutta del Comitato Strisce Blu, visto che grazie a noi se il Comune di Aversa è stato costretto ad emettere i ruoli di TARSU e TOSAP a carico delle società che hanno gestito le strisce blu sin dal 2001.

E’ stato il Comitato Strisce Blu nel 2010 a scoprire che l’amministrazione comunale non aveva mai emesso i ruoli per riscuotere questi tributi, una mancanza che denota una grande impreparazione nel gestire la cosa pubblica e che ha creato un danno economico di molti milioni di euro, una parte dei quali non potranno più essere recuperati visto che la prescrizione è di appena 5 anni, quindi sono definitivamente persi gli incassi dal 2001 al 2005.

Questa è la richiesta inviata all’ex Sindaco Ciaramella il 12/07/2010 nella quale il Comitato Strisce Blu chiese l’applicazione di TARSU e TOSAP alle società che gestivano le strisce blu.

E’ questa è la risposta che ricevemmo dall’ex Sindaco, anche se nella stessa c’è un piccolo errore in quanto nella stessa si legge che gli uffici competenti avevano già da tempo avviate le procedure per la riscossione, fatto non vero in visto che dalla documentazione acquisita dagli uffici competenti non risultano emessi i ruoli a carico della Icaro dal 2001 al 2005 e il ruolo emesso solo nel 2010 comprendeva 5 anni di arretrati, confermando che l’amministrazione si è precipitata ad emettere i ruoli solo dopo la nostra richiesta.

Il Comitato Strisce Blu era sicuro che il Comune avrebbe avuto vittoria facile, quello che ci dispiace è che sia l’ex amministrazione che la nuova non hanno mai menzionato nei comunicati stampa riferiti a questa vicenda i meriti che ci siamo conquistati, dimostrando sempre una professionalità e preparazione nettamente superiore a molti dirigenti comunali.

Per questo rivendichiamo tutti i meriti di questa importante vittoria, che non solo porterà un pò di soldi nelle povere casse comunali, ma ha anche portato ad avere una minore pressione sulla strisce blu, consentendo agli automobilisti un minore costo del parcheggio oltre che una maggiore tolleranza.

Ovviamente la battaglia non è finita, visto che si attende da anni una messa a norma della gestione, oltre che una revisione totale del piano parcheggi che tenga in considerazione gli obblighi derivanti dalla delibera 157 del 2009 che rese l’intero territorio comunale Z.P.R.U., visto che dal 2009 l’unica cosa che è stata fatta è l’installazione di 4 cartelli in alcune strade di accesso alla città che indicano la rilevanza urbanistica dell’area.

Giuseppe Oliva

set 08

Auto in custodia giudiziaria, si faccia pagare a chi ha creato il danno economico.

Aversa 09/09/2013

Ancora sprechi a danno dei cittadini.

Le oltre 1.000 auto sequestrate in questi anni sono diventate una palla al piede che mina la stabilità economica del Comune di Aversa.

La norma è molto chiara e detta tempi certi per l’alienazione delle auto sequestrate a vario titolo nel territorio comunale, ci sono diverse tempistiche che arrivano ad un massimo di 3 mesi in caso di rimozione per divieto di sosta, dopo questo termine l’ente deve attivare tutte le procedure per monetizzare il bene sequestrato nel caso abbia ancora un valore economico, oppure deve procedere alla rottamazione nel caso il bene sia in cattivo stato.

Se questo non è stato fatto l’ente non può far ricadere il costo dell’inefficienza dei propri uffici sui cittadini, piuttosto si individuino i responsabili ai quali addebitare questo inutile costo.

Gli stessi revisori dei conti hanno invitato l’ente a trovare la copertura per questa spesa, ma quello che è inaccettabile è la dichiarazione dell’assessore al ramo Guido Rossi che dichiara: “Se mai risultasse che il nostro Ente dove pagare una quota per le custodia delle auto, abbiamo calcolato che questa sarebbe intorno ai 200 mila euro, una cifra che possiamo facilmente reperire dagli avanzi di bilancio rispettando il piano di stabilità”.

Una dichiarazione inaccettabile in un momento di crisi profonda per le casse comunali, se effettivamente esiste un avanzo di bilancio si impiagasse per affrontare le tantissime urgenze, come i tombini che sono stati trafugati dai ladri da molte strade e che creano una situazione di pericolo per auto e pedoni, oppure le tante buche presenti in città che comportano enormi danni economici per il comune costretto a pagare i danni procurati alle auto e pedoni.

I Comitato strisce Blu procederà come sempre a segnalare anche questa vicenda alla Corte dei Conti.

