mar 30

Via Gramsci pericolo di morte, il Comitato Strisce Blu lancia l’allarme e chiede un immediato intervento.

31/03/2012

Via Gramsci pericolo di morte e vi garantiamo che non è una esagerazione.

Il video girato oggi mostra la evidente pericolosità di questo tratto di strada che va da Aversa a Melito, già prima dei lavori di rifacimento del sistema fognario questa strada è stata teatro di molti incidenti alcuni mortali, purtroppo gli ultimi lavori di di scavo per sistemare il sistema fognario ha peggiorato di molto il problema.

E’ evidente che il riempimento degli scavi è stato fatto in maniera approssimativa, già dopo pochi giorni l’asfalto presentava evidenti avvallamenti che già creavano situazioni di pericolo, purtroppo il tempo ha solo peggiorato la situazione e le buche che si sono formate hanno dimesioni preoccupanti, le stesse possono creave gravi incidenti sia alle moto che alle auto, anche la relativa segnalazione è molto approssimativa e sembra essere stata realizzata da qualche cittadino che abita in zona più che dagli organi preposti.

Eppure la cassazione ha recentemente ritenuto responsabile penalmente il dirigente pubblico che non provvede alla regolare manutenzione delle strade, quindi invitiamo gli organi competenti a provvedere immediatamente al rispristino del manto stradale, onde evitare incidenti che potrebbero rivelarsi fatali, alla stessa maniera vanno individuati i responsabili del mancato controllo sulla corretta esecuzione dei lavori.

Giuseppe Oliva

mar 29

Aversa: il sito del comune off line per una attacco di hackers.

Aversa 29/03/2012

Di sicurezza informatica ne avevamo già parlato nell’articolo del 29/09/2011, quando scoprimmo che il Comune aveva pagato € 10.000 per un software di sicurezza informatica che si poteva scaricare gratuitamente dalla rete.

Con un comunicato stampa l’addetto alla sicurezza informatica del Comune, Sig. Coscetta, difese il sistema utilizzato, assicurando la massima affidabilità e sicurezza.

Evidentemente le preoccupazioni sulla efficienza del sistema informatico erano fondate, visto che già nella giornata di ieri era off line l’albo pretorio, mentre da stamattina è l’intero sito del comune di Aversa, raggingibile all’indirizzo www.comune.aversa.ce.it ad essere irrangiungibile e la risposta che viene fuori interrogando il sito è riconducibile ad un attacco di hackers.

A questo punto il CSB invierà una dettagliata relazione sull’accaduto, chiedendo alle autorità competenti di far luce su eventuali responsabilità dei dirigenti.

Giuseppe Oliva

mar 16

Strisce blu, Aversa 10 anni dopo tutti i numeri della presa in giro.

17/03/2012

Strisce blu una croce che da 10 anni pesa sulle spalle degli Aversani, i numeri sono da capogiro, ma analiziamoli nel dettaglio.

Anno di introduzione della sosta a pagamento 2001, stalli circa 600, prezzo lire 1.000 ad ora.

Insediamento del Sindaco Ciaramella 2002 e la prima cosa che pensa di fare è di aumentare il numero degli stalli portandoli a circa 950, e aumentando il prezzo a € 1, ma le casse dell’amministrazione hanno bisogno di sempre più soldi e nel 2009 con il nuovo bando di gara gli stalli vengono portati a 1.650, ovviamente non poteva mancare un nuovo aumento della tariffa che viene portata a € 1,50 ad ora.

La nuova società formata da SMART PROJECT, URBANIA e ICARO, comincia a dipingere le strisce blu nel periodo estivo partendo dalla zone del parco Coppola, suscitando non poche ilarità dei residenti, che in una notte di mezza estate si sono visti dipingere le odiate strisce blu intorno alle auto.

Sin da subito partono le polemiche, perchè proprio i residenti non sono stati tenuti in considerazione dall’amministrazione, gli stessi con un’azione in notturna cancellano le strisce blu facendole diventare bianche, il Sindaco viene preso d’assalto delle proteste, e dopo poco decide di riservare delle aree con strisce gialle ai soli residenti della zona.

Ovviamente il contratto era già firmato e potendo sottrarre gli stalli alla nuova società, viene deciso di riservare ai residenti lo spazio dove transitava l’alifana, terreno non di proprietà del Comune e sul quale non aveva giurisdizione per elevare le multe ai non residenti, ma nonostante l’atto illecito l’amministrazione va avanti lo stesso.

Nel 2011 a distanza di 2 anni dal nuovo contratto la SMART PROJECT è oggetto di attenzione della magistratura e riceve una certificazione antimafia atipica, costringendo l’amministrazione a far finta di rescindere il contratto, in effetti nella delibera si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata del contratto decorerrà dalla data di affidamento del servizio ad un nuovo soggetto gestore da individuare a seguito di procedura di gara”.

Ma le sorprese per l’amministrazione non sono finite e nel 2012 anche all’URBANIA viene negata la certificazione antimafia, a questo punto ci si apettava un atto di responsabilità dell’amministrazione atto a sospendere in maniera definitiva il contratto.

Purtroppo al peggio non c’è mai fine è anche in questo caso l’amministrazione fa una delibera fotocopia della precedente, dando la possibilità ad entrambe le aziende di continuare a lavorare fino a quando non verrà affidato il servizio ad un nuovo gestore.

Questo comportamento ambiguo lascia i cittadini con l’amaro in bocca e le notizie che circolano su presunti intrecci amorosi tra esponenti dell’amministrazione e i vertici della SMART PROJECT non fanno altro che aumentare i dubbi sulla correttezza di certe scelte.

Intanto il Comitato Strisce Blu decide di intervenire, e il 28/02/2012 con una richiesta inviata al Sindaco Ciaramella chiede di risolvere il contratto immediatamente e di bloccare i parcometri, ovviamente non è arrivata ancora nessuna risposta dai piani alti.

Intanto viene pubblicato agli inizi di marzo il nuovo bando di gara, bando realizzato in gran segreto dal Sindaco Ciaramella, visto che neanche l’Assessore alla viabilità era a conoscenza del contenuto, ma direi di più, l’intera giunta non era a conoscenza del nuovo piano, ma nonostamte tutto firmano la delibera senza fiatare.

