lug 11

L’amianto in tavola, conseguenze dei roghi tossici in Campania.

Aversa 11/07/2013
Nel cerchio rosso è stata individuata una discarica di amianto e materiali tossici.


Mani criminali stanno uccidendo la Campania e tutti i suoi abitanti e la politica con il suo silenzio contribuisce a questa strage.

Da anni si continua a parlare di come risolvere il problema degli sversamenti illegali di rifiuti altamente cancerogeni come l’amianto, ma sistematicamente le parole se le porta via il vento mentre le malattie legate ai roghi tossici sono una triste realtà.

Le discariche abusive sono ovunque come dimostra il video realizzato il 09/07/2013 ad Aversa in una traversa laterale di via E. De Nicola a poche centinaia di metri da due importanti e frequentate scuole, e a ridosso di abitazioni e campi coltivati.

Come si vede dal video la zona è piena di amianto e scarti di pellame, il tutto periodicamente viene dato alle fiamme per fare nuovo spazio ad altri rifiuti.

Inoltre è evidente che tutti i fumi tossici vanno a depositarsi sulle colture che insistono in tutta la zona e di conseguenza finiscono sulle tavole di ignari consumatori, il consumo di alimenti carichi di diossina ed amianto si somma con i fumi tossici conseguenza dei roghi appiccati di continuo facendo innalzare il rischio tumori nella popolazione.

Molti, troppi fanno finta di non vedere, ma l’inquinamento ormai è totale e chiudersi dentro per non respirare i fumi tossici non risolve il problema, perché quello che non respiri lo finisci per mangiare.

Intanto la politica è totalmente assente, come se il problema non esistesse, anzi continuano a fare tagli alle forze dell’ordine e a tutte le istituzioni che dovrebbero fare prevenzione e controllo.

Ma forse alla politica conviene di più creare emergenze, si perché nelle emergenze si possono spendere soldi senza controllo finendo per dare gli appalti per le bonifiche agli stessi criminali che hanno sversato, così il ciclo continua all’infinito.

Il Comitato Strisce Blu chiede alle istituzioni di intervenire immediatamente in questa zona non solo per effettuare una bonifica seria ma soprattutto bisogna mettere in sicurezza la zone impedendo che gli sversamenti continuino, anche semplicemente impedendo l’accesso a questa strada ai non residenti.

Aversa e l’intero agro sono pieni di strade come questa, ma sembra che a nessuno importi della Campania e dei suoi residenti, ma quando si tratta di chiedere i voti o incassare le tasse politici e governo sono sempre presenti.

Eppure la soluzione è dietro l’angolo, basterebbe una Legge chiara e pene sicure, il CSB propone:

a) Arresto fino a 5 anni chi viene preso in flagranza di reato mentre sversa amianto con sconto di pena di 2 anni se collabora ad individuare la fonte del materiale.
b) Arresto fino a 3 anni per chi sversa residui di pellame, copertoni, secchi di vernice, lattine di solvente o collanti con sconto di 1 anno sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
c) Arresto fino a 1 anno per chi sversa residui ci costruzione, vetro, ceramica e altri materiali meno pericolosi, con sconto di 6 mesi sulla pena se collabora ad individuare la fonte dei materiali.
d) arresto fino a 3 anni per chi affida materiale destinato alla discarica a persone sprovviste di autorizzazioni.
Processo per direttissima e in nessun caso devono essere previsti gli arresti domiciliari.
Dare ampi poteri e mezzi alle forze dell’ordine per monitorare e sorvegliare i luoghi degli sversamenti.
Provare a coinvolgere le molte associazioni di volontari che insistono sul territorio e che troppo spesso vengono sottovalutate, ma forse è perché lavora gratis e non fannno girare i soldi delle emergenze.
Obbligare e stanziare i fondi per permettere ai Comuni più grandi di realizzare isole ecologiche in grado di ricevere tutti i materiali che normalmente vengono sversati illecitamente, come bidoni di vernice, copertoni, residui di costruzione e amianto (l’amianto trattato con idonea vernice può essere trattato anche dal privato che vuole bonificare la sua proprietà), troppo spesso questi materiali finiscono nelle campagne coltivate perché le isole ecologiche non possono ricevere questi rifiuti, trattare il ritiro con le aziende specializzate è troppo oneroso per un semplice cittadino, sempre più spesso i cittadini fanno da soli i piccoli lavori di manutenzione ma poi hanno enormi difficoltà per smaltire il materiale di risulta.