Giuseppe Oliva

ago 31

Ancora opere incompiute dell’ex amministrazione.

Aversa 31/08/2013

I politici si sa sono molto bravi a promettere opere per migliorare la città alla quale chiedono il sostegno, ma poi stranamente nulla accade e le promesse o non vengono mantenute oppure si completano solo a metà sprecando molti soldi pubblici.

La casa dello studente realizzata all’interno dell’ex carcere mandamentale di via F. Saporito è una delle tante opere inutili realizzate dall’ex amministrazione, opera servita solo a spendere i fondi pubblici, il Comitato Strisce Blu si era già interessato di questo spreco facendo intervenite anche Striscia la Notizia nel 2011, l’articolo completo a questo indirizzo: http://www.strisceblu.org/?p=1139.

L’ex amministrazione è stata moto brava ad annunciare in pompa magna il completamento dell’opera e l’immediato utilizzo della stessa già nel 2007, ma si è dimenticò di stipulare la convenzione con l’università, inoltre ancora più grave è la totale mancanza dell’agibilità per i disabili, infatti l’edificio è sprovvisto di ascensori e pedane per i disabili.

Dimenticanza o errore di progettazione?

Quello che ci fa più meraviglia è la provocazione del consigliere Galluccio del PDL che l’ancia l’idea di riprendersi l’edificio visto che l’università non lo ha mai posto in funzione.

Strana idea visto che l’edificio è stato realizzato con fondi specifici e va utilizzato solo per quel fine, anzi l’enorme ritardo dovrebbe essere oggetto di indagine da parte della magistratura contabile, visto che spendere fondi pubblici per opere mai andate in funzione è punito severamente.

Il consigliere Galluccio predica bene e razzola male, visto che lui stesso è artefice di iniziative inutili e costose come l’info point installato in piazza Mazzini tre anni fa e mai andato in funzione.

Consigliamo all’amministrazione di verificare la corretta esecuzione dell’opera e la corrispondenza con la vigente normativa in merito agli edifici pubblici, inviando gli atti in procura nel caso di difformità.

Giuseppe Oliva

lug 21

Matera la città dei sassi, un patrimonio da tutelare.

Matera 21/07/2013

Matera è una città antichissima, il cui territorio testimonia insediamenti senza soluzione di continuità sin dall’età paleolitica. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell’epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo Neolitico gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati, in particolare sulla Murgia Timone. Con le Età dei metalli nacque il primo nucleo urbano, quello dell’attuale Civita, sulla sponda destra della Gravina. Sorta su un preistorico villaggio trincerato, la città che si sviluppò successivamente ha probabili origini greche, come afferma il Volpe nelle sue Memorie storiche profane e religiose sulla città di Matera, citando anche l’Ughelli, il Pacichelli ed il Padre Bonaventura da Lama che erano giunti a tale conclusione. Ciò sarebbe confermato dall’emblema della città, il bue con le spighe di grano, che secondo il Volpe stesso è un simbolo tipico della Magna Grecia; inoltre il Gattini cita l’ipotesi di alcuni storici secondo i quali riprodurrebbe l’emblema della città di Metaponto, che era appunto un bue, mentre le spighe di grano erano figure ricorrenti nelle monete greche. Gattini a conferma di ciò cita anche alcuni versi del poeta Tommaso Stigliani: «Il marinaro di Metaponto antica, la quale a nostra età dett’è Matera», e fa riferimento all’accoglienza data da Matera ai profughi metapontini dopo la distruzione della loro città da parte di Annibale.

Una città che mette i brividi tanto è ricca di storia, i suoi vicoli, le sue infinite scalinate hanno tanto da raccontare e nelle menti dei Materani sono impresse anche le sofferenze di quando in questa città di viveva talmente male che fu soprannominata la vergogna d’Italia.

Un luogo magico assolutamente da visitare, approfittando anche della possibilità di soggiornare nei sassi, abitazioni tipiche scavate nella roccia.

Erano anni che volevo visitare quella che è stata paragonata a Petra, città storica della Giordania anch’essa scavata nella roccia, una volta arrivati ai margini della città vecchia si scende tra mille scalinate e si inizia a respirare un’aria magica, il soggiorno è stato reso ancora più piacevole dall’ospitalità dei Materani, tutti ci chiedevano se avevamo bisogno di informazioni e ci indicavano i posti migliori da visitare, tutti ci tenevano a fare bella figura e a far si che portassimo dentro di noi un bellissimo ricordo da poi diffondere con il passaparola.