Anche in questo caso i numeri sono al rialzo e non di poco, infatti gli stalli saranno 2.450, verranno eliminati tutte le strisce gialle riservate ai residenti, che potranno si accedere ad un solo abbonamento per nucleo familiare a tariffa agevolata, ma solo a patto di aver pagato la TARSU e comunque il numero massimo degli abbonamenti sarà di appena 245, inoltre parte dei nuovi stalli saranno dipinti nel parcheggio del nuovo mercato di Aversa, quindi ancora una volta si va a colpire la parte meno agiata dei cittadini.

Ma poi cosa c’entra la TARSU con l’abbonamento rilasciato da una ditta privata, si poteva capire se il permesso di sosta fosse stato rilasciato dal Comune, ma in questo caso si continua a voler far pagare solo i cittadini, infatti l’amministrazione sono 10 anni che non fa pagare ne la TARSU ne la TOSAP alle società che hanno gestito le strisce blu, andando a creare una perdita di oltre 500 mila euro, e solo dopo la denuncia alla Corte dei Conti il Sindaco ha provveduto a far emettere i ruoli, ovviamente le società non hanno ancora onorato il debito e siamo sicuri che di questo passo l’amministrazione non sarà in grado di recuperare le ingenti somme.

C’è anche da dire che è politicamente scorretto presentare un nuovo piano parcheggi a pochi giorni dalla fine del mandato, senza lasciare la possibilità alla prossima amministrazione di scegliere le regole da adottare.

Il tutto ovviamente è condito da un cospiquo numero di multe, che ormai ha toccato quota 30.000 l’anno, facendo spendere all’amministrazione delle cifre spropositate, basti pensare che solo di francobolli e modulistica si spendono circa € 330.000 l’anno, inoltre bisogna calcolare l’ingente mole di lavoro umano per gestire tante multe e tantissimi ricorsi, ci sono almeno 4 vigili e 2 avvocati che costano almeno € 100.000 euro l’anno intorno alla gestione multe, insomma una situazione che va sicuramente rivista perchè la multa facile non deve servire a rimpinguare le casse comunali.

Ma alla fine bisogna analizzare se il vero obbiettivo delle strisce blu è stato raggiunto, parliamo della viabilità e la disponibilità di parcheggio, due dei motivi per i quali il Sindaco ha sempre difeso le strisce blu, ebbene entrambi non sono migliorati, infatti l’amministrazione ha solo dipinto di blu la città e questo non basta per scoraggiare l’uso dell’auto privata, infatti se la sosta a pagamento non si integra con piano generale di mobilità urbana, con associati parcheggi periferici gratuiti per la lunga sosta e ZTL percorse solo da trasporto pubblico, i risultati saranno solo quelli di far aumentare il traffico e la sosta selvaggia, ma forse forse l’amministrazione punta proprio a questo per poter elevare migliaia di multe.

Come si vede i numeri della sosta a pagamento targata Ciaramella sono tutti al rialzo, ma i risultati sono in forte ribasso, e bisogna purtroppo constatare come a questa follia hanno partecipato a turno tutti i componenti della maggioranza, gli stessi che con una faccia tosta sono già in giro a caccia di voti.

Svegliamoci e smettiamola di credere che le strisce blu ci risolvono tutti i problemi, diciamo basta e mandiamo a casa chi ha firmato l’ultimo folle piano parcheggi partorito dal Sindaco uscente Dott.re Domenico Ciaramella.

Vi riproponiamo alcuni video che dimostrano come le strisce blu non risolvono il problema del traffico.



Questa è la delibera del nuovo piano parcheggi, con i nomi dei responsabili, teneteli a mente quando vi verranno a chiedere il voto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuseppe Oliva

mar 01

Aversa: a spasso tra i rifiuti nel parco Pozzi.

Aversa 01/03/2012

La città di Aversa sta vivendo una lunga agonia a causa dell’indifferenza e forse anche incompetenza della nostra amministrazione.

Quello che abbiamo documentato oggi è l’ennesima discarica che si è formata nel parcheggio a pagamento dell’unico polmone verde della città, il problema è stato più volte affrontato dal CSB che raccogliendo le tante segnalazioni dei residenti è pronto a denunciare lo stato nel quale versa la zona.

Eppure ad Aversa sono 2 anni che la gestione dell’igiene urbana è affidata ad una ditta privata, è pur vero che la città è grande, è qualche discarica improvvisata si forma sempre, forse anche per colpa dell’inciviltà delle persone, ma che una discarica si formi nel parcheggio a pagamento di un parco pubblico e nessuno se ne accorga mi sembra alquanto strano.

Il video girato oggi è la prova evidente che quì non si interviene da mesi, gli stessi ausiliari ci hanno segnalato che la potatura delle piante giace in terra da molto tempo, purtroppo i soliti incivili stanno contribuendo a trasformare i pochi rami ammassati in terra in una vera è propria discarica di rifiuti speciali.

Infatti tra i rifiuti si riconoscono, pneumatici, residiui di un vecchio televisore, escrementi umani, bottiglie, preservativi, contenitori di pizza, una statua di un santo decapitata, insomma non manca nulla per considerare questo parcheggio una discarica.

Intanto l’amministrazione dorme sogni tranquilli, eppure esiste un assessore all’igiene che dovrebbe vigilare sull’operato della ditta che gestisce il servizio, ma ci sono anche i vigili che accompagnano periodicamente la società che gestisce la sosta a pagamento a ritirare gli incassi dai parcometri, possibile che anche questi ultimi non abbiano notato nulla?

Il problema si presenta con cadenza mensile, il video mostra chiaramente che moti rifiuti, come le bottiglie di vetro, sono depositate da tempo immemorabile all’interno del muretto che divide il parcheggio dalle giostre.

Il Comitato Strisce Blu chiede un immediato intervento per la bonifica della zona, installando anche dei cestini per la raccolta differenziata, oltre a prevedere un sistema di videocontrollo che possa registrare i numeri di targa di chi viene quì a banchettare lasciando in terra i propri rifiuti.

Giuseppe Oliva

feb 22

Strisce blu quando il troppo storpia, il Sindaco propone il nuovo bando con 700 stalli in più.

Aversa 22/02/2012

L’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a seguito della certificazione antimafia atipica che ha colpito la SMART PROJECT è stata costretta ad rescindere in anticipo il contratto per la gestione della sosta a pagamento.

Stranamente però la società ha continuato ad operare, grazie anche ad una motivazione alquanto discutibile e ai limiti della legalità inserita nella delibera 331 del 28/07/2011, infatti nella stessa si legge: “dare atto che la risoluzione anticipata decorrerà dalla data di affidamento del servizio al nuovo gestore a seguito di gara pubblica”.