Queste semplici misure potrebbero fungere da sicuro deterrente sia a chi trasporta e sversa i rifiuti che chi li affida nelle mani sbagliate.

Voglio ricordare che dietro questo enorme problema c’è sempre la mano della criminalità organizzata, che prima sversa i rifiuti, poi li da alle fiamme e dopo guadagna milioni di euro per la rimozione.

Giuseppe Oliva

lug 07

Aversa: chi esce dalla metropolitana di Aversa centro viene accolto da un cumulo di rifiuti e vetri rotti.

Aversa 07/07/2011

Ecco come viene accolto chi esce dalla fermata della metro di Aversa centro.

Entrambe le pensiline della metro posizionate su entrambi i lati della strada all’altezza della fermata della metropolitana di Aversa centro sono delle vere e proprie discariche, piene di vetri rotti molto pericolosi e con rifiuti di ogni genere.

Questa della quale parliamo oggi presenta tutti i vetri rotti da ormai oltre 20 giorni, gli stessi sono ammassati in terra proprio sotto la panchina in maniera molto pericolosa per l’incolumità dei cittadini, l’intervista del proprietario della salumeria presente proprio accanto questa discarica è eloquente.

Infatti è stato lo stesso proprieratio della salumeria a segnalare a mezzo telefono, sia ai vigili urbani che ai responsabili della METROCAMPANIA l’accaduto, ma ogni segnalazione è caduta nel vuoto.

Questa zona è frequentata da moltissimi extracomunitari, oltre che da tantissime persone che usano la metropolitana per lavoro, ma in tutta la zona non sono presenti cestini gettacarte costringendo i cittadini loro malgrado a depositare i rifiuti in terra, gli stessi vengono lasciati a marcire senza che il servizio di spazzamento venga effettuato per mesi.

Questa amministrazione non è stata in grado di fornire risposte concrete neanche ai problemi più banali che attanagliano la città, hanno passato gli ultimi 8 anni a promettere mari e monti, a spendere milioni di euro in opere inutili, mai completate ma super pagate con i nostri soldi, e senza riuscire a mantenere una sola promessa, non hanno nessuna vergogna e pur di non lasciare una poltrona che da molta fama e potere vanno avanti tra beghe interne e litigi pubblici.

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza le dimissioni dell’assessore all’ambiente Luciano Luciano e la rescissione del contratto con la SENESI, perchè di queste mini discariche la città ne è piena e non è accettabile che dopo 20 giorni nessuno si sia preoccuparo di risolvere una situazione di pericolo e degrado di questo livello.

Giuseppe Oliva

giu 30

Bisceglie Strisce Blu : Caos parcheggi un rebus da chiarire

E’ uso e costume, ormai delle amministrazioni comunali, far rispondere sulle questioni scottanti e sulle documentazioni richieste agli stessi comuni, le aziende o le cooperative tirate in ballo…..

Ricordiamo a Cristian Povia, presidente della cooperativa “il coraggio di vivere” che non dovrebbe precisare lui, se deve o non deve pagare la TARSU sui parcheggi, ma il comune di Bisceglie. Unica cosa che potrebbe fare il presidente sarebbe appellarsi perchè la tassa, erroneamente dimenticata, doveva essere specificata e pretesa sul contratto stipulato con la cooperativa.