In uno dei tanti vicoli incontriamo una Materana che molto gentilmente si offre di farci visitare l’intera città, una persona molto simpatica che conosce i mille segreti di questa magica città.

Ho soggiornato in una classica abitazione del luogo nella zona del sasso Barisano, la sig.ra Sara del residence San Giovanni ci ha accolto con estrema gentilezza e disponibilità e la camera nella quale siamo stati rispecchia in pieno lo stile unico di Matera.

Di giorno la città è bella ma è la notte che la vera magia viene fuori, si finisce per girare la città più volte perché al cambiare della luce si notano particolari sempre diversi e non si finisce mai di stupirsi su come l’uomo sia riuscito a creare un posto così magico, speriamo solo che le istituzioni riescano a preservare questa città che dal 1993 è patrimonio dell’UNESCO per le future generazioni, completando quel progetto di recupero dei sassi che purtroppo si è bloccato per la mancanza di fondi.


L’album completo lo vedere cliccando sul seguente link: Matera la città dei sassi

Giuseppe Oliva

lug 11

L’amianto in tavola, conseguenze dei roghi tossici in Campania.

Aversa 11/07/2013
Nel cerchio rosso è stata individuata una discarica di amianto e materiali tossici.


Mani criminali stanno uccidendo la Campania e tutti i suoi abitanti e la politica con il suo silenzio contribuisce a questa strage.

Da anni si continua a parlare di come risolvere il problema degli sversamenti illegali di rifiuti altamente cancerogeni come l’amianto, ma sistematicamente le parole se le porta via il vento mentre le malattie legate ai roghi tossici sono una triste realtà.

Le discariche abusive sono ovunque come dimostra il video realizzato il 09/07/2013 ad Aversa in una traversa laterale di via E. De Nicola a poche centinaia di metri da due importanti e frequentate scuole, e a ridosso di abitazioni e campi coltivati.

Come si vede dal video la zona è piena di amianto e scarti di pellame, il tutto periodicamente viene dato alle fiamme per fare nuovo spazio ad altri rifiuti.

Inoltre è evidente che tutti i fumi tossici vanno a depositarsi sulle colture che insistono in tutta la zona e di conseguenza finiscono sulle tavole di ignari consumatori, il consumo di alimenti carichi di diossina ed amianto si somma con i fumi tossici conseguenza dei roghi appiccati di continuo facendo innalzare il rischio tumori nella popolazione.

Molti, troppi fanno finta di non vedere, ma l’inquinamento ormai è totale e chiudersi dentro per non respirare i fumi tossici non risolve il problema, perché quello che non respiri lo finisci per mangiare.

Intanto la politica è totalmente assente, come se il problema non esistesse, anzi continuano a fare tagli alle forze dell’ordine e a tutte le istituzioni che dovrebbero fare prevenzione e controllo.

Ma forse alla politica conviene di più creare emergenze, si perché nelle emergenze si possono spendere soldi senza controllo finendo per dare gli appalti per le bonifiche agli stessi criminali che hanno sversato, così il ciclo continua all’infinito.

Il Comitato Strisce Blu chiede alle istituzioni di intervenire immediatamente in questa zona non solo per effettuare una bonifica seria ma soprattutto bisogna mettere in sicurezza la zone impedendo che gli sversamenti continuino, anche semplicemente impedendo l’accesso a questa strada ai non residenti.

Aversa e l’intero agro sono pieni di strade come questa, ma sembra che a nessuno importi della Campania e dei suoi residenti, ma quando si tratta di chiedere i voti o incassare le tasse politici e governo sono sempre presenti.

Eppure la soluzione è dietro l’angolo, basterebbe una Legge chiara e pene sicure, il CSB propone:

a) Arresto fino a 5 anni chi viene preso in flagranza di reato mentre sversa amianto con sconto di pena di 2 anni se collabora ad individuare la fonte del materiale.
b) Arresto fino a 3 anni per chi sversa residui di pellame, copertoni, secchi di vernice, lattine di solvente o collanti con sconto di 1 anno sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
c) Arresto fino a 1 anno per chi sversa residui ci costruzione, vetro, ceramica e altri materiali meno pericolosi, con sconto di 6 mesi sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
d) arresto fino a 3 anni per chi affida materiale destinato alla discarica a persone sprovviste di autorizzazioni.
Processo per direttissima e in nessun caso devono essere previsti gli arresti domiciliari.
Dare ampi poteri e mezzi alle forze dell’ordine per monitorare e sorvegliare i luoghi degli sversamenti.
Provare a coinvolgere le molte associazioni di volontari che insistono sul territorio e che troppo spesso vengono sottovalutate, ma forse è perché lavora gratis e non fannno girare i soldi delle emergenze.
Obbligare e stanziare i fondi per permettere ai Comuni più grandi di realizzare isole ecologiche in grado di ricevere tutti i materiali che normalmente vengono sversati illecitamente, come bidoni di vernice, copertoni, residui di costruzione e amianto (l’amianto trattato con idonea vernice può essere trattato anche dal privato che vuole bonificare la sua proprietà), troppo spesso questi materiali finiscono nelle campagne coltivate perché le isole ecologiche non possono ricevere questi rifiuti, trattare il ritiro con le aziende specializzate è troppo oneroso per un semplice cittadino, sempre più spesso i cittadini fanno da soli i piccoli lavori di manutenzione ma poi hanno enormi difficoltà per smaltire il materiale di risulta.