Il Comitato Strisce Blu ha più volte sollecitato l’amministrazione a indire al più presto una nuova gara e finalmente con la delibera n° 46 il Sindaco ha dettato le linee guida del nuovo piano.

Ci preme pubblicare la prima pagina della delibera, dove ci sono i nomi di coloro che stanno contribuendo a far diventare la città blu come i Puffi, anche perchè da una breve indagine ci risulta che nessuno ha letto con attenzione il contenuto della delibera, pare proprio che nessuno abbia sollevato qualche obiezione o abbia portato il proprio contributo, insomma per l’ennesima volta il “Sindaco propone” e i sudditi eseguono.

Purtroppo per i cittadini il nuovo piano è peggiore del precedente, infatti è previsto un aumento di ben 700 strisce blu, di cui 350 nel nuovo mercato di Aversa, è anche prevista la trasformazione degli stalli fino ad ora delimitati da strisce gialle e riservati ai residenti in strisce blu, oltre ad un congruo numero di strisce blu ex novo, come in viale Europa.

Per quanto riguarda gli abbonamenti verranno concessi solo in numero di uno per famiglia e solo dopo aver dimostrato di aver pagato la TARSU, per chi ha più di un’auto dovrà pagare una cifra che varia dai 20 ei 35 euro mensili e comunque il numeri degli abbonamenti extra che verranno concessi non supererà il n° di 245, tutto questo in una città dove sono oltre 30.000 i veicoli immatricolati a nome dei residenti.

Ma come può l’amministrazione essere così fiscale da pretendere dai cittadini il pagamento della TARSU per concedere l’abbonamento per un posto auto e poi si dimentica per 10 anni di emettere i ruoli della TARSU a carico delle società che hanno gestito la sosta a pagamento, creando un ammanco nelle casse comunali di quasi 500 mila euro.

Basti pensare che è stato il Comitato Strisce Blu a chiedere per la prima volta l’emissione dei ruoli della TARSU per le società di parcheggio a luglio 2010, è inutile dire che l’amministrazione fino ad ora non è riuscita ancora ad incassare nulla, poichè entrambe le società hanno proposto ricorso innanzi la commissione tributaria e visto che il contratto è stato annullato in anticipo mi sa che l’amministrazione questi soldi li incasserà mai.

Quella che si prospetta con il nuovo piano parcheggi è una vera è propria mannaia che, se non fermata in tempo, potrebbe abbattersi sulla città di Aversa dando il colpo di grazia ad un’economia già fortemente provata dalla concorrenza dei centri commerciali, per non parlare del danno economico che andrebbe a ricadere sui residenti, soprattutto quelli monoreddito.

Il Comitato Strisce Blu ha fornito all’amministrazione la sua ricetta per un piano parcheggi sostenibile e a norma di legge, che vada più nella direzione di un vero servizio ai cittadini che di un lauto incasso per una società privata, i cui punti chiave sono di seguito elencati:
A) Inserimento della clausola che prevede il pagamento della TARSU e della TOSAP per tutte le aree scoperte e non attrezzate, “voglio ricordare che dal 2001 il comune non è ancora riuscito ad incassare circa 450 mila euro”.
B) Inserimento della clausola rescissoria in caso di mancato pagamento della TARSU e della TOSAP già dopo il primo anno.
C) Nessun aumento del numero di stalli a pagamento.
D) Eliminazione degli stalli a pagamento dalle strade dove il restringimento della carreggiata comporta delle situazioni di pericolo, come in via E. Corcioni, trasformando il lato libero in pista ciclabile.
E) Eliminazione degli stalli a meno di 5 metri dagli incroci e dai passi carrabili come prevede il C.d.S.
F) Eliminazione di almeno 2 stalli ai lati degli attraversamenti pedonali.
G) Prima di rilasciare abbonamenti ai residenti bisogna effettuare un inventario di chi ha un garage, poiché sono in molti che potrebbero preferire pagare i 20 euro l’anno per mettere l’auto in strada fittando il proprio garage anche a 150 euro al mese.
H) Realizzazione degli stalli di sosta secondo le misure previste dal C.d.S., e comunque di misura non interiore ai 2 metri di larghezza.
I) Gli stalli di sosta devono essere conformi al C.d.S. art. 2 C/3 let. E-F “ obbligo di corsie di manovre tra parcheggio e carreggiata.
J) Inserimento della limitazione delle ore di sosta, onde creare una reale rotazione degli stalli.
K) Adeguamento del sistema sanzionatorio come previsto dal C.d.S. e confermato dalle circolari interpretative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, N° 1790 del 11/01/2010 e 0065235 del 25/06/2009.
L) Applicazione del D.lgs. del 10 settembre 1993 n° 360, che ha aggiornato il D.lgs 285 del 1992, eliminando il termine “possibilmente”, in riferimento alla ubicazione delle strisce blu fuori dalla carreggiata.
M) Diminuzione della tariffa oraria € 0,50 e frazionabile.
N) Eliminazione della sosta a pagamento fuori al cimitero, in quanto la zona è talmente periferica che non può certo essere considerato centro storico, inoltre è alquanto discutibile lucrare sulle disgrazie di chi ha perso un proprio caro.
O) Inserimento di stalli di sosta con disco orario fuori ai principali uffici pubblici onde permetterne una corretta fruizione.
P) Ripristino del divieto di sosta alle fermate dei bus, il C.d.S prevede 36 metri per le manovre.
Q) Utilizzo dei fondi derivanti dalla sosta a pagamento secondo l’art. 7 comma 7 del C.d.S..
R) Pubblicazione annuale delle somme incassate e il loro utilizzo.
S) Installazione della segnaletica della ZTL e rispetto degli obblighi inerenti la limitazione della velocità e del transito degli automezzi di peso superiore ai 35 q.li.
T) Realizzazione di parcheggi gratuiti per la lunga sosta al di fuori del centro storico.
U) Non legare il rilascio degli abbonamento al corretto pagamento della TARSU, in quanto la stessa come tassa ha cessato di esistere il 31/12/2010.

Speriamo che il Sindaco voglia prendere atto dei nostri suggerimenti e possa lasciare alla città un piano parcheggi serio e a norma di legge, in caso contrario in CSB continuerà a denunciare le irregolarità agli organi competenti.

Giuseppe Oliva

feb 18

Strisce blu in salsa di “cammorra”, SMART PROJECT e URBANIA colpite da interdittiva antimafia.