Attendiamo quindi risposte concrete ricordando che in caso di silenzio provvederemo a denunciare il mancato accesso agli atti e come detto e confermato dal direttore della cooperativa, il mancato pagamento della Tarsu alla corte dei conti.

giu 16

Aversa: il comune perde 400 mila euro, per i ruoli della TARSU mai emessi a carico delle società che gestiscono le strisce blu, il Comitato S.B. denuncia tutto alla Corte dei Conti.

Aversa 15/06/2011

Il Comitato Strisce Blu in data odierna ha denunciato alla Corte dei Conti un procurato danno erariale da 400 mila euro per i ruoli della TARSU che l’amministrazione non ha mai emesso nei confronti delle società che in questi anni hanno gestito le strisce blu.

La distrazione o dimenticanza a seconda di come la si vuole chiamare, va avanti dal 2001, anno di istituzione delle strisce blu nel Comune di Aversa e il danno ammonta a circa 400 mila euro.

Il Comitato Strscie Blu venuto a conoscenza di questa omissione, invitò nel luglio 2010 il Sindaco Ciaramella ad emettere il ruolo della TARSU alla società di parcheggio.

In seguito il Sindaco ci confermò la corretta emissione del ruolo a carico della nuova società.

Il ruolo è di circa 89 mila euro, la società che gestisce le strisce blu non pensava di dover corrispondere un costo così elevato e non previsto nei precedenti accordi, ed ha pensato di opporsi innanzi la commissione Tributaria.

Il Sindaco è a conoscenza del mancato pagamento, infatti porta la sua firma il mandato che conferisce al dirigente Claudio Pirone il mandato per resistere al ricorso.

Speriamo che questa mossa non porti ad accordi sottobanco per diminuire il costo della TARSU alla società SMART PROJECT.

Ma visto che il comune si era distratto anche nei confronti della precedente società che ha gestito la sosta a pagamento dal 2001 al 2009 si è affrettato ad emettere una cartella unica a carico della ICARO, per gli anni 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, visto che la legge permette di riscuotere tributi mai richiesti solo per gli ultimi 5 anni, quindi nelle casse comunali mancheranno per sempre i ruoli per gli anni 2001, 2002, 2003 e 2004, ovviamente anche la Icaro ha proposto ricorso innanzi la commissione Tributaria.

Dai calcoli effettuati il totale provvisorio di questo ammanco creato dalla cattiva gestione dell’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella è di circa 400 mila euro, per questo motivo il Comitato Strisce Blu ha inoltrato una denuncia per procurato danno erariale alla Corte dei conti della Campania, chiedendo la giusta punizione a carico dei responsabili.

Il Sindaco deve spiegare ai cittadini il perchè non rescinde il contratto con la SMART PROJECT, visto che la società si rifiuta di pagare un tributo fondamentale per la città.

Inoltre sarebbe il caso che venisse pubblicato lo stato dei pagamenti della SMART PROJECT, giusto per trasparenza ed evitare che i cittadini possano pensare ad accordi sotto banco tra il comune e la società privata di gestione.

Il prossimo passo del Comitato Strisce Blu sarà quello di verificare se l’amministrazione si è distratta anche sui ruoli da emettere nei confronti di chi gestisce gli enormi parcheggi privati in città.

Inoltre chiederemo ai respnsabili le date dei ricorsi, onde presenziare agli stessi e verificarne la correttezza.

Giuseppe Oliva

giu 07

Aversa: strisce blu illegali, il C.S.B. denuncia ma la Procura di S.Maria C.V. si distrae e non procede..

Averrsa 06/06/2011

La vicenda strisce blu illegali ad Aversa sta assumendo le sembianze di una telenovela, una di quelle con 3.000 puntate, qualcosa che ti sfianca senza mai farti capire come andrà a finire, anche gli attori sembra non muoiano mai, questo nonostante siano sotto il fuoco incrociato di denunce per reati che arrivano fino all’arresto, e tutta la responsabilità di questo questa situazione di stallo è riconducibile quasi per intero alla Procura di S.Maria C.V., oltre che alla classe politica che sta amministrando la città di Aversa da 8 anni.