Queste semplici misure potrebbero fungere da sicuro deterrente sia a chi trasporta e sversa i rifiuti che chi li affida nelle mani sbagliate.

Voglio ricordare che dietro questo enorme problema c’è sempre la mano della criminalità organizzata, che prima sversa i rifiuti, poi li da alle fiamme e dopo guadagna milioni di euro per la rimozione.

Giuseppe Oliva

lug 08

Aversa cancellate le strisce gialle, residenti sempre più penalizzati.

Aversa 08/07/2013


Ancora una volta l’amministrazione comunale di Aversa fa un pasticcio con le strisce blu, ormai elencare orrori e decisione prese in difformità con la vigente normativa diventa sempre più difficile.

Le ultime irregolarità rilevate dopo l’annullamento del contratto con la A.T.I. che ha gestito il servizio fino a luglio 2012 sono:

a) compilazione delle penaline per mancato grattino o grattino scaduto, penaline che già non erano previste dall’attuale Codice della Strada e divenute definitivamente fuori Legge con la sentenza n° 888 del 2012 della Corte dei Conti del Lazio.

b) trasformazione delle “illegali” penaline in verbali per infrazioni al C.d.S. stampati e firmati successivamente dagli ausiliari del traffico in violazione dell’art. 200/201 del Codice della Strada.

c) mancati requisiti da parte degli ausiliari del traffico per la compilazione dei verbali di accertamento per violazioni al C.d.S., in quanto non rientrano più nei requisiti previsti dalla Legge Bassanini Bis la stessa prevede solo due possibilità per far redigere i verbali agli ausiliari, la prima è l’assunzione da parte dell’amministrazione degli ausiliari, la seconda quella che vengano assunti da una società che abbia ricevuto la concessione dell’area oggetto delle strisce blu, mentre ad Aversa l’area non è stata data in concessione per via della norma che prevede il pagamento di TOSAP e TARSU per le aree adibite a parcheggio a pagamento.

d) ultima ma non di poco conto è la decisione presa unilateralmente dal Sindaco di trasformare le aree dedicate alla sosta per i residenti, le cosiddette strisce gialle della zona B4 ( via, Raffaello, via Botticelli, via Giotto, P.zza Bernini, via de Chirico, via Gemito, via Tiziano, via Di Jasi, via Garofano, viale e P.zza degli Artisti), il tutto senza una delibera di giunta ma solo con un’ordinanza sindacale, questa anomalia amministrativa potrebbe portare ad una valanga di ricorsi.

Inoltre c’è stata una mancata comunicazione da parte dell’amministrazione delle mutate condizioni di sosta per i residenti che sono sul piede di guerra, gli stessi si chiedono come poter avere i nuovi permessi di sosta e come fare nel caso si hanno più auto nella stessa famiglia.

Il Comitato Strisce Blu si chiede se non era più logico indirizzare le auto di chi lavora negli uffici della zona e che devono parcheggiare per l’intera giornata nel più comodo parcheggio di via Guido Rossa ad oggi sempre costantemente vuoto, in questo modo si sarebbe eliminato il problema della sosta di centinaia di auto sparse a macchia d’olio per tutto il parco Argo e parco Coppola spesso anche in divieto di sosta approfittando dell’esiguo numero di vigili in strada.