18/02/2012

Ad Aversa l’amministrazione continua ad avvere un comportamento “contro legge”, infatti nonostante una interdittiva antimafia a carico della SMART PROJECT ricevuta a luglio 2011 e una più recente a carico dell’URBANIA, le stesse continuano a gestire ed incamerare il denaro proveniente dalle strisce blu.

Una situazione difficile da descrivere, ma forse gli interessi che ruotano intorno alla sosta a pagamento e alle relative sanzioni che vengono comminate, sono talmente forti che l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella continua a far gestire il servizio da aziende in odore di camorra.

Inoltre l’URBANIA non ha una sufficiente solvibilità, in quanto deve oltre 500 mila euro al comune di Latina ed affidare un servizio da diversi milioni di euro ad una azienda con una scarsa solvibità è molto rischioso.

Del resto la A.T.I. che gestisce la sosta a pagamento ad Aversa oltre ad avere due aziende con interdittiva antimafia negativa, ha anche un debito di 200 mila euro per la TARSU e TOSAP non pagata, il tutto a danno dei cittadini.

Il Sindaco più che annunciare un nuovo e meraviglioso bando di gara, dovrebbe spiegare il motivo di tutto ciò, inoltre il vecchio bando, per sua stessa ammissione è una sua opera e prima di erigersi a salvatore della città, annunciando abbonamenti ai residenti e sosta gratis per i disabili, dovrebbe passarsi la mano per la coscienza ed ammettere gli errori commessi, senza contare l’enorme danno economico che le migliaia di multe in contenzioso stanno creando.

Riportiamo uno dei tanti articoli che stanno facendo il giro della rete:

“Interdittiva antimafia ad Urbania, impossibile avere rapporti con le pubbliche amministrazioni
Al consorzio Urbania-Vivere la Città è stata inoltrata dalla Prefettura di Napoli un’interdittiva antimafia. Secondo le prime indiscrezioni, in particolare, il provvedimento interesserebbe una società consorziata con l’Urbania. L’interdittiva antimafia mette a fuoco amicizie e contiguità in ambienti criminali, impedendo alle ditte su cui gravano indizi di avere rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione. Proprio per questo motivo la prefettura di Napoli nei prossimi giorni potrebbe inoltrare la comunicazione alla Prefettura di Latina e al Comune di Latina che in quel caso non potrebbe far altro, visto l’ordinamento esistente, che sciogliere il contratto in danno del Consorzio. Infatti il D.Lgs. 163/2006 vieta la stipula o il proseguo nell’ esecuzione di un pubblico contratto in favore di una società che risulta interdetta per infiltrazioni camorristiche. Il comune di Torre del Greco nei giorni scorsi ha già sospeso il servizio con il consorzio Urbania proprio per queste motivazioni. Sulla vicenda di Urbania, il PD da mesi sta facendo un lavoro di controllo e denuncia. Abbiamo denunciato come Urbania non rispetti i termini contrattuali dei versamenti nelle casse comunali degli introiti dei parcheggi e inoltre non abbia mai pagato le penali previste dal contratto stesso. Dopo le nostre denunce l’amministrazione ha stabilito con Urbania un piano di rientro dove la società che gestisce i parcheggi si impegna a versare nelle casse comunali i 531.470,30€ in 12 rate mensili, che sarebbero la parte spettante al comune degli introiti dei parcometri che Urbania deve ancora versare. Fino qui tutto bene. Peccato però che in quel piano non vengono mai menzionate le penali previste dal contratto. In sostanza l’art. 13 del contratto prevede “che per ogni giorno di ritardo nei pagamenti Urbania deve versare al comune 100€ di penale e le penali devono essere versate alla Tesoreria Comunale entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione; in caso contrario la somma verrà escussa dalla Fideiussione(che Urbania ha sottoscritto prima della firma del contratto) con l’obbligo di integrare la somma. Nel caso di recidiva nell’inadempienza, la penale verrà raddoppiata ed è facoltà dell’amministrazione richiedere la risoluzione del contratto.” Inutile sottolineare come il gruppo del PD da mesi sta cercando di invitare l’amministrazione comunale a contestare le suddette penali cosa che però non è mai avvenuta. Contestare le penali permetterebbe al comune di Latina, passati 15 giorni, di incassare il dovuto direttamente dalla fideiussione. Oggi però stiamo assistendo a questo triste epilogo dove si potrebbe arrivare al paradosso della rescissione del contratto in danno grazie alla legge che riuscirebbe a fare quello che la politica, per non si sa quali motivi, non ha voluto fare nonostante avesse la possibilità. Il gruppo del PD vigilerà su questa situazione garantendo il massimo impegno affinchè Urbania paghi l’intero dovuto al comune di Latina, penali comprese, o attraverso il pagamento diretto da parte di Urbania oppure prendendo i soldi direttamente dalla fideiussione. Gruppo consiliare PD Latina”

Giuseppe Oliva

feb 15

Aversa: strisce blu anche in piazza Mazzini, la città si continua a colorare di blu…

Aversa 15/02/2012

Oggi 14 febbraio 2012 i residenti di piazza Mazzini si sono svegliati con un bel regalo da parte dell’amministrazione Ciaramella, altre strisce blu..!!! questa volta in piazzetta De Simone e piazza Mazzini.

La motivazione indicata nell’ordinaza n° 8 del 23/01/2012 parla di tutela degli interessi della ditta che gestisce le strisce blu come da contratto del 22/07/2009, il contratto effettivamente prevede l’individuazione di stalli alternartivi in caso ci siano lavori o manifestazioni che portino un momentaneo inutilizzo degli stalli assegnati.

Tutto giusto, se non fosse per un particolare, la SMART PROJECT che gestisce le strisce blu ha avuto la risoluzione anticipata del contratto a luglio 2011 a causa della certificazione antimafia atipica che l’ha colpita, quindi allo stato attuale stanno lavorando in regime di proroga, è non è chiaro come si possa richiamare una clausola di un contratto che di fatto non esiste più.

Come sempre da 2 anni a questa parte l’unico interesse dell’amministrazione Ciaramella è quello ti tutelare più gli interessi della società che gestisce la sosta a pagamento che tutelare gli interessi dei cittadini.