In effetti, il Comitato Strisce Blu ha prodotto ben 4 denunce in 2 anni, divise tra Procura della Corte dei Conti della Campania e Procura di S.Maria C.V., ma da come stanno procedendo le indagini sembra che il magistrato che segue il caso o perde tempo nella speranza che il Comitato molli la presa, o è in vacanza da 2 anni.

Ovviamente non sempre le Procure di distraggono di fronte alle denunce dei comitati civici, infatti a Cassino le denunce prodotte dal comitato civico le CONTRADE ha dato i suoi frutti, con l’emissione di 7 avvisi di garanzia, divisi tra società di gestione e comandante della polizia municipale, bisogna anche sottolineare che i reati denunciati a Cassino sono la fotocopia di quelli denunciati ad Aversa, ed anche la società di gestione è la medesima.

E’ vero che forse la Procura di S.Maria C.V. ha un carico di lavoro maggiore, ma non è ammissibile che gli stessi reati commessi dalla medesima società, vengano trattati in maniera diversa tra due città.

Facciamo una breve cronostoria delle denunce prodotte dal C.S.B.:
La prima denuncia è protocollata a mano il 13/04/2010 presso il Tribunale di S. Maria C.V., in essa in Comitato ha denuciato diversi probabili reati, tra cui un probabile abuso d’ufficio, un falso in atto pubblico oltre che l’indebbito arricchimento, per un grandissimo numero di verbali elevati in zone non comprese nella sosta a pagamento.
La seconda denuncia inviata il 22/10/2010 a mezzo raccomandanta all’autorità di vigilanza sugli appalti pubblici, riguarda un gran numero di omissioni inerenti il contratto di appalto siglato tra l’amministrazione e la A.T.I..
La terza denuncia protocollata a mano presso la stazione carabinieri di Aversa il 24/11/2010, riguarda un possibile abuso d’ufficio per aver elevato molte migliaia di verbali in zone non comprese nell’ordinanza sindacale n° 215 del 31/07/2001 indicata sui verbali, che per chi non lo sapesse l’O.S. n° 215 comprendeva solo 400 stalli a pagamento e questo errore si è protratto fino a novembre 2010, ovviamente esiste anche un sicuro indebbito arricchimento per tutte le multe introitate senza averne titolo.
La quarta è per una probabile omissione d’atti d’ufficio, per la mancata compilazione dei verbali con firma autografa degli ausiliari del traffico, infatti ad Aversa si usa sanzionare con dei palmari in uso alla società privata, palmari che non hanno nessuna omologazione ministeriale, inoltre questo sistema sanzionatorio non è previsto da nessuna normativa, la denuncia è stata protocollata con urgenza il 18/05/2011 presso la locale compagnia dei carabinieri.
Infine sull’amministrazione pende anche una denuncia alla Corte dei Conti della Campania per procurato danno erariale, derivante dalla spedizione volontaria in ritardo di migliai di verbali, tutti consegnati alla posta oltre il 90° giorno utile per la notifica, i danni derivanti da questo comportamento stanno già ricadendo sulle spalle dei cittadini, in quanto le cause che il comandante Guarino sta perdendo dal Giudice di Pace sono state portate in consiglio comunale il 27/05/2010 come debiti fuori bilancio e ovviamente sono stati approvati, insomma per la serie cornuti e mazziati.

Il Comitato Strisce Blu denuncia l’assenza dello stato nella tutela dei diritti dei cittadini, assenza che permette a questa amministrazione di continuare l’opera estorsiva nei confronti dei cittadini.

Cittadini indifesi, nonostante i diritti sanciti dalla Cassazione e dal C.d.S., purtroppo la sete di denaro dell’amministrazione Ciaramella e l’orgoglio di non voler ammetere gli errori, sta trascinando il commercio e la vivibilità nella nostra città ai minimi storici.

Giuseppe Oliva