Del resto la delibera 157 del 2009 che definisce l’intero territorio comunale di Aversa ZPRU impone di mettere in atto tutte le misure per far diminuire l’accesso delle auto dei non residenti in città e trasformare altri 300 stalli da gialli per i residenti a blu a pagamento non mi pare che vada in questa direzione visto che permette ma a pagamento di giungere nelle aree che altrimenti dovrebbero essere off limits.
Inoltre dopo le ore 20:00 cosa succede per le auto parcheggiate in questi posti oggi a pagamento e che prima erano solo per i residenti?
In effetti con le strisce gialle riservate ai residenti in quei posti era possibile multare i trasgressori per divieto di sosta e far rimuovere la vettura perché occupava uno spazio riservato ai soli residenti, mentre con questo trasformazione c’è il serio rischio che i residenti perdano completamente la possibilità di trovare un posto libero, infatti l’ausiliare potrà solamente mettere sull’auto trovata in sosta senza grattino o con il grattino scaduto una “illegale” penalina che ha l’irrisorio costo di € 2,00, ma in nessun modo si potrà applicare la sanzione per divieto di sosta con la relativa rimozione.

Insomma questa decisione sembra l’ennesimo pasticcio di un’amministrazione che nonostante il cambio politico sembra avere ancora le idee confuse su viabilità e parcheggi.

Giuseppe Oliva

giu 27

Discarica in pieno centro all’uscita Ponticelli Barra, una bomba ecologica pronta ad esplodere.

Aversa 27/06/2013

Provare a documentare il numero di discariche abusive presenti in Campania e come provare a contare le banche presenti in Svizzera.

Troppe quelle nascoste sotto i terreni coltivati, moltissime quelle presenti sotto i cavalcavia dei vari assi mediani, sicuramente quelle nascoste sotto i terreni coltivati hanno bisogno di essere scoperte con indagini, ma come la mettiamo per quelle presenti ai margini di ogni accampamento rom della Campania?

Questo video è stato girato all’uscita dell’asse Ponticelli Barra, quì la situazione è drammatica e non è possibile fare finta di non vedere, non stiamo parlando di un sacchetto di rifiuti buttato dal finestrino ai margini della strada, ma parliamo di una montagna di rifiuti a perdita d’occhio.

 

Non ho potuto approfondire più di tanto, visto che già Luca Abete inviato di Striscia La Notizia fu malamente cacciato proprio dai rom presenti in zona, che evidentemente hanno interesse a sfruttare i materiali scaricati abusivamente.

Ci sono domande che i residenti della zona e della Campania in generale si fanno da anni, purtroppo il silenzio da parte delle istituzioni è totale.

Possibile che nessuno possa mandare via persone che accumulano rifiuti in questa maniera?

Possibile che non ci sono pochi euro in cassa per installare una telecamera che sia in grado di riconoscere chi scarica i rifiuti in questa zona e perseguirlo come prevede la Legge?

Possibile che non si riesca a controllare con una pattuglia la zona?

La Campania era una terra felix dove si potevano coltivare frutta e verdura in gran quantità, purtroppo la mala politica e la delinquenza hanno distrutto una regione riempendola di costruzioni abusive e discariche a perdita d’occhio, ormai il territorio è talmente saturo di rifiuti di ogni tipo, spesso si tratta di rifiuti provenienti dal nord Italia, che non esiste più la possibilità di bonificare i suoli.

Giuseppe Oliva

giu 13

Trasporto pubblico al collasso, viaggio in metro Aversa Napoli le disavventure di un viaggiatore.

Aversa 13/06/2013

La situazione trasporti in Italia è al collasso, chi viaggia con il trasporto pubblico deve affrontare ogni giorno una vera e propria battaglia per raggiungere il posto di lavoro.
Oggi voglio raccontarvi la mia disavventura per andare da Aversa a Napoli per lavoro con la metropolitana.

Ore 16:15 mi incammino verso la metropolitana di Aversa centro, all’ingresso ci sono diversi cartelli che indicano un guasto ai distributori automatici e bisogna rivolgersi alle rivendite indicate, senza perdermi d’animo nonostante il ritardo per l’imprevisto mi sono incamminato verso un vicino bar ma purtroppo era sprovvisto di biglietti, ore 16:25 passo al secondo bar indicato che purtroppo aveva solo biglietti E2 direzione Caserta, mi chiedo a cosa servono biglietti per Caserta se la metropolitana finisce ad Aversa, molto contrariato lo prendo lo stesso preparandomi a litigare in caso di controllo.


Ore 16:40 all’ingresso della metro trovo anche alcuni tornelli guasti e decido di chiedere spiegazioni a due gentili addetti, gli stessi mi confessano che è un dramma e che questi problemi sono frequenti ma sono sono gli unici.

Ore 16:50 finalmente con un notevole ritardo sono in metro verso Napoli e quando finalmente arrico alla stazione di Piscinola mi rendo conto che i guasti trovati ad Aversa non sono un caso isolato, infatti anche quì le biglietterie automatiche sono ferme da tempo e i tornelli non vengono utilizzati lasciando passare tutti i viaggiatori per un varco lasciato aperto senza possibilità di verificare i biglietti.