Il Comitato Strisce Blu ha già sollecitato più volte il Sindaco e l’assessore al bilancio a far rispettare il pagamento della TARSU e della TOSAP a carico della ditta che gestisce le strisce blu, stiamo parlando della ragguardevole cifra di 98 mila euro l’anno, cifra che fino ad oggi non è ancora entrata nelle casse del comune, andando a creare un buco da quasi 200 mila euro.

Ovviamente la TARSU e la TOSAP l’amministrazione ha dimenticato di riscuoterla anche dalla ditta che ha gestito le strisce blu dal 2001 al 2009, creando un ulteriore buco da 400 mila euro.

Insomma non era proprio il caso dipingere altre strisce blu, soprattutto dopo tutte le polemiche e le denunce che pendono in Procura.

Il CSB è convinto che la decisione presa con l’ordinanza n° 8 sia illegale e provvederà ad inoltrare la segnalazione alle autorità competenti.

Giuseppe Oliva

feb 14

Strisce blu non a norma, il CSB di Portici chiede l’adeguamento.

Aversa 14/02/2012

Il Comitato Strisce Blu è impegnato in molte cittàtra cui Portici, gli inadempimenti e il non rispetto delle leggi accomuna moltissime amministrazioni, l’impressione è che le strisce blu e le multe che ne derivano sono una fonte economica notevole e le amministrazioni non si fanno scrupoli a dipingere strisce blu fuori norma pur di non perdere gli incassi.

Il Comitato Strisce Blu in questi anni di indagine è venuto a conoscenza di anomalie e omissioni molto gravi, tutte prontamente denunciate alle autorità competenti, ma di sicuro quello che lascia sicuramente l’amaro in bocca è il silenzio delle amministrazioni alle quali i cittadini hanno dato la fiducia per amministrare la propria città.

Di seguiti pubblichiamo la richiesta inviata al Comune di Portici, nella speranza che venga riportata la legalità nella gestione della sosta a pagamento:

Al Sig. Sindaco di Portici – Al Pres. Cons. Comunale – Ai Consiglieri tutti
Alla Prefettura di Napoli
Alla Corte dei Conti Campania
Al Dott. Giannangeli Coord. dei Giudici di Pace c/o Sez.Tribunale di Portici
Alla Stampa – Tv – Associazioni dei Consumatori – Cittadini tutti
Comitato Strisce Blu

Oggetto:
• 1) Richiesta di adeguamento alle normative vigenti del Piano Parcheggi esistente sul territorio di Portici : “Costituzione Italiana” ; “Sentenze Corte Costituzionale” ; “Sentenze di Cassazione”; “Codice della Strada”
• 2) Richiesta di accertamento pagamento T.A.R.S.U. da parte della Soc. Concessionaria.“D.l.g. n°507/93 art. 62 comma 1” ; “Sentenze di Cassazione n°20359/2007 e n° 14779/2000”

Il sottoscritto Leonardo Di Maggio Vice-Presidente del Comitato in epigrafe, espone quanto segue:
Premesso
che, il Comune di Portici ha destinato quasi tutte le carreggiate del Territorio ad aree di sosta a pagamento, tale scelta Politica-Amministrativa appare grave violazione e/o limitazione della libertà; eccesso di potere, nonché in contrasto con i dettati normativi in parte riportati:
• Costituzione Italiana art.16 e 23 ; Sentenze Corte Costituzionale: n° 115/2011 ; 127/1995 ; 418/1992
• Sentenze di Cassazione: n°116/07 ; n° 22036/2008
• C.D.S. art.7 C.8 il Comune può individuare e segnalare aree di “ particolare rilevanza urbanistica”, ma non dichiarare “tale” quasi tutto il territorio tutto il territorio Comunale con eccesso di potere.
• C.D.S. art. 2 C/3 let. E-F “ obbligo di corsie di manovre tra parcheggio e carreggiata.”
• D.P.R. n°495/92 “misure stalli di sosta a pagamento mt. 2,30 x 4,50 + 1,50 per transito pedoni”
• Mt.36 di spazio libero per manovre e fermate autobus – cisterne carburante
• Mt. 5 di spazio libero dalle intersezioni
• mancando le strisce d’identificazione e numerazione degli stalli il cittadino non è in grado di verificare che il numero degli stalli sul territorio corrispondano a quelli in delibera e che siano state rispettate le misure prescritte della D.P.R. 495/92.
Mentre è ben visibile l’insufficiente larghezza degli stalli (mt.2) e le auto parcheggiate sono ravvicinate tra loro in modo irregolare ed in numero maggiore di quello prescritto in delibera, con eventuali maggiori incassi per la società concessionaria ed un probabile danno erariale.
• mancano le segnalazioni che delimitano le “ZTL ; AREE di particolare rilevanza urbanistiche ; nonché i divieti ai mezzi pesanti.
• dai proventi incassati non sono stati costruiti parcheggi, tantomeno migliorata la viabilità secondo quanto previsto dall’art. 7 comma 7 del C.d.S.
Considerato
-che, il Comune non ha dato risposta ai cittadini in merito all’obbligo pagamento T.A.R.S.U. da parte della Soc. Concessionaria. (P/2 ogg.)
-che, tale piano parcheggi ha causato e causa danno economico all’utenza ed ingiustificato introito del Comune e della Soc. Concessionaria
-che, l’Amministrazione Comunale di Portici ha implicitamente ammesso un’assunzione di responsabilità allorquando (Natale 2011) ha tracciato la “nuova” sede di carreggiata con strisce bianche longitudinali accanto a quelle blu, in modo da escludere il parcheggio dalla carreggiata, confermando che fino ad allora ( Natale 2011 ) le strisce blu e quindi il parcheggio era all’interno della carreggiata riconoscibile solo tra i due marciapiedi laterali.
-che, l’amministrazione Comunale di Portici è recidiva a tali “tardivi” ravvedimenti, infatti il “bliz” di Natale, avveniva “solo dopo” la denuncia pubblica del “coraggioso Cittadino” Formicola Ferdinando (SINDACO DEI POVERI). Mentre a febbraio 2007 emetteva una “frettolosa” delibera annullando il piano parcheggi esistente, ma solo dopo il “coraggioso” intervento di un’associazione dei consumatori che, giorni prima della delibera, notificava una sent. di cassazione chiedendo l’adeguamento riservandosi di procedere anche penalmente.
CHIEDE
Ai destinatari in indirizzo D’INTERVENIRE per tutto quanto rappresentato, nell’ambito delle rispettive prerogative e competenze istituzionali, sociali e statutarie, a tutela della LIBERTA’, LEGALITA’, DIRITTI E DEMOCRAZIA.