Ore 17:30 finalmente arrivo a piazza Dante e mi incammino verso il mio appuntamento lavorativo e al primo punto vendita mi procuro i biglietti per il ritorno onde evitare altri problemi.

Mi chiedo a cosa servono le grandi opere come la TAV quando in Italia mancano i servizi di base??

Questa esperienza negativa mi ha confermato che non c’è più speranza di risollevare il paese con questa classe politica, del resto sono gli stessi che hanno creato i cronici problemi che oggi affliggono l’Italia.

Giuseppe Oliva

giu 03

Multe degli ausiliari del traffico, milioni di multe a rischio per il mancato rispetto dei requisiti imposti dalla Bassanini-bis.

Aversa 01/06/2013

Strisce blu e multe elevate dagli ausiliari del traffico quante sono realmente valide e vanno pagate?

Dagli ultimi dati sembra che moltissime multe elevate dagli ausiliari del traffico sono illegittime a cause del mancato rispetto dei requisiti di Legge, in effetti la figura dell’ausiliare del traffico è regolamentata dall’art. 17 delle Legge 15 maggio 1997, n° 127 (Bassanini-bis).

La Bassanini-bis prevede che i comuni possano con apposita delibera conferire poteri di accertamento delle infrazioni al C.d.S. per le aree cosiddette strisce blu anche a personale dipendente comunale o dipendenti di società di gestione che abbiano ricevuto in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento.

Gli ausiliari devono:

a) Essere dotati di tessere di riconoscimento e segnali distintivi

L’esigenza di immediata riconoscibilità per l’utenza stradale degli accertatori delle violazioni relative alla sosta od alle corsie riservate, rende necessario che questi siano dotati di una tessera di riconoscimento, che si può anche identificare con quella ordinariamente rilasciata dal Comune, dall’azienda, dalla società o dall’Associazione da cui dipendono e richiede, altresì, che la stessa sia esposta in modo ben visibile.

Per le stesse finalità occorre uno specifico abbigliamento distintivo, naturalmente diverso da quello indossato dal personale di polizia stradale previsto ai commi 1 e 2 dell’art. 12 C.d.S., costituito da una pettorina recante la scritta “Ausiliari del traffico”, unitamente ad un bollettario di accertamento e di preavviso di violazione.

b) Accertamento e contestazione

All’accertamento effettuato deve sempre seguire la redazione di un verbale di contestazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 200 e 201 C.d.S. e con i contenuti indicati all’art. 383 del Regolamento di esecuzione e di attuazione. Copia dello stesso dovrà essere consegnata al trasgressore se presente al momento dell’accertamento o se sopraggiunto immediatamente dopo. Il verbale sarà comunque gestito direttamente dagli Uffici o Comandi di Polizia Locale e registrato secondo le regole del citato art. 383, comma 3 del Regolamento di attuazione.

c) Gestione dei verbali di contestazione

Tutta l’attività di gestione dei verbali, successiva alla loro redazione (notifiche, riscossione, trattazione ricorsi, messa a ruolo, ecc) è effettuata dagli Uffici o dai Comandi di polizia locale del comune in cui gli addetti operano. Ai predetti Uffici o Comandi compete anche un’attività di indirizzo, pianificazione e controllo degli accertatori ed una costante assistenza ed organizzazione del servizio da questi svolto.

Fin quì è quello che prevede la Legge, ma quanti comuni rispettano questi requisiti quando conferiscono i poteri di compilare i verbali agli ausiliari?

Da indagini svolte del Comitato Strisce Blu ne deriva un quadro completamente diverso, infatti molto spesso le aziende che ricevono in concessione l’area oggetto della sosta a pagamento non assumono gli ausiliari, ma stabiliscono dei contratti di collaborazione, il che fa decadere il primo fondamentale requisito, in altri casi le aree di sosta a pagamento non vengono date in concessione ma se ne affida la sola vigilanza, venendo così a mancare un’altro fondamentale requisito per far si che il verbale di contestazione sia valido.

In altri casi si arriva addirittura a far compilare agli ausiliari o presunti tali dei foglietti definiti genericamente “penaline”, peraltro non previste dal Codice della Strada, sulle quali si intima il malcapitato automobilista a pagare entro qualche giorno una cifra che va da pochi euro ma che nel peggiore dei casi può arrivare fino a 10 euro, queste “penaline” sono del tutto “illegali” come sancito dalla sentenza della Corte dei Conti del Lazio 888/2012 e non possono in nessun modo trasformarsi in verbali per sanzioni al C.d.S..

C’è anche da verificare come vengono gestiti gli incassi delle cosiddette “penaline”, visto che per le multe esiste l’art. 208 del C.d.S. che stabilisce i parametri di spesa ammessi dagli introiti delle multe, mentre per le “penaline” essendo un’invenzione di molti comuni non c’è controllo e questi incassi potrebbero finire per tappare i tanti buchi di bilancio che le amministrazioni hanno.

In Comitato Strisce Blu si impegna a relazionare la Corte dei Conti sulle irregolarità rilevate, che portano da un lato ad indebiti incassi da parte dei comuni, ma dall’altro si trasformano in pesanti perdite per il pagamento delle spese processuali per le sentenze sfavorevoli.

Giuseppe Oliva

mag 20

Aversa sito del comune ancora una volta attaccato dagli Hacker, è la quarta volta solo quest’anno.

Aversa 21/05/2013

Ancora una volta il sito del Comune di Aversa è preso di mira dagli Hacker.

Il Comitato Strisce Blu già nel 2012 denunciò la scarsa sicurezza del sistema informatico, denunciando il pagamento di software per la sicurezza informatica che potevano essere scaricati dalla rete, purtroppo come sempre l’amministrazione all’epoca guidata dall’ex sindaco Ciaramella seppe solo dichiarare che il sistema informatico era adeguatamente protetto senza fornire nessuna spiegazione sui tipi di software utilizzati.

Alla fine tutti i nodi vengono al pettine ed evidentemente dopo essere stato attaccato per ben 4 volte nell’ultimo periodo significa che qualche falla ci deve pur essere.

Il Comitato Strisce Blu chiede all’amministrazione guidata dal Sindaco Sagliocco di aprire un’inchiesta per far luce su quanto sta accadendo.

Giuseppe Oliva

mag 06

La banda del tombino colpisce anche ad Aversa.

Aversa 06/05/2013

La crisi sta facendo scendere sempre più gli obbiettivi dei ladri.

Da un po’ di giorni tra le provincie di Napoli e Caserta stanno avvenendo furti di tombini in ghisa e ferro, un fenomeno che ha anche provocato degli incidenti a causa delle asportazioni di griglie per lo scarico delle acque.

Anche Aversa non si salva da questi furti, infatti da qualche giorno nella piazza antistante il poliambulatorio sono stati asportati dei tombini, la zona è stata prontamente recintata dall’amministrazione, speriamo che il fenomeno venga arginato al più presto e vengano catturati i colpevoli.

Giuseppe Oliva

apr 23

Aversa edificio a rischio crollo in pieno centro storico, il grido d’allarme dei residenti.

Aversa 23/04/2013


In pieno centro storico della città di Aversa riceviamo una segnalazione dei residenti di via P.M. Virgilio molto preoccupati per quel che resta di un edificio recintato da oltre 20 anni e che oggi più che mai è a rischio crollo.

Le immagini sono impietose e l’allarme sembra essere fondato, infatti l’asse che reggeva originariamente l’arco della finestra è marcito e consumato da un precedente incendio, inoltre le infiltrazione di acqua e la vegetazione cresciuta nelle crepe ne ha indebolito ancor di più la struttura.

Questo edificio è stato recintato oltre 20 anni fa e da allora nulla si è fatto per eliminare il pericolo, ormai i crolli nel centro storico sono frequenti, basta ricordare il più recente crollo di un’ala della chiesa nei pressi del Liceo Cirillo che ha portato alla chiusura della struttura scolastica per poter mettere in sicurezza l’area, ma ad oggi permangono i disagi provocati dalla chiusura della strada che porta da piazza Cirillo al Giudice di pace e a piazza Marconi.

I residenti di via P.M. Virgilio sono molto preoccupati e chiedono all’amministrazione di intervenire immediatamente per scongiurare una sicura ed imminente tragedia.

Giuseppe Oliva

apr 18

Interessi del 10% su multe applicato da EQUITALIA è illegale, ritrovata una sentenza della Cassazione che lo prova.

Aversa 18/04/2013

Quanti di voi hanno mai letto con attenzione una cartella esattoriale per una multa?

Forse non tutti, ma è bene farlo visto che la Cassazione con la sentenza 3701 del 16 febbraio 2007 ha stabilito che il 10% ogni 6 mesi addebitato tramite il codice tributo 5243 applicato alle multe è illegale.

Eppure quasi tutte le cartelle esattoriali prevedono questa maggiorazione che spesso raddoppia il costo della multa, trasformando poche multe per mancato pagamento del grattino delle strisce blu ad esempio in un vero incubo.