In mancanza di quanto richiesto, procederà in tutte le sedi ed autorità competenti con opportune iniziative anche di carattere giudiziario ai sensi dell’art. 328 Codice Penale, legge 241/90 e Codice civile. a tutela dei buoni diritti suoi, degli associati, della categoria dei cittadini direttamente interessati, e di tutta la cittadinanza.
Nell’attesa di cortese risposta o risposta ai sensi della l. 241/90 distintamente saluta.

Portici il 09 febbraio 2012
Vice-Presidente del Comitato Strisce Blu
Leonardo Di Maggio 3389635365

Giuseppe Oliva

feb 06

Strisce blu, dopo le polemiche il Sindaco annuncia il nuovo bando, il CSB vigilerà sulla regolarità.

In questi giorni il Sindaco di Aversa Domenico Ciaramella ha annunciato il nuovo bando di gara per le strisce blu.

Da una prima lettura sembra che le richieste del Comitato Strisce Blu e dei cittadini siano state prese in considerazione quasi tutte, purtroppo sul sito del comune non c’è ancora il documento completo per valutarne la regolarità.

Di sicuro il Comitato Strisce Blu imporrà all’amministrazione di inserire nel nuovo bando la clausola che prevede il pagamento della TARSU e della TOSAP per tutti i posti a pagamento, come del resto prevede l’attuale normativa, visto che fino ad ora il l’amministrazione ha ignorato questa norma perdendo cira 400 mila euro, inoltre l’azienda che sta gestendo in regime di proroga il servizio, oltre alla mancata certificazione antimafia ha proposto ricorso avverso la cartella esattoriale della TARSU costringendo l’amministrazione a spendere altri soldi e tempo per cercare di recuperare il credito.

Premesso che per ogni posto a pagamento la società dovrà corrispondere all’amministrazione ben 59 euro l’anno, oltre alla TOSAP e visto che i posti blu diventeranno circa 2.400, significa che i primi 142 mila euro dovranno essere versati dalla società che si aggiudicherà l’appalto solo a titolo di imposte locali e considerato che i 20/25 dipendenti che dovrebbero gestire i 2.400 stalli comportano una spesa di quasi 400 mila euro oltre al fitto delle aree da adibire a parcheggio, che dovrebbe superare i 285 mila euro fin quì chiesti dall’amministrazione per i precedenti 1.650 posti concess, appare evidente che i conti non tornano.

Infatti l’azienda dovrebbe avere solo come costi fissi circa 850 mila euro, e visto che nel nuovo bando i disabili avranno la sosta gratuita in tutti gli stalli blu e gli abbonamenti a 20 euro l’anno sono previsti per tutti quelli che ne faranno richiesta è chiaro che i conti non tornano e la società di gestione finirebbe per incassare meno della metà di quello che dovrebbe corrispondere al Comune.

Inoltre il Sindaco annuncia altre 700 strisce blu in più, di cui 350 nel nuovo mercato di Aversa, il CSB è pronto a dara battaglia su questo nuovo salasso chiedendo non solo di non aumentare le strisce blu ma di procedere all’eliminazione di molte strisce blu illegali e pericolose, come quelle disegnate in via E. Corcioni che oltre ad essere di dimensioni inferiori a quelle previste dal C.d.S. restringono la carreggiata in maniera pericolosa, mettendo a rischio l’icolumità di automobilisti e pedoni, vigileremo inoltre sul corretto utilizzo dei fondi derivanti dai parcheggi a pagamento, che dovranno essere impegnati solo ed esclusivamente per la costruzione di nuovi parcheggi e a loro mantenimento secondo quanto previsto dall’art. 7 comma 7 del C.d.S.

Il attesa che venga pubblicato il nuovo bando il CSB resta a disposizione di tutti coloro che ricevendo una multa ingiusta sulle strisce blu vorranno fare ricorso.

Giuseppe Oliva

feb 02

Strisce blu ad Aversa, manca l’antimafia alla ditta di gestione ma il comune continua a farli lavorare.

Aversa 02/02/2012

Sono ormai passati 6 mesi dall’annullamento anticipato del contratto con la SMART PROJECT per la mancata certificazione antimafia, ma all’amministrazione sembra non interessare, visto che gli ausiliari sono ancora impegnati a sanzionare in maniera precisa e sistematica migliaia di automobilisti.

I cittadini si stanno chiedendo il perchè l’amministrazione capitanata dal Sindaco Ciaramella non ha ancora indetto il nuovo bando di gara, eppure c’era stata l’assicurazione da parte del primo cittadino che si sarebbero stretti i tempi, soprattutto dopo le tante polemiche e denunce che il Comitato Strisce Blu ha presentato.

Inoltre questa società si rifiuta di pagare sia la TARSU che la TOSAP per una cifra che supera i 100 mila euro l’anno, costringendo l’amministrazione a costituirsi in giudizio innanzi alla commissione tributaria con ulteriore aggravio di spese per i cittadini.

Insomma una situazione non solo contro legge, ma anche contro il buon senso, visto che che molti sono a conoscenza del legame sentimentale che lega un assessore comunale ad uno dei tiolari della ditta che gestisce le strisce blu e sono in molti a chiedersi se non sia anche questo il motivo per il quale non sia stato indetto il nuovo bando e non siano stati chiesti i danni alla SMART PROJECT.

Il Comitato Strisce Blu è a disposizione di tutti coloro che volessero opporsi alle multe comminate dagli ausiliari del traffico, visto da luglio 2011 la società sprovvista di antimafia non ha più titolo ad operare con l’amministrazione di Aversa.

Giuseppe Oliva

gen 28

Aversa: monumenti nel degrado, la statua di Cimarosa a rischio crollo.

Aversa 28/01/2012

La statua di Cimarosa simbolo di AVERSA continua a sprofondare nel fango nell’indifferenza dell’amministrazione.

La nostra prima segnalazione risale ad un anno fa, ma questa amministrazione è troppo presa dai problemi di lotta interna da dimenticarsi completamente della statua simbolo della citta di Aversa.

Il video mostra chiaramente lo sprofondamento del lato destro, le fratture del marno e la distanza sempre maggiore tra i blocchi ne sono la prova.

Purtroppo l’amministrazione pensa solo a spendere soldi inutili, come i 15 mila euro spesi per l’installazione dell’info point proprio in questa piazza a pochi metri da questo importante monumento ma che è ancora chiuso dopo oltre 1 anno dall’installazione, che dire dei contributi per formare alcune guide turistiche?