Vogliamo chiedere alle istituzioni preposte al controllo di EQUITALIA di verificare se ciò è vero, visto che le cartelle esattoriali a rischio incasso sono almeno il 30% del totale.

Ancora una volta lo stato non mette in condizione i cittadini di pagare quanto dovuto, ma soprattutto ignora completamente i giudizi nei quali è stato condannato.

Già le procedure per ottenere informazioni sulle corrette notifiche sono una palese violazione del diritto alla difesa, visto che in caso di una cartella esattoriale di sollecito riferita ad una cartella precedente mai notificata si hanno solo 5 giorni per pagare altrimenti diventa esecutiva, ma provando a chiedere la documentazione che attesti la corretta notifica della prima cartella EQUITALIA si prende ben 30 giorni per rispondere.

A questo punto tocca giocare alla cieca, perchè o si attendono i 30 giorni sperando nella mancata notifica della precedente cartella che renderebbe nulla anche la seconda, oppure si incorre in ulteriori spese e forse anche il pignoramento dell’auto per non aver pagato entro i 5 giorni previsti.

Insomma una normativa da riformare al più presto per ristabilire il diritto alla difesa dei cittadini.

Giuseppe Oliva

apr 15

Hacker, nuovo attacco al sito del comune di Aversa.

Aversa 15/04/2013

Hacker attaccano il sito del Comune di Aversa.

Già nel mese di marzo 2012 il sito fu attaccato, come documentammo in un nostro articolo al seguente indirizzo http://www.strisceblu.org/?p=2429 è possibile leggere l’articolo completo, articolo nel qualche chiedevamo al responsabile della sicurezza lumi in merito al software di firewall utilizzato, visto che da indiscrezioni ricevute sembra che il Comune utilizzi un software di distribuzione gratuita e del quale paga anche una forma di assistenza, purtroppo l’unica risposta che ci fu data all’epoca fu che il Comune era protetto adeguatamente protetto, ma con quale software no ci è mai stato comunicato.

Il Comitato Strisce Blu si chiede come sia possibile che certi episodi si verifichino di continuo, l’impressione è che ogni cosa che viene fatta ad Aversa deve essere ripetuta sempre due volte, come i lavori di rattoppo stradale o manutenzione in generale.

Speriamo che questa sia l’ultima volta visto che il sito del Comune è visitato ogni giorno da moltissimi utenti, ed è uno strumento fondamentale per acquisire informazioni e documenti.

Giuseppe Oliva

mar 30

Aversa, il Comitato Strisce Blu aiuta l’amministrazione a recuperare 1.5 milioni di euro, ma in cambio riceve una denuncia per diffamazione.

Aversa 30/03/2013

Il Comitato Strisce Blu detiene la paternità di questa scoperta, visto che nel 2010 siamo stati i primi a rilevare che le società che gestiscono le strisce blu devono versare nelle casse comunali due tributi fondamentali come TARSU e TOSAP.

A seguito di quella importante scoperta inviammo una missiva all’ex Sindaco Ciaramella per chiedere l’applicazione della Legge visto che fino al 2010 l’amministrazione sembrava non conoscere questa normativa.

Il Sindaco ci rispose che i ruoli erano stati emessi regolarmente, ovviamente i ruoli dal 2001 al 2009 erano definitivamente persi a causa della prescrizione breve della quale godono questi tributi.

Ovviamente l’amministrazione pur non incassando nulla sia dalla ICARO che ha gestito le strisce blu dal 2001 al 2009 che dalla SMART che aveva vinto il nuovo appalto nel 2009, non ha mai pensato di annullare il contratto, andando così a generare 2 contenziosi che sono andati in eredità alla nuova amministrazione.

Questa è la dimostrazione che il Comitato Strisce Blu anche se con toni a volte forti e sarcastici ha sempre lavorato nell’interesse della collettività, purtroppo di contro l’ex Sindaco invece di sfruttare la nostra preparazione, che superava quella di molti dirigenti comunali pagati con fior di stipendi, pensò di denunciare il Presidente del CSB, Giuseppe Oliva per diffamazione a mezzo stampa, costringendo lo stesso ad affrontare un ingiusto processo.

Il Comitato Strisce Blu una volta appurato che l’amministrazione non aveva mai provveduto a riscuotere ne TOSAP e ne TARSU dalle società che hanno gestito le strisce blu sin dal 2001 inviò una denuncia per danno erariale alla Corte dei Conti della Campania, chiedendo di far luce sulle eventuali responsabilità a carico dei dirigenti.

Giuseppe Oliva