Altri soldi inutili, visto che tra poco il degrado dei monumenti sarà tale che non ci sarà più nulla da visitare.

Ancora una volta richiamiamo l’amministrazione ad una maggiore cura del patrimonio storico e artistico della città di Aversa, evidando spese inutili a favore di interventi mirati all’effettivo miglioramento della vivibilità.

Giuseppe Oliva

gen 16

Aversa: pista di pattinaggio 15 mila euro di contributo alla ditta, ma il biglietto costa 5 euro!.

Aversa 16/01/2012

Una nuova polemica per un apparente spreco di denaro pubblico si è accesa in città.

L’amministrazione di Aversa su proposta del Sindaco Domenico Ciaramella ha approvato con la delibera 548 del 15/12/2011, una richiesta inoltrata da una ditta privata di Benevento per l’installazione su suolo pubblico di una pista di pattinaggio su ghiaccio, la richiesta è pervenuta al comune quella stessa mattina, elargendo anche un contributo di 15 mila euro.

Nessuno vuole polemizzare sulla bontà dell’iniziativa, ma quello che l’amministrazione deve chiarire è la motivazione per la quale ha elargito un contributo di 15 mila euro, visto che la ditta privata fa pagare ad ogni cittadino un biglietto di ben 5 euro.

Inoltre nella delibera si parla di diffusione dello sport in città, quindi c’è un coinvolgimento diretto dell’assessore al ramo, infatti nella delibera si legge: “l’assessore allo sport valutata attentamente la proposta e tenuto conto di quanto sopra esposto, in considerazione dell’importanta dell’immagine socio sportiva della Città di Aversa, propone di concedere l’autorizzazione per l’attuazione dell’iniziativa in questione”.

Ma come è possibile che l’assessore allo sport abbia valutato attentamente una proposta protocollata al comune il giorno 15, se alla delibera approvata poche ore dopo era assente?

Inoltre bisogna chiarire se la ditta pagherà l’occupazione del suolo pubblico, la cosidetta TOSAP, oltre al consumo di energia elettrica.

Insomma se fosse stato il comune a noleggiare la pista per metterla a disposizione dei cittadini il contributo sarebbe stato logico e motivato, ma nella delibera non si prevede nessuno sconto o nessuna convenzione per i cittadini o altre categorie sociali, quindi non pare esserci motivazione per elargire un contributo di ben 15 mila euro.

A questo punto viene spontaneo chiedersi se anche le giostre installate in varie zone della città abbiano ricevuto lo stesso contributo?

Il Comitato Strisce Blu ha inoltrato una segnalazione alla Corte dei Conti, chiedendo di far luce sulla delibera 548 del 15/12/2011.

Giuseppe Oliva

gen 02

Aversa: record di ricorsi l’amministrazione costretta a chiedere aiuto all’esterno, alla modica cifra di 17.000 euro!!!!.

Aversa 02/01/2012

Multe, multe e ancora multe, in un crescendo che anche nel 2011 ha sfiorato quota 30.000.

Ma quanto costa riscuotere le multe al comune di Aversa tra spese e ricorsi?

Le cifre sono da far venire il mal di testa, innanzitutto ci sono le spese postali che sfiorano quota 195.000 euro, poi il costo degli stampati altri 30.000 euro, senza contare il costo dei vigili impegnati nella gestione di una mole così enorme di verbali, infatti almeno 4 vigili sono impegnati tra imbustamento, spedizione e gestione dei ricorsi, per un cifra che sfiora i 100.000 euro l’anno, inoltre l’avvocato del comune è sommerso da circa 600 cause l’anno.

Facendo un rapido calcolo stiamo parlando della stratosferica cifra di 325.000 euro l’anno, senza contare tutte le cause che il comune perde e che comportano una spesa di cirta 300 euro a ricorso.

Se si considera che il 90% delle sanzioni elevate ad Aversa sono riferite alla sosta a pagamento con multe che vanno da 39 a 48 euro, cifra che comprende le spese postali e quelle amministrative, quindi se tutto va bene nelle casse del comune restano rispettivamente € 29 per sanzione con grattino scaduto o 41 per mancata esposizione del grattino, di questi introiti esiste una precisa normativa che ne regola la destinazione, stiamo parlando dell’art. 208 del C.d.S. che riportiamo testualmente:

“Art. 208. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie
1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sono devoluti allo Stato, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, nonché da funzionari ed agenti delle Ferrovie dello Stato o delle ferrovie e tranvie in concessione. I proventi stessi sono devoluti alle regioni, province e comuni, quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.
2. I proventi di cui al comma 1, spettanti allo Stato, sono destinati: a) fermo restando quanto previsto dall’articolo 32, comma 4, della legge 17 maggio 1999, n. 144, per il finanziamento delle attività connesse all’attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, nella misura dell’ 80 per cento del totale annuo, definito a norma dell’articolo 2, lettera x), della legge 13 giugno 1991, n. 190, per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale, attuata anche attraverso il Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla sicurezza stradale (CCISS), istituito con legge 30 dicembre 1988, n. 556, per finalità di educazione stradale, sentito, occorrendo, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e per l’assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e per iniziative ed attività di promozione della sicurezza della circolazione; b) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti terrestri, nella misura del 20 per cento del totale annuo sopra richiamato, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo; c) al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Dipartimento per i servizi per il territorio, nella misura del 7,5 per cento del totale annuo, al fine di favorire l’impegno della scuola pubblica e privata nell’insegnamento dell’educazione stradale e per l’organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori (1).

«2-bis. Gli incrementi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’articolo 195, comma 2-bis, sono versati in un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato, di nuova istituzione, per essere riassegnati al Fondo contro l’incidentalità notturna di cui all’articolo 6-bis del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 2007, n. 160, con provvedimento del Ministero dell’economia e delle finanze adottato sulla base delle rilevazioni trimestrali del Ministero dell’interno. Tali rilevazioni sono effettuate con le modalità fissate con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con i Ministeri dell’economia e delle finanze, della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti. Con lo stesso decreto sono stabilite le modalità di trasferimento della percentuale di ammenda di cui agli articoli 186, comma 2-octies, e 187, comma 1-quater, destinata al Fondo». (1-bis)

3. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze «, dell’interno» e dell’istruzione, dell’università e della ricerca, determina annualmente le quote dei proventi da destinarsi alle suindicate finalità. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad adottare, con propri decreti, le necessarie variazioni di bilancio, nel rispetto delle quote come annualmente determinate (2).

«3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell’interno e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca trasmettono annualmente al Parlamento, entro il 31 marzo, una relazione sull’utilizzo delle quote dei proventi di cui al comma 2 effettuato nell’anno precedente» (2-bis)

«4. Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata:

a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente;

b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12;

c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica.(4)

5. Gli enti di cui al secondo periodo del comma 1 determinano annualmente, con delibera della giunta, le quote da destinare alle finalità di cui al comma 4. Resta facoltà dell’ente destinare in tutto o in parte la restante quota del 50 per cento dei proventi alle finalità di cui al citato comma 4.(4)

5-bis. La quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonché a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 e all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, destinati al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale».(4

Essendo le strisce blu ad Aversa non proprio “legali”, li ricorso alla giustizia per far valere i propri diritti è in continuo aumento, fatto che ha spinto l’assessore al contenzioso a chiedere aiuto all’esterno, stanziando una cifra di 17.000 euro per gestire circa 230 cause.

Una cifra da sfruttamento del lavoro, considerato che i 73 euro a causa sono comprensivi di tasse e iva, quindi al netto non restano che miseri 30 euro circa, insomma chi dovesse accettare l’incarico sarebbe il “cinese degli avvotati”, mentre l’amministrazione spenderebbe comunque una cifra maggiore della multa da incassare.

A questo punto visto che i conti non tornano ,il Comitato Strisce Blu invierà una segnalazione alla Corte dei Conti per sospetto danno erariale, chiedendo di approfondire non solo i costi di gestione ma anche dove sono finiti i soldi delle multe e dei parcheggi negli ultimi 10 anni.

Giuseppe Oliva

dic 28

Aversa: strisce blu il Comune sotto lo “schiaffo” della SMART PROJECT.

Aversa 28/12/2011

Le querelle sulla gestione della sosta a pagamento nel comune di Aversa continuano a tenere banco.

Il CSB si chiede: com’è possibile che nonostante le decine di inadempienze contrattuale puntualmente denunciate dal Comitato Strisce Blu, e dopo che anche il TAR ha dato ragione al Comune, la società per prendere tempo tenta di ricorrere al Consiglio di Stato.

Una situazione al limiti del ridicolo, ma che l’amministrazione comunale subisce in maniera passiva e quasi volontaria.

Il CSB ha denunciato l’amministrazione comunale alla Corte dei Conti per non aver mai fatto pagare la TARSU alle società di parcheggio e nello specifico il mancato incasso dei 98 mila euro annui che la SMART PROJECT avrebbe dovuto versare nelle casse comunali, oltre al mancato incasso della TOSAP che va applicata all’intero spazio occupato dalle strisce blu.

Da solo queste due inadempienze sarebbero bastare per annullare il contratto già dopo il primo anno, inoltre ci sono anche le decine di inapempienze contrattuali sulle quali l’amministrazione comunale ha chiuso più di un occhio.

Insomma l’amministrazione di Aversa sembra essere sotto lo “schiaffo” della società che sta gestendo di fatto un appalto risolto per mancata certificazione antimafia.

Sono in molti a chiedersi il perchè l’amministrazione non estromette la SMART PROJECT dall’appalto passando provvisoriamente la gestione alle altre due aziende facenti parti dalla A.T.I., URBANIA e ICARO, una simile decisione avrebbe trasmesso ai cittadini quella trasparenza che è d’obbligo in queste situazioni, mentre con la proroga data alla società la nebbia che circonda questo appalto è aumentata.

I legali del CSB stanno valutando ulteriori azioni legali da intraprendere nei confronti dei responsabili di questa condotta poco rispettosa delle leggi e molto disattenta nella gestione economica.

Giuseppe Oliva

dic 27

Aversa strisce blu: contratto “illegittimo” per mancata certificazione antimafia, perchè il comune non chiede in danni?

Aversa 27/12/2011

Che la sosta a pagamento istituita ad Aversa fosse, “illegale e illeggittima”, oltre che essere affidata a ditte che hanno prodotto delle autocertificazioni onde poter operare, il Comitato Strisce Blu lo ha denunciato sin dal primo momento.

Alla fine la certificazioni antimafia è arrivata e l’amministrazione di Aversa non ha potuto far altro che risolvere anticipatamente il contratto.

Ma nonostante questo gesto, la trasparenza è il rispetto della legge continua ad essere pari a zero, basta leggere la delibera per capire che l’amministrazione di Aversa ha oltrepassato la linea della “legalita”, infatti in casi come questo il contratto va risolto immediatamente, passando eventualmente in autogestione, ma comunque la legge parla di bianco o nero, non di grigio, mentre la determina n° 171 del 28/07/2011 a firma del comandante della polizia municipale Stefano Guarino, parla di risoluzione anticipata, ma la data nella quale questa società smetterà di incassare i soldi degli Aversani sarà quella dell’insediameneto della nuova ditta aggiudicatrice dell’appalto.

Insomma l’amministrazione di Aversa ha preso una decisione decisamente agiuridica, decisione che continua a far confluire denaro nelle casse di una società sprovvista di certificazione antimafia.

Inoltre l’amministrazione comunale pare non abbia intrapreso nessuna azione risarcitoria nei confronti della societa SMART PROJECT, azione risarcitoria necessaria visto che l’amministrazione aveva inserito nei bilanci delle somme che con la risoluzione anticipata verrebbero a mancare.

Ma ancor più grave è la gestione della TARSU che la società avrebbe dovuto pagare e che ammonta a ben 98 mila euro l’anno, somma che fino ad ora il comune non ha potuto incassare in quanto la SMART PROJECT ha proposto ricorso innanzi la commissione Tributaria, in ogni caso il comune neanche sapeva di dover riscuotere questo tributo, ed è stato il Comitato Strisce Blu ad aver attenzionato l’amministrazione sull’obbligo di far pagare la TARSU anche per le aree scoperte e non attrezzate.

Adesso l’amministrazione deve mettersi subito al lavoro per indire una nuova gara, sperando che gli errori fatti con l’attuale “illegale ed illeggittimo” piano parcheggi non vengano ripetuti, il Comitato Strisce Blu chiederà di essere parte attiva nella stesura del nuovo capitolato d’appalto, onde vigilare sulla corretta applicazione delle vigenti normative in materia di sosta a pagamento.

Giuseppe Oliva